Libri > Percy Jackson
Ricorda la storia  |       
Autore: eolide98    19/07/2015    2 recensioni
Nico e Percy partiranno per l'Italia in aereo. Cosa succederà ai nostri ragazzi? Tra prenotazioni online, gelosie e hostess impiccione i ragazzi descriveranno le loro simpatiche avventure.
Estratto della fic:
“Percy arrivò all'apice quando Will si tolse la maglietta.
-Certo che fa caldo qui...- aveva detto il biondino. Indossava una maglietta bianca, che stava dannatamente bene sulla sua pelle abbronzata – Posso togliere la maglia vero?- senza nemmeno aspettare la risposta di Nico ( o Percy) il ragazzo si era liberato della maglietta, restando a torso nudo.
Ecco, non appena Percy aveva visto gli occhi di Nico posarsi sugli addominali scolpiti del biondino era praticamente esploso.
-Solace... davvero, non ci serve aiuto, hai già fatto fin troppo...- Percy si era mosso dallo stipite della porta sul quale era rimasto appoggiato fino a quel momento ed aveva iniziato a spingere Will verso l'ingresso. I due erano quasi a metà strada quando il biondino realizzò quello che stava succedendo. Purtroppo non fece in tempo a formulare una frase di senso compiuto, che Percy già lo aveva sbattuto fuori la porta, lanciandogli dietro la maglietta attillata.”
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nico di Angelo, Percy Jackson, Percy/Nico
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
- Questa storia fa parte della serie 'Travelling'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
IL BIGLIETTO
 
OSSIA:
Di come Nico sia totalmente incapace nel comprare biglietti online e di quanto perverso sia Percy Jackson
 
 
Nico continuava a digitare parole e termini in inglese sul vecchio PC poggiato sul letto.
Il problema non era la sua totale incapacità nel comprendere come si prenotasse un biglietto aereo o la sua poca abilità nel cliccare sulla destinazione giusta... no, la cosa che continuava a distrarlo era il fiato caldo di quell'idiota del suo fidanzato.
Percy gli circondava il corpo con le braccia, la testa appoggiata sulle spalle di Nico e gli occhi attenti a sbirciare lo schermo. Ma la cosa che più infastidiva il giovane Di Angelo era lo stramaledetto naso del suo fidanzato che continuava ad appoggiarsi al suo collo.
Percy sapeva benissimo quanto lo scombussolasse essere sfiorato in quel punto e, ovviamente, da quando lo aveva scoperto, non aveva smesso nemmeno per un attimo di dargli il tormento. Ovviamente a Nico questa situazione non dispiaceva poi tanto... ma alle volte avrebbe davvero preferito poter cacciare via i brividi e la pelle d'oca che il suo ragazzo gli procurava.
 
-Allora questo biglietto?- chiese Percy per l'ennesima volta, non rendendosi conto di risultare irritante e noioso come non mai.
-Jackson, questa sarà la quarta volta in cinque minuti che me lo chiedi... potresti cortesemente aspettare in silenzio?- disse Nico il più velenosamente possibile. -E, sempre per favore.... SMETTI DI SFIORARMI IL COLLO!- Per tutta risposta, Percy iniziò a dargli una serie di bacetti proprio in quel punto, procurando a Nico una scarica di brividi.
-S... smettila...- La voce del ragazzo era ridotta ad un sussurro, le mani fremevano e gli occhi si chiudevano. Poi, d'improvviso, Percy si fermò.
Nico sibilò con un certo disappunto, ma si sbrigò a rimettersi al lavoro, sfuggendo alle braccia del suo ragazzo.
-Stupido...- sussurrò, prima di scomparire dietro lo schermo.
 
