"Allontaniamoci finchè siamo in tempo"suggerì McCoy .
Kirk lanciò un 'occhiata alla dottoressa Dehner e prese sottobraccio MCoy portandolo lontano . "Sei sicuro che la ragazza non ci darà gli stessi problemi di Mitchell?" gli chiese sottovoce. "Per ora sembra stabile"
" Per ora non è rassicurante, forse sarebbe meglio lasciare anche lei qui"
MCoy lo fissò combattuto . Loki percepì che la ragazza riusciva a leggere i loro pensieri e si era resa conto che i due umani non nutrivano buone intenzioni nei suoi confronti. Avvertì il panico montare nella sua testa e sapeva che una persona spaventata poteva essere molto pericolosa.Sentiva che l'adrenalina potenziava i suoi poteri ma mentre si concentrava così intensamente sulla ragazza non si avvide che Mitchell aveva ripreso conoscenza e si era ricaricato di energia.Fu un attimo :Mitchell assorbi il campo di forza che lo imprigionava nella cella e scaricò la sua potenza contro Loki e gli umani risparmiando solo Elisabeth.I tre stramazzaro al suolo privi di coscienza.Mitchell non aveva bisogno di parlare con Elisabeth , sentivano l'uno i pensieri dell'altra.Lui sentiva la sua paura, paura della diversità e del potere che sentiva scorrere nel suo corpo e paura di non poterlo controllare.Mitchell si volto verso i corpi inerti dei federali e Elisabeth urlò"No, non ucciderli"
"Stavano per farlo a noi , perchè hai ancora pietà di loro?"
Elisabeth era confusa ma l'omicidio non era nelle sue intenzioni ,dopotutto era un medico."Andiamo via"
"Ci seguiranno ...."
"Forse non saranno così stupidi ,in caso contrario ci penseremo..."concluse trasciando via il suo compagno.
"Dove pensi di vivere , su questo pianeta desolato?" le chiese Mitchell osservando quella distesa di sabbia brulla.
"Perchè no?E' disabitato , se non diamo fastidio a nessuno forse ci lasceranno in pace.
Mitchell pensò che Elisabeth era una povera illusa , ma era l'unica compagna che aveva e col tempo l'avrebbe convinta che loro erano destinati a grandi cose, che l'universo era lì fuori per essere dominato.
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Il primo a risvegliarsi fu Jim Kirk. Era stordito e dolorante. In un attimo ricordò. Osservò con orrore e smarrimento la cella vuota. Si chinò sui corpi inerti dei suoi amici, col terrore di scoprire che a causa della sua indecisione fossero morti. Invece entrambi respiravano ancora, quindi decise che la sua priorità era dare la caccia a quello che era stato il suo migliore amico e che ora era una minaccia per l'umanità. Imbracciò il fucile phaser e azionò il tricorder. Gettò un ‘ultima occhiata ai suoi compagni assicurando loro, che tutto sarebbe andato bene. Analizzando i dintorni riuscì facilmente a isolare dei segni vitali. Il tricorder li registrava ancora come umani , ma dopo quello che Kirk aveva visto faceva fatica a catalogare Mitchell e Denher come facenti parte della loro razza. Cominciò a correre, non aveva un piano, sapeva che la morte poteva essere la conseguenza più probabile del suo scontro con Mitchell , ma sapeva anche che non aveva altra scelta. Doveva proteggere le persone che amava, prima, e il resto dell’umanità, dopo.
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Quando Loki riprese i sensi si accorse che era solo con McCoy e fu colto dal panico. Forse Mitchell aveva ucciso Jim. Aprì la mente e si accorse che poteva captare i pensieri del suo compagno, ma quello che udì non gli piacque. Jim Kirk stava affrontando Mitchell e pensava di poterlo fare da solo. Sentiva chiaramente anche i pensieri di quello che ormai era diventato una specie di semidio: non c'era alcuna pietà, per lui gli esseri umani erano diventati poco più che formiche, fastidiose, da calpestare. Loki ne ebbe orrore e si chiese se anche lui fosse stato così crudele in passato e se una volta tornato ad asgard e tornato in possesso delle sue arti magiche avrebbe dimenticato la compassione che questi esseri umani gli avevano insegnato. Se sarebbe tornato avido di potere e di vendetta come era sempre stato in passato. Non era tempo di domande si disse mentre correva a perdifiato verso il posto dove avvertiva la presenza del suo compagno e dei due potenziati, era tempo di agire.
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Jim Kirk da dietro una roccia osservava quello che era stato il suo amico Gary Mitchell modificare l'habitat brullo della radura, facendo sgorgare l'acqua da una fonte e facendo germogliare miracolosamente l'erba dall'arida sabbia. Elisabeth lo guardava incantata. Jim tolse la sicura al fucile e puntò esitante sul suo amico. Ora pareva così innocuo. Che doveva fare ?
"Nel momento in cui avrai deciso sarà comunque troppo tardi . "
La voce di Gary Mitchell risuonò direttamente nella sua testa. Sapeva che era lì .Il prossimo pensiero di jim fu "Sono morto"