It's my life
 
 
Oramai i miei occhi hanno visto talmente tanti posti misteriosi e lontani che potrei tramandare le mie eroiche avventure ai miei posteri.
Beh... eroiche forse è una grossa parola per uno come me, ma quel che è sicuro che le generazioni future sapranno quel che ho compiuto e quel che il mio corpo ha vissuto: da battaglie infuocate senza una fine e un vincitore fino ai continui cambi di temperatura che ho dovuto affrontare nel corso della mia pur breve vita di viaggiatore.
Però, nonostante gli innumerevoli viaggi che mi hanno portato in giro per i cinque continenti situati nel mondo, non mi sono mai sentito libero di far quel che volevo, ma sono sempre ritornato a casa dai miei fratelli e dalle mie sorelle, i quali oramai si son abituati a questo mio girovagare come i grandi navigatori ed esploratori, tant'è che anche loro hanno intrapreso questa mia professione.
Ma, nonostante non siano propriamente consanguinei, li considero da sempre parte della mia famiglia.
Un'unica e grande famiglia!
Siamo così numerosi che non so esattamente quanti ne siamo in tutto. Ed è per questo che ho capito che, se un giorno dovessi lasciarci le penne, nessuno sentirebbe la mia mancanza.
Sono solamente uno fra tanti.
Ma sono abituato a tutto questo.
Infatti, se la mia misera memoria non m'inganna, ogni volta che ritorno da uno dei miei viaggi nessuno, si è mai degnato di venirmi a salutare, e invece tutti erano impegnati a farsi gli affari loro: c'era chi si cibava, chi dormiva e chi semplicemente si guardava attorno con un’aria da pesce lesso.
E in amore non sono altrettanto fortunato.
Certo... capita di farmi piacere (o perfino innamorarmi) di qualcuno, venendo anche talvolta ricambiato, ma purtroppo il mio lavoro mi costringe successivamente ad abbandonare il tutto e a scomparire, fregandomene dei sentimenti altrui.
Un po' come il marinaio con quella persona che incontra a ogni porto.
E perciò son diventati una specie di seduttore del sesso.
Non importa il genere, ma il cercare di sedurre, conquistare e sfogare i miei istinti sessuali, mettendo a volte anche incinta quelle povere femmine che incontravo durante i miei tragitti.
Sicuramente avrà avuto dei pargoli i quali però non sapranno nemmeno chi sia il loro padre biologico.
Come me, del resto.
Con la sola differenza che io ignoro anche l'identità di mia madre.
Ma adesso è arrivato il momento di dire basta e di smettere di essere quel che sono sempre stato, anche se son sicuro che porterò a termine il mio dovere fino all'ultimo secondo.., fino all'ultimo viaggio... quando oramai le mie articolazioni non saranno più in grado di compiere qualche metro.
E mi lasceranno là a marcire senza neanche una tomba dove poter riposare per l'eternità, come se in tutta la mia vita non avessi fatto nulla d'importante.
Come se a nessuno importi della mia misera e grigia esistenza.
Ma fin da quando son nato ho saputo che avrei compiuto questo triste destino.
Questa è la mia vita.
Questa è la vita di uno stupidissimo piccione viaggiatore.