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Autore: MarioT    17/07/2015    0 recensioni
“Scusami, non ti voglio offendere ma rimaniamo solo amici”. È questa la frase che in 17 quasi 18 anni di vita ho sentito più volte dirmi.
Io sono Mario, ho 17 anni e vivo a Napoli. Ho una caratteristica, non ho mai baciato una ragazza e non sono mai stato fidanzato con nessuna.
Salve a tutti! Questa è la mia prima storia sia scritta che pubblicata, quindi vi prego siate gentili!
Genere: Comico, Commedia, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 2

Luglio!
Prima di arrivare a quel mese fatidico dovevo però superare Luglio, un mese che effettivamente mi annoia perché essenzialmente non faccio nulla e sto giorno dopo giorno al nostro locale steso sul divano a pensare a quante respinte abbia ricevuto da settembre fino ad ora e ovviamente Fede e Riccardo mi consolano tra lattine di bibite gassate e pizzette. Però a dare uno scossone al mese ci pensò Nina, chi è Nina? Bhe è una ragazza con cui avevo legato nei vari anni di superiori solo per conoscere Riccardo (la mia dignità ringrazia ancora eh) con ovvio odio da parte di Federica. Ci invitò alla sua festa di 18 anni che si teneva a Posillipo, eravamo abbastanza riluttanti all’idea ma ci facemmo convincere dal fatto che alla fine ci saremmo potuti di divertire; alla fine è sempre una festa! E poi c’era cibo gratis! Arrivammo al giorno della festa e andammo a prendere Fede con mio padre giù che ci aspettava in macchina. Io in jeans, camicia e cravatta mentre Riccardo in un elegante smoking che metteva in risalto ogni qualità fisica che aveva ma quando lei uscì dalla sua camera noi rimanemmo a bocca letteralmente aperta o meglio Riccardo (ma anche io non fui da meno) che spalancò la bocca e sgranò gli occhi alla vista di Federica in un vestito da sera blu notte con spaccatura all’altezza delle gambe, “Ehi… EHI! Chiudi la bocca che altrimenti entrano le mosche su!” e pensai tra me e me “Beato lui”. Secondo me anche suo fratello ne rimase impressionato e stranamente ancora non aveva spifferato nulla sulla relazione della sua sorella più piccola. Arrivammo a Posillipo e ci dirigemmo al luogo della festa, un locale abbastanza grande che riusciva a contenere tutte le decine di invitati presenti. Avevamo optato per una serata tranquilla in cui non ci saremmo dovuti mettere in mostra quindi per educazione cercammo innanzitutto la festeggiata che trovammo vicino al DJ, inutile dire che anche lei non stava affatto male ma alla fine il vecchio connubio bionda-occhi azzurri non sbaglia mai (con la combo seno prosperoso allora è finita) e il vestito bianco che era tra i più scollati mai visti ma alla fine faceva il suo “sporco lavoro” ovvero mettersi al centro dell’attenzione. Le facemmo gli auguri e ovviamente rimase qualche secondo in più su Riccardo abbracciata ma stranamente Fede rimase impassibile almeno fino a quando non mi diede una calcio col suo tacco a spillo sulla mio piede destro giustificandosi dicendo che doveva sfogare la rabbia… il mio piede destro ha qualcosa da contestare! Alla fine la serata è andata avanti senza grossi intoppi, tra ragazze che si avvicinavano a Riccardo e bellocci in giacca e cravatta mezza slacciata che provavano ad avvicinarsi a Fede con conseguenti reazioni dei due, ci avviammo verso il momento della torta (che poi non ho mai capito perché si fa a mezzonotte… ormai è finito il giorno del tuo compleanno!!! Non ha senso!) e fu lì che qualcosa scattò. Nina dopo aver fatto le foto di rito ci chiamò tutti a se: “Ringrazio ancora tutti per essere venuti alla mia festa accettando il mio invito ma ho un desiderio per questo mio compleanno ormai arrivato al termine, vorrei che Riccardo suonasse qualcosa per me”. “Ecco qua! Lo sapevo” pensai di primo impatto ma Riccardo non si fece prendere alla sprovvista, si alzò dal divanetto e disse:”Io vorrei ma semplicemente io non suono ma canto, quello che suona è Mario non io” ma Nina non si fece troppe preoccupazioni e disse che voleva assolutamente sentirlo cantare l’omonima canzone di Ed Sheeran e così fu. Salimmo sul palchetto posto di fronte ai divanetti e ai tavoli e iniziò la nostra esibizione fuori programma con ovvio protagonista il mio amico, eh già tutti gli occhi a lu… cosa? Che strano… eppure ero sicuro che una ragazza mi stesse guardando… va beh mi sarò impressionat… NO! Stavolta ne sono sicuro! Ma non capisco chi sia, non l’ho mai vista prima… era non molto alta con i capelli rossi e gli occhi marroni e mi sorrideva. Devo capire chi è ma prima meglio finire l’esibizione in fretta, ho una brutta sensazione riguardo a questo finale di festa, finimmo il pezzo tra gli applausi generali dei ragazzi con Nina che salì sul palchetto tra gli sguardi immammolati dei maschi (si si pure il mio va bene?!). Si abbracciarono e tentò il bacio ma causalmente e dico causalmente Fede fermò col piedino il lungo vestito della festeggiata con uno sguardo che era tutto un programma quindi Nina si fece prendere dal panico e perse l’equilibrio cadendo dal palchetto ma non fu quella la cosa peggiore perché la caduta fu attutita da almeno 2 kg di carta igienica che uscì fuori dal reggiseno della festeggiata tra le risate generali e le sue urla di disperazione. Le risate che si fece Fede al ritorno furono impareggiabili con me e Riccardo a starle dietro come a tenerla a bada altrimenti ci avrebbe ucciso in macchina e non ero sicuro che mio padre se ne sarebbe accorto. Anche Angela diede il suo appoggi alle azione della mia amica con un “Così si fa! L’ho sempre detto che lei è un genio!” e lei per la prima volta non mi strappò il cellulare da mano anzi sorrise ma avevo ancora in mente quel sorriso di quella ragazza rossa che mi guardava.

