Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: RaluRalu    29/06/2015    2 recensioni
«Raccontami di lei.» chiese, o meglio, affermò Hanji. La risposta di Levi fu secca, come sempre.
«No.»
Sfortunatamente per lui, Petra aveva sentito tutto il discorso, passando per di lì, e si era unita alla scienziata, curiosa anche lei.
«Ti prego, Capitano!» insistette la rossa, infatti. Il Caporale sapeva che se non avesse accettato l'avrebbero annoiato per molto, finendo anche per coinvolgere gli altri, cosa che assolutamente non voleva.
«E va bene... Lei... cantava sempre questa canzone. Diceva di averla sentita cantare da un vecchio, in uno dei vicoli del Sottosuolo. L'idea mi faceva quasi sorridere...»
Genere: Angst, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hanji, Zoe, Nuovo, personaggio, Petra, Ral
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Piccola nota: [t/n] sinifica tuo nome, mentre [c/c] significa colore capelli. Buona lettura!



If I Die Young

 


«Raccontami di lei.» chiese, o meglio, affermò Hanji. La risposta di Levi fu secca, come sempre.
«No.»
Sfortunatamente per lui, Petra aveva sentito tutto il discorso, passando per di lì, e si era unita alla scienziata, curiosa anche lei.
«Ti prego, Capitano!» insistette la rossa, infatti. Il Caporale sapeva che se non avesse accettato l'avrebbero annoiato per molto, finendo anche per coinvolgere gli altri, cosa che assolutamente non voleva.
«E va bene... Lei... cantava sempre questa canzone. Diceva di averla sentita cantare da un vecchio, in uno dei vicoli del Sottosuolo. L'idea mi faceva quasi sorridere...»

If I die young, bury me in satin
Lay me down on a bed of roses
Sink me in the river, at dawn
Send me away with the words of a love song

«Canterai ancora a lungo quella canzone?» chiese Levi a una ragazzina dai capelli [c/c]. Lei semplicemente annuì, senza smettere. "È il mio testamento," canticchiava sempre, "e voglio che tutti lo memorizzino."
Levi sbuffava solamente, non sentendosi capace di smentire completamente la ragazza. La vita nel Sottosuolo poteva essere dura, se non sapevi come sopravvivere.
Ignorandola, poi, se ne andò, tornando da suo zio Kenny.

«Non ci crederò mai. Tu sorridere?» Hanji interruppe il racconto, ricevendo un'occhiataccia da Levi.
«Chiudi quella cazzo bocca, quattr'occhi, e ascolta.» la riprese lui.

Lord make me a rainbow, I'll shine down on my mother
She'll know I'm safe with you when she stands under my colours, oh and
Life ain't always what you think it ought be, no
Ain't even grey, but she buries her baby

«Sai che non esiste nessun dio, vero?» La secca domanda riscosse la ragazzina dai suoi pensieri.
«Secondo il vecchio che la cantava, sì.» ribatté lei.
«...E qui sotto non arrivano i raggi dell'arcobaleno.» continuò dopo un attimo di esitazione.
«Allora dovremo fare un buco nel soffitto.» rispose [t/n] con un sorriso.
«Tch. Non dire cazzate e guarda dove cammini, piuttosto...»

«Mi piace questa ragazza! Come si chiama?» Questa volta fu Petra a parlare, per poi arrossire rendendosi conto di aver interrotto il racconto.
«...[t/n].» rispose, sorprendentemente, Levi.

The sharp knife of a short life, well
I've had just enough time

«Dovresti stare attento coi coltelli, Levi. Potresti ferirti!» esclamò la ragazzina vedendo il suo amico giocare con, appunto, un coltello.
«Mi credi un bambino, per caso?» rispose annoiato Levi senza nemmeno alzare lo sguardo.
«No, ma molta gente è morta per colpa dei coltelli.» ribatté lei difendendosi. «E molti erano adulti.» aggiunse.
«Sono stati accoltellati. È diverso, mocciosa. Piuttosto, non stavi cantando quella stupida canzone?»
«...Sì.» e con questo, riprese a cantare quella "stupida canzone".

