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Autore: La_Birba    25/06/2015    2 recensioni
ciao a tutti :) eccomi di nuovo con una nuova storia, che spero finirò stavolta XD
....incontrai la cotta più grande della mia vita. L'unico per il quale avrei potuto dire essere un vero principe azzurro. Non era amore ma era una cosa strana; Kyle, il mio vicino di casa. Un ragazzo perfetto di due anni più grande di me, giocavamo sempre insieme. Da piccoli eravamo letteralmente inseparabili.
...Accanto a lui c'era poi Matt. Suo fratello della mia età, non avevo mai capito come potesse essere nato un simile idiota con gli stessi geni di Kyle. Era uno dei grandi dubbi della mia vita.
spero di avervi incuriosito :) ma soprattutto che vi piaccia :) un grazie in anticipo a tutti :)
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
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Prologo

 

La mia più grande passione erano gli animali; in particolar modo i gatti. Fin da piccola avevo sempre avuto una particolar predisposizione verso gli animali. Ogni volta che ne trovavo uno ferito lo curavo fino a quando non guariva. Era proprio per questo motivo che aveva deciso di iscrivermi all'università, volevo diventare veterinaria. Mio padre diceva che non sarebbe mai stato il mio lavoro, ero troppo emotiva per lui. Non aveva tutti i torti, ogni volta che trovavo un animale investito mi mettevo a piangere a dirotto. In effetti piangevo per qualunque cosa, un libro, un film, una canzone, tutto! Eppure ormai avevo preso la mia decisione e nessuno mi avrebbe fatto cambiare idea. Ho sempre pensato che se non ci fossimo stati noi uomini la terra sarebbe stata un posto perfetto. Amavo la natura soprattutto la sua tranquillità.

Ero una ragazza come tante, non ero ricca e neanche bella. All'età di dodici anni litigai con la voglia di crescere e mi punì lasciandomi alta un metro e cinquantatré. La vita di una persona bassa è terribile, ogni volta che andavo al cinema davanti a me si sedeva un tipo alto almeno due metri. Mi ero poi arresa ad andare nelle prime due file insieme ai bambini. Era imbarazzante.

La mia vita amorosa non era da meno! Avevo avuto un paio di ragazzi, ma mai nulla che mi facesse dire “Lui è il mio vero amore”. Non credevo a certe sciocchezze. Non ero una principessa dai lunghi capelli fluenti che doveva essere salvata da un drago. Ero più che altro la classica ragazza che anche se stava ora a pettinarsi appena metteva piede fuori casa la testa le si gonfiava incredibilmente. Ero quella a cui il vento non li faceva andare dietro la testa in una posa tutta eroica, no, i miei mi si spiaccicavano sulla faccia. Come ho detto prima non ero esattamente bella però non ero nemmeno un rospo, ero la classica via di mezzo. Bionda con gli occhi nocciola. Non avevo il fisico da barbie purtroppo, anzi ero piccola e piatta, in tutti i sensi! Quando litigai con la voglia di crescere anche la misura del seno era inclusa probabilmente.

 

Era il primo anno di università, mi ricordo che avevo preso una casetta vicino alla scuola. Era domenica, ero salita un giorno prima per mettere apposto le mie cose. Era un appartamento microscopico. Tre camere, un bagno e la cucina, niente di più. C'era una puzza di muffa già dalla scala. Quando entrai quel odore si sentì ancora di più. Mi nauseava, dovetti contenere un conato di vomito. Aprii la finestra per respirare un poco, ma da essa entrava solo lo smog del traffico. Ero al primo piano in pieno centro di una città trafficata giorno e notte. Il posto in cui ero cresciuta era un paesino in mezzo al verde, una conca diciamo. C'era un'umidità incredibile e il freddo ti entrava nelle vene ma in compenso era tranquillo. Non passavano molte macchine, ne tanto meno camion. Anni prima avevano costruito una strada statale che tagliava completamente fuori il mio paese. Ora invece mi ritrovavo nel posto più caotico e confusionario di sempre.