Ne parlai con i miei amici ma il massimo che ottenni dalla coppietta fu un “e come credi di rintracciarla? Non sai ne il suo nome!” mentre con mia cugina fu diverso:

Angela: “Non hai chiesto alla festeggiata,  quella col seno finto chi fosse la rossa?”

Io: “Sai era leggermente impegnata a tamponare le perdite che aveva subito, sai che intendo”

Angela: “ Già, rido male ancora sappilo. Bhe cosa vorresti fare ora scusa? Sperare che esca dall’uovo di pasqua? O magari usare l’incantesimo Accio? Ah no… poi verrebbero attratte tutte le rosse”

Io: “… cioè davvero? La tua idea è un incantesimo Accio?! Cioè dico… ma cosa?! È molto meglio usare la gira tempo e andare al momento della festa!”
Angela: “Senpai maledetto, era la mia seconda opzione! Comunque come procedono i preparativi per quella vostra riunione o festa?”

Io: “Cosa? Ah il Memorial Day! È molto importante sappilo! È il nostro quinto anniversario in cui Fede entrò nel gruppo”

Angela: “Il duo semmai ci voleva lei per smuovere l’articolo LO”.

Io: “Per ora l’unico che ha smosso è stato Riccardo!”

Esattamente! Il Memorial Day è un giorno speciale per noi tre visto che da quel giorno Fede è entrata nelle nostre vite rendendole leggermente migliori. Alla fine non facevamo nulla di eccezionale ma era un giorno speciale: cantavamo, suonavamo e cazzeggiavamo alla grandissima. Quel giorno decidemmo di andare a fare un giro per il Vomero passammo tutta la giornata lì tra camminate, pizza a pranzo e risate. Era una giornata tutta dedicata a lei quindi il programma lo fece Fede, in serata andammo al cinema per vedere un film d’animazione (il suo genere preferito) e a rovinare quella serata fu ancora una volta Domenico stranamente non c’era la band con lui ma una ragazza dai capelli azzurri alta quanto lui  che avevo già visto da qualche parte in giro per la scuola (due erano le possibilità o era stata ricattata oppure l’aveva pregata fino alla morte di uscire con lui). Facemmo finta di niente ma come prevedibile i due si avvicinarono e ci salutarono. Andammo avanti senza preoccuparcene ma mentre facevamo la fila per il biglietto Domenico si mise dietro Fede e quella ragazza azzurra dietro a Riccardo, lo scopo mi fu chiaro da subito volevano prendersi i biglietti in modo tale da dividere i miei amici e mettersi tra di loro l’uno vicino all’altra e ci riuscirono mentre io non so come finì esattamente nella fila precedente. So che non sarebbe successo niente perché mi fido ciecamente di loro ma era di quei due che non mi convincevano neanche un po’ (d’altronde sarebbe come fidarsi di Voldemort che dice di entrare nel C.R.E.P.A.). Prima di entrare nella sala parlai con Fede e Riccardo e furono d’accordo perché non avrebbero sopportato Domenico e la sua amichetta. Ci mettiamo ai nostri posti e il film inizia, quei due sembravano sincronizzati visto che allungavano le mani allo stesso momento ma nel favore del buio riuscivo a tenerli lontani grazie al togli ciglia che Fede mi aveva dato e quando l’azzurra provava a prendere la mano di Riccardo mettevo la mia tra i divanetti del cinema (bhe guardiamo il lato positivo almeno una ragazza mi ha tenuto per mano! No, non convince eh?) e quando ci provava Domenico (NO! Non mettevo la mia mano… per carità!) arriva puntuale un pop corn sulla nuca o della coca cola sulla sua maglia. Del film non vedi niente ma alla fine mi divertì, vedere le facce soddisfatte di quei due per nulla (Riccardo e Fede ridevano tra di loro e mi diedero il cinque a fine film prima di alzarci) ma a quanto pare non fui l’unico visto che accanto a me c’era qualcuna che rideva dopo ogni mia azione, che fastidio… aspetta un