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Autore: Odinforce    09/07/2015    4 recensioni
Era già trascorso un anno dal loro matrimonio, non sembrava vero... un anno che Naruto avrebbe potuto definire quasi “normale”: era stato un periodo molto tranquillo, durante il quale non era accaduto nulla che richiedesse la competenza di un ninja dagli enormi poteri come lui. La cosa, naturalmente, gli stava benissimo... dopo aver affrontato nemici del calibro di Kaguya, Toneri e lo stesso Sasuke, meritava almeno un’intera vita di riposo; meglio ancora se poteva condividerla con una persona meravigliosa come la sua Hinata.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Kiba Inuzuka, Naruto Uzumaki | Coppie: Hinata/Naruto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Image and video hosting by TinyPic Naruto – I sette passi
 
Stava calando la sera. Il piccolo Naruto Uzumaki correva a perdifiato sul sentiero, temendo di fare tardi alla festa di compleanno a cui era stato invitato. Non vedeva l’ora di consegnare il suo regalo alla festeggiata, sentendosi sicuro del fatto che sarebbe stato il migliore di tutti. Si vantava di averlo scelto con cura, ricorrendo persino all’aiuto di suo padre, il Quarto Hokage... nessuno, ne era sicuro, avrebbe saputo fare di meglio.
Dov’era il regalo? Naruto si era accorto di non averlo più in mano. Si guardò intorno, ma il sentiero era vuoto: non c’era traccia del suo regalo. Non poteva essergli caduto, ma non poteva nemmeno svanire nel nulla all’improvviso. Il ragazzino si spaventò moltissimo, ma fortunatamente non durò a lungo; trovò infatti il regalo poco più avanti, un grosso panda di peluche vestito da ninja. Esso stava in piedi sul sentiero e guardava in avanti, dandogli le spalle; sembrava indicare qualcosa.
Naruto avanzò, deciso per qualche misteriosa ragione a seguire la via che il peluche gli stava indicando. Il sentiero terminò poco più avanti, poiché un grosso cespuglio era cresciuto in mezzo al passaggio. Oltre il fogliame, Naruto poteva sentire il rumore di acqua che scorre... che la festa fosse nelle vicinanze? Non aveva tempo da perdere.
« Rasengan! »
Il cespuglio andò in briciole sotto la potenza della sua tecnica, liberando il passaggio. Fu in grado così di vedere il paesaggio nella sua interezza: un grande specchio d’acqua, avvolto quasi completamente dalla nebbia. Naruto era sicuro che fosse il luogo della festa, ma in giro non si vedeva nessuno. Forse era arrivato troppo presto... o troppo tardi.
Pochi attimi dopo si accorse di non essere solo. Aguzzò la vista verso il lago, scoprendo una figura tra la nebbia: una ragazzina senza ombra di dubbio, dal fisico esile e delicato; danzava sul pelo dell’acqua con incredibile grazia, incurante del fatto di non avere alcun vestito addosso. Nulla per lei era importante, tranne la sua danza in completa armonia con la natura.
Era incantevole... la cosa più bella che Naruto avesse mai visto. Ebbe appena un istante per scorgere i suoi magnifici occhi perlacei, mentre questi si posavano su di lui. La ragazza lanciò un urlo, acuto e assordante.
« Argh! »
Naruto aveva urlato a sua volta, ma era già sveglio. Si accorse di essersi alzato di scatto dal suo letto, le mani sulle orecchie per coprire quell’urlo terribile. Impiegò qualche secondo per calmarsi e riprendere fiato, e almeno un paio di minuti per smaltire la vergogna che lo assalì subito dopo. Era stato solo uno stupido sogno, ma molto realistico... nient’altro che un miscuglio di fantasia e desiderio. Non era mai stato a una festa di compleanno, e di sicuro non avrebbe potuto scegliere un regalo con l’aiuto di suo padre. Per non parlare di quella “fata” del lago... quando avrebbe incontrato una creatura del genere?
Eppure quella scena aveva qualcosa di familiare.
