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Autore: arcticheart    03/07/2015    2 recensioni
Vederlo tutti i giorni lì, sorridente, lo faceva impazzire, era un'ossesione, di quelle più oscure e pericolose
Genere: Angst, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dan Howell, Phil Lester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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angolo autrice: è la prima Phan che scrivo siate clementi l'ho scritta di notte e non ragiono molto bene,questa storia è basata sulla canzone Sweet Dreams (Eurythmics), spero che vi piaccia, fatemi sapere la vostra opinione
-AH                                                                                                   


SWEET DREAMS
 


Non poteva averlo lo sapeva molto bene, ma ognuno di noi ha un sogno proibito, no?

Vederlo tutti i giorni lì, sorridente, lo faceva impazzire, era un’ossessione, di quelle più oscure e pericolose.

Lo bramava, voleva il suo corpo schiacciato contro il suo, desiderava vedere quel ragazzo così innocente arrossire sotto i suoi tocchi, sentiva il bisogno di marcarlo come proprio, nessuno si sarebbe dovuto avvicinare mai più.

Era la passione che agiva, chi era lui per non obbedire?

Aveva la folle paura che qualcuno glielo portasse via, avrebbe dovuto impedirlo, anche a costo di chiuderlo per sempre nella propria camera.

Quella pelle così bianca e luminosa, come una luce nella notte più buia, un faro a cui aggrapparsi, quelle labbra così carnose e rosse come se fatte di passione pura, che gusto avevano? Sentiva il bisogno fisico e psicologico di assaggiarle, mangiarle, riempirle di baci bagnati e caldi, erano sue di diritto.

Dan, sentiva nel profondo della sua anima che Phil non era l’adorabile innocentino che sembrava.

Il minore si immaginava il maggiore fra le proprie gambe a donargli un piacere all’limite della follia, sognava le loro gambe intrecciate in un groviglio inimmaginabile, si vedeva sopra Phil, sotto a Phil, di nuovo sopra.

 Era una malattia, ma allo stesso tempo la medicina, era un veleno che lo portava a guardare il maggiore in ogni momento, in ogni luogo.

Phil se ne accorgeva, si sentiva soffocare dalle pressioni dell’altro, non poteva scappare anche se era stanco di quella situazione, una gabbia sempre più stretta man mano che la gelosia di Dan aumentava.

Dan era il suo migliore amico, perché si comportava così nei suoi confronti?

I sogni di Dan erano sempre più intensi e destabilizzanti, doveva possedere il bel corpo del maggiore, ci sarebbe riuscito anche a costo di farlo con la forza.

Le loro labbra collidevano, Phil si dimenava dalla paura, era tutto sbagliato. Dan stava realizzando il proprio sogno, non importava se stesse stringendo con troppa forza i polsi dell’altro.

Era una lotta.

“Smettila Dan, mi fai male” ogni tentativo del maggiore era del tutto inutile, anzi faceva in modo che la presa di Dan diventasse ancora più salda.

Uno schiaffo si infranse sulla guancia di Phil, facendolo cadere a terra, non poteva crederci, Dan non era così, il Dan di cui si era lentamente innamorato era dolce e gentile, lo faceva sentire protetto.

“Non è possibile…” delle lacrime iniziarono a scorrere lungo le guance del maggiore, erano amare.

I loro sguardi si incrociarono e si fusero, Phil colse l’occasione per alzarsi e allontanarsi dal suo oramai ex migliore amico.

“Non ci posso credere Dan, perché? DIMMI PERCHE’? ..non…non sei più tu, non ti riconosco, non sei il ragazzo di cui mi ero perdutamente innamorato, addio Dan”  la porta si chiuse senza che Dan potesse capire che fosse appena successo, aveva picchiato Phil? Com’era potuto succedere? Aveva provocato del dolore al maggiore? Si sentiva un mostro.

Era solo un incubo da cui si sarebbe risvegliato presto, Phil non era perso per sempre, cadde sul freddo pavimento del loro appartamento londinese, le mani remavano, la mente lo stava abbandonando lentamente, le sensazioni lo facevano annegare, voleva sparire, singhiozzi sommessi vennero soffocati, non poteva, non meritava neanche la forza di respirare.

Perché si era lasciato sopraffare dai suoi sogni più oscuri?


“scusami tanto Phil..”
   
 
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