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Autore: PsYcHoGIRL_SYLARtheBEST    22/01/2009    4 recensioni
Gli venne in mente la faccia del Joker che spiegava convinto che per la società Batman non era nient'altro che un mostro esattamente come lui.
-Aveva ragione.-
Infatti non si può negare l'evidenza.
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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TITOLO: 10 things I hate about you
AUTORE: PsYcHoGIRL_SYLARtheBEST
PARING: Batman/Joker
DISCLAIMER: i personaggi non mi appartegono anche se vorrei tanto che fosse così, non guadagno niente anche perchè se così fosse sarei in giro per il mondo alloggiando in alberghi a 5 stelle.
AVVERTENZE: slash
NOTE: 1-post TDK. Per post intendo... da 5 minuti (o giù di li) in poi...
2-il titolo fa riferimento a uno dei primi film di Heath Ledger (eri fantastico, lo sai?) che penso si meriti un eterno applauso.
3-altre note a fine capitolo.

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Si ritrovava appeso a testa in giù dall'ultimo piano di un grattacielo, eppure trovava la cosa decisamente esilarante. Smise di ridere non appena si accorse che l'uomo pipistrello non sarebbe tornato indietro dato che aveva altre cose più importanti da fare, e per di più la squadra Swat stava arrivando. Cinque agenti lo tirarono giù, e cominciarono a pestarlo a sangue. Joker trovò anche questo molto divertente, almeno fino a che una piedata bene assestata dietro la nuca gli fece perdere i sensi.

Quando riaprì gli occhi si ritrovò in un furgone blindato, con le manette ai polsi e una pistola puntata al viso. L'agente che lo teneva sotto tiro era, ovviamente, uno degli uomini di Gordon.
-Una mossa falsa e ti ritrovi un proiettile in fronte.- l'uomo parlava con finta sicurezza, in realtà sarebbe voluto scendere dal furgone in corsa pur di non passare altri due minuti con quel pazzo criminale.
Joker si stiracchiò, per quanto sia possibile stiracchiarsi con le manette, e sbadigliò.
Ecco, questa era una cosa che lo annoiava a morte. -Non sei bravo a recitare.-
L'agente sussultò. -Che vuol dire?- la pistola gli tremò per un secondo. Tenerlo sotto tiro era un conto, cominciare a sentire i suoi discorsi era un'altro.
-Che anche io...- cominciò a ridacchiare. -che sono..ehm come mi chiamate voi? ah matto... mi sono accorto che preferiresti essere sotto aaa... un treno in corsa invece che con me.- mostrò un sorriso inquietante a 32 denti. -Ho indovinato?-
-Smettila.- la voce gli tremò, cosa che confermò il discorso del clown.
Joker schioccò le labbra. -Sei nervoso... è per le cicatrici? Vuoi sapere come me le sono fatte?-

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Bruce Wayne si alzò dal letto all'ora di pranzo. Automaticamente prese il telecomando del suo enorme televisore al plasma e si sintonizzò sulla GCN. Come previsto parlarono della morte di Harvey Dent, ucciso brutalmente da Batman, che ormai era considerato un criminale alla pari del Joker.
Seguì l'intervista rilasciata dal commissario Gordon in cui diceva che si sarebbe dedicato alla cattura di Batman, e dove annunciava la cattura del Joker.
-...questa mattina è stato trasferito nel manicomio di Arkham. Ieri sera purtroppo durante il trasporto ha ucciso inspiegabilmente un altro dei miei uomini...-
Bruce strinse il telecomando rischiando di romperlo. -Pazzo, bastardo, figlio di...-
-Buon giorno Signor Wayne.-
Alfred era in piedi sulla porta con un vassoio con la colazione-pranzo.
-Buongiorno Alfred.-
Sempre discreto, non chiese il motivo delle imprecazioni, ma si limitò a lasciare la colazione sul letto.
-Lo portano ad Arkham.-
-E' finita allora?-
Bruce alzò le spalle. -Ho ucciso Harvey Dent.-
Alfred stava per replicare, ma le immagini sul televisore colpirono l'attenzioni di entrambi.
Un gruppo di manifestanti urlava contro Batman. I più avevano striscioni con la foto di Harvey Dent, e urlvano insulti contro "il mostro che aveva portato via Dent" o "Batman l'assassino". -La lascio mangiare.-
Bruce spense il televisore. Prima Rachel, poi questo. Forse neanche Batman riusciva a sopportare tutto questo. O forse si.
Ma infondo era stata una sua scelta, e anche questa notte avrebbe indossato la maschera.
Gli venne in mente la faccia del Joker che spiegava convinto che per la società Batman non era nient'altro che un mostro esattamente come lui.
-Aveva ragione.-
Infatti non si può negare l'evidenza.

