La cupa stanza si svuota lentamente tra le dolci note che il violino di S.H. suona ancora nella sua testa.
Una melodia nuova, mai sentita, che mantiene i tenui toni dell’amicizia, delle sere passate a sfogliare volumi polverosi, mattine invernali in cui la voglia di abbandonare il letto ci sfiora leggermente per scappare via, ancora una volta, lasciandoci solo quel piccolo ‘Solo altri cinque minuti.’ mormorato fra le lenzuola.