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Autore: Cloudlight95    12/07/2015    3 recensioni
Hiccup la vide:una ragazza dalla carnagione pallida,capelli biondi sciolti al vento,occhi color mare e un viso puro dall'espressione che esprimeva una sola parola:guerriera.Era davvero bellissima...."Chissà da quanto tempo pratica karate,magari ha iniziato da bambina ed è cresciuta così...mi piacerebbe diventare bravo come lei".
Storia un po'insolita ma che spero che apprezzerete,se vi piace la continuerò con piacere anche se per ora l'ho classificate come One shot.Buona lettura
Genere: Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Astrid, Eret, Gambe di Pesce, Hiccup Horrendous Haddock III
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                        HTTYK-How to train your karate
La "Samurai Karate Berk" si riunisce il martedi,il giovedì sera e il sabato mattina;si tratta della più gloriosa scuola di Karate di Berk,anche perchè è l'unica.Ad ogni modo,quel martedì sera a varcare le soglie di quella leggendaria scuola e ad imboccare la via del karate fu un nuovo allievo:il suo nome riecheggia nell'aria come un vento di fuoco ed è il terrore dei draghi:Hiccup.

«Ohh andiamo papà!Come si allaccia questa cintura?».Sbottò Hic alle prese con la cintura bianca da stringere al karategi,era già stufo di tutto quell'ambiente.
«Prima regola del karate?Imparare ad allacciarsi la cintura da soli!».Rispose solennemente Stoick.«Ah ah ah...divertente se non fosse che io non voglio diventare un karateka,andiamo papà!Mi hai trascinato a forza qui dentro ma sai benissimo che non è quello che voglio!».
La cintura cadde per l'ennesima volta e in quel momento entrò entusiasta Gambedipesce.
«Allora Hic?Sei pronto?La lezione sta per iniziare!».
Era felice ed emozionato per l'ingresso di Hic nella scuola.«Già...sono proprio prontissimo...».Sospirò Hic col morale a terra.Suo padre alzò il tono di voce.«Gambedipesce per favore...fagli vedere come si allaccia la cintura!»
Velocemente il ragazzo grassoccio,con indosso un karategi  taglia extra large afferrò la cintura di Hic.
«Osserva,basta prenderla alle estremità,fare un nodo così e il gioco è fatto!».Hic non sepppe se ringraziare o meno l'amcico,fatto sta che riuscì ad allacciare la cintura.
«Forza figliolo!Il tuo cammino da karateka sta per iniziare!Non te ne pentirai,fidati di tuo padre».Hic si sforzò almeno di fingere un minimo di entusiasmo.«Woow...bè esploriamo questo cammino».Disse a denti stretti
Fece per uscire dallo spogliatoio ma Gambedipesce lo fermò.«Aspetta Hic devi toglierti le scarpe!Non ti allenerai se non a piedi nudi»."Ah fantastico,sempre meglio".Anche se riluttante Hic obbedì e si tolse le scarpe,stare scalzo lo faceva sentire vulnerabile.Gambedipesce lo precedette prima di entrare.«Quando entri fai esattamente quello che faccio io».
Così Hic guardò l'amico e lo imitò:appena entrato si inchinò e appena si fu rialzato si ritrovò osservato da molte facce sconosciute,era a disagio,molto a disagio«Maestro Eret,questo è Hiccup!».Esclamò Gambedipesce rivolto al maestro:un uomo alto e muscoloso con la stazza di un samurai.«E così sei tu il figlio di Stoick,molto piacere.Io sono Eret e sarà un piacere praticare karate insieme a te.».
Hic si sforzò di sorridere.«Si ehm...piacere mio».
Eret riprese.«Ascolta Hiccup,oggi devo assolutamente allenare il gruppo,stiamo lavorando sul combattimento ed è importante che io li segua.Ad insegnarti le basi sarà un'allieva.Astrid?Insegni tu le basi al nuovo arrivato?».«Si maestro!».
Hiccup la vide:una ragazza dalla carnagione pallida,capelli biondi sciolti al vento,occhi color mare e un viso puro dall'espressione che esprimeva una sola parola:guerriera.Era davvero bellissima.
I loro sguardi per un'istante si incrociarono e Hiccup ebbe l'impressione di essere nudo,il suo sguardo penetrante lo attirava ma contemporaneamente lo spaventava.Astrid si inchinò a Eret.«Molte grazie Astrid!».Poi il maestro si rvolse a Hic.«Ha la tua età e credimi non potrai avere una maestra migliore di lei».
