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Autore: GreatLittleDream    06/07/2015    4 recensioni
E se Peeta avesse fatto solo finta di essersi innamorato di Katniss?
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Peeta's pov
Mi sveglio pensando a tutte le cose che dovrò fare oggi :dovrò andare in cucina e mettere il pane che ho preparato ieri sera in forno, preparare la colazione che consiste solo in alcuni avanzi di pane stantio ; poi oggi pomeriggio dovrò.... i miei pensieri si interrompono improvvisamente, oggi è il giorno della mietitura.... come ho fatto a dimenticarmene?!?
Lentamente mi alzo dal letto e scendo in cucina, accendo il fuoco e intanto che aspetto che diventi più vivo ,guardo nella dispensa in cerca della colazione.
Trovo una pagnotta bruciata su un lato e decido che può andare bene.
Prendo una sedia e mi siedo davanti al fuoco mangiando la mia colazione, il fuoco ha un effetto calmante su di me : lentamente tutta la tensione che avevo accumulato in quei pochi minuti da quando mi ero svegliato sparisce lasciando solo il vuoto.
Sento dei rumori provenienti dalla camera dei miei genitori, così mi affretto a prendere dei panini anche per loro e a preparare il caffè (anche se è un surrogato).
Dopo che i miei genitori hanno finito la colazione aiuto mio padre a finire di cuocere il pane e senza neanche accorgermene arriva l'ora di pranzo.
Per pranzo mangiamo tutti lo scoiattolo che mio papà ha comprato stamattina da Gale.
Dopo pranzo ci dirigiamo tutti in piazza ;dopo essermi registrato mi dirigo verso verso il gruppo di ragazzi della mia età e aspetto l'inizio della mietitura.
Dopo dieci minuti arriva Effie Trinket con la sua parrucca rosa e un vestito verde ,per gli abitanti di Capitol city questo abbinamento sembrerà normale, ma a me ricorda un fiore formato gigante.
Dopo il discorso del sindaco, l'arrivo di Haymitch e il suo tuffo di testa dal palco esilarante, Effie si avvicina alle bocce con dentro i nomi delle ragazze e estrae un nome: Primrose Everdeen.
Questo nome mi suona famigliare...ma certo! La sorella di Katniss Everdeen! Mio padre parla sempre di lei e di come riesce a cacciare quelli scoiattoli che compra.
Mi volto verso il gruppo delle ragazze e sento un grido:”Mi offro volontaria!”.
Non posso credere che l'abbia fatto veramente! Voglio dire... non c'è un volontario nel distretto 12 da anni... di solito quando i tributi vengono estratti i loro fratelli si limitano ad assistere alla scena senza avere reazioni o limitandosi a piangere.
Ma Katniss è diversa.
Lei sarebbe capace di sopportare qualsiasi tortura piuttosto che far accadere qualcosa a sua sorella.
I miei pensieri vengono interrotti da Effie Trinket che annuncia il nome del tributo maschio: Peeta Mellark.
Improvvisamente mi crolla il mondo addosso.
Non ci posso credere.
Non posso essere stato estratto IO.
Il mio nome compare pochissime volte, visto che non ho mai preso delle tessere per avere del cibo in più. Aspetto sperando che qualcuno si offra volontario al posto mio, ma nessuno si fa avanti.
Sconsolato mi faccio largo tra la folla e raggiungo il palco dove mi stanno aspettando Effie e Katniss.
Mentre salgo i gradini guardo Katniss e improvvisamente mi ricordo:
*flashback*
era una giornata fredda e piovosa, come sempre stavo cuocendo il pane con mio padre.
Guardando fuori dalla finestra noto una figura minuta che è accasciata contro un albero.
Questa distrazione mi è costata cara, infatti ho bruciato due pagnotte.
Quando mia madre se ne accorge inizia a urlarmi contro dicendo quanto io sia stupido, inutile e altri insulti irripetibili; infine, mi dice di dare le pagnotte da mangiare ai maiali perché nessun cliente sano di mente comprerà del pane bruciato, poi se ne va dopo avermi dato un schiaffo.
Quando esco, dopo essere stato in casa davanti al forno per tanto tempo, il freddo mi penetra nelle ossa facendomi rabbrividire.
Sto per lanciare le pagnotte ai maiali quando la rivedo.
Mi volto verso la figura e avendo un improvviso atto di pietà le lancio le pagnotte e poi rientro in casa.
*Fine flashback*
Finisco di salire i gradini e mi faccio guidare da Effie sul palco.
Dopo che ci siamo stretti la mano, inizia a suonare l'inno e poi veniamo condotti nel palazzo di giustizia.
Ci viene concessa un'ora per le visite.
Entrano i miei genitori con delle espressioni indifferenti.
Sto per morire tra pochi giorni, e a loro non interessa nulla?!?
Si mettono a parlare di Katniss e della sue abilità nella caccia.
Mia mamma dice che forse quest'anno il distretto 12 potrà avere un vincitore.
Penso che lo stia dicendo per rassicurami, ma poi lei va avanti dicendo che ha una vera abilità con l'arco....
Non stava palando di me,stava parlando di lei.
Mi sale una rabbia improvvisa, ma prima che possa dire qualcosa la porta si apre e il pacificatore dice che il tempo è finito.
Mia madre esce dalla stanza senza neanche abbracciarmi, mio padre, invece, si avvicina e mi da una pacca sulla spalla veloce prima di allontanarsi .
La porta si richiude e la rabbia che avevo dentro di me si trasforma in dolore; calde lacrime scivolano sulle mie guance e incomincio a odiare veramente Katniss.
Per avermi tolto i miei genitori.
Per averli resi così insopportabili.
Per farmi sentire una nullità.
I minuti passano velocemente e dei pacificatori mi vengono e prendere e mi conducono al treno dei tributi.
Mentre salgo penso che questo viaggio mi condurrà alla morte al 99%, però rimane quella probabilità di sopravvivere al' 1%.
 
nota autrice:
Ciao a tutti!
Questa è la mia prima fanfiction che scrivo.
Ho impiegato solo due settimane per convincermi a pubblicare la storia...ehm..comunque fatemi sapere cosa ne pensate e se devo cambiare qualcosa.
Spero che vi piaccia!
  
 
   
 
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