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Autore: YomiCrazy    11/07/2015    1 recensioni
Mark x Derek
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Mark è stato messo a capo di Chirurgia da Owen.
E secondo Derek, questa storia lo sta esaltando troppo.
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Preso spunto dalla 8x19
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1566 parole.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Sheperd, Mark Sloan, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Ottava stagione
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“E così mi stai evitando.”
Mark entrò nella saletta in cui si riunivano tutti quanti per ozieggiare, mangiare, parlare, litigare e ridere. Nessuno entrava lì per parlare di lavoro, per consigliare qualche medicinale adatto, discutere di quanto un operazione al cervello possa essere difficile.
No.
Perché la maggior parte delle volte si parlava di sesso, cibo e solo il divano sapeva di chissà che altra cosa.
“Non ti sto evitando.”
Derek era seduto davanti al tavolino, sorseggiando da una boccetta d’acqua fresca. Era il più bravo neurochirurgo di tutta Seattle eppure Owen non aveva scelto lui come sostituto del capo, ma bensì Sloan. Mark Sloan. Chirurgo plastico e indomabile dio del sesso. Non che avesse qualcosa che non andava, ma lui, Derek Shepherd, era più indicato. Insomma, più… serio.
“E’ tutto il giorno che speri che Owen torni al più presto. Sembri quasi scocciato che io ti dia gli ordini.”
Il biondo infilò la faccia nel minibar della stanza, tirando fuori una barretta ai cereali dietetica.
“Sto solo cercando di capire come fare per intervenire sulla mandibola di quel povero ragazzo.”
Derek poggiò la bottiglia sul tavolino, fissando la barretta che Mark rimise nel minibar borbottando.
“Beh, come tuo capo ho il diritto di scegliere cosa devi fare.”
Mark sorrise richiudendo il mobiletto, per poi sedersi accanto a Derek. L’uomo lo fissò, poggiando la schiena al bracciolo del divano.
“Puoi decidere se posso o non posso operare, non esaltarti, Sloan.”
Sorrise beffardo, incrociando le braccia al petto. Mark sorrise a sua volta, affondando nello schienale del divano.
“E quindi è questo il problema. Pensi che mi stia esaltando.”
Derek rise ancora, appoggiando i gomiti sulle ginocchia sospirando. Non avrebbe mai ammesso che Mark era un bravo capo e se anche l’avesse fatto, non lo avrebbe fatto di certo davanti a lui.
“Non saltare a conclusioni affrettate, Sloan.”
Si alzò dal divanetto, raccogliendo l’acqua per poi dirigersi verso la porta. Derek non era il classico tipo che ozieggiava, soprattutto perché ora doveva operare quel ragazzo. Gli aveva promesso che avrebbe mangiato tutti gli hamburger che voleva.
“Fermo.”
Mark richiamò l’attenzione del moro, facendo comparire un sorrisetto beffardo sul viso.
“Visto che mi sto esaltando, vorrà dire che ti darò un ordine.”
Derek si girò, accettando di conseguenza la sfida. Erano migliori amici da molto tempo ed anche se si era fatto sua moglie, niente aveva reciso quel legame.
“Sentiamo.”
Poggiò la boccetta di nuovo sul tavolino, rimanendo in piedi davanti ad esso incrociando le braccia.
“Quindi qualsiasi cosa ti chieda, tu acconsentirai?”
“Sei il mio capo.”
Ora Mark non sorrideva da solo. Anche le labbra di Derek si erano allungate in un sorriso.
Quelle stupende labbra rosee.
“Baciami.”
Derek spalancò gli occhi.
Baciarlo? Che gli prendeva a Mark?
“Che c’è, dottor. Shepherd, ti tiri già indietro?”
Derek girò il viso, lasciando andare le braccia lungo il corpo.
“Mark, ti rendi conto di…”
Il biondo rispose battendo le mani sulle sue gambe, sempre sorridendo.
“Sono il tuo capo, no?”
