È passato un po’ di tempo da quando
ho attraversato per l’ultima volta lo Stargate, ma devo dire che da quel giorno
le cose sono cambiate non poco.
Il progetto Stargate è stato reso noto,
e la reazione dell’opinione pubblica si è fatta sentire per molti anni a tal
proposito. Molti ritenevano una vergogna il fatto di aver tenuto nascosta la
guerra che le squadre SG hanno combattuto per molti anni, mentre le popolazioni
degli altri paesi si sono sentite escluse visto che lo
Stargate lo avevano solo gli Stati Uniti d’America. I presidenti delle nazioni
che erano all’oscuro del programma si sono fatte
sentire a gran voce contro il governo americano, ma
La base adesso è guidata da un Generale che ha lavorato all’Area 51 prima di arrivare al complesso del monte
Cheyenne.
La nuova squadra SG1 si è ambientata bene, e devo ammettere
che sono degli ottimi elementi, tra cui vi è anche Jennifer Hailey, la ragazza
che avevo incontrato all’università dove ho studiato.
La vecchia squadra invece si è sciolta; non
è che non ci vediamo più, ma non è la stessa cosa.
Abbiamo passato tanti anni a coprirci le spalle l’uno
all’altro, che sento la loro mancanza ogni giorno di
più.
Daniel è in Egitto per dirigere i suoi scavi archeologici; Teal’c è con la sua famiglia in Europa, mentre Jack si è
fidanzato con una donna che lavora all’Area 51 e si è trasferito in Minnesota,
nella sua adorata casetta in riva al lago, dove pescare è all’ordine del giorno.
Io invece sono rimasta sola; dopo la scomparsa di mio padre ho lasciato Pete; ho avuto diverse relazioni, ma nessuno è
riuscito a farmi dimenticare Jack.
Io l’amavo da talmente tanto tempo che mi era difficile
persino ricordare il momento in cui ho scoperto di amarlo.
Non ho mai potuto confessare il mio amore per lui, perché la
carriera militare di entrambi sarebbe stata rovinata, ma appena ho scoperto che
lui si era fidanzato, si è formato un vuoto dentro di me.
Non potevo crederci, ma dopo tutti questi anni non lo
biasimo, e sono certa che lui vorrebbe che anche io
vada avanti. Il problema è che non c’è la faccio.
Passarono molti mesi, e all’improvviso il mio telefono squilla.
È Daniel che chiama dall’Egitto.
Daniel: ciao Sam!!!
Sam: hey Daniel, come stai??
Daniel: io tutto bene e tu??
Sam: bene grazie!
Daniel: è molto che non ci sentiamo
Sam: già, è passata un’eternità
Daniel: già………da quanto è che non senti gli altri??
Sam: Teal’c l’ho sentito due settimane fa ed era in Italia,
mentre Jack non lo sento da almeno quattro mesi se non
di più!
Daniel: come immaginavo!
Sam: perché, che cosa è successo??
Daniel: io e Teal’c non riusciamo a
rintracciarlo, e siccome lui è in Italia e io in Egitto, sei tu quella più
vicina
Sam: cosa pensi che sia successo?
Daniel: io l’ho sentito tre mesi fa ed era in crisi con la fidanzata
Sam: devo andare a trovarlo?
Daniel: solo per vedere se sta bene! Te la senti?
Sam: ma certo, parto domani
Daniel: grazie Sam, lo comunico anche a Teal’c, e chiamaci
quando sai qualcosa
Sam: lo farò. Ciao Danny!
Daniel: ciao Sam!
Il giorno dopo ero in macchina verso il Minnesota.
Passò qualche ora prima che arrivassi,
ma quando fui alla casa sul lago, non c’era nessuno.
Scesi dalla macchina e incontrai un cacciatore che mi disse che Jack era tornato in città, ed aveva affittato un’
appartamento.
Dopo aver trovato l’indirizzo da un amico di Jack mi recai all’appartamento.
Bussai insistentemente e dovetti aspettare qualche
minuto prima che la porta si aprisse.
Lui comparì da dietro la porta e rimase sorpreso alla mia
vista.
Sam: ciao Jack!
Jack: come fai a sapere che abito qui?
Sam: ho fatto delle ricerche. Sam sono felice di rivederti
dopo tutto questo tempo, grazie per essere passata a trovarmi………..
Jack: hai ragione scusa, prego entra.
Sono felice di rivederti!
Sam: anche io sono felice!
Jack: come mai sei passata da queste
parti?
Sam: Daniel e Teal’c non riuscivano
a contattarti, e dato che io ero la più vicina mi hanno chiesto di venire a
vedere come stavi. Sono andata alla casa sul lago in Minnesota
ma non c’eri, quindi ho chiesto qua e là e sono riuscita a trovarti
Jack: sei andata fino in Minnesota per
niente?
Sam: sennò come ti trovavo?
