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Autore: jessthesohodoll    01/07/2015    1 recensioni
Skye e Ward tornano finalmente a parlare, davanti a un paio di bottiglie di birra.
tutti e due sono cambiati, e molto.
a volte pretendere non basta più
Genere: Angst, Dark, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bobbi Morse, Grant Ward, Lance Hunter, Skye
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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My lover got a humor
She is the giggle at the funeral
Known’s everybody disapproval
I should’ve worship her sooner
If the haven’s ever did speak
She is the lost true mouthpiece
Every Sundays getting more bleak
A fresh poison each week
We were born sick, you heard them said it
My church offer no absolution
She tell me worship in the bedroom
The only heaven I’ll be sent to
Is where I’m alone with you
I was born sick, but I love it
Command to be well
Amen
La notte era ufficialmente il suo momento della giornata preferito. Dopo tutto sembrava che fossero tutti fin troppo stanchi per prendersela con lui.
Bobbi e Lance lo avevano lasciato solo poco tempo prima e ora Grant Ward sedeva solo al bancone del bar.
Strana la vita. Nonostante quello che aveva combinato, c’era stato solo sguardi gelidi da parte di Bobbi e commenti sarcastici da parte di Lance, quando era tornato.
Ma dopo quasi un anno, le cose sembravano essere tornate a posto, almeno tra loro. Bobbi aveva capito che in quel momento sia lui che Kara erano mentalmente poco stabili , e anzi aveva fatto le sue condoglianze per quello che le era capitato.
“Ho capito tutto” gli disse a denti stretti “Ma se ci riprovi, ti attacco allo stipite della porta per i tuoi gioielli di famiglia. Intesi?”
“Vedrai, ti perdoneranno” gli aveva detto qualche minuto prima la stessa Bobbi.
Già gli altri. Certe cose erano più dure di quello che sembra. Se per Bobbi era stato piuttosto facile, dopo un anno passato a ringhiargli e trattarlo malissimo, per gli altri non era stato così “facile”.
“Skye non fa altro che parlare di te” gli aveva detto Lance “Il più delle volte ti insulta, ma credimi. È così che una donna mostra il suo interesse”
Grant ci credeva poco in quella redenzione che sembrava lontano come una chimera. Ma dopo tutto, anche lui aveva molto per cui essere arrabbiato, soprattutto con Skye.
In teoria era lui dalla parte del torto, e non aveva minimamente il diritto di essere arrabbiato con una cosetta tanto piccola come lei. In pratica, avevano rischiato di picchiarsi già un paio di volte.
I due non si parlavano. Un anno fatto di musi lunghi, parole dette a metà e insulti detti fin troppo bene.
Grant si chiedeva perché rimaneva, allora. L’unico motivo per cui era tornato era perché, se tenuto sotto controllo, forse non riduceva in cenere tutto quello che toccava.
Era successo tutto un notte. Lui e la sua piccola squadra di uomini si erano introdotti in una fabbrica abbandonata, convinti di trovare dei cristalli blu incustoditi, gli stessi che aveva la mamma di Skye. I cristalli c’erano, ma anche una carica di esplosivo pronta a brillare non appena lui e la sua squadra avessero messo le mani su di loro.
Tutti i suoi uomini morirono quella notte. Era convinto anche lui di essere morto. Invece, un esplosione e qualche tempo dopo, eccolo a ridurre in cenere qualsiasi cosa toccasse.
Si fece prendere dalla squadra di Coulson perché , per la prima volta nella sua vita , era spaventato da quello che era diventato. Era un inumano anche lui? Perché era sopravissuto altrimenti, non poteva trattarsi di sola fortuna.
Arrivato alla base, rifiutò di lasciarci toccare da Simmons. Quella donna era impazzita, poteva giuraci. Non solo aveva cercato di ucciderlo, ma il suo comportamento era decisamente stano ultimamente.
Fu Fitz a fare analisi su di lui.
“Se vuoi approfittarne, fai pure” disse Ward con voce piatta.
“No” rispose Fitz “Sono meglio di così”
I risultati furono eccellenti. Il sangue di Ward era altamente reattivo ora. Una media di 300 battiti al minuto. Esattamente come Skye.
“Sembra che noi due abbiamo più cose in comune di quello che credi” disse a Skye.
Lei si era limitata a uscire dalla stanza.
La morte di Kara era stato un duro colpo.
L’aveva amata davvero. L’unica donna ad averlo mai visto per quello che era.
Ma l’amore per Skye non era mai morto. Anzi, era rifiorito, non appena la rivide in quel palazzo abbandonato.
Coulson lo mise nell’indice con il nome in codice di “Hellfire”. Era un bel nome, doveva ammetterlo. Molto tosto.
“Che deve fare una ragazza per avere una birra qui?” chiese Skye sedendosi accanto a lui.
