Anime & Manga > Il grande sogno di Maya
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Autore: ColeSeya    22/01/2009    2 recensioni
La storia si svolge in un futuro (prossimo a vedere gli avvenimenti del manga) durante la rappresentazione dell'opera teatrale "La Dea Scarlatta" che vede come attrice principale Maya Kitajima. La signorina Tsukikage è morta ed ora sta a Maya e ad Ayumi mettersi in gioco e vedere chi delle due sarà la Dea!
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La Dea Scarlatta…
Una delle tante storie adattate al teatro?
Uno dei tanti racconti presi e modificati per far felice una persona? No, niente di tutto questo.
La Dea Scarlatta è un’opera unica nel suo genere. Niente può minimamente paragonarsi a questa storia.
Solo una volta sono riuscita a vederla rappresentata. Solo una volta, forse l’ultima.
Quest’opera è stata scritta per una persona sola, solo lei è in grado di rappresentarla degnamente. Solo lei è la vera Dea Scarlatta. Chigusa Tsukikage.
Tutto il lavoro svolto nel tentativo di riportare in scena quest’opera non ha fatto altro che aggravare le sue condizioni di salute. Solo per veder ancora una volta in scena quest’opera, la sua opera.
Ed ora siamo qui, tutte e due, io, Maya Kitajima, figlia di una cameriera di un ristorante cinese, e lei, Ayumi Himekawa, famosissima figlia d’arte. Tutte e due con lo stesso ruolo, tutte due con la stessa maschera: quella della Dea Scarlatta.
Perché proprio lei, la signorina Tsukikage ha voluto così, prima della sua morte.
Il palco attende, non aspetta altro che prima una, poi l’altra poggino i piedi su di lui per poter donare loro la forza per portare in scena quest’opera unica nel suo genere.
Da oramai cinque anni non facciamo altro che sfidarci, io e Ayumi, due nemiche che si sono sostenute l’un l’altra più e più volte. Due amiche inseparabili pronte all’ennesimo scontro.
Lo scontro finale, quello che decreterà chi di noi due è la migliore. Lo scontro che deciderà a chi delle due cedere l’opera per tutte le sue pubblicazioni e rappresentazioni future.
Lo scontro che incoronerà la Vera ed Autentica Dea Scarlatta.
Il cuore mi batte fortissimo, come se dovessi morire da un momento all’altro, l’agitazione è alle stelle. Dopo aver visto la Dea che ha portato in scena Ayumi ieri non so se riuscirò ad essere come durante le prove. Ayumi era letteralmente divina, sembrava una dea in terra. Nella lunga veste che le arrivava fino in fondo ai piedi aveva fatto attaccare alcuni petali di susino, per fare in modo che vedendola sembrasse veramente che fosse nata da un albero di susine. E devo dire che avendola vista sembrava proprio che l’albero di susine avesse preso vita e si fosse incarnato in lei.
In Ayumi.
La signorina Tsukikage ci aveva proibito di vedere lo spettacolo della compagnia avversaria, ma io ed Ayumi abbiamo deciso che non era giusto, dovevamo vedere atto per atto, secondo per secondo tutto lo spettacolo, per renderci conto chi delle due era la migliore, chi delle due aveva il talento necessario per mettere in scena quest’opera.
Beh, devo dire che dopo lo spettacolo di ieri sera la migliore è proprio Ayumi, non posso proprio competere con lei.
Ayumi ha tutto, una famiglia fantastica, padre e madre del mondo dello spettacolo, famosissima figlia d’arte che non aspetta altro che calcare gli stessi palcoscenici della madre.
Il cuore mi batte sempre di più, siamo agli sgoccioli, oramai è ora di entrare in scena.
Gli spettatori sono seduti quasi tutti, vi sono alcuni posti liberi qui… li…..là…. ed anche in prima fila… che strano…
In prima fila.
Solitamente sono i posti che vengono occupati per primi, sono quelli che prenotano i personaggi del mondo dello spettacolo e della politica.
I "Big" del Giappone.
Eppure fra i vari posti ve n’è uno in particolare vuoto.
Uno, con appoggiata sopra una rosa rossa.
Una rosa rossa...
Il posto del mio ammiratore.
Il posto di Masumi Hayami.
Probabilmente non verrà. Sara troppo impegnato con la sua nuova fidanzata, la signorina Takamaya.
Ecco. Le luci in platea stanno calando.
Le voci si abbassano fino a sparire completamente ed il sipario si apre.
Un susino.
Per mettere in scena la Dea Scarlatta non serve null’altro. Il susino, l’albero dal quale prende vita la Dea, l’albero dal quale la Dea scende sulla Terra chiamata da voci umane, l’albero Sacro.
La Dea Scarlatta. Io sono la Dea Scarlatta. Io sono la Dea Scarlatta. Io non sono più Maya.
La gente rimane in un silenzio quasi sovrannaturale, come se fosse ipnotizzata a guardare quel ciliegio, unico elemento della scenografia dello spettacolo.
Unico elemento ma infinitamente carico di significati.
Sotto i miei piedi sento il cuore del palcoscenico che batte, sento lo scorrere della vita del Legno, della Terra, sento il respiro della Gente, sento il soffio del Vento, sento l’Acqua presente ovunque. Ora ho capito come si sente la Dea scarlatta.
Solo ora.
Ora che la sono diventata.
“Chi…Chi mi sta chiamando? E l’eco della foresta? Il silenzio della notte? No… E l’odore del sangue…”
  
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