Jack: già! Vuoi qualcosa da bere?
Sam: solo un bicchiere d’acqua grazie
Jack: un bicchiere d’acqua in arrivo!
Io mi sedetti sul divano, mentre lui mi raggiungeva con il
mio bicchiere d’acqua e una birra. Si sedette accanto a me e si voltò per
guardarmi. Si era accorto che una domanda mi assillava.
Jack: cosa mi vuoi chiedere?
Sam: niente
Jack: ti conosco Sam e so quando
qualcosa ti tormenta
Sam: non voglio impicciarmi degli affari che non mi
riguardano, ma Daniel al telefono mi ha detto che eri
in crisi con la tua fidanzata; e poi come mai ti sei trasferito in questo
appartamento?
Jack: ah, era questo che volevi
chiedermi?
Sam: se non me ne vuoi parlare ti capisco
Jack: no, non è questo, è che non ti
voglio annoiare con le mie storie. Avrai lasciato il tuo ragazzo per venire fin
qui a cercarmi
Sam: sta tranquillo, non ho un ragazzo, o meglio prima l’avevo, ma non ha funzionato!
Jack parve sorpreso che io non avessi
nessuno, ma la verità è che volevo solo lui, e nessuno sarebbe stato al pari
del mio Jack.
Jack: bèh, la crisi è iniziata quasi sei mesi fa; non eravamo
più in sintonia; non era quella giusta
Sam: come è potuto accadere?
Jack si fece scuro in volto. Si passò la
birra da una mano all’altra e ne bevve un sorso prima
di voltarsi a guardare verso la finestra.
Jack: lei diceva che nella mia testa
pensavo ad un’altra
Io rimasi con la bocca cucita, non sapevo
cosa dire. Avrei voluto baciarlo per fargli sapere quanto l’amavo, ma avevo paura della sua reazione.
Jack si girò verso di me e fissandomi negli
occhi riprese a parlare.
Jack: forse aveva ragione. È molto che te
lo volevo dire Sam, ma io ti amo, ti amo da talmente tanto tempo che sono stato uno scemo a non dirtelo
Io rimasi pietrificata, lui si avvicinò a me, prese il mio
viso tra le sue mani e poggiò le sue labbra sulle mie.
Io lo baciai a mia volta, il mio cuore andava a mille
e non mi sembrava vero quello che stava succedendo.
Quando ci separammo mi guardò dritta negli
occhi, aspettando una mia risposta.
Io lo guardai a mia volta.
Sam: anche io ti amo Jack, ti amo da
sempre!
Mi avvicinai e lo baciai nuovamente.
Passammo la notte insieme; la più bella notte
della mia vita. L’avevo attesa da così tanto che non
ci credevo, ma quando aprii gli occhi e lo vidi accanto a me, mi resi conto che
era tutto reale. Stetti qualche minuto a guardarlo poi anche lui aprì gli occhi
e mi sorrise.
Io mi avvicinai, gli diedi un bacio e lui mi strinse a se.
La mattina stessa sentì il telefono squillare.
Era Daniel.
Daniel: Ciao Sam, scusa se ti chiamo
a quest’ora, ma qui in Egitto è pieno pomeriggio.
Sam: non ti preoccupare Danny
Daniel: hai trovato Jack?
Sam: (sorridendo) sì, e devo dire
che sta bene!!
Daniel: sono contento, cosa gli è capitato
Sam: ha avuto qualche problema e si è trasferito in un appartamento
Daniel: l’importante è che sta bene, avverto Teal’c!! Ci sentiamo Sam ciao!!
Sam: ciao Danny!!
Jack si avvicinò e mi abbracciò.
Jack: chi era?
Sam: era Danny che voleva sapere come stavi. Avevo promesso
che l’avrei richiamato ma mi sono dimenticata!
Jack: hai dimenticato di chiamarlo?
Mi lanciò un occhiata accompagnata
da un sorrisetto. Io gli sorrisi a mia volta.
Sam: sì, avevo di meglio da fare e mi è passato di mente!!
Jack: ti amo Sam!
Sam: anche io Jack!
Passarono altre settimane e ormai io abitavo a casa di Jack.
Andammo all’aeroporto per prendere Daniel che era di ritorno
dall’Egitto, e appena lo vidi gli corsi incontro per
abbracciarlo. Lui posò le valigie a terra e mi prese al volo.
Sam: ciao Danny!!!!
Daniel: ciao Sam!!
Jack ci raggiunse.
Jack: ciao scimmia spaziale!!
Daniel: ciao Jack, sono felice di vedere che stai bene!!
Sam: dobbiamo aspettare il volo di Teal’c, dovrebbe
arrivare a momenti.
Avevamo organizzato una rimpatriata, ma sarebbe durata solo
qualche ora, perché Teal’c sarebbe dovuto tornare in Italia, mentre Daniel
aveva un altro scavo da dirigere.