attimo… ma… è la rossa della festa! È sempre stata vicino a me per tutta la durata del film e non me ne sono accorto! Provai a dire a parlarci e lei disse qualche  parola “Sofia Della Notte” ma ormai il film era finito e tutti si stavano alzando quindi c’era molta confusione e in men che non si dica la persi di vista  nella folla. Inutile dire le ottocento perse in giro dei miei amici quando gli raccontai- “Bhe almeno sai il suo nome!” disse Fede e in effetti aveva ragione peccato che su faccia da libro non trovai nessuna ragazza di nome Sofia Della Notte con i capelli rossi neanche tra gli amici di Nina. Strano… allora Sofia per cosa stava? Cosa è? Il nome della nonna?! Non mi era mai successa una cosa del genere e rimasi pensarci per ore e giorni al locale con Riccardo che provava a darmi un mano mentre Federica credeva che fosse una perdita di tempo perché era come cercare il classico ago nel pagliaio e anche Angela sembrava della stessa idea ma era meno convinta. Rimasi giorni a pensare e pensare e Riccardo provava a darmi suggerimenti non sempre azzeccati come “Potrebbe essere un messaggio in codice in qui ogni lettera significa qualcosa!”- Io:” Ha detto Sofia Della Notte, quanto lungo è sto messaggio come la divina commedia?”. Però alla fine il messaggio non era un idea da scartare, forse voleva davvero dirmi qualcosa. Riccardo fece per andarsene, strano non erano neanche le dieci di sera quindi chiesi:”Ue dove vai cos’ presto?”- “ah non te l’ho detto? Vado insieme a Fede da nonna per fargliela conoscere, vuoi venire anche tu?”. Alla fine distrarmi poteva farmi bene e la nonna Carmela era da un sacco di tempo che non la vedevo:” Certo che vengo! Che poi non mi ricordo mai dove abita…”, lui quasi offeso dal fatto che non me lo ricordavo disse:”Ma come? Ci siamo andati un sacco di volte! Abita a via san Sofia!”. A quelle parole mi si gelò il sangue, “Che hai detto scusa?”- “Ma sei sordo? Via San SOFIA!”- “non è possibilie… (Riccardo: “si che è possibile, ci abita da trent’anni lì”) ma no idiota! Connetti un attimo! Sofia… Via San Sofia! Come ho fatto a non pensarci! Sofia Della Notte non è il suo nome ma è un messaggio come per dire Vieni a Via San Sofia di notte!”. Riccardo scoppiò a ridere e pure Federica che fino a quel momento se ne stava seduta a parlare al telefono con Angela col vivavoce aperto che disse”Fede per favore gli tiri un pugno in testa magari ragiona come una persona normale!”-“Vorrei ma non cambierebbe niente, oramai è irrecupearabile”. “So che era una pazzia ma tentar non costa nulla no?”, si fecero convincere anche se molto riluttanti forse perché convinti che era solo una cosa ridicola e senza senso. La coppietta uscì con Fede che mi lasciò il suo cellulare nel locale per farmi parlare con Rosa.

“Mah, secondo me tu hai una fantasia peggiore della mia fattelo dire eh”

“Dai! Tanto anche se è un fiasco che potrebbe succedermi? Te lo dico io, nulla!”

“Che ti sei innamorato per caso cuginetto?”

“Di una ragazza di cui non so neanche il nome e del perché mi sta facendo scervellare? Probabile sai?”

“AHAHAHAH, cerca di non fare pazzie e guarda che tra i due quello maggiorenne o quasi sei tu capito?”

“Si si lo so! Ma mi intriga questa cosa, per la prima volta luglio non è mai stato così emozionante! Ora stacco altrimenti Fede stacca la mia testa perché spreco i suoi minuti, ti faccio sapere tutto dopo quando torniamo!”

“Vai, vai che ti voglio vedere vivo e vegeto qua a Casalvelino sappilo!”

Chiusi il telefono, presi le chiavi e chiusi la porta del locale speranzoso che qualcosa di esaltante accadesse.
   
 
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