Astrid si diresse verso Hiccup con passo inarrestabile,fino a che fu davanti a lui con un incantevole sguardo deciso.«Oss!».Esclamò inchinandosi a lui.
Hic in preda al panico totale si sentì perso."Cosa faccio ora?Sapevo che non era una buona idea venire qui!"Rimase paralizzato come una statua.
«Oss è il nostro saluto,è la base del karate.Prima dell'inizio e alla fine  di qualunque cosa,che sia un allenamento o una gara ci si inchina e si saluta chi è davanti a noi.A inchinarsi per prima è la cintura più bassa,ma stavolta ho iniziato io anche se sono cintura nera per spiegarti come funziona».
Parlava in tono tranquillo ma molto deciso e senza lasciar trapelare la minima emozione.Hic si inchinò timidamente senza staccare lo sguardo da lei.«Oss...».Disse incerto
.Era rosso come un peperone.
«Molto bene Hiccup,ricordati sempre di non staccare mai lo sguardo da chi ti sta davanti,neanche durante il saluto».Mentre parlava,i suoi occhi non si staccarono mai da quelli di Hic.«Adesso vieni accanto a me ed insieme,proviamo ad imparare la parata più importante:Gedan-Barai».
Hic obbedì e tentò di superare l'imbarazzo iniziale.«Metti il piede sinistro avanti e piega il ginocchio,trova la tua stabilità».Hic piantò il piede sinistro a terra e piegò il ginocchio.Con sua sorpresa in quella posizione si sentì in equilibrio.
«Molto bene Hic,quella è la posizione dove sei forte e in equilibio,adesso per eseguire la parata porta il pugno sinistro vicino alla spalla destra e immagina di strappare e gettare via qualcosa lungo il braccio.Il braccio destro invece portalo al fianco.Fallo insieme a me».
Hic riuscì ad eseguirla lentamente e un po'goffamente,perdendo l'equilibrio.«Non abbassare le spalle e non guardare a terra!Rimani forte in tutto il corpo e con lo sguardo fisso sull'avversario altrimenti...».
Astrid attaccò Hic con un calcio veloce e  mirato allo stomaco,il ragazzo neanche riuscì a vederlo,per fortuna si fermò un attimo prima di impattare.«Altrimenti l'avversario ti colpirà.Questa parata serve a bloccare attacchi bassi,come il Mae Geri che hai appena visto e se non eseguita con la giusta forza è inutile».Hic deglutì.Il viso di Astrid era a pochi centimetri dal suo.
«Ho capito,la giusta forza».Disse più imbarazzato che mai,arrossendo ancora una volta.Astrid lo squadrò stranamente per pochi secondi.Il cuore di Hic accellerò vertiginosamente,ma poi lei tornò in posizione."Fiuuu...".Hic tirò un lieve sospiro di sollievo."E' una ragazza della mia età ed è cintura nera e così forte e sicura.E io non riesco nemmeno a fare un Gedan come si chiama".
«Non preoccuparti,lo so che all'inizio può sembrare difficile ma ti assicuro che già dalle prossime lezioni questa parata diventerà un movimento automatico.Imparerai a farla così».
Astrid la eseguì velocemente e forte come un drago,l'impatto del piede al suolo fece tremare il pavimento di legno.Ne eseguì un'altra dalla parte opposta con un passo in avanti e poi tornò indietro sempre parando.
Hiccup la guardò stupefatto e dannatamente attirato da lei e dalla sua aggressività.Era come se attraverso il karate potesse esprimere la sua personalità,quello di Astrid non era karate...era il SUO karate."E'...davvero bellissima".Pensò.
"Chissà da quanto tempo pratica karate,magari ha iniziato da bambina ed è cresciuta così...mi piacerebbe diventare bravo come lei".«Ei tutto bene Hiccup?».
Senza accorgersene la stava fissando imbambolato a bocca aperta.«Ehm..sisi certo!Nessun probema!».Rispose tornando alla realtà.
Hic trovò qualche secondo per osservare anche l'allenamento degli altri allievi,guidati da Eret.Erano divisi in coppie,uno di loro attaccava e l'altro parava.«Via!».Gridò Eret.