Dopo qualche minuto di attesa arrivò
anche Teal’c.
Teal’c: felice di rivedervi
Mi avvicinai per abbracciarlo. Aveva cambiato aspetto, si era
perfettamente integrato nella comunità terrestre, e sembrava proprio una
persona benestante.
Sam: ciao Teal’c!
Teal’c: salve Carter!
Jack: ciao guerriero!!
Teal’c: salve O’Neill!
Daniel: ciao teal’c, com’è l’Italia?
Teal’c: salve Daniel Jackson. L’Italia è
una terra bellissima, solare e piena di vita
Jack: ragazzi che ne dite di andarci a
sedere in un bar prima di riprendere ognuno le nostre vite?
Sam: sono d’accordo!
Daniel: anche io
Teal’c: (inclinando la testa da un lato) e io con voi
Arrivati ad un bar, ci sedemmo ad un tavolo sulla terrazza
dove il sole risplendeva illuminando la città.
Daniel iniziò a parlarci delle scoperte fatte in Egitto e di
quanto gli piaceva il proprio lavoro. Teal’c ci parlò
di suo figlio che ormai era diventato un uomo con una famiglia da accudire.
Daniel ad un tratto smise di parlare e si voltò verso di me.
Daniel: e tu Sam, come te la passi?
Sam: abbastanza bene
Mi voltai verso Jack e lui fece lo
stesso, era il momento di dirglielo. Jack mi strinse
la mano e si voltò verso Daniel e Teal’c.
Jack: ragazzi, io e Sam siamo
fidanzati!
Daniel si voltò verso di me strabuzzando gli occhi, mentre
Teal’c lasciò intravedere un leggero sorriso.
Daniel: congratulazioni!!
Daniel si alzò e venne ad abbracciarmi, poi andò ad abbracciare anche Jack.
Era veramente felice che io e Jack ci fossimo
finalmente dichiarati, anche perché si erano accorti tanti anni fa dei
sentimenti che io provavo nei confronti di Jack e viceversa.
Passammo quasi tre ore a ricordare le innumerevoli missioni
che avevamo affrontato, coprendoci le spalle l’uno all’altro; parlammo anche
delle tantissime persone che avevamo conosciuto su altri pianeti come Bra’tac,
Thor, Skaara, i Nox e tantissimi altri ancora, che purtroppo non potevamo più rivedere. Questo ci fece un po’ rattristare, ma
poi ripensammo a tutte le persone che abbiamo salvato
dalle grinfie dei Signori del Sistema e dai Replicanti e tornò il sorriso sui
volti di tutti.
L’aereo di Daniel era arrivato e lui doveva ripartire.
Daniel: spero di rincontrarvi presto!!
Teal’c: anche io Daniel Jackson!!
Jack: ci rincontreremo di sicuro, non ti
preoccupare! A presto Danny!
Sam: fai attenzione Danny e non ti
strapazzare di lavoro, hai già salvato
Daniel mi sorrise divertito, poi mi abbracciò e si diresse all’imbarco passeggeri.
Si voltò un’ultima volta e quasi mi sembrò di intravedere una
lacrima rigare il suo volto.
Ci salutò con un timido cenno della mano e si voltò
proseguendo la sua camminata.
Qualche minuto dopo era il turno di Teal’c.
Teal’c: a presto!
Sam: ciao Teal’c e salutami tuo figlio
Teal’c: certamente Sam
Jack: ciao Teal’c!
Jack strinse l’avambraccio di Teal’c, erano rimasti due
guerrieri pronti a lottare in qualsiasi momento per difendere quello in cui credevano.
Teal’c si voltò e raggiunse la sala
d’imbarco.
Io e Jack rimanemmo qualche minuto a
fissare la pista d’atterraggio da una finestra dell’aeroporto, invasi entrambi
da pensieri e ricordi.
Io mi voltai verso di lui e notai i suoi occhi lucidi;
sembrava che le lacrime dovessero scendere da un momento all’altro, ma riuscì a
trattenerle. Si accorse che avevo notato il suo dolore e per non farmi
preoccupare mi fece un sorriso, su cui potevo però
leggere un’amara tristezza.
Sam: vedrai che li rivedremo
Jack: eravamo una famiglia Sam
Sam: lo so Jack, e lo siamo ancora, ma la vita deve andare avanti
Jack: hai ragione Sam
Sam: sento anche io un vuoto dentro di me e sono sicura, anzi
ne sono più che certa, Teal’c e Daniel provano la stessa cosa
Jack: già
Sam: andiamo a casa Jack
Jack: sì andiamo
Lo presi per mano e lui la strinse
come se avesse paura che anche io potessi andarmene.
Mi voltai verso di lui.
Sam: ti amo Jack e non ti lascerò
mai
Jack mi fissò dritta negli occhi.
Jack: anche io ti amo Sam
Prese il mio viso tra le sue mani e mi baciò.