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Autore: DD_Diddi    25/06/2015    2 recensioni
Una veramente minima visione sul mondo dei malati mentali che in molti hanno visitato o in cui hanno soggiornato, una rapida occhiata per controllare fino a che punto ci sei dentro e se puoi uscirne.
Genere: Dark, Introspettivo, Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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Conoscevo una bella e speciale ragazza
Che prese un coltello e se lo ficcò nel braccio
Ma vi posso giurare che non era pazza


Conoscevo una ragazza che non aveva alcun laccio
Allora mentre piangeva mise una cintura al collo
Ma rinunciò non trovando in casa un giusto aggancio


Conoscevo una ragazza che mangiava solo e di rado carne di pollo
Le ossa le lasciava perchè nel suo corpo erano le uniche rimaste,
La carne sul suo scheletro era scomparsa, unica cosa morbida? Il midollo


Conoscevo molte ragazze con braccia non più caste
Tanto erano penetrate dalle fredde e affilate lame
Che ormai a guardarle e toccarle erano tutte guaste


Conoscevo ragazze che soffrivano la fame,
Quella di ridere o di sperare o di amare
Le loro lontane mille emozionanti vitali trame


Perchè tutto crolla e continua a crollare
Distrutto da una gigante e ferrea mazza
E crolliamo insieme senza nemmeno fiatare




E' il sangue che le unisce quando è fuori mentre dovrebbe essere dentro, loro sono a terra bianche come lenzuoli mentre milioni di piedi le calpestano e maciullano le loro interiora che fuoriescono informi, marce e maleodoranti.
  
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