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Autore: AliChan    20/07/2015    0 recensioni
[[Anime/manga inventati]]
Poco dopo la nostra attenzione va sul palco, dove un insegnante, che sembrerebbe proprio il preside, inizia il suo discorso, prevedibilmente noioso. Il mio sguardo passa ad un pianoforte nell'angolo e ciò mi riporta a quella melodia che ho già sentito un paio di volte, se nella mia mente o in lontananza non lo so.
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 6
 

Odioso ricordo di medie

 

 

 

La vita delle superiori è bellissima, non so proprio come descriverla. Ormai parlo sempre di più con Hiro, e anche più spontaneamente. Il fatto che l'aula di musica quella del club di manga siano vicine mi fa avere l'occasione di parlare ogni giorno con lui, a parte la domenica. Vengo a scuola sempre con il sorriso, cosa che non sarebbe mai successa alle medie, specialmente dall'inizio della seconda media, fra un mesetto saranno passati due anni dalla causa di quest'affermazione.

'' Che bella che è la vita da liceale!'' Dico a Yuuka, durante la nostra camminata verso la nostra magnifica scuola superiore.

''Hai ragione!'' Risponde lei sospirando, non era la prima volta che le dicevo una cosa del genere. Ogni volta che succedeva una cosa bellissima o che mi capitava di comparare medie a superiori. È molto normale di essere stanche di sentire una persona ripetere sempre le stesse cose. Quando raggiungiamo Hana le ripeto la stessa cosa che ho detto a Yuuka poco fa, e ha una reazione non troppo differente. Quando arriviamo nel cortile cominciamo a parlare con Misako e Rin, non mi era capitato di fare amicizia così in fretta, con alcuni compagni delle medie non ho proprio mai fatto amicizia, ma allora nella nostra classe eravamo poche femmine e tanti maschi, quindi non è troppo strano.

Le giornate stanno iniziando a essere più calde, siamo quasi alla metà di Giugno e presto ci saranno le vacanze e anche se questa scuola mia piace, non vedo l'ora di staccarmi dalle lezioni per un po'. Già … Sono passati due mesi e mezzo dall'inizio. Ormai sono due mesi e mezzo che entro in quella classe sei giorni su sette quindi se c'è un banco in più me ne rendo conto subito. Cosa ci fa un banco in più!? Nella fila davanti alla mia c'è un nuovo banco! Perché!? Entriamo tutti e dopo una decina di minuti ci sediamo e vedo che il banco vuoto e proprio quello davanti a me! Lo so, il nuovo banco vorrebbe semplicemente dire che c'è un nuovo studente nella nostra classe. Mi chiedo chi possa essere, o se io lo o la conosco. Il professore entra e dice ciò che ormai era prevedibile, cioè che da oggi avremo un nuovo compagno di classe, lo invita ad entrare. È un ragazzo... Sento Yuuka guardarmi preoccupata, è normalissimo.

'' Presentati alla classe!'' Dice l'insegnate gentilmente.

'' Buongiorno!'' Comincia '' Io sono Endo Anzai'' Incredibile, il suo tono di voce altezzoso non è cambiato di una virgola, e questo mi riporta a quanto ero stupida alle medie. Perché dovrebbe essere qui!? Perché proprio in questa scuola e proprio in questa classe!? Stringo il pugno sinistro, non ci posso fare niente. Mi ricordo improvvisamente del banco vuoto proprio davanti a me, dove lui si sta sedendo. Naturalmente non lo degno di uno sguardo, perché dovrei? Guardo il mio pugno stringermisi ancora di più. “ Cerca di concentrarti sulla lezione ora, non pensarci” Mi dico sospirando, alzo lo sguardo per guardare la lavagna. Non la vedo!!! Come può essere!? Questo qui è sempre stato un tappo!! Da quando è così alto!? Non sarà di certo questo a farmi cambiare idea su di lui, no. Ho davanti ha me la causa della mia voglia scarsa di andare a scuola alle medie, naturalmente, dopo quell'avvenimento. Prima che quel giorno arrivasse andavo volentieri a scuola, e si può dire solo per lui. Che stupida che ero. Prima di arrossire quando incontro Hiro, arrossivo solo per questo nenett- non posso nemmeno più chiamarlo così! Mi ha sempre provocato solo problemi. Un'altra cosa naturale è che lui non sa che lo odio. Certo! È rimasto a quella lettera di un paio di anni fa ormai. Maledetta lettera. Probabilmente ora pensa che io sia la persona più felice del mondo, vedrò di usare l'inconveniente della sua comparsa per fargli capire la verità, dopo di che lo tratterò come uno sconosciuto assoluto. O forse farei meglio a passare direttamente alla fase 2? Non ho proprio lo stato mentale giusto attualmente. Lui non sa quanto cavolo mi ha fatto soffrire con quella sua superficialità e ottusità. Quante volte mi sono detta “stupida” ripensando a quei sentimenti che avevo del tutto sprecato. Si era messo a ridere, leggendo quella lettera ai suoi amici, lo so perché per puro caso ero nel corridoio, a a pochi metri di distanza dalla porta. Cosa ne poteva mai derivare, prese in giro con una nuova scusa oltre al fatto di essere Otaku. Perché non aveva potuto essere meno superficiale? Perché non aveva potuto dirmi semplicemente “no” invece di farmelo sapere dal suo amico? Perché dovevano umiliarmi? Semplicemente perché avevo dei sentimenti a differenza loro?

