Serie TV > Teen Wolf
Segui la storia  |       
Autore: Aaron Vardamir    17/07/2015    3 recensioni
A volte i sentimenti per qualcuno nascono quando meno ce lo aspettiamo e molte volte sono rivolti a persone che non avremmo mai immaginato di poter amare. Cosa succederebbe se tra Scott McCall e Liam Dunbar nascesse qualcosa? In che modo averebbe? Funzionerebbe tra di loro? POSSIBILI SPOILER TEEN WOLF / La storia parte dalla 4x03.
Genere: Drammatico, Generale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, Crack Pairing | Personaggi: Liam Dunbar, Mason, Scott McCall, Stiles Stilinski, Un po' tutti
Note: Lemon, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


POV: SCOTT

‹ Ma certo che sei ancora il capitano. Sei migliorato a scuola, come ti ha detto il coach, no? ›

Queste sono le parole che pronuncia Stiles mentre ci avviamo insieme verso il campo da Lacrosse, usa un tono veloce e agitato come è solito fare. Un po' dei suoi capelli castani sono spalmati sulla fronte, come se si fosse fatto una bella sudata. Non abbiamo ancora cominciato ad allenarci e già il suo corpo è in sudorazione, il suo battito è accelerato, probabilmente è preoccupato per le mille cose che stanno succedendo in questo periodo. Davanti a noi si apre il campo da Lacrosse, vasto e completamente verde. Nell'aria è presente un lieve venticello ma per il resto fa abbastanza caldo, il sole illumina i dintorni e sento che nelle vicinanze un gruppo di persone sta urlando, sono voci agitate, devono essere quelli del primo anno che si allenano per entrare nella squadra.

« Si...ma non mi ha mai detto che sono di nuovo nella squadra. Mi ha solo detto di venire alle selezioni di oggi. »

Affermo mostrandomi abbastanza preoccupato, la mia voce è bassa e ho un po' di esitazione in ciò che dico. Ormai non sono più sicuro di niente nell'ultimo periodo, non so che fare, non so se pensare alla scuola, al fatto che ora sono un alfa e che devo preoccuparmi del mio branco, dei miei amici, sento che sta per succedere di nuovo qualcosa di brutto e dopo Allison non so se posso farcela. Cerco di nascondere il viso da Stiles che capirebbe subito come mi sento, così solo poco dopo alzo la testa, assumo un'espressione rilassata e lascio che continui la conversazione mentre continuiamo a camminare.

‹ Abbiamo delle cose più importanti a cui pensare. L'hai già detto ad Argent? ›

Mi domanda lui, come se mi avesse appena letto nel pensiero. A quanto pare entrambi siamo del parere che il Lacrosse non è al primo posto nelle cose di cui dobbiamo preoccuparci. Rivedere Kate Argent ci ha creato qualche “disagio”, si potrebbe dire così. È diventata una delle nostre priorità e dobbiamo capire quale sarà la nostra prossima mossa. Oltre al fatto che hanno rubato dei soldi dalla cripta degli Hale per chissà quale motivo, ormai non sappiamo neanche più dove girarci.

« Gli...ho mandato un messaggio, ma non mi ha risposto. »
‹ Gli hai detto che sua sorella Kate è tornata tra i vivi via messaggio? ›

Quando ho mandato il messaggio ammetto di aver pensato che non fosse una delle idee migliori, ma chiamarlo? Non abbiamo mai avuto un rapporto particolare, non parliamo mai più di tanto dal vivo e dovrei chiamarlo al cellulare?

« Non avevo soldi per chiamare in Francia. »

Aggiungo io infine, cercando di trovare qualcosa che sembri più plausibile. Del resto anche questo era uno dei motivi quando ho dovuto decidere come contattarlo, non è che io e mia madre possiamo vantarci di avere un conto in banca pieno di soldi. Io cerco di aiutare in casa con il lavoro part-time da Deaton, ma la paga è quella che è e mia madre è troppo orgogliosa per accettare i miei soldi.

