17/01/2009
8 recensioniGenere: Romantico, Introspettivo
Rating: Giallo
Avvisi: Shonen-Ai
Personaggi: Max Green & Ronnie Radke [Escape The Fate]
Riassunto: Maxwell Scott Green è un essere molto malvagio.
Dedicata a Devilish4e. Anche questa era d'obbligo dedicartela, ne?
“Reverse
This Curse”
Maxwell Scott Green è un essere molto malvagio.
Si potrebbe catalogare come quel genere di persona esageratamente cattiva, dalla faccia d'angelo e dal cuore nero. Un diavolo coi capelli lunghi e corvini, a volte sporchi e spettinati.
È così bello, questo strano Max Green. Sì, d'una bellezza sfuggente e a volte anche irrisoria.
Con quel suo sguardo incantevole, e la pelle candida leggermente truccata.
Provocante sembra essere l'aggettivo migliore, per lui.
Viso femmineo e corpo sinuoso con qualche tatuaggio in più; proprio quel tipo di persona egocentrica e meschina, incapace di farsi i fatti propri e di non esaltarsi fino al limite.
Non ama, Max Green.
Adora l'illusorio piacere del sesso e si compiace scegliendo come compagne di una notte belle donne, allettato dalla strana contentezza che gli sopraggiunge dopo averle abbandonate.
È sicuro di sé, lui. Segue da tempo la sua strada verso l'inferno, senza mai voltarsi indietro.
Ha un sorriso sbilenco, Max Green. Che troppo spesso sa di falso.
"Sai, caro Max, che mi sono innamorato di te?”
È Ronnie Radke, che oggi parla. Coperto a malapena da pochi stracci sporchi e malandati, si para di fronte alla tua figura. Serrata buia dopo un esaltante live, occupati dal festeggiare in un parcheggio di uno dei tanti pub notturni della California. Nuovo tour, nuova vita. Così si suol dire.
Ammutolisci, guardandolo sorpreso.
Questo tipo un po' folle, che solitamente definisci il tuo “migliore amico”. Sguardo perso nel vuoto, solitamente fatto; un po' di pancetta dovuta alla birra ed una fragorosa risata che sa d'amore e di tenerezza.
Ti piace la voce di Ronnie, vero Max?
Qualcosa di così unico, che più volte ti sei ritrovato a bramare.
Ma non un desiderio di talento, solo la possessiva necessità di avere tutto di lui nel suo contesto.
Sì, ti alletterebbe molto l'idea d'intrappolarlo dentro una gabbia e di tenerlo da solo con te per sempre. Sogno dettato dal tuo egoismo di volere tutto, o da qualcos'altro?
Ma tu non ami, Max. Ricordatelo.
Eppure, per quanto tu sia ancora cosciente, non puoi fare a meno di guardare imbambolato il suo corpo che pericolosamente ti si avvicina.
“Forse è ubriaco, forse no.”; pensi di sfuggita. Ma non importa. Ed è una sensazione di caldo, quella che riesci a sentire nello stomaco; le mani sudano e la voce manca.
Vorresti urlargli qualche insulto scandalizzato, per poi metterti a ridere sguaiatamente. Molto probabilmente lo feriresti, ma tu saresti salvo. Ti piacerebbe, ma non ci riesci.
Così sempre pieno di parole, adesso il fiume che ti scorre dentro si è affievolito.
Difenderti da questo, perché davvero non sai come chiamarlo, è la cosa migliore.
E allora colpisci, uccidi. Tu sei cattivo, Max. Solo questo.
Sono dolci, le labbra di Ronnie Radke. Sanno di birra, ma hanno anche un retrogusto succulento.
Vorresti morderle, sbranarle. Una bocca così morbida non dovrebbe esistere.
Isolati dal resto del gruppo, in questo deserto parcheggio non molto sicuro, l'unica cosa che ti senti costretto a fare è ricambiare ciò che col tempo ti ritroverai a catalogare come il bacio più bello della tua vita. Il primo, il primo con lui.
“Sai, caro Ronnie, penso d'amarti anch'io.”
Adesso è Max Green, che parla.
Staccatosi appena dal volto di Radke, gli ha fiatato dolcemente sul naso. Un po' di ansimi, mancanza d'aria. Un bacio così lungo porta a serie conseguenze, si sa.
Max Green non ha amato.
Ha odiato ciò che l'ha fatto soffrire, facendolo divenire un essere subdolo e cinico.
[Si è disprezzato, nascondendo quella sua amarezza sotto un velo di acidità ed egocentrismo.]
Ha iniettato disprezzo nelle sue donne facili, durante il momento dell'amplesso.
[Quel suo seme
maledetto, che è marcito dentro ad un involucro di
plastica.]
Ha riso con falsità, soffocando le lacrime con un po' di fondotinta bianco.
[Non c'è
mai stato tempo di piangere, sopra o dietro un palcoscenico.]
Max Green non è cattivo.
Max Green è solo un debole essere umano, che più volte si è dimenticato di esserlo.
Max Green adesso ama.
Perché ci sono cose, che si possono cambiare grazie solo ad un sorriso.
E la risata di Ronnie Radke è riuscita a scaldare anche il suo cuore.
“You stole my heart,
Ronnie.”
Owari
Note:
Questa fanfic è stata scritta più o meno mezzo secolo fa, direi U-U. Beh, non mi ricordo nemmeno io il periodo esatto, ed ammetto che ciò è grave xD.
Io adoravo gli ETF. Aggiungo “avo” è perché per me gli Escape the fate sono morti nello stesso istante in cui Ronnie è stato cacciato dalla band. Non so per bene gli avvenimenti; Radke è un drogato e non voglio di certo giustificarlo dicendo che non ha colpe, però senza di lui la band non esiste più ed è palese come cosa. Nulla di personale contro Craig, le canzoni del nuovo album mi piacciono e penso sia un bravo ragazzo, però a mio parere dovrebbero cambiare nome.
NON SONO GLI ESCAPE; sfido chiunque nel dire che non ci sia una differenza abissale tra il prima e il dopo. Ed io li vorrei indietro... *piange*
Questa l'ho scritta per te, Emma. Perché in quel periodo mi rompevi così tanto i coglion- ehm, volevo dire, eri così amabilmente ossessionante che non potei fare a meno di essere ispirata. Perché sì, tra loro due c'è un evidente amore *-*. L'hai già letta, ma spero ti faccia piacere riguardarla di nuovo xD.
Me lo lasciate un commentino?
AintAfraidToDie