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Autore: Gio Gio Brown    30/06/2015    0 recensioni
- Smettila, Gregory! Sei così INSOPPORTABILE!
.......,..................................
La nostra cara (?) Valentina viene invitata (combinazione!) da Stefi, l'amica della mamma, in un viaggio negli USA.
Penso che, dopo aver letto il nome "Gregory" avete già capito che si tratta della nostra cara schiappa XD che si ritroverà in un bar, col suo amico Rowley, in cui incontrerà CASUALMENTE Valentina.
Lo so, la trama è un po' classica, ma spero che questa cavolata vi piaccia almeno un pochino ino ino ino ino *va avanti all'infinito*.
Saluti dalla pazza Gio.
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Valentina
Note: Nonsense, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Pre-Scriptum: Lo so, non scrivo mai su altri fandom che NON siano "comico"  o  "Frozen", ma stasera rovistavo nella sezione "Libri" e ho trovato "V=Valentina", quindi ho colto la palla al balzo per pubblicare questa OS che avrei voluto pubblicare sul fandom "Altro- Libri".
Inoltre,  ci terrei a precisare che Valentina dovrà parlare in inglese a Greg, quindi le parti in lingua straniera saranno contrassegnate fra le parentesi [ e ].
Beh, adesso potete leggere questo DEMENZIALISSIMO racconto.

    -GIO-


Valentina era chiusa in camera sua che sfogliava un vecchio libro regalatole dalla mamma tanto tempo prima.
Mentre sfiorava con le dita quelle pagine profumate, la ragazza ripensava al giorno lontano in cui la madre le aveva regalato quel libro,  che era stato accuratamente impacchettato in una carta da regalo con su dei motivi floreali.
- Ti piacerà un sacco- aveva detto Maria, la mamma di Valentina,  alla figlia, che aveva appena aperto il pacchettino e contemplava meravigliata il volumetto.
E quelle parole erano vere.
Valentina aveva riletto il libricino ben quattro volte, e aveva imparato delle pagine a memoria;  aveva persino conservato la carta che lo conteneva.
- Questo libro mi ha messo voglia di fare un viaggio lontano lontano - mormorò la ragazza con voce sognante.

Qualche minuto dopo, squillò il telefono.
Valentina andò a rispondere.
- Pronto?-
- Valentina! Ma che sorpresa! -. Era Stefi, l'amica giornalista della madre di Valentina.
- Stefi! Dove ti trovi in questo momento? A cosa pensi?...-
- Frena con le domande!  - la interruppe Stefi, con voce melodiosa.
- Rispondi alle mie domande!- fece Valentina,  implorante.
-E va bene - rispose la giornalista ridendo.
- Sono a Marakesch (scusate ma non lo so scrivere XD), in Marocco.
Il tempo è splendido e c'è una brezza fresca. -
- Pensi di venire a Torino? - domandò Valentina.
- Sì, arriverò tra una settimana. Mi fermerò quattro giorni,  ed avrei una proposta da fare a te e alla tua famiglia. -
- Non vedo l'ora di sapere di che si tratta! - esclamò eletrizzata Valentina.
Poi si ricompose e disse: - Vuoi che ti passi la mamma? -
-Sì, se puoi.-
Allora Valentina chiamò la madre e le diede la cornetta.
Poi si precipitò in camera sua e, poco dopo, Irene entrò con lei.
-Ciao, Vale! - disse la ragazza, salutando la sorella.
- Ehi, Ire! - fece lei, abbracciando l'altra. -Com'è andata ai giardini con Bruno? - chiese.
- Ci siamo divertiti parecchio. Quel bambino è davvero irrequieto!- rispose Irene.
- Sai che tra una settimana verrà a trovarci Stefi? Deve farci una proposta. - disse Valentina, con voce emozionata.
-Chissà cosa ci chiederà!?!- disse Irene, altrettanto euforica.


La settimana passò in fretta,  e il grande giorno arrivò.
Alle dieci del mattino, Stefi suonò al citofono di casa Castelli.
Maria andò ad aprire la porta, e Stefi entrò con aria allegra.
-Stefi! - urlarono Valentina e Irene all'unisono.
- Ciao, ragazze! - ribattè Stefi, abbracciando le due.
E tutti accolsero la donna con festosa allegria.
Stefano la convinse a fermarsi da loro, anche se lei continuavaa ripetere: - Non vorrei essere d'intralcio.-
-D'intralcio? Scherzi? Sarai sempre la benvenuta qui! - disse Valentina alla giornalista.

