Franky vide la boa di Nolan
sbucare da dietro la punta rocciosa in lontananza, rossa nel mare blu.
Finalmente ciò che aspettava da tutto il giorno stava accadendo, il ritorno del
suo amico pescatore in apnea, che dopo aver passato la giornata in acqua
tornava portando sempre con se una sorpresa ai bambini della spiaggia.
E se all’inizio solo Franky sapeva ed aspettava,
adesso i bambini festosi erano una decina e si interrogavano su che cosa oggi
avrebbe portato Nolan; forse un granchione
come quello di ieri? O una manciata di conchiglie brillanti? O i piombi per
pescare a fondo con la canna?
Nolan tornava col fucile scarico appeso alla boa, ed
i pugni serrati nascondevano a fatica una grossa matassa di tentacoli.
I Bambini Gridarono in coro “ UN POLPOOO!!! NOOO; è TROPPO GRANDE; UNA PIOVRAAA!!!!!
Era un polpo, vivo e vegeto di circa un
kilogrammo, enorme per quei bambini e fonte di gioia e curiosità incredibile
per quelle piccole menti avide di sapere.
Nolan lo aveva scovato sulla via del ritorno e aveva
pensato che i bambini avrebbero gioito di qualche momento in compagnia di quel
simpatico essere, così lo aveva colto senza ferirlo.
A riva fu festa grande; i bimbi saltavano, gridavano, si contendevano il polpo
per poterlo sfiorare e scappare di corsa e il polpo non si tirava indietro:
schizzava inchiostro, tentava la fuga, nuotava e si aggrappava alle gambe dei bimbi.
Nolan lo prese e lo appiccicò alla base del collo di Franky, che si pietrificò all’istante e con lui tutti i
pargoli; fu silenzio tombale, tutti con gli occhi sbarrati e le mani alla
bocca, tutti a tenere il fiato…poi Franky disse : “ Non mi fa niente !” ed il baccano
ricominciò.
Ma sulla spiaggia, i genitori coi loro cellulari già avevano posato gli occhi
sul bestio e ne assaporavano già i profumi di una
bella insalata di polpo con patate…e chi coglieva il
retino del figlio, chi il secchiello, chi più attrezzato stringeva una fiocinetta a mano…tutti
concentrati sul nemico.
Nolan aveva già fiutato la tensione che il polpo
generava nell’aria, ma sapeva che i genitori erano nemici deboli.
Crossbow era il primo dei tizi pericolosi, un
ragazzotto con le spalle scottate ed, appunto, un X-Bow armato di fiocinetta a tre punte arrugginita. Non v’era sasso nei
primi 50 cm. D’acqua che lui non rovesciasse quotidianamente alla ricerca di moscardini e scorfanetti da pochi grammi di peso. Non aveva velleità apneistiche ma alla
vista del polpone, probabilmente il più grosso che
avesse mai visto, i suoi occhi si erano incendiati di istinto venatorio ed il piccolo costume aderente lasciava
trasparire un erezione tremenda, come se avesse Pamela Anderson inginocchiata
davanti alla patta con la bocca aperta.
Per Crossbow quel polpo era la preda della vita, eccezionale,
se l’avesse ucciso…se l’avesse ucciso sarebbe uscito
dal bozzo, come una farfalla e sarebbe
volato su stupende ali colorate verso la grandezza del potere cosmico.
Una volta aveva sparato ad un cetriolo di mare perché, dopo che era rimasto per
un po’ ad osservarlo, si era accorto che si muoveva!! Ma non aveva avuto gran
successo in spiaggia; venne deriso da
tutti i presenti.
Marmo.
Il più pericoloso del gruppo della fauna da spiaggia, chiamato così perché sul
suo 50 oleopneumatico aveva appiccicato della carta
adesiva color marmo per mimetizzarlo.
Sapeva compensare e la sua 5 punte in
nylon non lasciava scampo a bersagli poco mobili. Inguainato nel suo mezzo
mutino da windsurf, Marmo bazzicava il fondo sabbioso portando morte a
qualsiasi cosa avesse parvenza di pesce, a prescindere dalla dimensione.
Per esempio, aveva il freezer pieno di Rondinelle di mare, mentre prede più
nobili come triglie e seppie venivano “ regalate “ dietro piccolo rimborso
spese a chiunque ne facesse richiesta, direttamente in spiaggia.
Marmo fingeva tranquillità ma già calcolava il polpo in 7-8 eurozzi
tondi tondi e spipponava la Marlboro con soddisfazione.
Il polpo non è un’animale stupido e da quella posizione sopraelevata incrociò
il suo sguardo con tutti i pericolosi predoni. Comprese che se non avesse
abbandonato in fretta e furia la schiena del bimbo avrebbero finito per sparare
ad entrambi.
Così si lanciò in acqua e spari in men che non si
dica!
I primi a tuffarsi furono i genitori, con la promessa che avrebbero
riacciuffato il polpo per la gioia dei piccoli, in realtà lo facevano per la
gioia delle loro panze flaccide.
Crossbow intanto rovesciava ogni masso, passando fra
le gambe dei presenti col fuciletto armato, in piena
foga predatoria.
Marmo, sapeva.
Il polpo erà già lontano, così lui procedette con
calma, camminando sulla sabbia con le pinne ai piedi ed il fucile carico in un
incedere sicuro: un misto fra Fonzie di Happy days e l’esorcista.
Scivolò silenzioso in acqua lontano dalla massa brulicante di Idioti e si
diresse un poco al largo.
Dopo una mezz’oretta la festa era finita, il polpo sparito e Marmo tornò a riva
con una rondinella trafitta a morte, ancora attaccata al 5 punte.
Crossbow era distrutto, la sua occasione era sfumata
ed ora il mostro nascosto nell’armadio della sua camera da letto l’avrebbe
condotto in un regno di terrore.
I genitori erano tutti incazzati coi cellulari all’orecchio e litigavano con le
mogli perché non avevano voglia di mangiare la pasta fredda in spiaggia,
volevano insalata di polpo.
Nolan, Franky e i ragazzini
pulivano il pesce pescato dall’apneista e osservavano
gli avanotti, i granchietti
e i piccoli paguri banchettare con gli avanzi, mentre il sole si faceva rosso e
l’aria fresca.