‹ Già, tu avresti problemi coi soldi. Prova a pagare una risonanza ad Eichen House. ›
« Un'altra notifica? »

Le parole di Stiles vengono accompagnate dal suo sguardo che si sposta verso destra per un paio di secondi. Ha l'aria agitata mentre parla di questo argomento, sento odore di preoccupazione e l'espressione che ha in questo momento fa preoccupare anche me. L'ultimo evento ha colpito duramente tutti noi, ma credo che Stiles sia stato quello che ha maggiormente sofferto. Qualcosa ha usato il suo corpo per fare male ad altri, per fare male a qualcuno a cui volevamo bene...e in più ora sorge anche il problema del Eichen House. Non è giusto, non se lo merita, non lui.

‹ Si, su questa c'è scritto “ultima”. Ma poi, cosa stiamo a fare qui? Abbiamo centodiciassette milioni di problemi e preoccuparci del ruolo nella squadra non è uno di questi. ›

Riesco a sentire solo una parte di ciò che dice, poi la mia attenzione viene rubata da qualcosa di sorprendete oserei dire. Alle spalle del mio migliore amico qualcosa cattura la mia vista, un ragazzo, vestito con l'equipaggiamento da lacrosse e posizionato in porta.

« Ora lo è. »

Esclamo a parole nette, facendo girare il suo sguardo nella stessa direzione in cui sto guardando io. La scena che appare davanti ai nostri occhi mi fa salire di molto la preoccupazione e non per quanto riguarda eventi sovrannaturali, pericolosi assassini o stalker con kanima alla portata. Un ragazzo, dall'aspetto e dall'altezza probabilmente del primo anno, una matricola insomma, para con la racchetta da lacrosse una palla dopo l'altra. Nessuno riesce a fare punto, quel piccoletto è velocissimo e sembra che non compia la minima fatica nei suoi gesti.

‹ Chi diavolo è quello? ›

Stiles lo dice e io lo penso. Davvero, chi diavolo è quello? Lo osserviamo entrambi con stupore, come fa a parare ogni singola palla? Ad un certo punto il piccoletto alla porta fa qualche passo avanti e si toglie via il casco di protezione.

‹ Forse dovremmo allenarci un po'. ›

Sento Stiles parlare ma non gli rispondo. Lo seguo e il mio sguardo rimane su quel ragazzo che conversa con un altro paio di studenti. Uno ha un volto familiare, biondo e capelli corti ma ora non ricordo esattamente il nome. Il ragazzino è davvero bravo, ha i capelli castani, gli occhi chiari, credo azzurri più precisamente e ha una statura normale per essere una matricola. Oggettivamente penso che possa essere considerato bello, però non dovrei pensare a queste cose adesso. Devo allenarmi e tenere gli altri pensieri a bada.

[ … ]

L'allenamento ci ha fatto sudare molto, così ci siamo fatti una bella doccia e ci siamo cambiati. Lo spogliatoio è pieno, anche se ormai molte matricole se ne stanno andando e la stanza comincia a svuotarsi lentamente. Ho scoperto che il ragazzino si chiama “Liam”, l'ho sentito mentre parlava con un suo amico e sembravano molto sicuri di entrare in squadra, anche se non so perché nella voce del ragazzino ho notato un po' di preoccupazione. Forse ha paura di sbagliare qualcosa. Mentre sistemo la cartella e le varie cose nell'armadietto, vedo Stiles che mi fa cenno di girarmi. Dietro di me è presente il ragazzino, non sta parlando con nessuno e credo che il mio migliore amico abbia in mente di chiedergli qualcosa.

