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Autore: midnightsummerdreams    02/07/2015    3 recensioni
“Stasera avremo degli ospiti d’eccezione per presentare il loro nuovo singolo "Don't sit down cause I moved your chair"
Che razza di nome era per un singolo? Sicuramente chi aveva tirato fuori quel titolo prima di arrivarci si era imbattuto in chissà quali droghe si ritrovò a pensare Emily ridendo.
Si avvicinò alla radio per alzarne il volume curiosa di sentire le parole di quel testo.
Il sound era davvero buono, ma non riusciva proprio a capire di chi si trattasse.
Quando però a quell'intro di chitarra si aggiunse anche la voce le sue dita corsero veloci a cercare il tasto per spegnere tutto allontanando ancora una volta quei ricordi.
Erano passati sette anni, eppure nonostante avesse tentato in ogni modo di allontanarsi dal passato sembrava ancora non esserci riuscita.
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alex Turner, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Sheffield era stata ufficialmente dichiarata la città d'Inghilterra con gli abitanti più felici, questo era quanto scritto sul Daily mail rubato a suo padre quella mattina. 
Emily però non si sentiva affatto in accordo con quelle stupide classifiche. 
Mettere Brighton al secondo posto? Come potevano gli abitanti di Sheffield essere più felici di quelli di Brighton? In quale universo poteva mai accadere una cosa simile? 
Lei stessa se fosse stata un abitante di Brighton sarebbe stata di sicuro più felice, anche perchè non sarebbe stata costretta a vedere ogni giorno quell'idiota che l'aveva chiamata "baby" per tutta l'estate. 
Ogni volta che se lo ritrovava davanti riusciva soltanto a pensare a quanto doveva essere stata stupida per credere a tutte quelle belle parole, e in quei momenti di sicuro non era una cittadina felice. Quindi si, la classifica del Daily mail per quanto la riguardava poteva anche andare a farsi fottere.  
"Emily"urlò una ragazza raggiungendola con il fiatone proprio mentre suonava la prima campanella, e lei si apprestava a varcare la soglia della Stocksbridge high school. 
"Ciao Brandy"la salutò senza bisogno di voltarsi. 
Brandy che lasciava il ragazzo di turno per raggiungerla e chiederle di copiare i compiti era ormai un appuntamento fisso, quindi non le diede nemmeno il tempo di aggiungere altro, tirò fuori il suo quaderno e glielo passò. 
"Ti adoro Emily"disse prendendo il quaderno e correndo in classe senza curarsi di sbattere contro qualcuno degli studenti che ancora assonnato cercava di raggiungere la prima lezione della giornata.
"Cazzo,guarda un pò dove vai Pritcher "imprecò un ragazzo dai capelli castani chiari mentre cercava di aprire il suo armadietto, armadietto che si trovava proprio accanto al suo. 
"Ciao Jamie"lo salutò Emily come ogni mattina. 
"Dì alla tua amica di stare più attenta"disse lui richiudendo il suo armadietto con un colpo secco. 
Nemmeno Jamie Cook sembrava essere così felice per essere un abitante di Sheffield, anche se in fondo lui non faceva testo, vederlo di buon umore era un evento più unico che raro. 
Un tempo, nonostante fosse più grande di un anno era stato uno dei suoi migliori amici, ma si parlava della primary school e si parlava di quando entrambi vivevano a Hillsborough, poi i suoi genitori avevano deciso che non ne potevano più di vivere così vicini al centro e ereditata la casa di nonna Anne si erano trasferiti a Stocksbridge e lei aveva perso i contatti con Jamie. 
Qualche anno dopo però lui era arrivato nella sua scuola e la preside gli aveva assegnato l'armadietto accanto al suo, ma la pubertà era già arrivata ed era già diventato il ragazzino acido che ora a stento la salutava. 
Preso il suo raccoglitore si recò in classe per la lezione di biologia e proprio in quel momento la professoressa Bradbury fece la sua comparsa seguita da James: l'essere che le ricordava ogni volta la sua stupidità. 
"Coglione"le sfuggì guardandolo senza preoccuparsi di essere sentita dal diretto interessato. 
James Evans aveva incrociato il suo cammino durante una serata organizzata al The Grapes. Emily aveva letto su internet che delle band si sarebbero esibite e quindi aveva convinto le sue amiche Brandy e Allison a seguirla.
 Quella sera si esibiva anche la band di James e quando Emily lo vide alla batteria ne rimase alquanto sorpresa e iniziò a guardarlo con occhi diversi. Fuori da scuola sembrava tutt'altro ragazzo, e senza nemmeno accorgersene si ritrovò affascinata dal biondino che sedeva qualche fila dietro di lei a biologia. 
I suoi sguardi naturalmente non gli erano sfuggiti e da allora passò tutta l'estate a flirtare con lei facendola sentire speciale.
