Eccoci qui. Sapevo che ci saremmo arrivai, prima o poi. 
Guardami negli occhi. 
Dimmi che andrà bene. 

Se avessi ancora gli occhi, piangerei lacrime acide. Corroderei le mie guance per mostrarti le ossa, la pura essenza. 
Odiami tu se puoi, non ho più la forza per farlo. 

Sai anche tu che era inevitabile. La vita è scelta, è impegno. 
E' inscatolare i demoni e far di loro musica. Alzare dei muri di mattoni candidi, solidi e sicuri.
Dare un ordine al caos, alla mente. 
Altrimenti è autodistruzione.

Il mio disordine era bellezza. Adesso per te è solo un'accozzaglia senza senso di note distorte. Non riesco più a suonare il flauto, non riesco più ad incantare...perchè? Cosa mi hai fatto? In quale trappola sono caduto? Da dove prima usciva il sole, il colore...adesso esce petrolio. Nero. Buio.

Lo capisci, no, che è un'occasione irripetibile? Il senso di tutti i nostri sforzi, tutto quello che- 

Nostri?

Sì, nostri... prima che tu cambiassi. Lo sai benissimo. 

Io sono sempre stato io. Non sono mai stato capace di essere altro da me stesso.

Ricordati chi eri! Eri meraviglioso, con quegli occhi scintillanti da bambino, l'espressione entusiasta. La mente lucida...

Brillante, casomai. La lucidità non è mai stata il mio punto forte. Sono e sarò sempre il mio più grande limite. E il vostro.

Non si tratta di limiti, si tratta di strade. E tu giri in tondo. E girando crei spirali di emozioni, sensazioni fumose di altri universi... infinita follia di una mente distorta, incapace di razionalità. Giochi di parole, di pensieri. Colori che sfumano in note musicali. Immagini irreali di verità supposte, appena accennate...meraviglie. Ma tutto questo ormai non ha più possibilità d'essere.

E che ne è della poesia? Dei sogni, dei profumi... Mi state buttando via come uno straccio e pretendete che non me ne accorga, che sorrida incurante del percorso compiuto. Non sono stupido. Bramate che salti nella voragine che mi sta davanti salutando con la mano come un bambino ubbidiente, mentre piango lacrime di commozione per essere stato scelto... vittima immolata, le bende candide che mi cadono dalle tempie come un velo nuziale, sposo della disperazione. 

Desidero solo il meglio. Non per me. Per loro.

Non trincerarti dietro scuse inutili. Un tempo eravamo io e te. Non avevamo bisogno di altro, per creare. 

Un tempo tu non eri folle.

Un tempo tu lo eri quasi più di me. Non hai mai voluto ammetterlo, ma era così. Capivi e carpivi il senso di ogni battito d'ala di farfalla. Interiorizzavi mondi... poi hai deciso di stringere i denti e trincerarti dietro le tue nevrosi.

Basta così. Lasciami andare.

Sei tu che dovresti farlo.

Non rendere tutto così difficile, ti prego. Cerca di volermi bene...

Te ne voglio molto più di quanto tu riesca a capire. Te ne voglio così tanto che il fantasma del mio affetto e dei miei occhi stanchi sarà una persecuzione. Le Erinni del tuo abbandono saranno note di terrore ed angoscia, momenti di smarrimento. Desidererai avermi al tuo fianco a combattere i mostri della e nella nostra testa ed ogni volta ti ricorderai di avermi infilato un pugnale nel costato, facendomi cadere a terra, al limitare del percorso.

Me ne vado.

E sia. Era così che doveva andare. Addio, Roger. Pensami, qualche volta.

Più di quanto sarà possibile. Addio, Roger. Ti voglio bene.





N.d.a.: Ciao. Sto vivendo un periodo complicato, mi sento sdoppiata in due. Questo è ciò che ne viene fuori. Non so se sono Roger e Syd a parlare, o se è un dialogo-monologo di uno dei due con la metà oscura, la dark side. L'unica cosa che mi sento di dire è che capisco finalmente ciò che ha provato Roger ad abbandonare, se Syd o se stesso non lo so. La sensazione è terribile.
Ho sperimentato una cosa nuova, non so nemmeno se mi piace tanto ma sentivo di doverlo fare, la mia parte verde doveva dialogare con quella nera. Grazie per avermi letta.
_Scarecrow_