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Autore: Shootyourface    02/07/2015    1 recensioni
La mia testa é così confusa le prime volte. Ma notte dopo notte, capisco che non posso fare altro che abbandonarmi all'amore.
Genere: Dark, Poesia, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Diana
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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I don't own anything of League of Legends. The story and The characters are property of Riot. Anway I own this oneshot.



Giorno dopo giorno.

Lo scorrere del tempo diventa più lento.
Ogni istante trascorso sembra durare un eternità, gli occhi volti verso l'accecante luce che la mia dimora ospita rimangono chiusi, sconfitti da cotanta potenza e distruzione.

Giorno dopo giorno.

I colori brillanti del sole, caldi e benevoli inondano ogni centimetro di pelle e la tempra con perseveranza.
Sono passati molti anni, e niente sembra essere cambiato. Niente sembra essere diverso.
Tutto diventa fermo, asfissiante, noioso. Il mio corpo ospita raggi che rigetta, fanno male, mostrano le cicatrici della mia esistenza.

Giorno dopo giorno.

Il mio respiro é regolare, quando ogni singola parola si forma dentro la mia testa prendendo concretezza.
La mia gente mi insegna che tali pensieri sono impuri, che vanno estirpati alla nascita, mi parlavano di confessione, quando ancora visitavo edifici diurni, quando ancora non avevo colto l'essenza di quello che sarebbe accaduto dopo.

Dopo.

Non mi é mai capitato di restare ferma a fissare il cielo, così scuro e così elegante, con milioni di stelle a rivestirlo e renderlo meraviglioso.
Il candido pallore di una forte luce,però, ha distratto i miei occhi, li ammalia. Stregati, li unisce alla sua pura essenza.
Rimango pietrificata da così tanta possenza, così tanta bellezza che miro con i miei stessi occhi senza bruciarmi. E in questi pichi attimi, nin importa cosa la gente avrebbe pensato di me.
Lei é la cosa piú bella che potessi mai immaginare.
I giorni diventarono notti, l'odio diventò amore. Il mio cuore tornò a battere così forte che le lacrime argentee dipingono il mio volto color avorio.
Un amore che non credevo possibile. Un amore che mi ha inglobata, imprigionata.
Una prigione benevola.

Notte dopo notte.

Il respiro affannato, le mani sudate e umide,la fronte accaldata, l'aria calda che scende come lava per la gola, fin dentro i polmoni provocando un incendio che si sparge per tutto il corpo.
Le mie gambe gridano, le mie braccia tremano.
Tremano mentre veloci trovano riparo da quello che loro hanno deciso fosse il mio destino.
Quello dell'eretica, dell'impura. Della mala erba da estirpare dal proprio giardino. Continuo a scalare infretta, i vestiti strappati e logori.
Sporchi della mia esistenza, sporchi di quella luce fiammeggiante che tanto mi ispira ribrezzo e negazione.
Arrivo lí dove i miei studi mi hanno portata, dove la conoscenza mi ha fatto aprire gli occhi, finalmente.
Non più chiusa nell'ignoranza di un intera popolazione mi addentro in quello strano castello di strana luce, le colonne spezzate, i pavimenti increpati e impolverati, i tavoli distrutti, il mio cuore prova pena, ma ha fretta e ha bisogno di far sapere.
Ha bisogno di mostrare a tutti che c'é sempre qualcosa oltre la porta che si ha davanti.
É lí, splendente e cullata dal raggio lunare di quella notte perfetta. La lama della giustizia, grigia e possente, temprata dalla pazienza nell'attesa di un nuovo guerriero che la brandisca, che la porti verso la gloria della luna e che ottenga la sua vendetta.
La distruzione che ha dovuto osservare sarà presto vendicata.
Temete, nemici della luna.
Temete la risurrezione del guerriero.

Non mi é più difficile respirare da quando la mia mano tremante ha toccato la lama della vera luce. Le pareti rossastre e umide di quel tempio erano la cosa più rassicurante che i miei occhi potessero registrare, in quel momento.
La mia mente pensa veloce, il mio sguardo non sta al passo, le persone ai miei piedi inermi e fredde mi osservano, mi fissano con stupore, con amarezza e terrore.
Più li sento gemere e tremare nei loro ultimi spasmi, più il mio corpo si riempie di vita nuova.
La luce lunare mi possiede, mi muove, mi domina mentre con pochi gesti e una velocità che non sapevo di avere mi porta agli ultimi di essi rimasti, privandoli della vita, una vita vuota, una vita sbagliata. Una vita eretica.
Stanotte, sorge una nuova luna.
Arrabbiata, vendicativa, determinata. Un guerriero senza pietà che toglierà di mezzo qualsiasi individuo ostacolerà la sua ascesa e vittoria. Il guerriero, il suo mezzo per splendere. Ed io la riporterò al suo antico splendore, anche piú lucente.
Togliendo le tende lascio filtrare la dolce luce che ora aveva voce, mi ringraziava e mi spronava ad avere di più, di più di semplici vite bigotte ai miei piedi, e io innamorata di essa, non potevo fare altro che giurare il mio eterno amore,in ginocchio a braccia aperte, il viso avorio rivolto verso la mia nuova madre, occhi chiusi in cerca della sua benedizione e del suo prossimo comando.
Non posso che esserle grata di questa nuova vita, del grande futuro che mi si para davanti, della grande ambizione che poggia sulle mie spalle, un'ambizione enorme che imparerò a portare.
La madre mi parla con calma, mi sussurra dolci parole nella testa prima di dare un ultimo, importante compito per quella notte.
Dovevo andare, abbandonare quella terra di ciarlatani e proseguire verso un cammino a me ancora sconosciuto, la via delle leggende. Per un unico, specifico, maledetto obbiettivo.
Apro gli occhi grigi, volti verso la luce dell'Eternità mentre un sussurro mi si forma in gola scivolando nell'aria.

'Ne manca ancora una.'



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Eeee dopo questa, ricordatemi di non editare mai più testi in HTML dal mio cellulare. Volevo fare la furba e fare tutto quanto su questa piccola scatoletta, ma mi rendo conto che senza un editor di HTML decente (ovvero che mi trasforma il testo direttamente, e non che devo scrivere io il codice) perdo più tempo di quello che dovrei.
Allora, ciao a tutti! Sono tornata con questa piccola flashfic che mi era venuta in mente da un mese a questa parte. La mia vita non procede benissimo, e nella barca della mia solitudine senza amici e famiglia mi ritrovo a scrivere poesie dedicate ad uno dei miei personaggi preferiti di League of Legends.
Diana.
Ho sempre trovato questo personaggio magnifico, profondo, affascinante. Uno dei pochi che ha dietro di se una storia magnifica, che possiamo perfettamente reinterpretare sulla base della Società odierna, piena di pregiudizi e ignoranza.
Volevo porgere dunque un tributo ambientando queste parole al momento della nascita del suo immenso potere, volevo una piccola introduzione ai suoi primi pensieri e alla nascita del suo amore verso la madre luna. (oltretutto io amo la luna, quindi é un po' il personaggio perfetto per me.)

Spero non vi dispiaccia leggere, se ci sono errori, critiche e commenti sono ben accetti, anche se non ci spero più di tanto.

Vorrei continuare a scrivere ancora su questo soggetto, ma vedrò più avanti. Grazie dell'attenzione e alla prossima!.
   
 
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