 Emily che non aveva mai ricevuto tutte quelle attenzioni iniziò a credere ingenuamente alle sue belle parole, ma realizzò di esserlo stata solo quando lui smise di farsi sentire dopo che lei si rifiutò di andarci a letto. 
"Ragazzi, ho pensato che per il capitolo sui procarioti vi darò una ricerca da fare a coppie, naturalmente le coppie le sceglierò io"sorrise la professoressa Bradbury sotto lo sguardo annoiato della maggior parte degli studenti. 
Iniziò ad annunciare le coppie e tra gli studenti si levarono qualora delle urla di entusiasmo e qualora qualche imprecazione, Emily era ancora distratta ad insultare mentalmente James Evans quando sentì fare il suo nome. 
"Emily Martin"
"Si"disse Emily guardando l'insegnante. 
"Rimanete soltanto tu e il signor Cook"disse guardando prima lei e poi Jamie che dall'altro lato della classe annuì senza mostrare nessun interesse.
Probabilmente stava pensando semplicemente "Che palle, mi tocca quella secchiona" si ritrovò a pensare Emily un pò triste. 
Terminata la lezione uscì dalla classe e si diresse al suo armadietto per recuperare il raccoglitore di storia e mentre apriva l'armadietto Jamie le si affiancò ignorandola come sempre. Forse fare quella ricerca si sarebbe rivelato più difficile del previsto. 
La giornata per fortuna trascorse più velocemente del previsto, ma probabilmente il merito andava a letteratura inglese che la rapì per un ora. 
Il professor Baker aveva questo particolare potere, era in grado di trasmetterti tutta la sua passione per le opere che proponeva e in qualche modo riusciva a trascinartici dentro facendoti dimenticare tutto quello che non andava al di fuori di quel mondo, e forse per questo era il suo professore preferito. 
"Ti sei innamorata del professor Baker per caso?"chiese Allison prendendola in giro mentre uscivano da scuola. 
"Sarebbe stato meglio"le rispose guardandola scettica.
"Fa la ricerca con Jamie Cook"disse Brandy sbucando all'improvviso alle spalle di Allison che si prese un colpo. 
"Brandy, ciao anche a te"le disse Allison riprendendosi dallo spavento.
"Emily fa la ricerca con Jamie Cook, grazie professoressa Bradbury"sorrise raggiante Brandy mentre sia Emily che Allison la guardavano senza capire perchè mai quella notizia avrebbe dovuto scatenare così tanto la sua euforia.
"Non ci arrivate proprio?"chiese delusa Brandy guardando entrambe le amiche.
"No"risposero contemporaneamente le due. 
"Alex Turner"sospirò sognante Brandy.
"Ecco di nuovo con questa storia" pensò Emily sbuffando.
 C'era un'altra cosa che davvero non la rendeva una felice abitante di Sheffield; sentire Brandy parlare per ore di Alex Turner, praticamente uno dei pochi che ancora non aveva avuto modo di aggiungere alla sua lista.
 Perchè? Semplice, perchè Alex Turner era inavvicinabile e a dirla tutta Emily lo trovava anche un pò inquietante. 
Una volta l'aveva visto guardare nella sua direzione e si era intimorita al punto che aveva preso il suo cappuccino e lasciato la caffetteria senza guardarsi più indietro. Figurarsi reggere una conversazione con lui, proprio non capiva come facevano le altre ragazze anche solo a guardarlo in faccia. 
"Non devi parlarci tu Emily, lo sappiamo che hai paura di Alex Turner"rise Brandy
"E' inquietante, dico li hai visti i suoi occhi?"chiese Emily guardandosi in giro attenta a non farsi sentire da altri, sarebbe stato un bel problema se proprio lui l'avesse sentita.
"Certo che li ho visti, li guarderei per ore"sospirò Brandy.
"Brandy, sai cosa potresti fare?"le propose Allison 
"Si accettano suggerimenti"sorrise Brandy
"Studiare di più, diventare brava come lui in letteratura inglese e sedurlo con la tua intelligenza"
"Sei davvero stronza"si imbronciò Brandy. 
Passò quasi una settimana  da quando la professoressa Bradbury aveva assegnato la ricerca ed Emily ogni giorno aveva cercato di trovare il coraggio per chiedere a Jamie di incontrarsi, ma non c'era riuscita preoccupata dalla risposta che avrebbe potuto ricevere e dal tono che lui avrebbe usato. 
La verità era che le faceva male la sua indifferenza e i suoi toni scontrosi e una volta l'aveva persino sentito prenderla in giro con Matt Helders, non c'era più nulla di quell'amico che lei considerava come un fratello. 
