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Autore: Spensieratezza    03/07/2015    12 recensioni
Dean Winchester è un adolescente difficile e problematico, che crea molti problemi al padre John. Quando Sam, suo fratello separato alla nascita, torna a vivere nella loro casa assieme alla madre Mary, cercherà di aiutarlo a combattere e a distruggere i propri demoni, ma ben presto Sam scoprirà che non può aiutare Dean, senza che esso lo stravolga nell'animo. I due fratelli rimarranno intrappolati in un vortice di sentimenti e passioni e tanti altri sentimenti che li sconvolgeranno nel profondo.
Genere: Angst, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Incest | Contesto: Nessuna stagione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La catena dell'estasi, dell'amore e della famiglia'
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Dean Winchester aveva 18 anni e un fisico statuario, aveva dei bel capelli biondi – che però tingeva con delle meches blu per sentirsi originale – e dei bellissimi occhi verdi che però non brillavano mai, anzi, erano sempre arrabbiati.

Dean Winchester era capitano della squadra di football, ma era anche un teppistello a scuola. La sua condotta era pessima ed era per questo, che stava ripetendo l’ultimo anno di liceo.

A Dean non importava di questo, molto probabilmente l’avrebbero bocciato per il secondo anno consecutivo e finalmente papà avrebbe rinunciato a farlo diplomare e avrebbe chiuso con gli studi.

A che serve poi diplomarsi se non ci si laurea? E a che serve laurearsi? A che serve tutto? Questo pensava Dean e di tanto in tanto lo ripeteva pure a suo padre e così cominciavano a discutere.

Dean non era uno sfigato, però. No. A chiunque gliel’avesse chiesto lui non avrebbe mai detto con aria triste, di essere infelice. Lui non era un nerd e non era neanche un bravo ragazzo. Lui era un leader. Gli piaceva comandare ed essere invidiato nel suo gruppetto di amici.

Alcune cose però non le capiva.

Tipo quel pomeriggio.

“Scusa, Dean, ma che cosa vuol dire che non capisci perché quel tipo ha preso le difese di suo fratello?” chiese Matt, un suo amico, mentre camminavano per strada, di ritorno da scuola.

I due avevano assistito a un litigio plateale in strada. Un gruppetto di ragazzi ce l’aveva con uno. Il capobanda sosteneva che il ragazzo dava fastidio alla fidanzata del capobanda e prima che le cose si mettessero male, uscì fuori da una gelateria il fratello del ragazzo, che era un tipo di un metro e novanta e li aveva fatti scappare a gambe levate, solo guardandoli. “Lasciate in pace mio fratello o vi faccio sputare tutti i denti” aveva detto.

Dean fece spallucce. “Lo spilungone non c’entrava niente con la storia, a meno che la ragazza non se la facesse con entrambi.”

“Dean, Dean…a volte la tua insensibilità è talmente genuina da fare quasi ridere, lo sai?” disse Matt ridacchiando, scuotendo la testa.

“Non mi piace il tuo tono. Io ho detto solo che non comprendo perché il tipo si è messo in mezzo.”

“È suo fratello!”

“E allora??” chiese Dean, continuando a non capire.

“Lasciamo perdere. Tu non puoi capire. Non hai fratelli.” Disse Matt, scuotendo la testa.

“Mi stai dicendo che i fratelli fanno queste cose?”

“Beh, sì. Anche se non tutti.”

“Diavolo…meglio di una guardia del corpo.” Rise Dean, ma Matt era convinto che Dean lo stesse prendendo in giro.
 
 
 
 
 
*

“Amico, ti sei perso una scena bellissima. Oggi Lavinia della 4 c ha fatto una scenata nel corridoio della scuola, dicendo che non le importa niente se suo fratello è gay e che nessuno doveva prenderlo in giro.” Disse Sam.

“Diavolo, esistono ancora le femmine sensibili, allora!”

“È stata così fantastica che avrei voluto registrarla, Cas!”