L'idea di fare un viaggio in Italia era venuta a Percy. Il ragazzo più grande voleva fare un bel regalo a Nico, che era finalmente riuscito a laurearsi in letteratura antica. Si era quindi messo sulle tracce di una meta che il suo ragazzo potesse gradire e alla fine aveva optato per  Pompei. La città presentava un sito archeologico niente male, perfettamente conservato e a Percy era parsa la meta perfetta.
Il ragazzo aveva quindi fatto parecchi straordinari (aveva passato intere nottate a dare da mangiare ai pesci dell'acquario per il quale lavorava) e alla fine era riuscito a racimolare il denaro sufficiente per pagare il volo di andata e ritorno per l'Italia e per affittare una piccola casetta per un paio di settimane.
Il problema era sorto, invece, quando Nico aveva saputo del regalo. Il ragazzo, infatti, non voleva che Percy spendesse tutti quei soldi solo per festeggiare la sua stupida laurea. Purtroppo per Nico però, Percy aveva la testa dura. Alla fine, il piccolo (ormai non più tanto) Di Angelo era stato costretto ad arrendersi e ad iniziare a cercare informazioni sul volo.
Dopo lunghe e faticose ricerche, Nico aveva avuto quasi la certezza di essere riuscito a capire come funzionasse la prenotazione dei biglietti online. Così, dopo aver fatto venire Percy a casa sua, si era messo immediatamente al lavoro, nel tentativo di completare la prenotazione e, cosa più importate, il pagamento.
Purtroppo le cose non erano andate come aveva sperato.
Dopo due caffè, un cioccolatino, della torta e gli innumerevoli bacini e provocazioni varie di Percy, Nico non era ancora riuscito a prenotare quei cavolo di biglietti.
Ogni volta sbagliava qualcosa.
La carta di credito, il volo, la destinazione, l'orario della partenza... perfino l'inserimento di mail e numero di telefono. Insomma, le cose non stavano andando bene e Nico iniziava ad innervosirsi sul serio.
 
Percy sorrise dolcemente e gli sfilò il PC dalle mani, rivolgendogli uno sguardo rassicurante.
Nico rimase interdetto ad aspettare, mentre il suo ragazzo armeggiava con il vecchio computer nero. In un attimo, un enorme sorriso comparve sul volto di Percy.
-Ecco fatto! Il nostro biglietto è stato prenotato, il check-in è già fatto e l'ora e la data della partenza sono confermate. Partiamo questo sabato alle tre di notte, arriveremo all'aeroporto di Capodichino, vicino Napoli, alle quattro del pomeriggio. Non ci resta che stampare il biglietto!- Nico rimase con la bocca aperta per un bel po' di tempo, intento ad osservare il suo ragazzo come se avesse appena fatto qualcosa di straordinario o terribilmente folle. Percy era sempre stato quello impacciato, che non riusciva ad usare un computer nemmeno a pagarlo. Quello che non riusciva nemmeno ad allacciarsi le scarpe senza finire con la testa nel vaso della vicina di casa (sì era successo davvero).
Ed ora, in pochi secondi, aveva prenotato il biglietto aereo come se nulla fosse.
 
Percy si rese conto dello sguardo stupefatto del suo ragazzo e gli sorrise sornione.
-Che c'è?- chiese, quasi volesse prenderlo in giro.
-Tu sai prenotare un biglietto aereo online?- chiese Nico, pietrificandolo con lo sguardo.
-Ovvio! Io e mio padre viaggiamo spesso in aereo, ho imparato molto in fretta a prenotare voli e a muovermi su internet in maniera efficiente!- Forse gli sarebbe convenuto rimanere in silenzio...
-E allora dimmi, Perseus...- Gli sarebbe sicuramente convenuto restarsene zitto. - Perché cavolo mi hai lasciato sbattere la testa contro quel diavolo di aggeggio per ore ed ore?!- Nico era lì lì per prenderlo per il collo, quando il ragazzo scoppiò inaspettatamente a ridere.
-Per starti vicino, ovviamente! Non sai quanto sei dolce quando ti impegni in qualcosa! Sei così tremendamente concentrato che ti si può fare di tutto!- Nico non ci vide più dalla rabbia.
 
In un attimo lui e Percy si ritrovarono aggrovigliati sul pavimento, il più giovane che tentava di tirar pugni al suo compagno.
Il ragazzo rise e lo bloccò per terra, salendogli sulla pancia e guardandolo negli occhi.
-Di Angelo... ne abbiamo già parlato... le tue esili braccine da latinista non possono competere col mio fisico da nuotatore-. Nico provò a ribellarsi, ma Percy gli bloccò le braccia a terra con una mano, mentre con l'altra iniziò a sfiorargli il collo.
Il ragazzo si fermò immediatamente e sorrise come un ebete, mentre Percy si sbellicava dalle risate a vederlo così indifeso ed assorto. Veloce come un lampo, gli scoccò un bacio sulla bocca, poi il ragazzo si alzò in piedi facendo leva sulle gambe e si diresse verso il salone lasciando Nico perplesso.
 
