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Autore: Lily Liddell    20/07/2015    4 recensioni
|The X-Files/Hannibal crossover.|
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The X-Files post s1 - pre s2 | Post Silence of the Lambs - pre Hannibal
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Clarice Starling è una studentessa modello, ha preso da sola un serial killer che stava spargendo il panico in America.
Sente sulle spalle la presenza del Dr. Hannibal Lecter, evaso dall'ospedale psichiatrico, che sembra essere sempre un passo avanti a lei.
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Dana Scully, Agente Speciale dell'F.B.I. - dottoressa di medicina - dopo un anno passato a lavorare nella sezione X-Files, con un partner a dir poco stravagante, si ritrova a tornare ad insegnare, in seguito alla cancellazione della sezione in cui lavorava precedentemente.
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Le due donne, completamente diverse eppure simili per certi versi, s'incontrano fra i banchi dell'accademia e si aiuteranno a vicenda durante un periodo difficile ed estremamente stressante per entrambe.
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Altro Personaggio, Dana Katherine Scully
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Clarice Starling era esausta. Credeva di essere più resistente, soprattutto dopo quello che aveva passato, ma forse doveva ricredersi – o forse aveva solo bisogno di una vacanza.
Dopo la storia di Buffalo Bill era finita nell’occhio del ciclone, i media volevano i dettagli più scabrosi e Jack Crawford si era dileguato nel nulla.
Credeva di essere al sicuro all’interno delle mura dell’accademia di Quantico, ma la settimana prima un reporter era riuscito ad intrufolarsi oltre il recinto ed inutile dirlo, non aveva fatto una fine piacevole.
La verità era che Starling era solo stanca… aveva bisogno di staccare la spina per qualche ora, aveva bisogno di ricordarsi che oltre ad essere una studentessa che stava per diplomarsi e diventare Agente Speciale, era anche un essere umano… una donna.
La sua compagna di dormitorio continuava ad invitarla a prendersi una serata di riposo con lei, andare in città magari, fare nuove conoscenze.
« Ti devo ricordare chi è stato l’ultimo a provarci con te? » se n’era uscita una sera Ardelia, ma Starling non aveva alcun bisogno che lei glielo ricordasse.
Il Dr. Lecter le aveva mandato un biglietto di auguri per il suo compleanno, qualche giorno prima. Non avevano idea di dove fosse, avevano anche analizzato il biglietto ma ovviamente non avevano ricavato un ragno dal buco.
Come facesse Lecter a sapere quando cadeva il suo compleanno, per Starling era un mistero, ma aveva deciso di smettere di farsi domande su di lui. Aveva provato a capirlo, ma era giunta alla conclusione che Hannibal Lecter fosse un passo avanti anche al diavolo.
Era certa che Crawford stesse lavorando sul suo caso, per trovarlo il prima possibile, e le era anche passata per la testa l’idea di offrirsi per dare una mano, ma poi aveva rinunciato perché era convinta che Crawford non le avrebbe mai permesso di mettersi in mezzo. L’ultima cosa che voleva era che Lecter si avvicinasse ad uno dei suoi studenti.
Dietro uno spesso strato di vetro era una cosa, ma faccia a faccia era tutta un’altra storia. Ma Lecter era riuscito ad arrivare a lei nonostante il vetro. L’aveva letta come uno dei suoi libri di cucina, ormai per lui era un libro aperto.
Crawford se ne era accorto e non voleva commettere due volte lo stesso errore. Non voleva che lei diventasse la nuova Will Graham.
Non conosceva Graham di persona, ma era sicuramente una leggenda. Non conoscere la sua storia era impossibile.
Starling non voleva finire come lui…
Se Lecter avesse provato a rintracciarla in qualche modo, uno stormo di agenti federali gli sarebbero piombati addosso.