Speravo di poter dimenticare questi pensieri, dopo aver finito le medie, ma invece no! Quel idiota ha deciso di perseguitarmi, ma non lascerò mai che mi condizioni la vita.

Arriva il cambio di classe e mio lo impiego disegnando sul mio diario.

'' Chi si rivede!'' Sento la voce della feccia davanti a me rivolgere '' Ehi!'' Dice, a quel punto sollevo lo sguardo, vedo che guarda nella mia direzione, naturalmente so che sta parlando a me, ma mi giro, facendo finta di pensare che si stesse rivolgendo a qualcuno dietro di me, e in più così evito il contatto visivo.

'' Chi cerchi, Endo-San?'' Chiedo cercando di contenere il mio odio.

'' Cosa è successo al Anzai-Kun che ho sentito tante volte alle medie?'' Dice lui ridendo un po'.

'' Senti nuovo arrivato ..'' Dico io lasciando traboccare un po' di quello che sto provando '' Fammi un favore e non parlare, voglio disegnare! E la tua voce mi distrae!'' Dico io non pentendomi nemmeno di una parola.

'' Ma stanno parlando tutti!'' Dice lui, è vero, in classe è un casino assurdo.

'' Ma loro non mi hanno fatto niente di male!'' Rispondo io cercando di essere naturale, non voglio far vedere l'importanza che do a quello che è successo alle medie.

'' Ma io non ti ho fatto niente!'' Dice lui confuso.

''No!'' Rispondo io alzando il tono di voce '' Tu non mi hai fatto niente!'' Concludo sbattendo sul banco la matita e guardandolo. Lui si gira e io posso dirmi momentaneamente soddisfatta, tempo fa non ci sarei riuscita ad affrontarlo in questo modo. La pausa pranzo la passiamo da Hana e Yuuka le racconta della novità, perché io sono ancora troppo shoccata per raccontarlo e troppo arrabbiata per parlare di lui. Sento le mie amiche compatirmi e la cosa non mi fa poi tanto piacere.

'' Avanti Hotaru …'' Fa Hana non sapendo cosa dire '' Vedrai che sistemerai questa faccenda! Devi approfittare della situazione per chiarire le cose..''

'' Chiarire le cose?'' Dico io guardando il pavimento '' Non so nemmeno cosa voglio. Ma di certo non sopporto che lui mi parli in quel modo credendo che io provi ancora qualcosa nei suoi confronti!'' Dico sbattendo il pugno sul banco della mia amica.

'' Ottimo!'' Dice Yuuka speranzosa '' Questo è il primo punto da raggiungere!''

'' Come?'' Le chiedo semplicemente, la risposta è un silenzio '' Dovrei forse dirglielo come se fosse un'altra confessione? E lo sembrerebbe pure! Ogni volta che mi rivolgeva la parola, anche in terza media quando già non mi piaceva più, perdevo il controllo e finivo con l'essere così arrabbiata da arrossire! Era ovvio se tutti credevano che mi piacesse ancora!'' Sospiro alla fine ''La vita fa proprio brutti scherzi …'' Lascio sbattere anche la mia testa sul banco, e dopo il tonfo provocatone l'unico suono che sentiamo in seguito è la melodia della campanella '' Credo proprio sia ora di andare...'' Faccio incamminandomi.

