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Autore: Eris_1990    15/07/2015    1 recensioni
Tutti quanti avete sentito parlare del film Maleficent e ovviamente della protagonista. La mia storia va a esaltare il momento in cui Malefica si risvegli senza ali, cercando di rispecchiare i propri sentimenti e di far capire il cambio della sua natura, dapprima pacifica e poi malvagia.
Io ho amato in particolare questa scena, spero possiate apprezzarla e trovarci le sensazioni e le emozioni di Malefica.
Genere: Angst, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Una cosa sola sembravano ricordare i suoi occhi appena svegli, il dolce viso di quell’uomo che le aveva giurato amore. Il suo cuore palpitava sperando di trovarlo accanto, di sentire la sua mano sul proprio volto per augurarle un buon risveglio. Dopo molto tempo si erano ricongiunti e non voleva perdere altri minuti, che separavano il suo viso da quello di Stefano.
Appena provò ad alzarsi però provò una fitta acuta di dolore, mentre una forza sconosciuta la attirava verso il terreno. Un urlo straziante si udì trasportato dal vento, se giunse all’orecchio di chi le aveva fatto quello sgarbo, Malefica non lo seppe mai.
Le era stata tolta l’unica cosa che la faceva sentire viva, che le permetteva di perlustrare la sua terra, di difenderla di proteggerla. Le avevano portato via le sue enormi ali. Strappate con crudeltà, da un uomo che diceva di amarla.
Era dunque quello il prezzo dell’amore?
Quel sentimento che le aveva turbato la mente fin dalla fanciullezza, da quando i suoi occhi avevano trovato quelli di Stefano.
L’uomo era dunque così, spregevole, cattivo e opportunista. La sua vera soddisfazione era vedere il proprio potere espandersi, a qualsiasi costo, persino quello della donna che si diceva di amare.
In quel momento i suoi occhi si tinsero del rosso il colore del dolore, la mente e il cuore divennero neri come l’odio che quel gesto aveva portato.
L’essere fatato che amava gli altri mettendo davanti prima il prossimo era scomparso, le era stato strappato come le proprie ali.
Dunque era quello il suo destino? Il sacrificio dell’amore l’aveva costretta a rimanere sulla terra ferma, in mezzo agli uomini senza avere più uno spiraglio sul cielo limpido.
Ebbene la terra in quel momento si sarebbe spenta e tutti avrebbero conosciuto la vera paura, il terrore che portava il nome della vendetta di chi prima aveva un cuore puro.
Le mani toccarono il terreno cercando una superficie sulla quale appoggiarsi per non perdere l’equilibrio,  mentre con la magia un bastone andò a completare la sua figura.
Avanzò lenta nell’oscurità, temendo di essere vista, così vulnerabile senza il suo vanto più grande.
Un turbine di emozioni popolavano la sua mente. Rabbia, tristezza, rancore e odio, ma qual’era il sentimento reale, cosa voleva davvero? Chi era lei per non avere il lieto fine?
Aveva perso sé stessa,  e con lei la brughiera si era tinta delle sue emozioni e paure, era diventata ciò che non avrebbe mai voluto. Così simile all’uomo, la vendetta l’aveva trasformata così che nemmeno lei si riconoscesse. Era troppo presa dall’odio, per riprendersi da quello che le stava accadendo.
Voleva solo rimanere sola, senza nessun legame o creature che la vedessero in quello stato … A che scopo? Nessuno, ormai quello che è stato non poteva aggiustarsi, le sue ali non sarebbero tornate.
Solo una cosa l’avrebbe resa all’apparenza più serena, la vendetta.
Nessuno l’avrebbe più fatta tornare quella di un tempo, ma lei stessa non voleva essere riportata quella di prima.
La verità era che il vero amore non esisteva, era morto con quell’uomo di un tempo che le sussurrava parole dolci, così come il ricordo di quel ragazzino che per toccarla aveva gettato via l’unico oggetto che possedeva.
Morto, come una parte di lei, che mai e poi mai sarebbe tornata. Almeno non in quella vita dove Malefica avrebbe regnato sovrana, tenendo il suo popolo a distanza dagli umani.
Tutto ciò che un umano tocca, prima o poi muore. Lei ne era un esempio, sebbene vivesse la sua anima era ormai morta insieme al suo cuore, soffocato sotto macerie intangibili che nessuno mai avrebbe spostato.
   
 
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