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Autore: Saralasse    25/06/2015    5 recensioni
[... ]Un Happy sconsolato e piagnucolante li fissava dalla sua posizione, ancora appeso al muro. “Si sono completamente dimenticati di me!”[...]
Una mia personale versione del capitolo 429 "Code Blue", NaLu ovviamente!
Enjoy it ;)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Lucy sospirò sconsolata, guardando le manette che le imprigionavano i polsi; come diavolo ci erano finiti in quella situazione e per mano di Gray, oltretutto?

“Stai bene adesso, Lucy?”.

Happy sembrava davvero preoccupato per lei e la maga stellare non poté impedirsi di rivolgergli un piccolo sorriso. “Sì, Happy, sto bene”. Voltò la testa per guardare Natsu, scoprendolo ben più che arrabbiato. Era furioso, si meravigliava che non avesse già fatto a pezzi le manette anti-magia con tutta quell’ira a scorrergli in corpo: Gray avrebbe passato un brutto quarto d’ora non appena gli avesse messo le mani addosso.

Natsu, dal canto suo, si stava arrovellando il cervello per capire cosa potesse aver provocato quel cambiamento nel suo vecchio compagno. Si conoscevano da quando erano bambini, non lo avrebbe mai creduto capace di un tale tradimento. Sembrava avesse dimenticato la gilda, i suoi compagni, tutto ciò che avevano passato assieme. Non aveva battuto ciglio nemmeno quando Lucy lo aveva schiaffeggiato, rimproverandogli le parole cariche di disprezzo che aveva appena pronunciato.

“Dannato Gray!”, esclamò d’un tratto il Dragon Slayer. “Vorrei sapere cosa gli è preso così all’improvviso! Abbandonare Juvia e rinnegare Fairy Tail per... Questo?!”.

“Non sappiamo perché lo abbia fatto”, ribatté Lucy con pacatezza. “Potrebbe essere stato costretto”.

“Tsk, a me sembrava fin troppo spontaneo!”.

“Credi forse che te lo avrebbe rivelato, magari davanti alle stesse persone che lo tengono in pugno?”.

“Ma tu hai ancora voglia di difenderlo? Se fosse dipeso da lui ti avrebbero uccisa!”.

La maga si voltò, furibonda, i pugni serrati fino a farsi sbiancare le nocche. “Anche se fosse dipeso da te sarei potuta morire! Mi hai lasciata sola per un intero anno, Natsu, fregandotene di qualsiasi cosa mi accadesse, hai idea di quante volte avrebbero potuto uccidermi in tutto quel tempo?!”.

Natsu trasalì, sorpreso e ferito dalla rabbia di Lucy, che non si aspettava; gli tornò in mente quella volta all’esterno del palazzo di Crocus, quando gli aveva rinfacciato di non essere nella posizione di criticare i loro compagni per aver lasciato Magnolia, dal momento che lui stesso era partito senza preoccuparsi della gilda, salvo poi scusarsi e stamparsi un bel sorriso in faccia. Allora aveva ringraziato il fatto che lei avesse lasciato cadere il discorso, perché si era ritrovato a non sapere cosa rispondere; e lo stesso era accaduto appena il giorno prima, a casa di Juvia. C’era qualcosa che non andava in lei, non era da Lucy tutta quella furia.

“Lucy... Sei arrabbiata con me?”.

“Certo che sono arrabbiata con te”, rispose la maga, senza nemmeno pensarci. “Te ne sei andato per un intero lungo anno, portando solo Happy con te... Cos’è, temevi di dovermi difendere tutto il tempo? So badare a me stessa, grazie!”.

“Non è questo il motivo, non mi pesa difenderti!”. Natsu si avvicinò a lei, guardandola dritto negli occhi. “Avevo appena perso mio padre, per la mia incapacità come Dragon Slayer. Dovevo diventare più forte, a tutti i costi, per proteggere i miei compagni e non perdere più nessuno!”.

“Eppure mi hai lasciata indietro. Io non sono stata abbastanza per farti restare e un biglietto non poteva bastare a riempire il buco nel cuore che mi ha provocato restare sola”, mormorò Lucy, lo sguardo basso. “E non dire che lo hai fatto per poter diventare forte e proteggermi, se mi fosse accaduto qualcosa mentre non c’eri, lo avresti saputo soltanto al tuo ritorno, quando sarebbe stato troppo tardi”.

“Mai!”, ruggì all'improvviso lui. “Non arriverò mai troppo tardi per proteggerti, non lascerò che ti accada mai nulla!”. Le afferrò le mani, stringendole nelle sue. “Tu sei la mia preziosa Lucy, non scordarlo mai”.