Derek rimase immobile ancora per un po’. Il suo migliore amico era impazzito in una frazione di secondo. Quel ruolo lo aveva esaltato davvero tanto.
“Mark, ti rendi conto che sono un uomo?”
“Ti ho solo chiesto di baciarmi.”
Qualsiasi cosa dicesse, Mark era convinto. Convinto di ciò che diceva.
“Dimmi, Derek, non ci hai mai pensato?”
“Pensato?”
“Essere entrambi uomini non è un problema.”
“Io amo Meredith. Ho una figlia, ho…”
Mark si alzò dal divano, avvicinandosi al viso di Derek. Il moro lo fissò, un po’ preoccupato. Essere il capo di chirurgia non aveva mai fatto impazzire nessuno e allora perché…
“Se non mi baci, ti bacerò io.”
Derek alzò le mani verso quelle di Mark, che si stavano lentamente avvicinando al suo viso. Indietreggiò un po’, quando la porta si aprì di scatto.
“La Yang può essere brava quanto ti pare, ma se non studia non passerà l’esame!”
April entrò come una furia, seguita da Meredith. Mark si allontanò senza dar nell’occhio da Derek, andando a sedersi di nuovo sul divano.
“Cristina andrà perfettamente all’esame. Lei andrà bene!”
“Meredith, essere brava nella pratica non fa di lei brava anche nella teoria.”
“Ragazze, potreste abbassare la voce?”
Mark si era portato una mano alla tempia, fissando il battibecco delle due.
“Derek, diglielo anche tu che Cristina andrà benissimo.”
“Beh, non so…”
Meredith guardò male il moro, come per dire che l’avrebbe ucciso senza troppe spiegazioni.
“Non potrà mai risponderti, deve studiare, è chiaro.”
April aprì il minibar prendendo la barretta ai cereali che prima Mark aveva adocchiato.
“Cristina ti batterà su tutto il campo e quando te ne accorgerai sarà troppo tardi.”
“Oddio, sembra quasi che la Yang ti abbia assunta come suo avvocato difensore.”
“Il vostro capo vi sta ordinando di discuterne fuori.”
Meredith si girò verso il chirurgo platico quasi impazzendo. Fissò successivamente Derek, che era rimasto tutto il tempo fermo in mezzo alla stanza come un babbeo.
“Vado da Zola, se hai bisogno di me puoi cercarmi li.”
Meredith uscì come una furia dalla stanzetta, seguita dalla Kepner che ancora le gironzolava contro, infierendo sul fatto che Cristina Yang doveva studiare.
“Donne…”
Derek sospirò girandosi verso Mark. Il biondo si era allontanato senza troppe storie, andando a rioccupare il vecchio posto. Sembrava quasi scocciato mentre si massaggiava il collo con una mano.
“Io credo che…”
“Mi dispiace per prima. Hai ragione tu. Una figlia, una casa, hai tutto.”
Il tono sembrava quasi sconfortato, triste, deluso. Derek si portò le mani fra i capelli, avvicinandosi al chirurgo plastico.
“Uno solo. Chiaro?”
Mark alzò il viso di scatto. Derek aveva veramente accettato di farsi baciare da lui?
“E deve rimanere fra noi.”
Mark sorrise, abbassando lo sguardo.
“Lascia stare, Derek, stavo scherzando, io…”
“No. Va bene.”
Il moro si avvicinò, poggiando le mani sulle cosce del biondo. Fece peso sulle dita, avvicinandosi al volto di Mark.
“Non posso credere di dover studiare per tutti loro.”
I due si staccarono di scatto, quando Lexie entrò nella sala come un carro armato, seguita da Callie.
“Insomma, devono fare l’esame e la mia memoria fotografica non può ricordare ogni particolare.”
“Aspetta, anche Meredith ti ha chiesto di farlo?”
Le more passarono davanti ai due uomini, infilando entrambe il muso nel minibar.
“Non è per lei, dice che tu sei bravissima e non ne ha bisogno, perché il metodo Torres funziona sempre.”
“Ah, lo so.”