Il giorno prima della scadenza però Emily si fece coraggio e decise che era ora che quel silenzio venisse rotto. Ok, non la sopportava, ma la ricerca di biologia andava fatta e lui avrebbe dovuto darle retta per una volta. 
"Ciao Jamie"lo salutò ma lui naturalmente non le diede retta raggiungendo il suo amico Matt Helders, così non le diede scelta e lo raggiunse picchiettandogli un dito sulla spalla per attirare la sua attenzione. 
Jamie si voltò a guardarla perplesso e lo stesso fece Matt accanto a lui. 
"La ricerca è da consegnare domani. Ho capito che non mi sopporti per qualche ragione a me sconosciuta, ma la ricerca va fatta, quindi oggi ci troveremo e faremo questa stramaledettisima ricerca che ti piaccia o no"disse Emily che senza accorgersene aveva alzato il tono della voce. 
"Cazzo"rise Matt guardando Jamie che rimase in silenzio colpito dal tono di Emily, non se l'aspettava certo un uscita del genere da una come lei. 
"Ok, credo di esserne obbligato, visto che la mia media in biologia fa schifo, alle 16 a casa mia?"chiese Jamie 
"15,30"disse Emily prima di andarsene, orgogliosa di aver dimostrato un pò di coraggio per una volta. 
"Ti ha messo al posto tuo eh?"ridacchiò Matt dandogli una pacca sulla spalla. 
"Che mi sono perso?"chiese Alex raggiungendoli.
"Emily Martin gli ha fatto il culo"disse Matt ancora ridendo. 
"Emily Martin?"chiese Alex perplesso. Emily Martin che alzava la voce con qualcuno gli sembrava una cosa alquanto strana da immaginare, ma l'idea gli strappò un sorriso. 
"Fottetevi"sospirò Jamie allontanandosi. 
"Comunque è carina, ma dev'essere di una noia mortale. James Evans ha detto che non la dà poi"disse Matt scettico. 
"James Evans è un coglione"disse semplicemente Alex senza aggiungere altro. 

“Che palle Emily, dammi almeno il tempo di fumarmi una sigaretta"sbuffò Jamie seduto sul davanzale della sua stanza. 
“Ma se non stai facendo nulla? Sono io che cerco le risposte, e sempre io che scrivo"gli lanciò un'occhiataccia lei. 
"Sei tu la secchiona della classe no?"
"C'è qualcosa di male ad impegnarsi nello studio? Credi che entrare ad Oxford o Cambridge sia così semplice?"
"Oxford o Cambridge quindi? La sola idea mi dà la nausea"
"Quindi mi odi soltanto perchè ho una media alta?"
"Non perdo certo il mio tempo ad odiarti"disse Jamie ridendo.
"Giusto, in fondo se non perdi tempo per rispondere ad un saluto non vedo perchè tu debba perderne ad odiarmi"
"Ti trovo solo fastidiosa, la media alta, la casa perfetta, ti manca soltanto un bel ragazzo posh"
"Non sai nulla di me "disse Emily abbassando lo sguardo e concentrandosi sulla foto del Gonococco davanti a lei per non guardare Jamie.
"Dimmi qualcosa allora, che musica ascolti?"chiese lui accendendosi una sigaretta guardandola.
"Oasis, ma di recente sono ossessionata dal nuovo album degli Strokes"disse Emily guardando lo stupore dipingersi sul suo viso. 
"Non ci credo, cioè dici sul serio?"
"Sono andata a sentire gli Oasis a Manchester due anni fa da sola e ho fatto credere ai miei che dormivo da Allison"sorrise Emily ricordando quel folle week end. 
"Cazzo volevo andarci anch'io ma i miei non mi ci portavano"disse Jamie abbassando lo sguardo in imbarazzo.
"Dai Jamie ti fai portare da mamma e papà a vedere gli Oasis?"chiese Emily prendendolo in giro ridendo. 
"Ok, sono stato un coglione"
"No, figurati pensi solo quello che pensano tutti. Ci sarà un perchè ho solo due amiche a scuola no? Ah e l'unico ragazzo che mi interessava voleva solo scoparmi. Non è colpa tua, il problema sono io"
"Ma non dirlo nemmeno per sogno, ascolti gli Oasis e ti piacciono così tanto che sei andata a sentirli da sola.
Questo cambia tutto Emily. Il coglione sono stato io che ti ho giudicato come hanno fatto tutti. Mi sento un vero idiota"
"Cambi opinione solo perchè ascolto gli Oasis?"chiese perplessa Emily ridendo. 
"Certo che si, cazzo sono i Gallagher"
"Potrei comunque essere super noiosa"
"Non penso proprio, e comunque per quel che può valere James Evans è un coglione e la sua band fa schifo. 
