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Autore: _Emy_    08/07/2015    1 recensioni
Kensi torna a lavoro dopo una lunga missione. Ma questa missione l'ha cambiata molto. Se un agente della CIA non avesse detto che Kensi era un agente, per salvarsi, la missione sarebbe andata meglio. Forse. Kensi pensa di essere pronta per tornare a lavoro, ma lo sarà davvero? Ha evidente bisogno di aiuto. Deeks le offre il suo aiuto ma alla fine Kensi cederà e si farà aiutare da Deeks?
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: G Callen, Kensi Blye, Marty Deeks, Sam Hanna, Un po' tutti
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Erano ormai le 20.30, i ragazzi avrebbero finito di lavorare alle 21.00, ma nulla mi vietava di iniziare a darmi una sistemata, e preparare la borsa che Deeks, mi aveva portato nel pomeriggio con i vestiti che avrei dovuto indossare per uscire da quel dannatissimo ospedale. Non senza poca fatica, dovuta alle continue fitte di dolore delle varie ferite che ricoprivano, praticamente, gran parte del mio corpo.


In 30 minuti riuscii a cambiarmi e mettermi i leggins neri, una canotta bianca e una felpa di Deeks. La porta si aprì senza che io me ne rendessi conto subito, solo quando sentì un finto colpo di tosse da parte di qualcuno mi girai di scatto spaventata, procurandomi ancora più dolore a causa del brusco movimento.
-Cosa non ti è chiaro del concetto “Quando arriviamo ti aiutiamo noi”??!!- chiese Deeks continuandomi a fissare fermo sulla porta, mentre osservava Sam e Callen che nel frattempo si erano velocemente avvicinati a me e mentre il primo sistema le cose nella borsa, quest’ultimo mi aiutava a sedermi delicatamente sul letto alle mie spalle cercando di minimizzare il più possibile le fitte di dolore.


Dopo 20 minuti di viaggio in auto, dovuto all’infinito traffico causato dal rientro a casa di tutti dalla spiaggia, arrivammo a casa mia. Invitai Deeks ad entrare, e restare per cena, alla fine era il minimo che potessi fare per tutto quello che aveva fatto lui. Così ordinammo la pizza e quando il fattorino la portò dopo 15 minuti la nostra chiamata, iniziammo a mangiarla, parlando un po’ di tutto. Finita la cena, mi aiutò a sistemare le poche cose che avevamo usato.
-Ok ora puoi anche andare, immagino sarai stanco- dissi io guardandolo e sorridendogli. Vidi lui scuotere la testa, facendo muovere i suoi biondi capelli ribelli come sempre –Non se ne parla, io resto qui-
-Deeks, so badare a me stessa…E poi sto bene- dissi io guardandolo negli occhi, in risposta ricevetti nuovamente un no –Ti ho detto di no Kens, non posso lasciarti da sola. Ok che stai bene, ma se durante la notte ti senti male o ti fanno male le ferite ? Sei la mia partner, e i partner si prendono cura dell’altro quando serve- chiarì lui sostenendo lo sguardo, addolcendolo ad ogni parola. –Capisco Deeks, ma sto bene e se mi serve qualcosa ti chiamo ok?- dissi io non distogliendo lo sguardo dai suoi occhi. –No tu non mi chiamerai mai- asserì lui.
Ok lo ammetto non lo avrei mai chiamato, so badare a me stessa e sono stata ben addestrata, e poi voglio restare da sola a casa mia. –Deeks, davvero ti chiamerei- cercai di convincerlo.
–Io… Tu … Ah e va bene Kens… Ma promettimi che se hai bisogno di qualcosa… QUALSIASI cosa, mi chiami- affermò lui sconfitto all’idea di dover tornare a casa sua e non “giocare” a fare l’uomo premuroso, io annuii in risposta e lui subito dopo mi avviò verso la porta e mi guardò ancora, mi abbracciò delicatamente per non causarmi troppo dolore  e si avviò verso la sua auto.
Rimasta a casa da sola, data la tarda ora, andai a farmi una doccia per rilassarmi un po’. Quando uscì dal bagno mi avvicinai alla finestra. Si voi starete pensando “Ma che motivo hai?”, in effetti non c’è un vero motivo, se non quello che sono un agente dell’ NCIS, e ci sono molte, anche fin troppe persone che vorrebbero uccidermi, e la prudenza non è mai troppa. Un auto in particolare colpì la mia attenzione.


Mentre mi vestivo, presi il telefono e chiamai Deeks.
Dopo neanche uno squillo Deeks rispose


*Pronto Kensi tutto bene?* chiese quasi preoccupato
*Uhm, si.. Sei a casa?* risposi io fingendo che fosse tutto apposto, mentre uscivo dal retro e mi avvicinavo al auto
*S-si sono a casa. Ma se c’è qualche problema posso tranquillamente tornare da te, non ci metto molto*
-Certo ti basta scendere dall’auto e venire a suonare al campanello- quando iniziai a parlare lo vidi sussultare per lo spavento
–Cazzo Kens, mi hai fatto prendere un colpo-
-Non mi importa- risposi io fredda e seria
–Andiamo Kensi pensavi seriamente che ti avrei lasciata a casa da sola, senza assicurarmi che tu avessi passato una notte relativamente tranquilla?- disse con tono ovvio
 - No ma credevo che ti fidassi di me dannazione- risposi io alterando i miei toni.
-Prima di tutto calmati, e poi prendi la mia felpa ed entriamo dentro, fa freddo- disse lui con tono un po’ duro, e dolce allo stesso tempo
–No tu ora te ne vai e torni a casa tua, e non farti vedere qui questa notte perché giuro che se ti vedo prima di domani mattina ti ammazzo- continuai io con il mio tono duro.
Lui mi guardò all’inizio in modo quasi assassino, poi addolcì il suo sguardo e riprese a parlare dopo qualche istante passato in silenzio –Ok, ho sbagliato Kens, ma cavolo sono preoccupato per te e lo rifarei di nuovo, a costo di rischiare di farti arrabbiare e rischiare di essere ucciso da te,  ma almeno sarei sicuro che tu non abbia avuto nessun tipo di problema durante la notte-
Dopo quell’affermazione mi rilassai, in fondo non aveva tutti i torti, io avrei fatto lo stesso, no ok io lo avrei presi a calci in culo se mi avesse detto che dovevo andarmene da casa sua. Anche se lui non rifiuta mai la proposta di una donna che gli chiedeva di restare a dormire da lui.


Così gli afferrai il polso e, dopo aver chiuso l’auto, rientrammo in casa, e gli sistemai una coperta ed un cuscino sul divano.
-Ok tu dormirai qui e non si discute, io sono in camera, ma non azzardarti a venire- lo minacciai io –Agli ordini capo- disse lui ridendo. Io andai in camera ancora tra le risate. Non avevo un partener di 30 anni quasi… Avevo un partener di 14 anni. Con quel pensiero riuscii ad addormentarmi, finalmente dopo tanti mesi, sicuramente anche troppi mesi, in un letto, nel mio letto.




Salve a tutti !!!!
Sono tornata… Come sempre ringrazio tutte le persone che hanno letto il capitolo, ma ovviamente un ringraziamento speciale va alle uniche due persone che hanno recensito lo scorso capitolo. Grazie mille J <3
Lo so in questo capitolo non succede praticamente nulla, spero però che sia ugualmente almeno un pochino di vostro gradimento. Fatemi sapere cosa ne pensate.
Mi dileguo subito. Un bacione grande e a presto
_Emy_
  
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