“Non ti sembra di esagerare, ora?”

“No.” disse Sam al telefono. “O forse sì. È che sono un po’ geloso. Io non ho mai avuto un fratello che prendesse le mie difese sulla mia sessualità.”

Castiel sorrise all’altro capo del telefono. “Beh, presto lo avrai, no? Verrai qui a Lawrence e avrai sia lui, che me. Saremo di nuovo nella stessa scuola, finalmente.”

“Oh, Cas. non vedo l’ora. Non immagini quanto ho sentito la tua mancanza quando te ne sei andato via…e adesso vengo io lì e proprio nella stessa città in cui c’è anche mio fratello. Non ti sembra un incredibile scherzo del destino il fatto che siete tutti e due lì?”

“Concordo. Lo è!”

“Sono così nervoso. Pensi che piacerò a mio fratello? E a mio padre? Non so neanche che faccia hanno.”

“Sam, andrà tutto bene. Quando ti conosceranno non potranno far a meno di volerti bene, come te ne voglio io, perché sei un ragazzo adorabile.”

“Ti voglio bene amico”

“Ti voglio bene anch’io!”

Sam mise il cellulare sulla scrivania e si sdraiò sul letto guardando il soffitto con un gran sorriso.


Sam Winchester aveva 16 anni, un viso d’angelo e occhi da cucciolo di un bel verde smeraldo. Aveva una folta chioma castana che doveva tagliare continuamente e una frangetta che usava per rifuggire dallo sguardo degli altri. In particolare la sfruttava soprattutto per quando doveva nascondersi dalle domande invadenti delle persone sulla sua famiglia.

Sam Winchester era molto alto e con il tempo sarebbe diventato un gigante. Sua madre Mary glielo diceva sempre.

Sam Winchester era figlio unico ma aveva un fratello, Dean.

Sam a volte raccontava di non avere fratelli, perché se no doveva dire che lui e sua madre erano cresciuti senza John – suo padre – e Dean. Raccontare sempre questa storia era penoso e quindi semplicemente a volte Sam diceva di non avere fratelli.

Poi però gli chiedevano di suo padre e Sam si inventava che viaggiava per il mondo.

Sam si sentiva strano all’idea di avere un fratello ed essere al contempo figlio unico, così come era strano sapere di avere un padre e non sapere che faccia avesse, proprio come Dean.

Forse però non si può sfuggire alle proprie origini. Mary lo aveva informato che aveva combinato un incontro con John e che molto probabilmente si sarebbero fermati come ospiti da loro.

Non devo pensarci…non devo pensarci…concentrati su Castiel…su di lui..

Castiel era il suo migliore amico e da quando aveva cambiato città e scuola, si erano sentiti perlopiù telefonicamente, ma ora sarebbero stati nella stessa città e nella stessa scuola. Senza neanche averlo premeditato.

Pensa a questo. Si disse Sam, sorridendo a occhi chiusi, felice, stringendo il cuscino.
 
















Note dell'autrice: 

Allora, vi dico che finalmente mi sono decisa a pubblicare questa storia!! xd l'idea mi galvanizzava troppo. Forse qualcuno ricorderà che gliel'avevo anticipata xd spero davvero di non aver fatto uno sbaglio, ma mi piace l'idea che ho spiegato nella intro. Anticipo che sarà una storia ben diversa da Profezia e forse anche più hot xd ragion per cui, forse alcuni capitoli li posterò altrove, se non posso metterli qui integrali, ma tranquilli che vi lascerò comunque i link alle parti integrali :))

Ciaoo ^^ aggiorno queste note ora che la storia è finita, per mettere un missing moment riguardo le ciocche blu di Dean, ma vi chiedo di leggerlo solo una volta che siete arrivati minimo al momento in cui la storia tra Dean e Sam è consolidata, perchè il missing moment contiene spoiler importanti riguardante almeno i primi 30- 31 capitoli.

https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3732888&i=1
   
 
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