Vuoi sentire una band seria? Dovresti venire a sentire noi"disse Jamie
"Hai una band?"chiese Emily perplessa
"Certo che si, e dovresti proprio venirci a sentire"disse Jamie
Passarono il resto del pomeriggio tra libri e pc per riuscire a terminare la ricerca, entrambi si impegnarono molto anche se in realtà ogni cinque minuti Jamie la distraeva mettendo su un album e chiedendole cosa ne pensasse. 
Emily non si divertiva così da un sacco, non aveva mai avuto un amico con cui condividere la sua passione per la musica.
James ascoltava qualcosa di quello che piaceva a lei, ma non aveva mai percepito la stessa passione che provava lei, era come se ascoltare gli Oasis gli desse un tono, per lui ascoltare musica era come fumare una sigaretta per un tredicenne.
Non la vedeva come lei. Jamie invece si, negli occhi di Jamie riusciva a vedere la sua stessa passione. 
“Bene, domani però la esponi tu”disse Emily prima di uscire da casa Cook.
“Te lo scordi, tu hai una bella voce prenderemo un voto più alto”disse Jamie facendole l’occhiolino e riferendosi a quando l’aveva sentita intonare un pezzo dei Radiohead quel pomeriggio stesso.
“ piantala Jamie, esporremo insieme ”rise Emily. 
"Chiamami Cookie, per gli amici sono Cookie. A domani"disse Jamie salutandola.
"A domani Cookie"disse Emily facendogli un cenno di saluto prima di mettersi le cuffie e allontanarsi da casa sua. 
Whatever risuonava nelle sue cuffie lilla e la trovò perfetta visto il buon umore che sentiva addosso dopo quel pomeriggio, forse per una volta aveva dimostrato a qualcuno di essere un pò meglio di quello che credevano tutti. 
Era così spensierata e il volume era così alto che non si accorse nemmeno che qualcuno stava per entrare nel vialetto e gli finì addosso. 
"Oddio, mi scusi"disse abbassandosi le cuffie sul collo, quando però alzò gli occhi e vide a chi si trovava di fronte quasi non le prese un colpo. 
"Sei perdonata solo perchè stai ascoltando dell'ottima musica"rise Alex. 
Non era una sorpresa per lui, non era la prima volta che la sentiva ascoltare gli Oasis, ma era la prima volta che gli rivolgeva parola e lo stava addirittura guardando in faccia senza scappare, davvero sorpredente si ritrovò a pensare. 
"Scusa ancora"
"Figurati Emily"le sorrise lui.
"Beh ciao"disse lei allontandosi di tutta fretta.
Dio se era difficile reggere quello sguardo, ma come faceva il resto del mondo a guardarlo senza sentirsi terribilmente in imbarazzo? 


 

Ciao a tutti se pensate di trovarvi davanti ad un momento di follia non posso darvi torto. 
A tre capitoli dalla fine pensare di riscrivere la storia perchè delle cose non convincono è sicuramente folle.
Ne sono pienamente cosciente, ma non potevo lasciarla così. C'erano delle imprecisioni proprio a livello di trama e quindi la sto rimaneggiando.
Certo, rimaneggiando il primo capitolo mi è venuto del tutto diverso, però diciamo che la storia seguirà comunque gli eventi narrati. 
Naturalmente ora ho molto più tempo di quello che ho avuto negli ultimi cinque anni, non ho più nessuna laurea da prendere e dall'altro ieri sono di nuovo disoccupata. 
Quindi stabilisco di pubblicare sicuramente il mercoledì e adesso deciderò quando il secondo giorno, ma pubblicherò due volte a settimana e conto quindi visto che la storia c'è e la sto soltanto rimaneggiando di riuscire a concludere la storia al più presto. 
Queste sono informazioni che dò nel caso la leggiate, altrimenti vabbeh me la leggo da sola pazienza :) 
Tengo molto a questa storia perchè è nata nel 2011 e il 2011 è stato un ottimo anno per me, ho visto tanti concerti tra cui gli Strokes per la prima volta e i protagonisti di questa storia. 
Ci tenevo a rimaneggiare la storia anche perchè ogni volta che leggo per caso commenti ad altre storie e leggo "Non come le altre storie che fanno schifo" mi viene da pensare alla mia. 
Quindi mi sono armata di regole di punteggiatura e ho cercato di stargli dietro invece di lasciare tutto al flusso, non perchè voglio che piaccia, ma semplicemente per me. 
Non sarò mai brava come la autrici che seguo, loro sono bravissime, però tengo a questa storia e se sono cosciente che molte cose non vanno devo fare del mio meglio per sistemarle. 
A livello di trama troverete comunque l'inesattezza di Jamie, Jamie non è andato a Stocksbridge e anche il fatto che vivesse a Hilsborough è del tutto inventato, ma volevo che Emily fosse amica di Cookie e quindi troverete quest'inesattezza :) 


 


   
 
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