Nico se ne rimase per terra per una decina di minuti, dandosi dello stupido per essersi lasciato immobilizzare (quelle diavolo di lezioni di Kick-boxing non servivano a nulla!) e per aver ceduto con tanta facilità solo a causa di qualche carezza.
Il ragazzo si alzò e si sdraiò sul letto, quel sorrisetto ebete ancora stampato sulla faccia.
Percy Jackson era davvero uno stupido... ma era talmente carino e dolce!
 
Il ragazzo entrò nella stanza poco dopo, con in mano due fogli di carta pieni di scritte (probabilmente i biglietti) ed una fetta di torta al cioccolato.
Percy si sedette sul bordo del letto e accarezzò con delicatezza la pancia di Nico.
-Piccoletto... c'è la torta... ti va?- Il ragazzo non rispose, facendo tutto ciò che gli era possibile per continuare a tenere il broncio.
-Oh, qualcuno qui vuole fare l'offeso... bene!- Percy poggiò la torta a terra ed iniziò a fare il solletico al suo ragazzo. Nico si sbellicò dalle risate ed iniziò a contorcersi sul letto, mentre il suo ragazzo gli solleticava la pancia, coperta solo da una canotta nera.
Percy approfittò delle risate del più piccolo e si lanciò verso la torta. Prese un boccone e poi mise il cucchiaino nella bocca di Nico, che si ritrovò a masticare con gusto della torta al cioccolato.
 
Non ci fu bisogno di ulteriori incentivi. Il neo-laureato rivolse un'occhiata a Percy che intanto aveva preparato un nuovo pezzettino di torta.
-Apri la bocca e dì “A”- scherzò Percy.
-Jackson come puoi anche solo pensar...- La frase fu interrotta da un nuovo pezzettino di torta che finiva, irrimediabilmente, nella bocca di Nico. Il ragazzo si arrese e si lasciò imboccare dal suo dolcissimo compagno.
Avevano i biglietti ed avevano già pagato la casa in cui avrebbero vissuto.
-Però, adesso abbiamo un altro problema- si rese improvvisamente conto Percy. -Cosa metteremo in valigia?-
 
 
N.D.A.
Eccomi arrivato con una nuova fic. Una long non troppo lunga (saranno più o meno cinque capitoli), che spero possa appassionarvi e piacervi.
Piccola parentesi poco interessante: questa fic è nata subito dopo il mio rientro in Italia, in aereo. Il mio migliore amico stava ascoltando la musica ed io mi annoiavo. Così ho iniziato a chiedermi cosa potessi fare per quella itica commissione percico. Devo confessarlo, Multifandomania mi aveva chiesto una “School”, ma io, da buon outsider quale sono, ho preferito evitare quel tipo di storia e concentrarmi su qualcosa di più simpatico e carino.
Spero di esserci riuscito…
Ah magari… e dico magari… i nostri amici potrebbero ritrovarsi a viaggiare anche in treno… o in nave… magari potrebbe uscirne fuori una piccola serie…
FATEMI SAPERE COSA NE PENSATE! LASCIATE UNA RECENSIONE E SE LA STORIA VI PIACE AGGINGETELA ALLE PREFERITE/ SEGUITE/ RICORDATE ( SE SIETE SU WATTPAD BASTA UNA STELLINA!)
Ah, piccolo cambio di programma: pubblico questa storia il giovedì ricordatevelo, mi raccomando!
Cos’altro?
Ah sì! Se vi va di scrivermi per qualsiasi cosa, potete contattarmi qui, sulla mia pagina efp/watt pad, oppure sulla mia pagina fb (
https://www.facebook.com/pages/Eolide98/1811128499111467?ref=hl) o al mio indirizzo E-mail ( eolide98writer@gmail.com)
Vi abbraccio forte…
E.f.
 
 
 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: eolide98