‹ Ehi, Liam. Ti dispiace spiegarci cos'è successo là fuori? ›
- Che vuol dire? -
‹ Quell'esibizione. Quel numero da circo. ›
- Quale numero da circo? -
‹ Hai parato tutti i tiri. ›
- Ero in porta. -
‹ Si, ma non hai mancato nemmeno un tiro. ›
- Si ,ero il portiere. Avete mai giocato a questo sport? -

Ascolto con pazienza la loro conversazione, cerco di captare odori o emozioni che potrebbero farmi capire qualcosa sul ragazzo. L'unico odore che sento però è quello di sudore, in questa stanza è dappertutto e ammetto che non ci si fa mai davvero l'abitudine. Inoltre riesco a percepire un odore particolare, un profumo addosso a Liam. Deve esserselo spruzzato poco fa, è davvero buono. Comunque sia io che Stiles siamo del parere che il ragazzino possa avere qualcosa di “particolare”, come fa ad essere così bravo? Lo è veramente oppure anche lui è qualcosa di sovrannaturale? Purtroppo i miei sensi non percepiscono niente, quindi quasi sicuramente non è un licantropo.

« Sei del primo anno, giusto? »
- Si. -
‹ Ma non eri qui lo scorso semestre. ›
- Mi sono trasferito dalla Devenford Prep. -

Come pensavo, è una matricola. Però è arrivato in questa scuola soltanto ora, durante lo scorso semestre ne io, ne Stiles l'abbiamo mai notato. Qualcosa in questa conversazione fa aumentare il suo battito cardiaco, sopratutto quando ci dice di essersi trasferito da un'altra scuola. Perché è preoccupato? Sta mentendo, ma qual'è il motivo? Ci sta nascondendo qualcosa? O forse...

« Ti sei trasferito? »
- Si -
« No, sei stato espulso, non è così? »
- Ok. Che sia stato espulso o che mi sia trasferito, che v'importa? Sono venuto qui per giocare a lacrosse. Vi servono dei bravi giocatori, no? -

Colpito nel segno, ma perché sarà stato espulso? Non sembra avere l'aria di uno altamente pericoloso, è un ragazzino e non noto niente di strano. Certo, ci sta mentendo ma magari per un altro motivo che noi non possiamo sapere. Magari ha fatto una stupidaggine e se ne vergogna. Sono quasi sicuro che Stiles indagherà a fondo in questa faccenda, spero soltanto che questa volta nessuno di noi finirà nei guai.

‹ No, non ci servono altri bravi giocatori. ›
« A dire il vero, un paio ci farebbero comodo. »
‹ Ok, come sei diventato così bravo? Sei sempre stato così bravo? O è successo all'improvviso, nel giro di una notte? Sei stato in giro per i boschi durante la luna... ›
« Stiles! »

Lo fermo prima che possa dire qualcosa di stupido. Cosa gli prende? Adesso sta cominciando lui ad agitarsi, il suo battito cardiaco è accelerato e ha cominciato a fare quei movimenti con le mani che di solito si mette a fare quando è preoccupato per qualcosa. Forse ha paura di non riuscire a giocare quest'anno, sopratutto se cominciano ad entrare altri bravi giocatori.

- Sentite, me l'ha insegnato il mio patrigno, ok? È diventato capitano della squadra quando era al secondo anno. Come te.

Si riferisce a me e mi guarda brevemente negli occhi, ha uno sguardo speranzoso in questo momento. Ci tiene davvero ad entrare in squadra, chissà quanto deve essersi allenato. Forse questa volta ci siamo sbagliati, è davvero solo bravo e qualche giocatore in più non può farci male.

- E si..sono semplicemente bravo. -
« Non stava mentendo, ora »

È anche molto sicuro di se e sfacciato, mi piace. Cioè mi sta simpatico, mentre lo sguardo di Stiles mi fa capire che è del tutto contrariato. Credo sia ancora sospettoso nei suoi confronti, ma penso sia dovuto tutto alla sua preoccupazione di non riuscire ad essere bravo anche lui. Un po' mi dispiace, ma ci servono bravi giocatori o rischiamo di perdere le prossime partite.

