Serie TV > Law & Order
Segui la storia  |       
Autore: FairySweet    29/06/2015    1 recensioni
Non sei mai stato bravo a raccontare bugie. Non l'hai mai fatto, non a te stesso per lo meno, come puoi pensare di ingannarti così? Dimenticare i suoi occhi, il suo sorriso, dimenticare il battito accelerato che ti sconvolgeva il petto ogni volta che l'avevi vicino.
Eppure ci hai provato, hai cambiato vita per lei, per te stesso, per la tua famiglia ma era bastata una telefonata, era bastato il suo nome per convincerti a scappare via di nuovo ...
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Elliot Stabler, Olivia Benson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

                                              Sguardi




Non si sarebbe mai aspettato niente del genere, insomma, l'aveva vista milioni di volte sotto copertura.
Gli incarichi assegnati li portavano spesso a cambiare identità, a cambiare il proprio aspetto per concludere i casi ma bella così non lo era mai stata.
Aveva i capelli sciolti sulle spalle, mossi, con dolcissime sfumature più scure che illuminavano il suo volto.
Gli occhi pieni di sorrisi e abilmente truccati in modo da rendere quello sguardo ancora più profondo.
Camminava per l'ufficio come se niente fosse, consapevole dell'effetto che provocava sulle persone, su di lui.
Quel vestitino nero era tremendamente sexy, seguiva le linee del suo corpo terminando sopra al ginocchio, non aveva spallini, lasciava le spalle completamente scoperte donandogli la vista di quella pelle meravigliosa che sembrava così invitante e fresca da togliergli il respiro.
Non riusciva a smettere di guardarla, ne osservava ogni lineamento senza mai stancarsi, la linea delicata della schiena, le gambe slanciate da quei sandali scuri così alti da imporle una femminilità diversa.
“Stai sbavando” sussurrò Fin avvicinandosi a lui “Smettila” “Perché? È bella, molto bella, è normale che tu sia attratto da lei” “Ti ho già detto di smetterla” esclamò inchiodando gli occhi ai suoi “Oh andiamo! Non preoccuparti per lei, è in grado di badare a sé stessa” ma lui non rispose, tornò a concentrarsi su di lei, su quel modo di camminare nuovo e diverso “Questo è l'unico modo che abbiamo per prenderlo” “Perché non segue questo caso un altro agente?” “Perché il capitano le ha dato il via libera” alzò gli occhi al cielo voltandosi dal lato opposto ma trattenne il respiro perché quegli occhi erano a pochi centimetri da lui “Si è spaventato detective?” mormorò allungando il fascicolo a Fin “Stai bene vestita così” “Già” sussurrò passandosi una mano tra i capelli “Liv? Va tutto bene?” “Perché non dovrebbe?” “Perché ti conosco e so che c'è qualcosa che non va” “Va tutto bene” “Non è vero” in quello sguardo, in quel contatto di pochi secondi vi erano tutti i dodici anni passati assieme.
Per la prima volta da quando l'aveva rivista, nei suoi occhi c'era Olivia, la sua Olivia, l'avrebbe abbracciata, l'avrebbe fatto davvero ma sapeva che non gliel'avrebbe permesso così, tutto quello che poteva fare, era mantenere quel contatto visivo.
“Non devi farlo per forza, ci sono altri agenti che possono sostituirti” “Non è vero e lo sai” “So solo che sei spaventata, sei stanca e arrabbiata e rivivere cose del genere non ti aiuta” “Tu non sai niente di me” sussurrò colorando lo sguardo di ironia “Non sai niente” si allontanò da lui incurante del dolore che provocavano quelle parole, incurante della sua rabbia, della voglia folle di stringerla che aveva da sempre nel cuore “Colman ha organizzato una festa all'Horizon, Hokins e Gale saranno al tavolo con lui e io gli sarò affianco tutto il tempo” “Malloy?” “All'entrata del locale, per questa sera è previsto un afflusso di gente superiore alla media” si avvicinò leggermente alla scrivania sospirando “Hai sistemato ogni cosa?” annuì leggermente giocherellando con la catenina “Liv?” “Si è … ho sistemato tutto. Il microfono è acceso e il nostro esperto informatico riesce a clonare le immgini dalle videocamere a circuito chiuso” gli sguardi si sfiorarono qualche secondo, leggeva nei suoi occhi l'incertezza, la voglia folle di chiedere aiuto, il suo aiuto perché quello sguardo lo conosceva fin troppo bene “Sarò fuori da quel locale tutto il tempo” mormorò avvicinandosi di qualche passo a lei “A distanza di sicurezza ma abbastanza vicino da poter fare irruzione. Ti basta solo una parola Liv, una sola e ti tiro fuori da lì'” annuì leggermente cercando di sorridere, cercando di mascherare tutto dietro ad un'espressione falsa e bugiarda. Un'ultimo sguardo poi solo le sue spalle.