Cercando di non pensarci, Naruto si voltò verso l’altra metà del letto. Hinata dormiva ancora al suo fianco, come se nulla fosse; fortunatamente il suo brusco risveglio non aveva turbato nemmeno un po’ il sogno della sua splendida moglie. In quel momento stava distesa su un fianco, rivolta verso Naruto; il leggero chiarore che filtrava dalle finestre metteva in risalto un sorriso beato sul suo volto, come fosse immersa in un sogno bellissimo.
Il biondo era però sicuro che quel sorriso fosse dovuto a un altro motivo; Hinata non aveva bisogno di un sogno per sorridere così... era felice, nulla di più.
Inoltre stava per arrivare un giorno molto importante, per loro due.
Naruto si alzò dal suo letto un paio d’ore più tardi, trovando la colazione già pronta ad aspettarlo. In qualche modo Hinata riusciva sempre ad anticiparlo in momenti del genere, un talento di cui sembrava andare fiera.
« Buongiorno » disse il biondo, dopo aver dato un bacio a sua moglie.
« Buongiorno » rispose lei con il suo miglior sorriso. « Dormito bene? »
« Bah... diciamo che avrei potuto dormire meglio. Ho fatto un sogno strano. »
Ormai aveva cominciato il discorso, tanto valeva dirle tutto. Naruto non aveva alcun segreto con la sua splendida Hinata; anche prima del matrimonio era stato disposto a condividere ogni cosa con lei... dunque era certo che non ci sarebbe stato nulla di male nel raccontare ciò che aveva sognato.   
« ...poi la fata del lago ha urlato come una pazza e mi sono svegliato » concluse, mentre vuotava la sua tazza di caffè. « Per un attimo mi sono sentito al posto dell’eremita pervertito... intento a spiare qualche donna per “raccogliere informazioni”. »
Quando alzò lo sguardo, Hinata aveva la faccia rossa come un peperone. La cosa lo stupì parecchio, dal momento che non arrossiva così in sua presenza da un sacco di tempo.
« Uhm? Tutto bene, cara? »
« Ah... s-sì, tutto bene » fece lei, chinandosi subito sul suo piatto.
« Oh be’... comunque abbiamo cose più importanti a cui pensare. Domani è il nostro anniversario, Hinata. »
Entrambi si voltarono, senza neanche farlo apposta, verso il mobile accanto al tavolo, dove una piccola foto immortalava il giorno più felice della loro vita. Era già trascorso un anno dal loro matrimonio, non sembrava vero... un anno che Naruto avrebbe potuto definire quasi “normale”: era stato un periodo molto tranquillo, durante il quale non era accaduto nulla che richiedesse la competenza di un ninja dagli enormi poteri come lui. La cosa, naturalmente, gli stava benissimo... dopo aver affrontato nemici del calibro di Kaguya, Toneri e lo stesso Sasuke, meritava almeno un’intera vita di riposo; meglio ancora se poteva condividerla con una persona meravigliosa come la sua Hinata.
Il Villaggio della Foglia, tuttavia, contava molto su Naruto in quel periodo di pace, tanto che i suoi doveri come ninja erano ancora molti. Tra le varie cose, si occupava soprattutto di insegnare occasionalmente ai ragazzini dell’Accademia Ninja... un impegno di cui nell’ultimo periodo aveva cominciato a sentire il peso della responsabilità.
Almeno per un giorno, tuttavia, Naruto era disposto a lasciarsi tutto alle spalle. Niente al mondo gli avrebbe impedito di festeggiare il suo primo anniversario di matrimonio con Hinata, nemmeno una nuova minaccia planetaria. Aveva scelto con cura il luogo in cui ritirarsi: una piccola località marittima ai confini del Paese delle Onde, un posto bellissimo e isolato dai grandi centri abitati; anche se il suo nome e la sua fama lo avevano raggiunto fin laggiù, lo stesso non si poteva dire della sua faccia. Naruto confidava dunque di potersi rilassare in spiaggia per un giorno intero insieme a sua moglie, senza dover temere gli scocciatori o le torme di ammiratrici.