[ … ]

Dopo la fine delle lezioni siamo tornati nello spogliatoio per prepararci, tra poco minuti ci saranno le selezioni e io ho appena saputo che non sono capitano della squadra, in pratica tutti i ruoli sono da riassegnare. Ora il fatto che ci siano altri bravi giocatori come Liam non mi sembra più tanto una cosa positiva, forse se lo meriterebbe però. Io sono bravo grazie ai miei poteri, ma sarei riuscito a diventare capitano se non fossi diventato un licantropo? Anzi, sarei riuscito ad entrare nella squadra e a non stare in panchina? Ci tengo ad essere capitano, ma mi chiedo se sia giusto.
Usciamo dallo spogliatoio, ci avviamo velocemente verso il campo e cominciamo a correre intorno al perimetro per riscaldarci. Dobbiamo fare un certo numero di giri del campo, ovviamente prima finisci, più “punti” guadagni e più sono le possibilità di diventare capitano. Ogni passaggio e allenamento che dovremo affrontare, verrà valutato dal coach.
I minuti passano e io sono uno tra i primi a finire, non posso dire lo stesso di Stiles. Lui è arrivato ultimo purtroppo e ha il fiatone. È tutto sudato e io cerco di aiutarlo a reggersi in piedi. Ora la mia preoccupazione non è rivolta solo a me, ma anche sopratutto al mio migliore amico. Spero che vada meglio nei tiri in porta, magari lì riuscirà a recuperare punti.

‹ Chi è arrivato primo? ›

Alla domanda di Stiles faccio un cenno con la testa in avanti. Precisamente nella direzione in cui è presente Liam che dopo aver finito di correre, sta facendo qualche flessione molto velocemente e non ha neanche un filo di fiatone. Ammetto che mi sto preoccupando non poco.

‹ È un essere umano, almeno? O è un ghepardo mannaro? Esiste davvero? Cioè, è reale? ›
« Penso sia solo molto bravo. »
‹ Sto per vomitare. Portami via! ›
« Dai, andiamo! »

Accompagno un attimo Stiles a bere, mentre il coach intanto passa al prossimo allenamento. Sceglie un ragazzo a caso e lo fa mettere in porta, intanto il resto degli altri, compresi noi, veniamo messi velocemente in fila a qualche metro di distanza dalla porta. Ci viene data una racchetta da lacrosse e Stiles a quanto pare è il primo a dover tirare, incrocio le dita che faccia punto. Non dovrebbe essere troppo difficile questa parte, nei tiri si è allenato tanto e ormai dovrebbe essere migliorato. Pochi secondi dopo, la palla finisce dentro la racchetta del portiere. Tutti i ragazzi lo guardano con incredulità e a qualcuno sfugge una risata. Lo vedo dirigersi accanto a me, ha un'espressione delusa e allo stesso tempo arrabbiata. Il prossimo a tirare è Liam.

‹ Magari è solo bravo a segnare e poi è inutile in campo. ›

Due secondi dopo, Liam tira e la palla finisce dritta in porta. Mi sa proprio che entrambi dovremmo essere molto ma molto bravi nei prossimi passaggi, almeno se vogliamo entrare in squadra.

‹ O magari è perfetto in ogni ruolo. Lo odio! ›
« Non devi odiarlo. Ci servono nuovi giocatori. »
‹ Anche un nuovo capitano? ›

L'ultima sua frase, quella sua domanda retorica fa scattare qualcosa in me. Mi dirigo velocemente davanti alla fila, tengo ben stretta la racchetta e afferro una palla con essa. Sorrido soddisfatto e sicuro di me, in questo tipo di allenamento non può battermi nessuno. Non voglio usare i miei sensi da lupo, voglio dimostrare che posso essere bravo anche da umano. Mi posiziono, punto la porta e lancio con forza la palla verso quest'ultima. Ovviamente colpisco il palo, ma perché? Cosa mi sta succedendo? Non dovevo essere così sicuro di me stesso, se continuo così non riuscirò mai a riprendere il mio ruolo da capitano.