Dopo pranzo, Stefi si accomodò sul divano e le due sorelle la pregarono di parlare della proposta.
-Dunque- cominciò Stefi - a maggio andrò negli Stati Uniti. -
-WOW! Dove, di preciso? - chiese euforica Valentina.
-A Washington. Intendo fare un articolo sulla città, che mi frutterà molto.-
-Continua!- la implorò Valentina.
-Starò una settimana,  in un albergo vicino a Surrey Street,  un quartiere a qualche chilometro di distanza da Washington.
È piuttosto economico e molto carino.-
- Come ti invidio! - dissero all'unisono Valentina e Irene.
- La mia proposta sarebbe di chiedervi se vorreste accompagnarmi.
Il passaporto ce lo avete già, dallo scorso viaggio in California.
Vi basterà rinnovare I documenti. -
Le ragazze implorarono I genitori e loro,  dopo averci pensato un pò, decisero di lasciare andare le due.



I mesi precedenti al viaggio furono irrequieti.
Valentina e Irene si documentarono per bene sui luoghi che avrebbero dovuto visitare, I genitori furono altrettanto occupati nel rinnovare alcuni documenti necessari per il viaggio e ad acquistare I biglietti aerei.
E, finalmente,  il gran giorno arrivò.
Alle cinque del mattino, Stefano portò le due sorelle alla stazione di Porta Susa, dalla quale le due presero, con Stefi, il treno cbe le avrebbe condotte all'aeroporto di Genova.
In poche ore furono là e partirono con l'aereo verso gli Stati Uniti.
Il viaggio fu parecchio lento: le dodici ore parevano non passare più.

Quando finalmente Valentina,  Irene e Stefi scesero dall'aereo, presero un taxi che le portò fino a Surrey Street.
-Non vedo l'ora di incontrare qualche americano e parlarci- squittì Valentina mentre si avviavano all'alberghetto. -Dopo I corsi estivi di Inglese che abbiamo fatto io e Ire, parlo davvero bene la lingua e saprei tenere una qualsiasi conversazione di qualunque tipo con chiunque. Inoltre,  voglio scoprire la routine quotidiana degli americani per adempire le mie conoscenze. -
- I miei complimenti,  ragazze- fece Stefi orgogliosa.-Sapere bene l'inglese è fondamentale nella vita.-
Appena entrata nell'albergo, Valentina si recò al banco della reception e si mise a chiacchierare con l'addetto al bancone.
-[Salve, signore! Sono una turista italiana!]-
-[Itaiana!?!]- fece sbalordito l'addetto. -[Ma parli benissimo l'inglese!]-
-[Sono anni e anni di esperienza!]- fece Valentina,  orgogliosa.
-[Anche mio figlio si sta specializzando in lingue straniere.  Dovrei fartelo conoscere. Sono sicuro che andreste d'accordo,  voi due.]
-[Spero di conoscerlo! Come si chiama?]-
-[Abe. Ha sedici anni, ma è davvero maturo per la sua età.]-
- [E il suo nome qual'è, signore?]-
-[Il mio? Johnathan.]
-[Allora a presto, Johnathan!]
Stefi ritirò le chiavi delle camere e, con le ragazze,  si avviò.
Esse sistemarono I bagagli.
-Mi han detto che il bar "The Surrey Street GreatPlace" è un locale delizioso. Possiamo andare a mangiar qualcosa- suggerì  Stefi, quando finirono di disfare le valigie.
- Ottima idea.- esclamò Valentina. -In questo modo, avrò qualcuno da intervistare sulla sua routine.-
E si avviarono.