Erano le sei del pomeriggio di domenica sera. Si era esercitata al poligono fino a mezz’ora prima; dopo una doccia veloce, si decise a seguire il consiglio della sua compagna e di provare a staccare la spina per una serata.
Alla fine, come un po’ si era aspettato, rinchiudersi in un bar con uomini di mezz’età in cerca di conquiste non si era rivelata proprio una bellissima idea.
Tutto quello che aveva ottenuto era una sbronza colossale, veramente poco adatta alla persona che voleva diventare e un mal di testa che stava per farle esplodere la testa il mattino seguente.
Era stata Ardelia Mapp a svegliarla, con un bicchiere di acqua gelata direttamente in faccia.
« Non ti svegliavi » era stata la sua scusa, quando Starling era scattata in piedi, mezza addormentata, che tentava di trovare la sua pistola – non ancora uscita del tutto dal suo incubo, convinta di essere stata aggredita in quel sotterraneo.
Un moto di nausea per poco non le fece vomitare seduta stante, ma ebbe la prontezza di chiudersi in bagno prima e, abbracciando la tazza del water, si ripromise che non avrebbe mai più dato ascolto ad Ardelia.
Non era così che affrontava i suoi problemi. Dopo le lezioni, o magari anche durante la pausa pranzo – il solo pensiero del cibo le provocò un altro conato di vomito – si sarebbe messa a correre, e a correre e a correre. Avrebbe percorso il perimetro dell’accademia anche dieci volte se fosse stato necessario.
Quella mattina, in aula, Clarice Starling sembrava un fantasma. Pallida – quasi verdognola – con profonde occhiaie viola che le segnavano gli occhi e i capelli di chi aveva passato una serie di brutte giornate.
Dovevano seguire tre ore e mezza di antropologia forense; lei aveva sempre trovato la materia affascinante, ma non tutti i suoi colleghi la pensavano allo stesso modo.
A presiedere la lezione, quella mattina, non si presentò il solito insegnante. Il Dr. Raynolds a quanto pareva si era preso un periodo di malattia e a sostituirlo c’era una giovane donna.
Starling non la riconobbe, ma a giudicare dai sussurri del resto della classe, si disse che forse era qualcuno di conosciuto e improvvisamente si sentì inadeguata e inferiore rispetto agli altri.
Andiamo Clarice, non ti abbattere. Forse questi maiali le stanno solo sbavando dietro.
La gomitata che ricevette nel fianco la fece tornare con i piedi per terra, Ardelia Mapp guardava la nuova arrivata con gli occhi allargati. « Hai sentito chi è? »
Starling scosse la testa, continuando ad osservare la sconosciuta mentre sistemava le sue cose sulla cattedra.
« Buongiorno, » cominciò prima ancora che Ardelia potesse aggiungere altro e in aula calò il silenzio. « Sono l’Agente Speciale Dana Scully, sostituirò il Dr. Raynolds durante il suo periodo di convalescenza ».
Il nome fece scattare qualcosa nella mente di Starling, ma nulla di particolare. Doveva averlo letto su qualche rivista o in qualche vecchio rapporto.
Ardelia abbassò la voce, come se avesse paura di poter essere sentita anche da quella distanza. « È stata la partner di Spooky Mulder per quasi un anno ».
Aveva sentito parlare anche di lui, ma non ci aveva mai dato troppo peso. Le cose che le interessavano erano altre, ma tenersi del tutto lontana dalle voci che giravano nell’accademia era praticamente impossibile – e non c’era uno studente che non conoscesse almeno di fama Spooky Mulder.
Tornando con gli occhi sull’Agente Speciale Scully, Starling decise che quella giornata si sarebbe dedicata solamente allo studio. Aveva già dimenticato gli avvenimenti della sera precedente – questo finché Scully non mostrò una slide che rappresentava uno degli ultimi cadaveri che aveva esaminato, e il sapore del whiskey e del vomito le tornarono subito in bocca.
Sarebbe stata una giornata dura da digerire…

Salve! 
Spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto.
Lo so, è un paring un po' strano, ma non riesco a togliermelo dalla testa...
Grazie per aver letto.
Fatemi sapere cosa ne pensate con un commento!
x Lily
 
   
 
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