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Autore: Risa Lily Angelie    04/07/2015    4 recensioni
Avete presente quello che sapete su Lovely Complex?
Ecco, dimenticatevelo.
Dimenticatevi la storia dei liceali, e prendete una Koizumi spaesata che si ritrova a condividere suo malgrado la casa con cinque pazzi, dove può accadere di tutto. E, come se non bastasse, si ritrova come vicino di stanza un idiota in versione mini.
Ecco quello che succede, visto dagli occhi di una Risa un po' più acida, scontrosa, disincantata e meno fine del solito.
Ma sempre tanto idiota.
Enjoy.♥
***
~Tratto dall'ultimo capitolo:
-Risa... mi spieghi perché continui ad uscirci se è evidente che non ti piace?-
Sospiro, allungando le gambe sul divano e distogliendo lo sguardo da Nobuko, seduta su una poltrona.
-Non è che
non mi piace, è solo che...- mi interrompo, perché, a dirla tutta, non so nemmeno come concludere la frase.
-...
è solo che non ti piace.- risponde con tono ovvio lei, facendo spallucce. -Magari, al suo posto, preferiresti un certo nano di nostra conoscenza?-
***
~Koizumi Centric.~
[Risa/Otani, AU.♥]
{Avvertenze: OOC per sicurezza, demenziale a go-go e fluff, più in là.~}
Genere: Demenziale, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Atsushi Otani, Risa Koizumi
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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-Certo, bambolina, Norio! Non ti ricordi di me?-
-Oh, io, ehm...- Lancio uno sguardo ad Otani, chiedendogli con gli occhi un aiuto; ma lui non sembra capirmi, visto che simula un conato di vomito, come se fosse disgustato. Grazie tante, Kotani. -... Ma ceeeeerto che mi ricordo di te!- Bugia, piccola bugia.
-Senti bellezza, che ne diresti di vederci, un giorno di questi?-
-Vederci...?- ripeto, un po' perplessa.
Atsushi mi guarda con aria quasi allucinata: -Non hai mica intenzione di andarci?!-
-Taci, tu!- ribatto, allontanando il telefono dall'orecchio.
-Risa, ci sei ancora?-
Dopo aver lanciato un'occhiataccia ad Atsushi, torno a parlare con il tipo al telefono: -Certo! Quando?-
-Stasera?-
-Va benissimo.-
Dopo avergli dato l'indirizzo di casa e l'orario cui presentarsi, ci salutiamo ed attacco il telefono.
-E' la cosa più disgustosa che abbia mai visto.- sentenzia Otani, in piedi sul mio letto.
Infilo il cellulare in tasca ed incrocio le braccia: -Come, scusa?!-
-Essere femminile non fa per te, Koizumi.-
Afferro la prima cosa che mi capita sottomano - una abat-jour - e la alzo in aria: -Prova a ripeterlo.-
-Essere femminile non fa per te, Koizumi.-
Poco dopo, Atsushi Otani si sta contorcendo dal dolore, tenendo le mani sui gioielli di famiglia.

-Allora, com'è questo Norio?- mi chiede Nobu, con la testa infilata nel mio armadio.
Incrocio le gambe - sono seduta sul mio letto - e mi gratto la testa: -Beh, ecco, io...-
-Non si ricordava nemmeno di lui, prima della telefonata.- commenta Otani, appoggiato allo stipite della porta della mia camera.
-Chiudi il becco, tu.-
Nobu si volta a guardarci, assottiglia gli occhi, poi spalanca la bocca ed indica Atsushi: -Ci sono! Tu sei geloso!-
-Come scusa?!- ci ritroviamo ad urlare io ed Otani, in contemporanea.
Ci lanciamo un'occhiataccia ed incrociamo le braccia.
-Non potrei mai essere geloso di una perticona sgraziata come lei.- sentenzia il microbo.
-Scusa?! Cosa stai insinuando?- Afferro il cuscino. -Secondo te, io non potrei trovare un ragazzo?!-
-Beh...- fa lui, -... sei stata fidanzata con Haruka. Hai un target molto, molto basso.-
-Senti chi parla di altezza!- sbotto stizzita, lanciandogli il cuscino in faccia. -Io sono perfettamente in grado di trovarmi un ragazzo!-
-Bene!-
-Bene!-
-... avete finito di fare la coppia sposata, voi due?-
-No!-
Nobu ci guarda con aria scettica,scuote la testa, esasperata, e poi scocca un'occhiata ad Otani: -Esci.-
-Perché?-
-Vuoi vedere Risa spogliarsi?- chiede Nobuko, ammiccando.
Io arrossisco, Otani fa una smorfia.
-No che non la voglio vedere, perché dovrei?!-
-Perché sei ancora in questa stanza. Risa si deve cambiare.-
Otani sbuffa ed esce dalla stanza; Nobu mi osserva e si puntella le mani ai fianchi.
-Che... Che c'è?- chiedo, quasi preoccupata dell'espressione sorniona di Nobuko.
-Risa, Risa, Risa...- ammicca, sedendosi di fianco a me. -... da quanto va avanti?-
-Avanti?- domando, senza capire. -Avanti cosa?-
-Qualunque cosa ci sia tra te ed Otani.-
-Tra me e lui non c'è niente!- urlo balzando in piedi. Afferro l'abito che Nobu ha appoggiato sulla sedia. -Non ci penso nemmeno, ad uno del genere.- dichiaro, iniziando a spogliarmi.
Ma non riesco a fare a meno di pensare che quelle parole abbiano il retrogusto di menzogna.


