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Autore: Meer Jane Montrose    13/07/2015    4 recensioni
E poi c'era Mary, la sorella di mezzo. Abituata a non essere ricordata, sentendo spesso l'esclamazione «Mary chi?». Niente di eclatante nell'aspetto fisico, e tanto meno mostrava una intelligenza innata, per quanto si sforzasse.
Seppur poteva vantare di essere figlia di un gentiluomo, era sotto ogni aspetto una semplice e poco appariscente ragazza di campagna.
Genere: Introspettivo, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Mary Bennet
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Longbourn, nell' Hertfordshire, non era una tenuta di particolare bellezza ma considerando che il posto era circondato quasi solamente da campagne, avevano avuto la fortuna di essere una delle migliori famiglie fatta eccezione per i Lucas, che possedevano un titolo acquisito quasi per caso. 
I Bennet erano una famiglia del tutto comune, tranne che per l'inesistenza di eredi maschi diretti.
Mr e Mrs Bennet avevano avuto cinque figlie femmine che fatta eccezione per le ue maggiori, erano da ritenere completamente senza coscienza. Jane era bella e saggia, Elizabeth assennata e ragionevole per quanto avesse comunque commesso i propri errori, Catherine o per la famiglia Kitty era completamente in balia della minore, Lydia. Una ragazza convinta di poter ottenere qualunque cosa civettando senza pudore e nessuno si è poi molto sorpreso della fine che ha fatto, obbligata ad un matrimonio riparatore. 
Forse chi ha pagato di più lo scotto di quel capriccio è stato suo marito, Mr Wickham.
Lydia non era per niente facile da sopportare da nubile e non osava immaginare come fosse fra le mura di casa, investita del potere della padrona. 
E poi c'era Mary, la sorella di mezzo.
Abituata a non essere ricordata, sentendo spesso l'esclamazione «Mary chi?».
Niente di eclatante nell'aspetto fisico, e tanto meno mostrava una intelligenza innata, per quanto si sforzasse. 
Seppur poteva vantare di essere figlia di un gentiluomo, era sotto ogni aspetto una semplice e poco appariscente ragazza di campagna. 
Mary aveva sempre avuto difficoltà in tutto: se alle sorelle bastava un nastro o un cappellino nuovo per sentirsi felici, lei considerava tutte quelle trine e quelle finzioni totalmente inutili.
Se loro erano tutte naturalmente belle lei aveva la costante sensazione di essere una estranea in quella cerchia, un brutto anatroccolo. Lei leggeva tomi imponenti che avrebbero fatto sbadigliare le sorelle solo alla vista della prima pagina, cercava di migliorare il proprio far musica con il pianoforte che avevano e cantava anche se capiva lei stessa che il muggire di una mucca sarebbe stato più piacevole da sentire. 
Ma almeno lei ci provava. Capiva di non poter pretendere la fortuna di Jane ed Elizabeth, che avevano sposato uomini ricchi che addirittura le amavano, perchè non aveva una punta della loro bellezza. 
I suoi capelli erano lisci ed inconsistenti come fili, i suoi denti non erano perfettamente dritti, non aveva uno sguardo penetrante come Lizzie e il suo corpo non possedeva un solo accenno di femminilità che era invece prorompente in Lydia. 
Non poteva contare sull'appoggio del padre che era quasi sempre a far visita alla sua cara Lizzie e la madre era troppo occupata a ripetere quanta fortuna avevano avuto le sue figliole e il reddito annuale dei propri generi, compreso quel mascalzone di George Wickham.   
L'unica persona con cui parlare a Longbourn era Kitty, ma Mary temeva che fosse passato ancora troppo tempo perchè fosse totalmente fuori dall'influenza negativa di Lydia.
Perciò si sentiva incredibilmente sola, e questa solitudine venne leggermente messa da parte alla proposta di prestare aiuto nella nuova scuola del paese... nonostante tuto Mary aveva studiato molto, e non voleva sprecare il proprio tempo ad ascoltare le inutili fesserie delle due donne rimaste in casa.
Non avrebbe mai immaginato che sarebbe riuscita, anche se del tutto involontariamente, l'attenzione del nuovo maestro. 
Mary non lo trovava molto bello e non era nemmeno poi così giovane, passavano più di dieci anni fra di loro. Però Joseph era una persona giudiziosa e sembrava sinceramente affezionato a lei. 
Questo la convinse ad accettare la sua proposta di matrimonio, che la portò a sole tre miglia da Longbourn e le diede non solo un focolare tutto suo con l'inaspettato arrivo di un bellissimo bambino, ma anche più considerazione da parte della sua famiglia natale che fu decisamente sorpresa alla notizia e sì... anche un motivo in più alla madre, di potersi vantare delle figlie. 
Ricordava come il padre avesse bussato alla sua stanza il giorno della funzione.
Aveva spalancato gli occhi e l'aveva osservata a lungo. Lei si era velocemente voltata verso la toeletta, per controllare che non ci fosse nulla di anomalo nel proprio aspetto.
La sorprese notare che l'immagine riflessa del padre le sorridesse. 
«Non ti ho mai vista così raggiante, Mary.»
Mary Bennet sorrise. Forse, non era così insipida come tutti credevano. 

 
  
Meer.
   
 
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