Arrivate là, presero posto ad un tavolo, ordinarono tre panini e tre succhi d'arancia e si misero a mangiare.
Però, la quiete del bar fu rotta da un rumorino: flbbb- bbb- flbb.
Esso veniva da un tavolino nel quale vi erano due ragazzi.
Valentina li guardò. Uno era magro, capelli castani e occhi  scuri; indossava una t-shirt bianca, degli shorts neri e delle imitazioni delle All-stars nere.
L'altro era cicciottello, aveva capelli color rame e delle gote tonde.
Indossava una t-shirt bianca, con su illustrato un cantante biondo sopra il quale vi era una scritta in corsivo che diceva "Joshie".
Il ragazzino portava shorts neri e scarpe da ginnastica con lo strap.
I due emettevano quel flbb-bbb-flbb perché facevano le bolle nella cioccolata calda.
Valentina, irritata, si alzò e toccò quello magro, che sobbalzò, vuotando la cioccolata calda sulla maglia della ragazza.
- [Ehi, tu! Sei così incosciente! ]- lo rimproverò Valentina.
-[Non l'ho fatto apposta]- tossicchiò lui. Poi fischiò per richiamare il barman. -[Ehi! Portami altra cioccolata!] -gli urlò.
-[Ma si parla in modo così sfrontato ai grandi?] - lo ammonì Valentina, come una madre farebbe a suo figlio.
"[CHE ROMPI]" pensò il ragazzo.
Il grassottello si accordò con Valentina. -[Hai ragione!  Il mio cantante preferito,  Joshie, dice: "Rispetta i genitori e và dove ti porta il cuore!]-
-[Ma quello mica è mio padre!]- esclamò seccato il ragazzo magro.
-[Beh, ad ogni modo, io sono Valentina Castelli. E voi?]- troncò Valentina.
-[Io Greg Heffley, e un giorno sarò famoso!]- esclamò  il magro, salendo in piedi sulla sedia.
-[Scendi da lì! Bambino!]- lo rimproverò Valentina.
Greg saltò giù dalla sedia, ma fece accidentalmente rovesciare il tavolo, e la cioccolata calda dell'altro cadde a terra,  facendo sì che il bicchiere andasse in frantumi.
-[INCOSCIENTE CHE NON SEI ALTRO!]- gli urlò contro Valentina.
-[Tutti han rotto un bicchiere!]- fece Greg.
Il grassottello andò ad ordinare un'altra cioccolata, e Valentina prese una sedia, rialzò il tavolo e si sedette accanto a Greg.
-[È strano che tu ti chiami Greg.]- gli disse Valentina.
-[MI CHIAMO GREGORY,  rompiballe. Però solo mia mamma mi chiama così.]-
-[ROMPIBALLE!?! Oh, che maleducato incosciente!]- sbottò Valentina, scioccata.
-[Mamma mia! Ma per te è incosciente anche superare una macchina in autostrada!?]- scherzò Greg.
-[SÌ! È DAVVERO INCOSCIENTE!]- ringhiò Valentina.
Greg, alora, guardò verso il tavolo di Stefi e Irene e roteò un dito intorno alla testa, come per dire: "[Questa è MATTA.]"
A quel punto, il ragazzo cicciottello tornò al tavolo con la cioccolata calda sua e quella di Greg in mano, e si presentò a Valentina.
-[Io sono Rowley Jefferson, e grazie a QUESTO sono un uomo!]-.
Quando disse "questo", , indicò un brufolo che gli spadroneggiava in mezzo alla fronte.
Greg roteò gli occhi.
Valentina disse a Rowley: - [E pensi che quell'AFFARE ti renda un uomo!?! Sono le GESTA a renderti un UOMO!]
Lui si mise a piangere,  ma Greg non lo consolò. Anzi,  tornò a far le bolle nella cioccolata.
Questo infastidì parecchio Valentina, che gli disse: -[Smettila, Gregory! Sei INSOPPORTABILE!]. Poi continuò: -[Prendi esempio da MIO FRATELLO Luca, che non perde tempo a un bar e bada al suo fratellino!]-
Greg strabuzzò gli occhi e disse: -[Lo ammiro. Io ho un fratellino che si chiama Manny e NON lo sopporto. Fa sempre la spia con me e non se le prende mai, nemmeno quando se lo merita.]-
-[È  PICCOLO! COMPRENDILO!]-   fece arrabbiata Valentina.
-[E non mi lascia mai guardare la TV tutto il giorno!]- fece Greg.
-[COOOOSA!?! Guardi la TV tutto il giorno! ?!]- Valentina era INORRIDITA.
-[E amo mangiare al FastFood!]- replicò Greg.
-[AAAGH! Cosa c'è di PEGGIO che avere una dieta così poco BILANCIATA!?!]- urlò Valentina. -[Andiamocene da questa GABBIA di MATTI!!!] Ire, Stefi,  paghiamo e ANDIAMOCENE!-
E in men che non si dica, le tre furono fuori dal bar e Valentina si rese conto di essere stata scioccata dalle parole di Gregory.




Angolo della MatTa
Ciao, son le 00:52 e io ho scritto sta roba in 2 ore DX
Beh, se volete,  vi dico com'è nata.
Avevo da poco cominciato a leggere I diari di una schiappa e una mia amica mi ha fatto notare che Greg (GREGORY, per far felice Valentina XD)) e Valentina sono l'esatto contrario.
E allora è uscita sta roba, dove li ho messi contro!
Sono davvero STANCA, e se recensite mi fate un ENORME piacere! :3 *occhi a cuore*
Buonanotte...
-.- zzzzzzz.... Gio.... zzzzzzzz -.-


 
   
 
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