-Come sto?- chiedo appena entro in salone.
-Come un merlo sotto l'ombrello.- risponde Atsushi, di spalle, seduto sul divano a giocare col cellulare.
-Otani, io ti ammazzo.- lo minaccio, sventolando in aria la borsa.
Indosso un abito che non so come era nel mio armadio; è rosso a pois bianchi. E' carino, tutto sommato, anche se non è esattamente il mio genere.
-Risa sta benissimo.- sentenzia Nobu, di fianco a me. -Ammettilo.-
Otani sbuffa, si volta a lanciarmi un'occhiata e arrossisce violentemente: -... Ah.- 
-Carina, eh?- ridacchia la mia amica con un sorriso sornione, ammiccando ad Otani. -Ora dimmi che la inviteresti ad uscire.-
-Eh... eh, io... Un momento... Nobu, perché dovrei dire una cosa del genere!-
-Perché è la verità.- 
Mi metto una mano sul viso, esasperata.
-Nobu, vorrei che la smettessi di...- 
Vengo interrotta da un campanello che suona; scavalco Nobuko ed Atsushi e guardo fuori l'occhiello: c'è un ragazzo alto e muscoloso.
Apro titubante la porta e mi ritrovo davanti un mazzo di rose rosse.
-... Ehm, grazie...- balbetto, afferrandolo.
-Che schifo.- borbotta Otani, dietro di me.
Lo sguardo di Norio vaga fino a trovare l'altro ragazzo, poi non riesce a trattenere uno sbuffo: -Ah, vivete insieme.-
Mi passo una mano tra i capelli, a disagio; non ricordo assolutamente nulla di lui... E perché conosce Otani?-
-... lo conosci?-
-Oh, sì.- risponde Otani. -Gli ho solo impedito di...- si ferma, alza le mani. -... lasciamo perdere.-
Vorrei chiedergli qualcosa, ma Norio mi afferra il braccio e mi ritrovo fuori casa prima che riesca a dire qualsiasi cosa.

La serata non è stata nulla di che.
Mi ha portata in un ristorantino anonimo, abbiamo fatto chiacchiere anonime e poi abbiamo fatto un giro anonimo.
Ed ora è sotto il portone di casa mia, davanti a me, che mi guarda fisso negli occhi.
O meglio, non proprio negli occhi, guarda un po' più in basso... Oh merda, mi vuole baciare.
Precisiamo, è un ragazzo carino e decisamente alto, ma... Non è il mio tipo, capite? Ha tutto quello che potrebbe piacermi, ma non mi piace.
Gli occhi nocciola di Otani compaiono un attimo nella mia mente, ma spariscono subito.
Un momento. E io perché penso a lui?!
Persa nelle mie elucubrazioni mentali, non riesco ad impedire a Norio strattonarmi in avanti e baciarmi.
Mi stacco subito, rossa pomodoro dall'imbarazzo.
-Cosa stai...?- riesco a farfugliare.
-Pensavo volessimo riprendere le piacevoli attività di ieri sera...-
Piacevoli attività...? Di cosa sta parlando?!
-Di cosa stai parlando?-
-Di quelle che stavano facendo prima che venisse quello gnomo ad interromperci.-
Il pensiero di Otani torna, prepotente, nella mia testa, ma io scuoto la testa per scacciarlo.
Perché, perché penso a lui?!
-Io...- bofonchio, afferrando la maniglia della porta. -... devo andare, ti chiamo io, ciao!- esclamo, prima di chiudergli la porta in faccia.

-Ah, sei ancora sveglio.- commento, chiudendo la porta di casa ed individuando Otani, seduto sul divano e con le gambe sul tavolino.
Lui fa un cenno col capo e chiude il libro che stava leggendo; mi tolgo le scarpe e mi siedo accanto a lui, esausta.
-... beh, come è andata?-
Lo guardo e ridacchio un po': -Ha forse ragione Nobu, a dire che sei geloso?-
-Non. Sono. Geloso.-
Rido e mi stiracchio le braccia; poi resto con entrambe le mani agganciate al collo e guardo Otani: -Mi ha baciata.-
Atsushi si esibisce in una smorfia impagabile.
-Scusami, devo andare a vomitare.- commenta, muovendosi come se dovesse alzarsi.
Ridacchiando, lo afferro per un braccio e lo costringo a sedersi: -Fammi finire.- dico. -Mi ha baciata ed io gli ho chiuso la porta in faccia.-
E' il turno di Otani di ridacchiare. Poi mi guarda, serio: -Pensavo fosse il tuo tipo di ragazzi.-
Scrollo le spalle.
-Lo pensavo anche io.-
Restiamo qualche momento in silenzio. Appoggio anche io le gambe al tavolino.
Sento Otani tirare su col naso: -Beh... Norio non mi piaceva.-
-E continui a dire di non essere geloso?-
-Smettila dai!- Mi guarda. -Come hai fatto a capire che non ti piaceva?-
Mi mordicchio il labbro, prima di rispondere: -Ne ho avuto la certezza quando mi ha baciata.- sussurro.
Non è forse questo, quello di cui avrei bisogno? Quando Otani mi guarda così, io non lo so cosa mi prende. So solo che avrei voglia di baciarlo. Tanta, tanta voglia di baciarlo.
E forse è solo la suggestione del momento, o il fatto che - sì - forse lo voglio, o ancora è semplicemente perché voglio capire perché stasera ho pensato sempre a lui, ma io lo afferro per il colletto e lo bacio.















 
   
 
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