05/07/2015
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Una mano sorge dal ghiaccio di un fiume.
L'acqua che la circonda fuma.
È il braccio a essere più freddo della stessa acqua?
Sento puro ghiaccio correre nelle mie vene.
Non ho più aria da respirare.
Vedo attraverso l'acqua un cielo pallido e l'aria tagliente sconvolgere i pini.
La mia pelle è più chiara del latte.
Non è freddo che sento attorno a me, non sto soffocando.
Sembra che le mie dita vogliano stringere il vento, sembra vogliano affondare nelle nuvole.
Mi tirano su, come sorrette da un molosso, salgono sempre più verso il celeste e lo sconfinato mistero, si bagnano di tutte le piogge e s'immergono nell'acqua di ogni mare, si sporcano di tutte le terre e si imprimono nel sangue di ogni morte.
L'acqua che la circonda fuma.
È il braccio a essere più freddo della stessa acqua?
Sento puro ghiaccio correre nelle mie vene.
Non ho più aria da respirare.
Vedo attraverso l'acqua un cielo pallido e l'aria tagliente sconvolgere i pini.
La mia pelle è più chiara del latte.
Non è freddo che sento attorno a me, non sto soffocando.
Sembra che le mie dita vogliano stringere il vento, sembra vogliano affondare nelle nuvole.
Mi tirano su, come sorrette da un molosso, salgono sempre più verso il celeste e lo sconfinato mistero, si bagnano di tutte le piogge e s'immergono nell'acqua di ogni mare, si sporcano di tutte le terre e si imprimono nel sangue di ogni morte.
Solo vita quella che percepiscono, la sconfinatezza del tutto e del nulla, della pura essenza del tempo.
Sento il potere dell'iniziare e del finire sollevare tutto il mio peso e appoggiarmi alla vita.
Avanzo sull'acqua e non percepisco se questa è ghiaccio o aria.
È fredda, e fuma sulle mie spalle.
Vedo disegni sollevarsi e scappare verso l'alto.
I piedi si fanno ora strada su un sottile strato di neve, soffice e tremendamente fredda, lasciano dietro di se impronte scarlatte, sangue caldo che cola dalla mano destra e fuoco accecante che scorre sulla sinistra.
Avanzo sull'acqua e non percepisco se questa è ghiaccio o aria.
È fredda, e fuma sulle mie spalle.
Vedo disegni sollevarsi e scappare verso l'alto.
I piedi si fanno ora strada su un sottile strato di neve, soffice e tremendamente fredda, lasciano dietro di se impronte scarlatte, sangue caldo che cola dalla mano destra e fuoco accecante che scorre sulla sinistra.
Al tatto solo legno, con una marcia silenziosa sento la vita scorrere nelle radici sotto di me, ai miei occhi solo l'universo che si staglia in tutte le direzioni, rami possenti che reggono vite, memorie e futuri, nodi che appaiono disegni per vite degne di essere incise.
Forza e impotenza percepisco ai piedi della stessa essenza dell'Essere.