< Bravo, McCall. >
‹ Ehi, Garrett. Sta zitto! ›

I tiri che si susseguono non so neanche come descriverli. Pessimi? Sfortunati? Orribili? Sia io che Stiles stiamo facendo pena, ho addirittura buttato la palla oltre la porta per due volte di fila. Mentre ovviamente Liam non sbaglia neanche un tiro, fa sempre punto e tutti gli applaudono, tutti tranne io e Stiles. Ad un certo punto mi rompo le scatole, decido di fare una pausa e mi allontano brevemente dagli altri. Stiles mi raggiunge.

‹ Ehi, che ti succede?! ›
« Non lo so, non è giornata. »
‹ Non è giornata? Stavi per morire, ho sofferto solo a guardarti. ›
« Non hai azzeccato un tiro. »
‹ Si, sono una schiappa, Scott. Tu sei...sei un Alfa. ›
« Non in campo, dove devo comportarmi da umano. »
‹ Beh, il tuo lato umano è pessimo in questo momento. Non credi sia il caso di usare un minimo dei tuoi poteri? ›
« Non è corretto. »
‹ Lo so...ma odio vedere questo del primo anno che arriva dal nulla e ti ruba il posto, dopo che ti sei fatto il culo. Lo odio! ›
« Non mi ruberà nulla. »

Poco dopo ecco che a qualche metro di distanza Liam compie un altro punto e gli altri ragazzi lo applaudono più che mai. Ora non sono più tanto sicuro delle mie capacità, dovrei usare i poteri come mi suggerisce Stiles? Non li userei tutti, solo in parte. Non sarebbe del tutto barare. Per un attimo le mie iridi brillano di un rosso intenso, se per conquistare il ruolo di capitano devo usare qualche “aiuto”, allora così sia.
Una decina di minuti dopo il coach ci fa riunire tutti, ora si passa al prossimo allenamento. Finstock fa raccogliere a me e a Stiles le racchette e poi ci ordina di andare in difesa. Tutti noi ci sistemiamo a dovere e ci prepariamo alla partita di prova.

‹ Ancora non sappiamo se anche lui è un lupo mannaro. In tal caso, sta barando. Dovremmo farlo anche noi. ›
« Ma non lo è, me ne sarei accorto. Avrei sentito il suo odore. »
‹ Forse dovremmo avvicinarci. ›
« Credo di aver trovato il modo per farlo. »

Il primo ragazzo comincia a correre verso di noi, dietro c'è la porta e noi dobbiamo evitare che gli altri riescano a tirare o a provare a fare punto. Velocemente uno del primo anno si avvicina, Stiles non riesce a fermarlo ma io con un salto e un colpo di stecca gli faccio cadere la palla dalla sua racchetta.

< Quelli sono i miei ragazzi! >

Sento il coach urlarci contento, ha una faccia soddisfatta e questo significa che sia io che Stiles stiamo recuperando punti. Se continuiamo così, possiamo di nuovo raggiungere la vetta insieme. Batto il cinque a Stiles e dopo esserci congratulati tra di noi con uno veloce sguardo, ci risistemiamo ai nostri posti. Un altro ragazzo, maglietta verde e statura media, corre più velocemente del precedente verso di noi ma prima che possa provare anche solamente a tirare, io e il mio migliore amico lo fermiamo placcandolo e lo facciamo cadere a terra. Alcuni secondi dopo ci prova un altro della squadra, indossa una maglietta blu e cerca anche lui di provare ad andare verso la porta. Io e Stiles lo fermiamo nello stesso modo in cui abbiamo fermato quello prima, stiamo recuperando davvero tanti punti.

< Ecco come vi voglio! Ecco come si fa! >

Contenti di come sta andando questa parte dell'allenamento, io e Stiles saltiamo in aria facendo battere i nostri petti. Lui cade ma si rialza subito come se non fosse successo niente, mi scappa una breve risata e subito dopo ci rimettiamo in posizione. Ora è Liam quello che deve fare punto. Corriamo entrambi verso di lui, così da fermarlo prima che possa fare più di due passi ma i nostri sforzi sembrano vani. Riesce a schivarci con agilità e qualche secondo dopo lancia la palla facendo punto.

