28/06/2015
3 recensioniRestò semplicemente stupito dalla richiesta.
“Mi è arrivato un pacco dai miei genitori in America, l’ho aperto e ci ho trovato dentro della birra. E’ la migliore marca americana, ho visto. Perché non vieni? Una bottiglia o due non ce la toglie nessuno.”
Così aveva detto al telefono Taiga.
E Kuroko volle accontentare quel bambino troppo cresciuto che si ritrovava come fidanzato.
Mise nel borsone della scuola abbastanza cambi per qualche giorno –sapeva che Kagami gli avrebbe chiesto di restare quella notte. E anche la notte dopo. E quella dopo ancora– e Nigou, che era abbastanza piccolo da entrare insieme ai vestiti, e si incamminò verso l’appartamento di Kagami.
Con un gesto che compiva spesso l’albino si alzò il collo della maglia. Tra pochi giorni sarebbe stato Natale, e faceva freddo.
-Allora? Questa famosa birra?-
Chiese camminando a passo lento verso la cucina.
-Ah, è lì!-
Vide il rosso fare un cenno del capo verso il lavello, dove c’era una scatola di cartone abbastanza grande da contenere almeno una quindicina di bottiglie.
Kuroko andò a sbirciare e vide che ne mancavano alcune.
-Le ho messe in frigo.-
Spiegò Taiga.
-Fredde sono più buone.-
Gli sorrise, andandogli vicino e stringendolo in un caldo abbraccio.
-Verrai qui a Natale, vero?-
Chiese Kagami. L’altro annuì, arrossendo un po’ al pensiero.
Era il loro primo Natale insieme. Si chiedeva come l’avrebbero festeggiato, anche se lo sapeva benissimo.
Tetsuya guardò fuori dalla finestra, era quasi il tramonto.
Poi gli occhi andarono sull’enorme albero di Natale, addobbato di tutto punto. Ora che ci faceva caso tutta la casa era addobbata a festa: c’era più rosso che mai, festoni, palline natalizie; persino un ramoscello di vischio sul camino, ora spento.
-Lo accenderemo ‘sta sera?-
Chiese Tetsuya, riferendosi al camino, e affondando la testa nel petto di Taiga.
-Certo!-
Rispose l’altro sorridendo, baciandolo a stampo subito dopo.
-Dai, che anche un po’ di birra può essere una cosa romantica.-
Continuò, per poi prenderlo per mano e trascinarlo fuori al terrazzo, dove erano posizionate un paio di sdraio e, tra di esse, un’asta con un ombrellone da mare. Kuroko non si chiese più di tanto cosa ci facessero quelle cose lì fuori in pieno inverno. Forse le aveva messe Kagami prima che lui arrivasse, ma fu distratto dalle zampettare di Nigou, che uscì affiancandosi al padroncino, ma tornò subito dentro: troppo freddo.
Anche Kuroko rabbrividì, dicendo di voler tornare dentro, ma Kagami gli impose di aspettarlo lì: sarebbe tornato tra poco.
Sparì dentro e tornò, infatti, poco dopo con una coperta in una mano e una bottiglia di birra nell’altra.
Sorrise e si posizionò su una sdraio, facendo accoccolare Tetsuya a sé, coprendo poi entrambi.
Stappò la bottiglia.
-Kagami-kun, spero che sia davvero buona, sai che non mi piacciono gli alcolici. Men che meno la birra.-
Disse l’albino.
-Non preoccuparti, ti piacerà. Questa è davvero quella buona.-
Proferì, per poi berne un sorso e passare gentilmente la bottiglia all’altro.
Anche Kuroko ne prese un sorso, constatando che era davvero buona. Sapeva di birra, certo, ma aveva un retrogusto strano, come fruttato. Ed era dolce.
Ne prese un altro sorso, più abbondante, facendo ridacchiare Taiga.
Continuarono a passarsi piano la bottiglia, mentre il sole tramontava all’orizzonte , illuminando i due ragazzi che bevevano, brindando a qualcosa di indefinito.
Fu Kuroko a finire la bottiglia, facendo un singhiozzo subito dopo e arrossendo appena.
Kagami lo strinse, facendolo accoccolare di più e rafforzando il calore che si era formato tra i loro corpi e la coperta.
Ad un tratto, poi, cominciò a nevicare.
Kagami aprì l’ombrellone con un bottone posto vicino all’asta che lo sorreggeva, riparandoli dalla neve.
Il cielo aveva assunto uno strano colore arancione-rosato sia per il tramonto appena terminato che per il riflesso dei fiocchi di neve. Era bellissimo.
Kagami ridacchiò.
-Sembra una di quelle scene dei film.-
-Beh… se davvero lo fosse, Kagami-kun, allora qui dovrebbe esserci la parte del bacio.-
Disse l’albino. Poi alzò un po’ il busto e lo baciò, piano, senza fretta, mentre i fiocchi di neve si depositavano delicatamente
intorno a loro e sull’ombrellone.
Se avesse continuato così l’indomani mattina si sarebbero rotolati nella neve. Forse.
Ma l’indomani mattina era ancora lontano.
Abbastanza da eclissarlo completamente, lasciando spazio solo a quel bacio che i due amanti ancora si scambiavano, cullati dall’atmosfera e dal suono ovattato e quasi inudibile della neve che scendeva piano al suolo.
-Ti amo Taiga.-
Disse Kuroko una volta staccatosi.
-Anch’io, Tetsuya.-
Rispose il rosso per poi baciarlo ancora una volta a stampo e godersi quel meraviglioso panorama di pochi giorni prima di Natale.
Angolino/fossa dell'autrice strampalata:
Heeey! Salve gente! Come vi va la vita?
E niente, ho stritto questa fanfiction per due motivi:
1) Amo troppo questa coppia. E la mia OTP! Kuroko e Kagami insieme sono tutto quello che c'è di bello al mondo. Okay? Okay.
2) Per aspettare pazientemente l'ispirazione, partita per un viaggio ai Caraibi con il Capitano Jack Sparrow - si vede che si sta divertendo troppo per tornare - che mi serve per continuare le mie due long.
Rido.
No, non è vero! Mi sto disperando!
Comunque, per le brave personcine che dovessero seguire le due long: no! Non sono morta! Nè le storie sono sospese! Nè niente!
Sono solo in cerca dell'ispirazione! Mi sa che vado a cercarla direttamente ai Caraibi, perché a telefono non vuole saperne di rispondere uwu
Spero, comunque, che questa piccola one-shot possa piacervi quanto è piaciuto a me scriverla!
A presto!
Akuma Arashi