Era sempre così. Ogni volta che il suo cervello si concedeva di pensarla, lei occupava il suo campo visivo. Ed era la prima volta che parlavano come persone civili, niente urla o insulti.
Stavano solo parlando.
Take me to Church
I’ll worship like a dog at the shire of your lies
I’ll tell you my sins so you can sharper your knife
Offer me the deathless death
Good God, let me give you my love.
Ward le porse una bottiglia senza proferire parola.
“Wow” disse Skye “Ammetto che non sei mai stato di molte parole, ma una volta eri più socievole davanti a una birra”
“Non voglio parlare” disse Ward “Specialmente con te”
“Io?” chiese Skye “Ti ricordi che eri tu il cattivo fino a qualche mese fa”
“Si, e ti piace così fottutamente tanto ricordarmelo ogni volta che apri quella dannata bocca, vero?” chiese Ward, oramai incapace di trattenersi.
“Mi piace mettere il coltello nella piaga” rispose Skye con un ghigno.
“Ecco quello che dicevo” rispose Ward “Tu godi nel vedere soffrire le persone. Che cosa hai fatto quando cercavo di aiutare Bobbi con il bucato, qualche settimana fa, e tutto quello che toccavo andava a fuoco? Hai fatto delle battute stupide sul fatto che dovrei indossare guanti da forno”
“Andiamo Ward. Mi conosci. Fare battute è quello che so fare meglio”
“Si, ma credo che nessuno abbia fatto lo stesso con te, quando tutto andava letteralmente in frantumi attorno a te” rispose Ward “Dio, erano tutti attorno a te per darti una mano.”
“Davvero credi che non ci stiamo provando?” chiese Skye, prendendoli la mano.
“Non è abbastanza” disse Ward, tirando via la mano.
“Che cosa dovremo fare?” chiese Skye “Ti stiamo dando una seconda possibilità, dovresti essere grato”
“A chi? A te? A Coulson?” chiese Ward “Andiamo Skye, non ti credevo così ingenua. Coulson mi tiene qui solo perché sa che, adesso, è meglio avermi come alleato. Fitz e Simmons sembra sempre che progettino di uccidermi da un momento all’altro. Bobbi mi ha perdonato, ma non le credo. Glielo si legge in faccia che mi odia ancora nel profondo. “
“Davvero ti meraviglia tutto questo?” chiese Skye
“Si” disse Ward “Ma non perché non me lo merito. Mi meraviglia perché, allo stesso tempo, sembrate tutti dei benefattori che si stanno prendendo cura di quel caso disperato che sono diventato. Non ho voluto io tutto questo.”
“Cosa? Diventare un serial killer o i poteri? Perché riesco a capirti solo sulla seconda”
“Entrambi”
If i’m a pegan of the good time
My lover’s the sunlight
To keep the goodness on my side
She demand a sacrifice
To drone the wall sea
Get some shiny
Something meaty for the main course
That’s a fine looking high horse
What you got in the stable?
We have a lot of starving faithful
That look tasty
That looks empty
This is angry work
“Oddio” sospirò Skye “Ancora con la storia strappalacrime di come Garrett ti abbia manipolato. Non ci ho mai creduto e credo che no lo farò ora. Sul resto, dico solo che non potevi sapere che cosa potevano fare quei cristalli in mani inesperte. I tuoi uomini non erano il meglio che c’era”
“Erano il meglio che potessi avere a disposizione” rispose Ward “E sei libera di credermi o meno. Ma è così. Non sai quante volte, ora, ho pensato a quanto Garrett avrebbe goduto nel vedermi così. “Finalmente sai fare qualcosa di diverso oltre che usare una dannata pistola figliolo” mi avrebbe detto”
“Quello che non capisco è la ceca fedeltà che avevi nei suoi confronti”
“Perché? Tu per Coulson andresti ovunque, e faresti qualsiasi cosa, giusto?” chiese Ward, guardandola.
“Si, penso di si” rispose Skye, nervosa.
“Beh, Garrett era quello che per te è Coulson”
“Non l’ho mai vista sotto questa luce” rispose Skye.
“Già. Non lo hai mai fatto” rispose Ward.
“Buona notte Grant” disse Skye alzandosi. Non la sentiva pronunciare il suo nome di battesimo da quasi due anni.
“Buona notte Daisy”
“Per quello che vale, mi dispiace”
“Anche a me”
La vide allontanarsi mentre la bottiglia di birra che aveva in mano lentamente si liquefaceva sotto le sue mani.
“Prova con una catena” gli aveva scritto Skye, su un foglietto lasciato accanto alla sua birra vuota.
Era il primo consiglio utile che riceveva da anni.
 
 
Agent Soho Doll Corner:
Avevo pianificato questa fic un po’ di tempo fa. Nella prima versione Kara era ancora viva, Bobbi e Lance erano gli unici che parlavano con lui.
Ma dopo il finale ho dovuto cambiare un paio di cose.
E già che c’ero ho aggiunto anche Hellfire. Andando avanti lo vedrete molto spesso nelle mie fic
 
E niente, a leggerla sembra quasi una fic della mitica Suzie, giusto un pelino più fluff
 
Giuro, non l’ho copiata. Mi è uscita così-
La canzone è ovviamente “Take me to Church” di Hozier, che mi urla Skyeward da tutti i pori sin dalla prima nota.
Un bacio
 
-jess
  
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