Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: moonlass    04/07/2015    2 recensioni
❝ E mi dispiace, perché lui molte volte ha salvato a me, ma io non ho mai avuto l'occasione di salvarlo. Ma non solo di salvarlo dalle grinfie di un titano. Ma dal buio in cui è caduto. In un profondo e macabro incubo che non ha mai avuto pietà per lui. Perché lui è il soldato più forte, ma lo è perché la vita ha voluto destinargli una nauseante, funebre esistenza. Perché lui è il soldato più forte, quello che riuscirà probabilmente a sconfiggere i titani, quello che porrà fine alla loro esistenza, quello che andrà avanti più a lungo e vivrà sulla sua pelle questa esperienza a pieno. Ma vivere è sinonimo di dolore, adesso. Quindi lui sarà il soldato più forte, ma anche quello con più dolore, quello che soffrirà di più, quello che non riuscirà mai a vedere uno spiraglio di luce. ❞
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Petra, Ral
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Wings of Freedom
 
 
◯◯◯
 
Per troppi giorni di seguito si era ritrovato ad osservare la copertina di quel quadernetto. L'espressione dei suoi occhi era sempre rimasta apatica, accidiosa, ma era solamente una maschera per coprire tutto quel casino che lo aveva colpito come una forte  folata di vento che sembrava non volesse cessare.
 
Petra Ral.
Ecco, era quello il nome che spiccava sulla copertina. Quella scrittura senza angolosità, così tondeggiante. Era proprio la sua.
Ma non se la sentiva. Non se la sentiva di aprire quel quaderno.
Vedeva sempre quella piccola ragazza scarabocchiare qualcosa sulla carta giallastra piena di pieghe, ma sebbene l'interesse esistesse, non si era mai spinto a chiederle che razza di roba fosse.
E adesso si era ritrovato in mano quel quaderno. Lo stesso quaderno che la aveva accompagnata durante le sue fughe notturne, durante le loro tragiche avventure, durante i loro pochi momenti di tranquillità.  Forse il diario dove Petra andava a rifugiarsi, o forse semplici appunti.
Per una volta si ritrovò indeciso ed esitante verso un semplicissimo quaderno trovato nascosto da delle cianfrusaglie, che pateticità.
 
Ma lo aprì. Strano da dire, ma in quel momento la sua solita espressione severa e annoiata sembrava cedere, e nemmeno aveva iniziato a leggerne il contenuto. Le dita sudaticce erano appiccicose a contatto con la carta, gli trasmetteva brutta sensazione, ma non ne diede cura.
La prima pagina era così stropicciata che era anche difficile comprenderne il contenuto.
 
Mi sono sempre chiesta se prima o poi tutto questo finirà o continuerà in eterno, o prendendola in modo molto pessimista, finiremo tutti sotto le zanne dei titani. Ci sono stati molti momenti in cui volevo finirla e tornare a casa, e vivere in gabbia facendomi proteggere da quelli che ora sono i miei compagni. Mi sono sempre chiesta se riuscirò mai ad abituarmi alla morte, a tutte quelle morti che mi capitano davanti agli occhi, a quei volti in cerca di aiuto che molte volte non sono riuscita a salvare. Ma credo che la parola ' abitudine ' non sia giusta. E per cui adesso mi chiedo se sono abbastanza forte da sopportare la morte.
Però non è patetico ritrovare la fiducia e la voglia di combattere grazie a un uomo, vero? Sembra quasi che io sia indipendente da lui, non è una cosa brutta alla fine .. credo.
 
Senza nemmeno accorgersene le sue dita sottili si trovarono a stringere ancora più forte quel quaderno. Non era difficile da capire che probabilmente si riferiva a lui.
 
E non credo nemmeno che sia una cosa brutta provare dei sentimenti anche in una situazione simile. Non è affatto una brutta cosa provare sentimenti per un uomo che probabilmente sarà destinato al dolore per tutta la vita. O forse mi sto solamente convincendo che siano cose giuste. Ancora mi ricordo quando il capitano mi dedicò un briciolo del suo tempo solo per raccontarmi una parte della sua storia. Apprezzai molto, si era finalmente aperto con me. Certo, non era di tante parole, mi raccontò tralasciando molte parti, ma calcolando chi è il soggetto di cui stiamo parlando, potremmo dire che è stato un grande traguardo per me. Non se l'è passata molto bene, è per questo che sorridere o piangere sembra essergli un gesto sconosciuto. Ho  provato vergogna per ogni volta che ho piagnucolato davanti a lui, chissà quanto mi avrà creduto patetica. Ma io non sono forte come lui, non sono così forte da sopportare il dolore. E mi dispiace, perché non sono un buon soldato.
 
Ancora.
La sua espressione era  rimasta ancora seria, non perdeva un colpo. Era bravo, sì. Era bravo a mascherare le sue emozioni.
 
E mi dispiace, perché lui molte volte ha salvato a me, ma io non ho mai avuto l'occasione di salvarlo. Ma non solo di salvarlo dalle grinfie di  un titano. Ma dal buio in cui è caduto. In un profondo e macabro incubo che non ha mai avuto pietà per lui. Perché lui è il soldato più forte, ma lo è perché la vita ha voluto destinargli una nauseante, funebre esistenza. Perché lui è il soldato più forte, quello che riuscirà probabilmente a sconfiggere i titani, quello che porrà fine alla loro esistenza, quello che andrà avanti più a lungo e vivrà sulla sua pelle questa esperienza a pieno. Ma vivere è sinonimo di dolore, adesso. Quindi lui sarà il soldato più forte, ma anche quello con più dolore, quello che soffrirà di più, quello che non riuscirà mai a vedere uno spiraglio di luce. E mi dispiace, perché io non posso fare niente. Mi dispiace perché nessuno lo salverà mai, nemmeno lui stesso riuscirà a salvarsi.
 
 Chiuse il quaderno di colpo e lo posò sul tavolino di fronte a lui. Non voleva più leggere. E probabilmente lo avrebbe riposto dov'era prima, senza mai più sapere cos'altro passasse di vero per la testa a quella ragazzina.
 
Che stupida, pensa di conoscermi.
 
Ma lo sapeva anche lui, che tutto ciò che aveva scritto era solamente la triste realtà.
Levi Ackeman era abbastanza forte da sopportare il dolore, ma nessuno era più forte di lui per riuscire a salvarlo.
E lui lo sapeva perfettamente.
 


Dear Lord, when I get to heaven, please don't work too hard. Allow yourself to sleep in on your days off.
I bought another bag of that coffee you really like, but don't drink too much! It's not good for your body.
I regret that I can't be by your side anymore, but from the bottom of my heart I'm eternally grateful to have met you.
Corporal, I am free.
I have the wings of freedom on my back now.
 





 
Buonsalve a tutti quanti! Questa è la mia prima Fanfiction su Shingeki no Kyojin, anime/manga che io adoro <3 E sì, adoro anche Petra insieme a Levi, perdonatemi < / 3
Comunque .. non sono bravissima a scrivere Fanfiction, a dire il vero sto cercando di migliorarmi, e questa roba non mi convince affatto però vabbè .. quindi se ci sono frasi che non suonano molto bene, scusatemi < / 3
Ci tengo a dire che questa fanfiction è nata dopo aver visto questo video ( 
https://www.youtube.com/watch?v=jnESvrVricQ ), infatti la parte in inglese l'ho presa da qua. Bene popolo, ci vediamo ~ 
  
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