“Devo farti i complimenti amico mio. Hai proprio una bella donna” Colman sorrise stringendo più forte Liv tra le braccia “Non è una perla? E dire che l'ho trovata per caso” “Davvero?” “È venuta da me un giorno chiedendomi un lavoro. Non aveva idea della luce che usciva dai suoi occhi” “Non gli creda. Mike è sempre troppo buono con le sue ragazze” l'altro scoppiò a ridere sollevando leggermente il calice di champagne verso di lei “Gli affari vanno bene, il tuo locale è una meraviglia” “Non si possono creare meraviglie senza perle non credi?” Liv annuì leggermente lasciandosi cullare da quell'abbraccio che odiava da morire.
Sentiva la sua mano sul fianco destro scendere sempre di più ma non poteva muoversi, non poteva fare altro che sorridere e giocare con lo sguardo degli uomini attorno a loro.
Ricordava esattemente il primo incontro con lui, un uomo alto, dal fisico scolpito e gli occhi verdi come il mare. Colman era un uomo d'affari, un uomo che amava giocare con la vita delle persone, con i loro sentimenti e con il loro futuro, aveva bisogno di attenzioni e amava da morire essere il centro dei suoi pensieri.
“I rapporti con i nostri fornitori europei sono più floridi che mai” “Ah lo vedo” esclamò l'altro guardandosi attorno.
C'erano ragazze ovunque che danzavano seguendo il ritmo di una musica nuova, creata apposta per l'occasione. Dipinti viventi che lasciavano senza fiato chiunque alzasse lo sguardo verso il cielo perché in quelle gabbie d'oro e d'argento vi erano perle preziose che avevano un unico scopo: costringere quegli uomini a pagare fior fior di denaro.
“Ho una proposta da farti amico mio” “Gli affari mi piacciono sempre Jake” “Possiamo espandere i nostri commerci fino alla Russia, vi sono possibilità immense in alcune aree di quel paese, giovani fiori che aspettano solo di essere colti” “Perché dovrei espormi così?” domandò sfiorando con le labbra il collo di Liv “Ho più fiori di quanti ne vorrei e sono affezionato ad ognuno di loro” “Ma per questi nuovi fiori avremo il venti per cento di interessi” “Ora inizia ad essere interessante” sussurrò tornando a concentrarsi sul volto dell'amico “Non dobbiamo per forza fermare la merce qui. Possiamo rivenderla guadagnando il venti per cento di interesse su ogni prezioso fiorellino. Investiremo il denaro in borsa aquistando azioni delle aziende Holfman fino ad ottenerne la maggioranza” “Un azienda governativa che commercia in armi” “Esatto” “Che ne pensi?” domandò voltandosi verso Liv “Diventando il maggior azionista della Holfman avrai un sacco di vantaggi tesoro” “Ma davvero?” Jake socchiuse gli occhi studiando il volto della ragazza “Potresti rivendere le armi ai tuoi contatti in Russia. Alimenteresti solo il dolcissimo giro di mercato che ci regala semi nuovi” “Però” esclamò stupito Jake “Sei davvero furba bambola” “Secondo te perché la tengo sempre al mio fianco?” “A questo proposito” mormorò l'altro avvicinandosi a lui di qualche passo “Che ne dici di prestarmi il tuo bellissimo angelo per qualche ora” “Ci sono meraviglie ovunque. Fai la tua scelta” “L'ho già fatta” “Forse non ci siamo capiti …” lasciò andare Liv concentrandosi improvvisamente sul volto dell'uomo “ … puoi scegliere tutte le ragazze che vuoi. Puoi perfino decidere di giocare con tre di loro assieme, non sarò di certo io a fermarti anzi, ti concedo l'uso di tutte le stanze che vuoi ma lei …” si fermò qualche secondo rafforzando il gelo di quegli occhi “ … è fuori discussione. Non è tra i fiori che puoi cogliere” “Sei davvero così geloso amico mio?” “Non tirare troppo la corda o ti infilo un coltello nel cuore” sorrise e poi, come se niente fosse, prese per mano Liv tirandola dolcemente tra le braccia “Andiamo, abbiamo cose da fare” “Davvero?” domandò divertita “Non ricordo” “Oh ricorderai” le scostò dagli occhi i capelli seguendo con un dito la linea delicata delle labbra “Sei pronta?” annuì leggermente “Ciao ciao Jake, è stato un piacere conoscerti” mormorò divertita mentre l'uomo scoppiava a ridere sorseggiando il suo champagne.


 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Law & Order / Vai alla pagina dell'autore: FairySweet