Questa brevissima fic ha ispirazione da un post visto su tumblr. L'idea di chubby!Mako mi è piaciuta e ho scritto questo pensando a lui e Haru nei primi anni delle suole medie(forse poco prima che arrivasse Rin). Hope you like it.

È un giorno d'autunno, le foglie si muovono danzando portate dal vento come petali di rose e girasoli.
Makoto sta camminando al mio fianco come ogni giorno sulla strada del ritorno. È da tempo che sembra piuttosto giù. Probabilmente perché a scuola molti altri lo prendono in giro per il suo aspetto, ma non capisco perché se ne cura. Per me è più che perfetto così. È sovrappeso, e con ciò? Io sono fin troppo magro. Inoltre lui è gentile e c'è sempre per me. Non ho motivo per non volergli bene.
"Haru, oggi ti va di giocare ai videogames insieme?"
"Mh..."
"Mario Car ti va bene?"
"Mh..."
Il suo volto è più solare, quando sorride così contento sento che anche io sono più sereno. Quando siamo insieme sembra che il resto del mondo non esista. Ci siamo solo io e lui.
Come ora in camera sua, siamo soli. Distolgo lo sguardo dallo schermo per osservarlo meglio. A prima vista è pure più magro rispetto alle elementari. Sarà che fare nuoto lo aiuti. Dopotutto è da poco che abbiamo iniziato. Magari alla fine delle medie sarà un ragazzo ancora più bello di quello che è ora. 
Guardo il suoi occhi verdi e grandi. Quelli spero non cambino mai.
Il suo volto è così carino. Già, più lo osservò più riesco a pensare solo ad una cosa. Lui.
"Haru? Tutto bene?"
Forse mi sono avvicinato un po' tanto con la faccia alla sua, ma non mi interessa.
Ora che le nostre labbra sono unite riesco solo a pensare al suo dolce sapore. Le sue guance paonazze e i suoi occhi stupiti e confusi sono una goduria per me.
"Haru?! Cosa...Cosa hai fatto?"
"Ti ho baciato, no?"
"M-ma...!"
Gli appoggio un dito sulle labbra per zittirlo.
"Sssht."
Rimane zitto e continuiamo a baciarci. Lo sdraio sul letto e mi separo dalle sue labbra rimanendo a osservarlo sopra di lui.
"Makoto, promettimi che staremo insieme per sempre. Non potrei stare senza di te."
"Neanche io. Haru, non ti lascerò mai. Come non voglio che tu mi lasci."
"Non accadrà mai."
 

Haruka aprì lentamente gli occhi e osservò stanco la stanza illuminata dalla luce del mattino. Una luce calma e pura che rifletteva facendolo credere di trovarsi in mezzo alle nuvole. 
Ebbe la conferma di essere in paradiso quando al suo fianco vide un angelo sdraiato che dormiva. Sembrava tanto innocente e indifeso che in mezzo a tutta quella luce sarebbe potuto sparire.
La cosa era però impossibile. Makoto era lì al suo fianco. 
Mentre Haru assorto fissava il suo corpo accarezzando con gli occhi i muscoli tonici di un essere magnifico, l'altro aprì gli occhi svegliandosi e sentendosi un po ' in imbarazzo per lo sguardo del corvino sul suo corpo nudo. 
"Buongiorno, Haru!"
Disse accecando definitivamente l'altro con un suo splendido sorriso.
"'Giorno...", arrossì e girò la testa di lato come suo solito , ma nonostante ciò il suo corpo si avvicinò al compagno per abbracciarlo.
"Ho sognato un Makoto ricoperto di morbidi cuscinetti di grasso... se ti preparo tutti i dolci del mondo mi diventerai così, vero?"
La voce sognante e sparanzosa di Haru lasciò l'altro in silenzio a guardarlo per poi scoppiare in una risata.