La donna prese compiaciuta un cornetto dal minibar, scartandolo dall’involucro per poi morderlo con molta ingordigia.
“Insomma, è per la Yang che sto facendo tutto questo lavoro.”
Derek e Mark se le guardavano in silenzio, con le facce arrossate. Quelle due avevano quasi scoperto ciò che doveva rimanere segreto.
“Oh, ciao.”
Lexie si accorse dei due una volta finito di scolare una bottiglietta d’acqua.
“Cosa sono quelle facce?”
I due si fissarono per poi tossire nello stesso momento, in modo quasi sospetto.
“Nulla, nulla…”
Derek sapeva che Lexie voleva stare con Mark e quello a cui aveva assentito l’avrebbe mandato dritto all’inferno.
“Grey che cosa ci fai qui? Devi leggere le mie cartelle!”
Alex comparve alla porta, sconcertato come se avesse corso per mezzo ospedale senza fermarsi.
“No, deve leggere le mie cartelle!”
Dietro di lui Jackson, con gli occhi blu puntati in quelli neri della ragazza.
“Sono arrivato prima io, sparisci Avery.”
Callie fissò i due e poi Lexie, per poi avviarsi verso la porta, con nonchalance, salutando i due uomini che ricambiarono senza troppi complimenti.
“Ve l’ho detto, leggerò tutto, datemi tempo.”
“Non abbiamo tempo, Lexie!”
Jackson entrò nella stanza, sormontando Alex per poi prendere la Grey per un polso e tirarla via.
“Avery, fatti da parte, la Grey è mia.”
Karev prese il polso libero di Lexie, tirandola verso di lui.
“Ragazzi, calma, posso farcela.”
“Karev il fatto che tu l’abbia trovata per primo non vuol dire che possa tenerla per te.”
“L’idea è mia!”
“Basta!”
Lexie si liberò dalla presa dei due litiganti, sbuffando.
“Se volete che continui ad aiutarvi, dovete smetterla di tampinarmi!”
I due la guardarono e poi si girarono verso i due spettatori, seduti comodamente sul divano della stanzetta.
Derek cominciò a sorridere, poggiando una mano sulla propria bocca per non farsi sgamare, mentre Mark alzava le spalle ridendo.
Lexie fissò i due per poi correre fuori dalla stanza.
“Ecco, bravo, l’hai fatta arrabbiare!”
Alex corse appresso a Lexie, lasciando dietro Jackson che, sbuffando, lo rincorse urlandogli contro, chiudendo la porta e lasciando i due uomini per la seconda volta soli.
“Oggi non c’è pace.”
Cominciò Mark, ridendo.
“Dobbiamo aspettarci anche un’entrata di Arizona, Miranda e chi altro?”
Mark lo fissò ridendo alla domanda. Non voleva che qualcun altro li interrompesse ancora e quindi prese coraggio. Si avvicinò a Derek e lo baciò. Il moro rimase di spiazzo, sentendo le morbide labbra del biondo premere sulle sue, mentre le mani viaggiavano verso il suo viso.
Ricambiò il bacio di Mark chiudendo gli occhi, posando le mani sulle cosce sostenendosi, per dargli più spazio. Si staccarono solo quando non ebbero più fiato. Derek boccheggiava sulle labbra del biondo, che continuava a dargli bacini sulle labbra schiuse.
“Sai baciare bene.”
Quella battuta fece sorridere Derek. Un complimento dal più grande donnaiolo del Seattle Grace, era qualcosa di raro.
“Ti ringrazio, anche tu.”
“Lo so, Derek. Io sono un dio.”
Le risate che susseguirono migliorarono la giornata di entrambi.
In fin dei conti si trattava solo di un bacio innocente, giusto?
 
 
 
Note: Ed ecco questa seconda storiella sulla mia coppia Slash preferita. Se trovate qualcosa di orripilante, potete farmelo notare con una recensione.
Dedico questa storia a mia sorella, che pazienza ogni giorno sulle mie sclerate per Grey’s anatomy.
  
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