Dopo poco arrivarono i miei coinquilini. Lena, la mia migliore amica dai tempi dell'asilo, e Sean. Lei voleva diventare una tatuatrice, era piena di pircing e tatuaggi infatti, i pochi che avevo anch'io me li aveva fatti lei, aveva proprio un talento secondo me. C'erano dei corsi in quella città così avevamo deciso di diventare coinquiline. Lei era davvero bellissima, lunghi capelli neri sempre perfetti, non l'avevo mai vista scombinata. Occhi azzurri sempre rigorosamente truccati di nero. Lui, invece era mingherlino e ossuto. Occhiali spessi come i fondi di bottiglia. Era sempre stato nella nostra compagnia. Non era l'anima della festa, anzi parlava poco e niente, era sempre sulle nuvole o con il naso in qualche libro; era il classico secchione.

 

Quel giorno all'interno dell'università si teneva un buffet e una specie di presentazione. Gli studenti che volevano potevano andarci per fare amicizia, conoscere i futuri compagni e i professori. Lena ed io ci andammo solo per il cibo gratis. Lì incontrai la cotta più grande della mia vita. L'unico per il quale avrei potuto dire essere un vero principe azzurro. Non era amore ma era una cosa strana; Kyle, il mio vicino di casa. Un ragazzo perfetto di due anni più grande di me, giocavamo sempre insieme. Da piccoli eravamo letteralmente inseparabili. Era alto, magro e con un sorriso stupendo, biondo con gli occhi verdi. Era dolce, spiritoso, insomma il ragazzo perfetto. Crescendo ci eravamo divisi, ma io lo ammiravo sempre dalla finestra. Erano ormai anni che non lo vedevo. Si era trasferito un po' di tempo fa, era stato quasi un lutto per me.

 

  • Ehi nana!

 

Accanto a lui c'era poi Matt. Suo fratello della mia età, non avevo mai capito come potesse essere nato un simile idiota con gli stessi geni di Kyle. Era uno dei grandi dubbi della mia vita. L'unica cosa che avevano in comune era l'altezza, per il resto lui era l'opposto; moro con gli occhi tendenti al nero. Infondo non tutte le ciambelle escono con il buco.

Mentre ero immersa nei miei pensieri mi arrivò una spallata che mi fece quasi cadere.

 

  • Ehi nana. Non si usa più salutare? Dunque alla fine ce l'hai fatta a passare il test di ammissione.

 

Feci finta di non ascoltarlo. Matt era uno di quei studenti brillanti che riusciva a passare con ottimi voti facendo il minimo. Era sempre in giro con qualche ragazza mentre io dovevo studiare il doppio di lui e avevo la metà della sua media. Aveva preso a chiamarmi “nana” da anni ormai. A volte cambiava anche con “gnoma” o “puffa”. Io ero più matura, lui era solo un marmocchio con un cervello troppo poco sviluppato per essere considerato adulto. Gli feci una smorfia, non volevo abbassarmi al suo livello.

 

  • Matt su non dare fastidio. Samantha ben trovata! Non sapevo ti fossi iscritta qui.

 

Kyle, lui sarebbe potuto essere il mio principe azzurro. A lui feci un vero sorriso. Annuì, stavo per rispondere con qualche frase brillante quando sentii del trambusto alle mie spalle. Mi voltai e c'era Lena che litigava con una ragazza per vai a sapere quale motivo. Conoscendola sarebbe venuta alle mani. Era una ragazza un po' aggressiva a volte. Mi misi una mano sulla fronte mentre tutti stavano assistendo alla lite, mi scusai, rivolta solo a Kyle e andai dalla mia amica. La trascinai via, non volevo che la situazione degenerasse. Dopo anni che non lo rivedevo, se la prima impressione era la cosa più importante ero proprio fregata!



** tadannn :) ok è solo l'inizio però spero vivamente che vi sia piaciuto :) per correzioni e accorgimenti vari mi trovate qui :) fatemi sapere cosa ne pensate se vi va' :) grazie :) 

  
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