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Autore: laragazzaverde    14/07/2015    1 recensioni
Una fitta terribile mi si insinua nel petto.
Capisco che è troppo tardi.
Morirò.
-gli ultimi pensieri di Dobby, un elfo coraggioso-
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dobby
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Siamo quasi in salvo, afferro la mano di Harry, penso intensamente a Shel Cottage e subito vortichiamo nel buio. L’ultima visione del salone che ho è il pugnale di Bellatrix che si scaglia nel vuoto. Una fitta terribile mi lacera il petto, chiudo gli occhi e aspetto con ansia l’impatto con il suolo. Di colpo atterriamo sulla sabbia. Non riesco a respirare. Il dolore mi percuote tutto il corpo. Lentamente riesco a sollevarmi in piedi e barcollando muovo qualche passo verso Harry. Lui mi osserva con sguardo disperso. Lentamente abbasso lo sguardo sulla lama conficcata nel pieno del mio petto. Improvvisamente capisco cos’è successo. Il pugnale che Bellatrix ha lanciato, è riuscito a raggiungermi.
Capisco che è troppo tardi, tropo tardi per fare qualunque cosa.
Morirò.
In pochi secondi riesco a ripensare alla mia vita. A quando ero solo un elfo domestico, con il semplice compito di servire un mago. Se qualcuno mi avesse chiesto come ci si sentisse ad essere me, avrei risposto che semplicemente mi sentivo inutile e utile nello stesso momento. Ero utile per il mago al quale prestavo servizio, infondo ogni suo desiderio era un ordine. Ma per me stesso io ero insignificante. Ero come tutti gli altri, nessuno si sarebbe mai ricordato di me.
Nella mia mente, invece, vorticavano grandi progetti. “Dobby, l’elfo libero e coraggioso”. Così avrei voluto che mi ricordassero. Ma ero solo un elfo domestico. E si sa, noi esistiamo solo per obbedire. Non capivo perché nessuno di noi si era ancora ribellato, era così ingiusto.
Poi quel giorno in cui ho sentito il mio padrone parlare di quel diario, che avrebbe fatto tornare Il Signore Oscuro. Parlava di Harry Potter. E allora ho subito pensato che era il mio momento, il momento in cui avrei potuto cambiare qualcosa, essere qualcuno. Forse quella volta ho combinato parecchi disastri, ma io semplicemente avrei voluto aiutare. Quando mi sono ritrovato fra le mani quel calzino, mi sono sentito per la prima volta in vita mia, vivo. Ho visto la libertà avvolgermi. In quel momento non ero solo un inutile elfo domestico. Ero Dobby.
Harry Potter dandomi la libertà mi ha dato tutto.
E in questo momento, anche se sono gli ultimi attimi della mia vita, non potrei essere più felice. Io, anche se lui mi aveva chiesto di non farlo, gli ho salvato la vita. E non mi importa se sarò io a rimetterci. Morirò con la consapevolezza di aver fatto qualcosa di buono; di essere stato un elfo coraggioso. Magari un domani parlando di Harry Potter non ci si ricorderà in primo piano di me, Dobby, l’elfo che ha perso la vita cercando di aiutarlo. Ma a me basta che sia lui a ricordarmi, a non farmi atterrire nell’oblio. Lui è stato uno dei pochi a essere gentile con me, nonostante fossi insignificante e banale. Per lui sono sempre stato qualcuno. E non avrei mai potuto chiedere di meglio.
“Dobby…no…AIUTO!” urla Harry disperato. Lentamente allungo le braccia verso di lui, che mi prende e mi distende delicatamente sull’erba.
Vorrei dirgli tante cose. Vorrei ringraziarlo per tutto. Per aver sempre in qualche modo pensato a me, per avermi dato importanza nonostante tutto.
Il dolore aumenta.
“Dobby, no, non morire, non morire…” implora Harry.
Vorrei dirgli che deve essere felice, che deve essere forte e continuare la sua battaglia. Io veglierò sempre su di lui.
Con un ultimo sforzo riesco a sussurrare il suo nome.
Io sono felice, sto morendo fra le sue braccia e non potevo chiedere di meglio.
Dobby è un elfo libero.
E piano piano mi abbandono definitivamente.


Buonasera a tutti.
Ho pensato di dare voce agli ultimi pensieri di Dobby, magari a volte viene tralasciato cosa abbia potuto provare lui in prima persona.
Se vi va lasciate un commento, mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate.
Laragazzaverde
   
 
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