« Allora è tutto pronto per domani? » chiese Hinata.
« Oh, sì » rispose Naruto con un sorriso. « Ho già predisposto il passaggio per il Monte Myoboku, che si trova molto vicino a Tokai. Da lì ci vorranno pochi minuti per raggiungere il villaggio. Hehe... non vedo l’ora! »
Hinata si lasciò sfuggire una risatina.
« Sarà magnifico, vedrai » riprese Naruto, sempre più entusiasta. « Io e te, da soli, su quella magnifica spiaggia assolata, lontani da tutto e da tutti. Nemmeno una tempesta tropicale ci impedirà di goderci questo giorno in pace... è una promessa! »
« Intanto occupiamoci di ciò che dobbiamo fare oggi » dichiarò Hinata. « Tu hai la tua lezione all’accademia, giusto? »
« Ah, non farmici pensare. Quei ragazzini che mi hanno affidato sono tremendi! Non si concentrano per niente, pensano solo a ridere e a ripetere quanto sono figo. L’ultima volta non sono riusciti a prendere sul serio il compito che gli avevo dato... l’hanno preso per una caccia al tesoro! »
« Caccia al tesoro? »
Naruto raccontò brevemente com’erano andate le cose. Aveva simulato in pratica una missione di recupero, nascondendo un rotolo che i ragazzi avrebbero dovuto trovare; tuttavia, come il biondo aveva già detto, i piccoli aspiranti shinobi avevano trattato la missione alla pari di un gioco, mettendosi a frugare dappertutto senza alcuna discrezione pur di trovare il rotolo. Alla fine il rotolo fu trovato, ma Naruto non era rimasto soddisfatto: quei bambini avevano ancora molto da imparare.
Ma chi era lui per giudicare l’operato di bambini inesperti? Non era certo migliore di loro quando aveva quell’età... perciò il miglior consiglio che poteva dare era molto semplice: mai arrendersi.
 
Naruto uscì di casa poco più tardi, pronto ad affrontare la giornata. Sbrigò le sue faccende dentro e fuori dall’Accademia senza alcuna preoccupazione, continuando a pensare a cosa lo aspettava l’indomani. Non vedeva l’ora di rilassarsi su una spiaggia per tutto il giorno, sorseggiando freschi cocktail in compagnia della sua amata. Dopo settimane di lavoro, non poteva che meritarsi un’occasione del genere.
Al tramonto, tuttavia, il biondo ricevette un’amara sorpresa. Un rospo giunto dal monte Myoboku gli comunicò che il clima sulla regione di Tokai era peggiorato all’improvviso: un forte temporale stava per abbattersi sul villaggio, cosa che avrebbe messo in fuga qualsiasi turista nei paraggi per un bel po’ di tempo. Per Naruto fu come essere colpiti da un fulmine a ciel sereno. Come avrebbero potuto lui e Hinata godersi il sole e il mare sotto un acquazzone? Non aveva altra scelta che annullare la gita, e si affrettò a comunicarlo alla moglie con enorme rammarico.
Hinata cercò di essere apprensiva, ma il marito aveva un’aria terribilmente abbattuta, a tal punto da non riuscire a finire la cena nel suo piatto.
« Non te la prendere, tesoro » disse lei, cercando di consolarlo. « Non è così grave. Troveremo qualcos’altro da fare, vedrai. »
Naruto annuì, ma con poca convinzione. Non aveva nulla da dire... nulla che potesse servire a migliorare le cose; rimase depresso a lungo, nonostante la presenza di Hinata al suo fianco. In quel momento non avevano idee altrettanto buone su come festeggiare il loro anniversario, ma continuarono a pensarci su finché non fu ora di andare a dormire.
Si dice che la notte porta consiglio... e fu proprio così per Hinata, che si svegliò nel cuore della notte con un’idea magnifica. Ma Naruto non doveva ancora saperlo. 
   
 
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