«Levi, eri così cattivo anche da ragazzino? Non aveva detto nulla di male, sai?» disse la scienziata.
«Aveva detto una cosa insensata, ora torna ad ascoltare.»

And I'll be wearing white, when I come to your kingdom
I'm as green as the ring on my little cold finger, I've
Never known the lovin' of a man
But sure it felt nice when he was holding my hand, there's a
Boy here in town says he'll love my forever
Who would have thought forever could be severed by
The sharp knife of a short life, well
I've had just enough time

«Mamma, voglio anche io un vestito bianco come le ragazze sopra...» mormorò [t/n] alla madre. La donna la guardò tristemente.
«Bambina mia, se solo avessi i soldi per comprare la stoffa, te lo farei io...» rispose. Sembrava quasi sul punto di piangere perché non poteva permettersi di accontentare la figlia nemmeno nelle piccole cose.
«Mamma ti prego non piangere! Non mi serve, non ti preoccupare!» la ragazzina cercò di rassicurare la madre. «Mi basta questo anello che ho fatto io intrecciando gli steli di alcuni fiori...» aggiunse mostrando un anello verde al mignolo.

«Come sai questa parte? La stavi forse spiando?» domandò con un ghigno la Caposquadra.
«No, quattr'occhi. Me l'ha raccontato la madre.»

«Vorrei sapere cosa si prova ad essere amata da un uomo...» mormorò la ragazza dai capelli [c/c]. Ci fu un momento di silenzio imbarazzante tra i due ragazzini.
«...Non sono un uomo, ma lo diventerò, un giorno. Tu aspetta.» rispose alla fine Levi, prendendole la mano.
«Aspetterò>> disse con un sorriso [t/n].
Avrebbe aspettato, sicuramente.

«Oh... Capitano, la ami così tanto?» domandò l'innocente Petra. Levi la guardò a lungo, prima di decidersi a rispondere.
«Se mi lasci finire il cazzo di racconto, lo saprai.»

So put on your best boys and I'll wear my pearls
What I never did is done.

«Cosa intendi dire con "quel che non ho mai fatto è fatto"? Non ha un fottuto senso.» Levi interruppe la ragazza che cantava, per l'ennesima volta, quella canzone.
«Uhm, non lo so.» rispose lei facendo spallucce. «Avrei dovuto chiedere a quel vecchio.» aggiunse. Riprese poi a cantare. Levi, invece, riportò l'attenzione su alcuni pezzi dell'attrezzatura per il Movimento Tridimensionale trovati in una spazzatura. Non erano buoni, ma poteva almeno studiarli un po'.

«Studiavi l'attrezzatura fin da ragazzino? Ecco perché sei così bravo!» esclamò Hanji.
«Lo saresti anche tu se ti ci impegnassi.» ribatté lui.

A penny for my thoughts, oh no, I'll sell them for a dollar
They're worth so much after I'm a goner
And maybe than you'll hear the words I'd been singin'
Funny when you're dead how people start listenin'

[t/n] giaceva in un letto. Aveva un vestito bianco, fatto da una sarta del Sottosuolo come ultimo regalo. Era circondata di rose, e al dito aveva quell'anello che si era fatta da sola. In quel momento era coperto da vestito, ma sul petto aveva un brutto taglio, fatto da un coltello. Già, i coltelli erano pericolosi... La madre, in ginocchio accanto al corpo freddo della figlia, mormorava qualcosa piangendo. Molti erano i conoscenti che entravano e uscivano dalla stanza, la ragazzina si era fatta parecchi amici nei suoi quindici anni di vita. In un angolo, però, c'era una persona che non aveva intenzione di andarsene. A quella persona lei aveva promesso che l'avrebbe aspettato, eppure ora...
Levi in quel momento però era presente solo fisicamente. Mentalmente, per qualche strano scherzo della vita, stava ricordando tutti i momenti passati con la ragazza, facendo diventare la situazione sempre più dolorosa ad ogni ricordo che finiva.