Gli attacanti sferrarono un pugno all'avversario gridando energicamente,gli altri lo paravano e controattaccavano velocemente con un Mae Geri.Poi si rimiettevano in posizione:una gamba piegata in avanti,come per il Gedan Barai,ma senza star fermi,saltellando invece  lievemente avanti e indietro,spingendosi coi piedi.«Sono tutti bravssimi,guardarli è un piacere...ma non credo di poter mai essere bravo come loro o come te».
Quando Astrid si rivolse di nuovo a lui abbozzò un sorriso.«Kumitè.La simulazione di un combattimento.Non è certo un allenamento per principianti».«Loro,io...tutti abbiamo iniziato senza sapere niente proprio come te».
«Diventerai come noi Hiccup,devi solo crederci».Disse grintosa Astrid.«...Dici che posso farcela?».Chiese timidamente Hic.«Se ci metti passione niente è impossibile...allora Hiccup,che ne dici se riproviamo la parata insieme?».Gli diede una piacevole pacca sulla spalla.
Hic la guardò negli occhi:quanto erano belli.
«Si maestra Astrid!».Rispose soprendentemente deciso.Provò a prendere coraggio.«Chiamami pure Astrid se vuoi».«Oh...va bene Astrid,allora voglio riprovare>.Esclamò Hic.«Questo è lo spirito!»Subito Astrid assunse di nuovo la sua espressione guerriera.«Avanti,prima di tutto l'equilibrio!Piede sinistro avanti!».
Insieme a lei per un'altra ora,Hic provò e riprovò la parata Gedan Barai,ogni volta sbagliando qualcosa ma cercando di migliorarsi per quella successiva,miglioramento che però non avvenne mai.
«Non guardare in terra!Più forza!Mantieni l'equilibrio!Spalle dritte!».
Inizò a sudare,era stanco e ancora non era riuscito ad eseguirla correttamente.«Ti ho detto di metterci più grinta!»
.Si ritrovò sul punto di piangere.
"Basta"Si disse.
«Ahh non ce la farò mai!Basta,mi fermo qui,tanto sono stato costretto a venire qui da mio padre e diventare un karateka non è mai stato nei miei piani.Mi dispiace di averti fatto perdere tempo Astrid ma io...».
«Ei!Ora smettila subito!».Sbottò Astrid severamente.«Questa è una cosa che stai dicendo a te stesso perchè non hai fiducia nelle tue capacità.Cosa credevi?Che fin dal primo momento saresti stato in grado di imparare ogni cosa?Ognuno di noi qui ha iniziato come te e col tempo è migliorato,Io,Eret,Gambedipesce e tutto il resto del gruppo.Un karateka non demorde mai,Hiccup.Ricordatelo».
Hic distolse lo sguardo da lei.
«Te l'ho detto...».Disse tristemente.«Non sono un karateka».
«Se fosse vero...non mi avresti chiesto di riprovare Gedan Barai dopo la prima volta».Astrid colse nel segno.
Hic non potè negare la verità.«Si è vero...lo ammetto trovo il karate affascinante,quando mi hai mostrato come esegui la parata  e mentre guardavo il resto del gruppo sono rimasto sbalordito ma credimi...io non sono il tipo giusto per praticarlo».
Astrid non rispose.
La lezione del gruppo finì.«OSS!».Dissero maestro e allievi in coro,poi tutti si diressero agli spogliatoi.
Tutti tranne Eret e Gambedipesce,entrambi notarono una certa tristezza sul volto di Hic.
«Cos'è successo?Ti sei fatto male Hic?».Chiese il suo amico,sudaticcio e stanco.
«No sto benissimo».Sbottò lui.
«Maestro Eret,Astrid,grazie per l'accoglienza e la disponibilità e soprattutto per la pazienza ma non voglio continuare col karate.Mi dispiace».Fece per inchinarsi e salutare ma Astrid lo fermò.
«Se davvero ti dispiace allora datti un'altra possibilità!».
«No,davvero Astrid io...non ne sono in grado».Gambedipesce cercò di convincerlo.«Aspetta Hic,non arrenderti subito!Sono sicuro che se ti impegni ce la farai!».
Eret intervenne.«Perchè dici così Hiccup?Hai uno sguardo triste,significa che il karate ti piace ma che hai perso fiduicia in te perchè non riesci ad eseguirlo come vorresti,ma sei solo alla prima lezione!Non arrenderti...se ti piace non c'è assolutamente nulla che ti impedisce di praticarlo!Abbi fiducia!».