# È stata fortuna! #
‹ No, Malia, non metterti in mezzo! ›
# Ripetiamolo! #
< Tesoro, non si ripete nulla, ci stiamo solo allenando. >
# Scommetto dieci dollari su Scott e Stiles. #
< Ci sto. Ehi, Liam. Torna in posizione! >

Non so se l'intervento di Malia sia servito a qualcosa e se stavolta riusciremo a fermarlo, ma sicuramente ci proverò con tutte le mie forze. Non gli permetterò di raggiungere quella dannata porta. Io e Stiles ci mettiamo in posizione, Liam torna al suo posto e i nostri sguardi si incontrano per breve tempo. Sono sguardi di sfida e ora vedremo chi vincerà quest'ultima. Cominciamo tutti a muoverci, Stiles è il primo che cerca di fermare Liam ma senza avere alcun successo. Io arrivo poco dopo da dietro senza pensarci un attimo e lo alzo con forza, facendolo a cadere a terra con violenza. Si sente un potente tonfo, forse ho usato troppa forza.

< Fermi! Non toccatelo! >
- Sto bene, Coach. Sto bene. -

Il ragazzino finisce di parlare e prova a rialzarsi, ma quello che succede non mi piace. Urla di dolore, non riesce a reggersi in piedi e così io e Stiles lo afferiamo da dietro cercando di aiutarlo a stare in piedi. Cos'ho fatto? Perché l'ho fatto? Ho pensato solo a me stesso e ora il nuovo ragazzo rischia di rimetterci qualcosa.

- Penso...penso sia la gamba. -
‹ Ti portiamo in infermeria. ›

[ … ]

< Dovrà andare in ospedale, mi dispiace. >
- Cosa? Aspetti, ne è sicura? Guardi...io sto bene. -

L'infermiera della scuola non ha tempo di fermarlo che il ragazzino prova a mettersi in piedi, finendo solo per urlare nuovamente di dolore e assumere un'espressione sofferente. Lo aiuto a stendersi nuovamente sul lettino e lo guardo con preoccupazione. Stiles è fuori dalla porta, hanno lasciato entrare solo me e io non so che fare. Perché ho fatto l'egoista in quel modo?

« Starà bene? »
< Potrebbe essere una distorsione o una frattura, dipende dalla gravità della situazione. Ora dobbiamo solo aspettare l'ambulanza che lo porterà in ospedale. Lì faranno un controllo più dettagliato. >

Mentre l'infermiera parla, Liam tiene lo sguardo basso. Percepisco della sofferenza, non fisica ma più psicologica. Inoltre sento anche che è leggermente arrabbiato, ma non con me, è come se fosse arrabbiato con se stesso. Ma perché dovrebbe? Non è colpa sua, è mia tutta la colpa. L'ho fatto io volare in aria. Tutto questo perché volevo essere il capitano di una stupida squadra di lacrosse. Spero che non sia niente di grave, non userò davvero mai più i miei poteri in campo. Non se mi fanno fare queste stupidaggini.

|| Salve cari lettori, ringranzio in anticipo chiunque abbia usato parte del suo tempo per leggere questo capitolo. Invito chiunque abbia voglia a lasciare una recensione, desiderei tanto sapere in cosa posso migliorare, se vi è piaciuta o qualunque altra cosa vorreste riferirmi. Non pubblicavo qualcosa su efp da molto tempo, quindi spero di essere migliorato e che questa storia possa piacere. Nelle seguenti settimane cercherò di pubblicare i prossimi capitoli, alcuni saranno dal punto di vista di Scott e altri da quello di Liam. Detto questo, alla prossima! ||

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Teen Wolf / Vai alla pagina dell'autore: Aaron Vardamir