«A cosa stai pensando?» chiese Levi alla ragazza, che in quel momento stava incredibilmente in silenzio. Senza girarsi, lei sorrise.
«Oh, a tutto e a niente.» rispose enigmatica.
«E questo cosa cazzo dovrebbe significare?» sbottò lui.
«Significa che i miei pensieri sono miei, e non li do gratis.»
«Stai prendendo quella canzone troppo seriamente.»
«Forse...»

Ironia della sorte, era stato lui che aveva chiesto di metterle il vestito bianco. Era stato lui a chiedere di riempirla di rose, e di lasciarle l'anello. Era stato lui quello che aveva rubato un velo di raso per coprirla. E sarà sempre lui quello che chiederà di salire in superficie per metterla nel fiume, al tramonto. "Chi è che prende troppo seriamente la stupida canzone, ora?" se la immaginò dire ghignando. "Hai sempre canticchiato che era il tuo testamento. Ora ti ho dato retta." rispose all'immaginaria [t/n].

«Mi dispiace...» sussurrò la scienziata, mentre Petra aveva iniziato a piangere silenziosamente.
«Tch.» fu la sola risposta di Levi.

Uh oh (uh, oh)
The ballad of a dove (uh, oh)
Go with peace and love
Gather up your tears, keep 'em in your pocket
Save them for a time when you're really gonna need them, oh

E Levi aveva dato retta anche a quella strofa. Non aveva pianto, non una singola lacrima. "Le terrò da parte, [t/n], e spero che non mi serviranno mai."

The sharp knife of a short life, well
I've had just enough time

"Ne sei sicura? Potevi avere ancora tanto tempo a disposizione, e non solo quindici anni. Ma credo sia meglio così. Ti risparmierai la crudeltà di questo mondo."

So put on your best boys and I'll wear my pearls

«Alla fine, l'abbiamo fatta ardere, in mezzo al fiume. Aveva appena smesso di piovere quella sera, e il sole al tramonto aveva creato un arcobaleno proprio sopra di lei. Ecco. Vi ho raccontato di lei. Ora non rompetemi le palle.» concluse Levi. Petra ora stava piangendo liberamente, con Hanji che la abbracciava, senza parole una volta tanto. Levi si alzò e uscì dalla stanza.
Stava vagando per i corridoio del Quartier Generale quando con la coda dell'occhio vide qualcosa muoversi.
«Chi è la?» chiese mezzo sussurrando. Non sentendo risposta si avvicinò. Una ragazza dai capelli [c/c] gli si parò davanti, sorridente.
«Io ti sto ancora aspettando, Levi. Ma fai con calma, non ho fretta. Ti aspetterò, te l'ho promesso
L'uomo era senza parole. Fissò la ragazza semitrasparente senza sapere cosa dire. Lei ridacchiò.
«Ti amo, Levi.» aggiunse, continuando a sorridere. «Ci vedremo ancora, prima o poi.» aggiunse, prima di scomparire.
«Ho ancora da fare qui, ma ti raggiungerò quando avrò finito. Te lo prometto.» sussurrò al nulla di fronte a lui. Dopo essere rimasto fermo qualche secondo in più, si girò e se ne andò.








Angolo Autore
Uhm, beh, complimenti a te che hai letto fino a qui. Se hai bisogno di fazzoletti ecco qui *passa fazzoletti* anche se probabilmente è più per il dolore agli occhi causato da questo orrore che per il dolore dato dal contenuto. Ma comunque, grazie per aver letto. 
Questa è la mia prima storia su SnK che pubblico, ed è anche la prima song-fic, quindi è molto probabile che sia uscita male, ma vabbè. La bellissima canzone che ho usato è If I Die Young, appunto, dei The Band Perry. Ve la consiglio vivamente, è una canzone molto bella (che io ho spudoratamente sfigurato e interpretato a mio piacere). But I don't regret nothing!
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate e le critiche costruttive sono ben accette. 
Baci,
RaluRalu

  
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