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Dopo due giorni in isolamento e sotto sedativi, Joker fu portato in altra cella per la sua prima visita psichiatrica.
Entrò un uomo sulla quarantina con una ventiquattrore.
Il Joker cominciò a salutare con tutte e due le mani, dato che non poteva usarne una sola per via delle manette. -Buongiorno! Lei deve essere il mio strizzacervelli, vero?-
-Dottor Jhonson se non ti dispiace.- disse mettendosi seduto dietro una piccola scrivania.
Il clown si imbronciò come un bambino. Si prospettava una cosa noiosa. -Facciamo il giochino delle macchie sul foglio?- disse revitalizzandosi improvvisamente.
-No.- rispose brusco l'altro.
-Peccato, mi piace.- disse sbuffando. Quel tipo non gli piaceva neanche un po', avrebbe voluto strangolarlo con le manette come aveva fatto con l'agente di Gordon, ma non avrebbe rischiato altri due giorni di sedativi e camicia di forza. -Allora a che giochiamo?-
-Non giochiamo.-
-Ok ok. Sai che fine hanno fatto i miei vestiti? Sai l'arancione non mi dona poi così tanto...-
-Non lo so.- disse tirando fuori un foglio bianco.
-Vedo Gotham in fiamme.-
Lo psichiatra strabuzzò gli occhi. Era solo un foglio bianco, come faceva a vederci uno scenario del genere? -Non ti ho chiesto che cosa vedi.- tirò fuori una scatoletta di colori a cera dalla sua valigetta. -Voglio che mi fai un disegno.-
Joker cominciò a ridacchiare. -Se mi dai una matita ti faccio vedere un trucchetto di magia.-
-Grazie ma no. Disegna forza.- disse incrociando le braccia al petto, appoggiandosi allo schienale della sedia.
-Non sono un bambino.- disse sbattendo entrambi i pugni sul tavolo.
-Basta.-
-Di solito, quelli come... te- disse indicandolo. -Vogliono sapere come mi chiamo, quanti anni ho e tutta questa roba... stupida.- fece una smorfia, come per sottilineare il concetto.
-Io non perdo tempo. Voglio. solo. un. disegno!-
Joker scoppiò a ridere.-Calmo calmo! sennò sembri tu il pazzo tra i due.- cosa di cui era fermamente convinto. -E poi come faccio a disegnare con le manette?-
-Ingegnati.-
-Va bene.- ok, voleva il disegno. Che bambino viziato! -Però non guardare.- disse ricominciando a ridacchiare.
-Non guardo.-

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Ormai tutti i televisori di casa Wayne erano sintonizzati su ogni telegiornale in onda. -Se non sono indiscreto, signor Wayne, mi può dire che cosa si aspetta di sentire?-
Bruce alzò le spalle. Effettivamente non lo sapeva neanche lui. Tre giorni e non era successo niente. Niente.
Alfred sospirò. Non gli piaceva per niente vederlo ridotto in uno stato di quasi mutismo, e così apatico. In fondo anche se gli dava ancora del lei, era come se fosse suo figlio. La morte di Rachel era stata un duro colpo.
Bruce scattò in piedi quando vide inquadrata la fortezza dell' Arkham Aslylum e alzò il volume. Un uomo sulla quarantina con una ventiquattrore era vicino alla giornalista con l'aria sconvolta. Anzi arrabbiata.
-Io ho accettato di prendere questo paziente, ma alle minacce di morte non ci sto! Prese un foglio e la telecamera inquadrò quello che sembrava un disegno fatto da un bambino di 5 anni.
Al centro c'era un uomo molto stilizzato, steso a terra con un coltello, sproporzionato rispetto alle misure del resto del disegno, piantato in pancia con scritto vicino "Dr. Johnson"; alla destra c'era la figura del Joker sorridente, molto stilizzata anche quella, con una nuvoletta con dentro scritto "ah ah ah". Sullo sfondo c'era disegnato Batman, o almeno così sembrava, che rideva anche lui.
-Secondo lei cosa vuole dirci con questo disegno, dottor Johnson?- chiese la giornalista.
-Niente. Solo quello che vede. Mi vuole morto.-
-E Batman sullo sfondo cosa significa?-
-Ovviamente che sono in combutta.-

Il giovane miliardario rimase a bocca aperta. Ma dove aveva studiato quel tizio li? E poi una volta non c'era il segreto professionale?
-Signor Wayne non ci faccia caso.-
Bruce si rimise seduto continuando a guardare il servizio, vedendo lo psichiatra girare il foglio, affermando che aveva la prova della complicità del suo ex paziente con l'uomo pipistrello.
Sul retro c'era scritto a caratteri cubitali viola: "Ti è piaciuto il disegno, Batman?".

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PsYcHo's space

Allora, per prima cosa voglio ringraziare chi è arrivato fino a qua giù. Questo è solo il prologo.
Poi vorrei dire che sono preoccupata per quanto riguarda la riuscita dei personaggi. Mi riferisco sopratutto a Joker che è un personaggio difficile. Quello di Heath poi è complesso, troppo forse. Se c'è qualcosa che non va, accetto consigli e critiche.
Più che altro ultimamente ho letto qualche fumetto perciò ho paura che mi sia venuto un miscuglio.
Non lo so ditemelo voi.

Oggi è un anno dalla morte di Heath Ledger. Premiato con un Golden Globe lo scorso 11 gennaio, e spero che vinca anche l'oscar!
Come sempre purtroppo, sono sempre i migliori ad andarsene :( Bye Heath!


Detto questo saluto tutti! ciao ciao!
  
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