Lucy riportò lo sguardo su di lui, sorpresa da quelle parole. Sapeva benissimo e da molto tempo cosa provava per il suo compagno ma che lui provasse lo stesso era qualcosa che non osava sperare nemmeno nei suoi sogni più belli; forse, alla fine, era davvero così e anche lui credeva di non essere ricambiato. Si rimproverò quei pensieri ingenui ma decise comunque di confessargli cosa portasse nel cuore: era stanca di soffocare tutto e rischiare di andarsene con questo rimpianto di fronte a ogni nuova minaccia. “Natsu, io...”.

Fu interrotta dall’arrivo di Goumon, uno degli strani individui che li avevano affrontati quando Natsu aveva urlato a pieni polmoni per attirare l’attenzione di Gray. Questi, dopo aver blaterato una serie di sciocchezze riguardo la propria ammirazione per il grande lord Zeref, decise di estorcere informazioni a Natsu sul motivo per cui si trovassero laggiù, torturando Lucy.

“Lascia stare Lucy!”, urlò il Dragon Slayer lanciandosi contro le sbarre della cella, salvo finire sbattuto contro il muro opposto assieme a Happy; quel mago poteva muovere a piacimento le manette che bloccavano la loro magia. Che rottura di scatole. “Ti brucerò vivo se oserai anche solo sfiorarla!”.

“Sta’ buono e goditi lo spettacolo”, ribatté l’uomo prima di lanciarsi in una improbabile quanto macabra lista delle torture a cui avrebbe potuto sottoporre la maga.

“Vada per la leccata di piedi!”, esclamò Natsu mentre tentava in tutti i modi di liberarsi da quelle dannate manette. Non esisteva al mondo che lasciasse Lucy in balìa di quel pazzo, non avrebbe permesso che le fosse torto un capello. Le aveva appena promesso che non sarebbe mai arrivato troppo tardi per proteggerla e intendeva mantenere la sua parola. Almeno, quella stupida tortura gli avrebbe fatto guadagnare un po’ di tempo, quello che gli serviva per distruggere quei legacci magici.

Quando però udì in cosa effettivamente consistesse, sentì il proprio sangue di drago gelarsi nelle vene: se avesse lasciato che Goumon realizzasse i suoi folli propositi, Lucy sarebbe rimasta gravemente ferita. Mai più, non sarebbe accaduto mai più, non davanti ai suoi occhi.

“Lucy!”, urlò, dimenandosi con più furia quando vide che il mago aveva costretto la sua compagna a gambe divaricate, sospesa a mezz’aria. I pensieri più neri su quali fossero i suoi intenti gli passarono nella mente, uno più terribile dell’altro, dandogli la forza di distruggere le manette e scagliarsi contro di lui proprio un attimo prima che questi sferrasse un colpo d’ascia su Lucy. Goumon finì contro la parete della cella, fracassandola col suo stesso corpo: non sarebbe più stato un problema, almeno per qualche ora.

“Natsu!”, esclamò la maga gettandosi fra le sue braccia quando fu finalmente libera. “Ho avuto paura, credevo che mi avrebbe spaccata in due!”.

Natsu chiuse gli occhi per il sollievo e la strinse forte, baciandole la fronte. “Te l’ho detto. Non arriverò mai troppo tardi per salvarti, Lu”.

Lucy annuì e sollevò la testa per guardarlo, posandogli le mani sul viso. “Prometti che non mi lascerai più sola, che la prossima volta mi porterai con te”.

“Te lo giuro, Lucy. Non me ne andrò mai più senza di te; sei troppo preziosa”.

La maga sorrise intenerita e si sollevò sulle punte fino a trovarsi a un soffio dal suo viso. “Anche tu sei prezioso per me, Natsu”, sussurrò mentre posava le labbra sulle sue.

Dopo un primo momento di smarrimento, Natsu ricambiò con entusiasmo, approfondendo quel bacio che si fece subito fin troppo audace. La spinse contro le sbarre, strappandole un gemito a metà tra dolore e piacere, lasciando le sue labbra soltanto quando il bisogno d'aria divenne impellente.

I loro sguardi restarono allacciati ancora per qualche istante, sorpresi e deliziati dalla piega che avevano preso gli eventi. Erano arrossiti ma entrambi sfoggiavano un sorriso che andava da un orecchio all’altro.

“Mai”, ripeté Natsu, chinandosi a baciare la guancia a Lucy. “Mai troppo tardi”.

 

Un Happy sconsolato e piagnucolante li fissava dalla sua posizione, ancora appeso al muro. “Si sono completamente dimenticati di me!”.

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Salve mie care e miei cari!

Stavo rileggendo alcuni dei vecchi capitoli di Fairy Tail e un’idea mi ha colpita proprio in mezzo alla fronte. Dovevo scriverla assolutamente, altrimenti non me ne sarei liberata :P

Sayaka chan 94 se sei passata a darle una lettura, spero che questa storia abbia soddisfatto le tue aspettative ^_^

Come sempre, grazie per essere giunti fin qui e un grazie in più se avrete voglia di scrivermi una piccola recensione :)

Alla prossima <3

  
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