Hiccup sospirò"Lo sapevo che non era una buona idea venire qui...".
Pensò di nuovo a quanto gli era piaciuto vedere il kumitè degli altri allievi e le parate aggressive di Astrid."
Solo un ultima volta...".
«E va bene...allora proviamoci ancora».
Sia Eret che Gambedipesce tirarono un sospiro di sollievo.Astrid si posizionò davanti a Hiccup,poco distante da lui.«Al mio tre ti attaccherò con un Mae Geri ma stavolta non mi fermerò prima di colpirti,metti in pratica quello che ti ho insegnato e paralo.E non voglio sentire frasi come"Non posso farcela! o simili».
Hiccup deglutì,guardò Astrid:sembrava pronta per un attacco devastante,un calcio da lei avrebbe significato qualche costola rotta come minimo.«...Va bene,ci proverò...».Sussurrò.Ripensò a tutto quello che aveva imparato.
"Equilibrio,forza nella parata,sguardo verso l'avversario,spalle dritte."
Prese il respiro e annuì con la testa.Astrid di fronte a lui iniziò a contare.«1...2...».
Hiccup non staccò gli occhi da lei,sentì il corpo pieno di energia che stava per esplodere.Trattenne il fiato.
«3».
Vide Astrid scattare verso di lui attaccando con un Mae Geri,svuotò la mente e affrontò l'attacco sperando di riuscire a pararlo come gli era stato insegnato.Trovò l'equilibrio,sfoderò la parata,rilasciò l'energia dentro di sè.
«AHH!».
Sfogò la sua rabbia accompagnado la parata con un grido che provenì dal cuore e che sentì il bisogno di scatenare.
Astrid ancora una volta si era fermata un attimo prima di colpirlo,ma stavolta la sua espressione era soddisfatta.
«Ma guardati...posizione perfetta,spalle dritte e una forza spaventosa.Hai persino fatto il "Kiai".Il grido derivante dallo sfogo di energia.».
Hic si osservò.Il piede sinstro avanti era piantato a terra e la gamba destra leggermene piegata per un maggior equlibrio,non aveva mai distolto lo sguardo da Astrid,la mano sinistra a difesa del corpo e quella destra al fianco.Ci era riuscito:aveva eseguito Gedan-Barai,ed era finalmente soddisfatto di sè stesso.
«Come dicevo...se ci credi tutto è possibile».Sorrise Astrid.
«Bravissimo Hiccup!Che parata magnifica!».Esclamò Gambedipesce.«Ben fatto,bravo».
Disse Eret.Hic non volle togliersi da quella posizione."Inizia a piacermi".Pensò ora che era riuscito nell'intento.«Grazie...ma è tutto merito di Astrid».
«No,io ho solo finto di attaccarti,tu hai parato».Hic si rimise in piedi normalmente.
«E' stato come...sfogare la rabbia dentro di me,pensavo solo a parare e così ho fatto...».«Bene,la lezione ora è finita.Quindi Hiccup?Tornerai giovedì sera?».
Hiccup sorrise.«Potrei pensarci...».Prima di uscire si inchinò verso Astrid.«Oss».
«Oss».Rispose lei inchinandosi.
«Ti aspetto».

Angolo autore:Bene non so da dove iniziare...innanzitutto se avete letto questa storia vi ringrazio con tutto il cuore.Diciamo che l'intento iniziale era scrivere una Hiccstrid che avesse come sfondo il karate,sport che ho praticato e che ancora ammiro e rispetto,ma rileggendola credo sia avvenuto il contrario cioè una storia che parla di Hiccup che muove i primi passi nel karate mentre la Hiccstrid rimane sullo sfondo.Ad ogni modo è stata una storia che mi sono divertito molto a scrivere:le difficoltà e le incertezze di Hiccup erano le mie durante la mia prima lezione di karate mentre per Astrid mi sono ispirato all'insegnante con cui imparai le basi che era appunto molto forte e aggresiva ma anche con un cuore d'oro.Se vi è piaciuta fatemelo sapere,potrei anche continuarla visto che molte idee le ho già in mente e magari cercherò nella seconda parte di renderla una vera storia sulla Hiccstrid.
  
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