Durante le attività del club non faccio altro che innervosirmi, ripensando a tutto quello che è successo di brutto in ventiquattro ore. Non riesco a pensare a una trama decente, scrivo di fretta e tenendo salda in mano la matita, ma non occupo due righe che le cancello subito, sbatto l'estremità opposta dell'oggetto sul quaderno tutto scarabocchiato quante volte bastano per farmi venire in mente una nuova idea che non durerà più di dieci secondi. Jun è vicino a me e sta facendo degli schizzi, ma allo stesso tempo sento il suo sguardo preoccupato (o forse stranito se non shoccato) su di me. Scrivo altre poche parole di un'idea che non avrà una lunga durata e la punta della matita schizza via. Aspetto un po' di secondi osservando seccata la matita senza più la mina sulla punta. Sospiro, prendo il piccolo tempera matite che tengo nell'astuccio e mi incammino verso il cestino. La mina si rompe ancora, una seconda volta e una terza. Ormai la mia matita è lunga un centimetro e la butto definitivamente nel cestino. Torno al mio posto e aspetto che una buona ispirazione possa illuminarmi, nel frattempo tamburello le dita sul tavolo.

'' Ti senti bene?'' Mi chiede la senpai accanto a me.

'' Non lo so proprio …'' Sospiro '' Mi chiedo solo quanto possano essere stupidi e ottusi i ragazzi...'' Lei mi guarda interrogativa, io le spiego la faccenda in velocità.

'' Capisco … ''Sospira '' Ti capisco e sono totalmente d'accordo con te, però non so che consigli darti, ad ogni modo sono dalla tua parte''

'' Grazie ..'' Dico riconoscente.

'' Comunque penso che per oggi tu debba risposare'' Dice lei con fare da sorella maggiore. Io annuisco, preparo le mie cose e uscendo la saluto.

Quando arrivo a casa continuo la mia solita routine, succo di fragola, meditazione sugli avvenimenti della giornata ( anche se vorrei non pensarci più per tutta la vita) e compiti.

Il giorno dopo mi preparo, sono pronta ad affrontarlo.

'' Cosa ti succede?'' Mi chiede Yuuka quando la incontro lungo la via '' Hai la faccia di una che sta per andare in guerra ed è pronta a tutto pur di vincere …''

'' Qualcosa di simile …'' Rispondo semplicemente, lei non risponde e nessuno apre bocca fino a quando non incontriamo Hana.

'' Che hai Hotaru?'' Mi chiede pure lei '' Hai la faccia di qualcuno che sta per affrontare un esame di matematica e non ha la minima intenzione di essere bocciata...''

'' Beh, è qualcosa di simile pure a questo …'' Rispondo come ho fatto poco fa. E succede ancora una volta un silenzio, fino a quando raggiungiamo la scuola.

Come ieri, le lezioni trascorrono con un'atmosfera di tensione, o almeno questo è il mio punto di vista. Una differenza rispetto al giorno appena passato però c'è, e non mi dispiace troppo, il cretino davanti a me non mi rivolge la parola. Credo di poterlo considerare un buon segno. Cerco di rilassarmi e passare alla fase “accettare la situazione”, e penso che il modo migliore sia ignorarlo e non dare troppo peso alla sua presenza. In questo modo comincio a tornare la me stessa di sempre.

'' Oggi niente attività del club!'' Dico ad Hana io seduta al mio banco durante la pausa pranzo.

''Nemmeno noi!'' Dice lei.

'' Noi neppure!'' Conclude Yuuka '' Potremmo uscire e prendere un gelato!'' propone.

''Bell'idea!'' Dice Hana.

'' Concordo!'' Rido io. E cominciamo a programmare l'ora e il luogo di ritrovo.

'' Quindi ci vediamo alle cinque davanti al parco ok?'' Ci chiede Hana mentre usciamo dall'edificio.

'' Ok!'' Risponde Yuuka.

'' Oh, no!'' Dico io frugando nella borsa.

'' Cosa c'è?'' Mi chiedono le mie amiche in coro.

'' Ho dimenticato il quaderno degli appunti sotto il mio banco'' Rispondo loro '' Voi andate avanti, non serve che mi aspettiate!'' Concludo avviandomi nuovamente dentro la scuola.

'' Ci vediamo alle cinque?'' Mi chiede Hana.

''Alle cinque!'' Rispondo salutandole con la mano. A pochi metri vedo che c'è Anzai, fermo all'entrata, ho come la sensazione che mi stia osservando, lo ignoro, è questa la decisione che ho preso, giusto? Qualunque cosa accada!

Non riesco però a non accelerare il passo. Arrivo in classe e prendo il quaderno, dopo di ché percorro la via opposta, appena passo la soglia dell'edificio vedo che c'è Hiro che sta parlando con un po' di amici e Misako, magari riuscirò a salutarlo. Finalmente qualcosa di positivo. Bene …

'' Aoki!'' Sento una certa voce alla mia sinistra, eh no … Quando qualcosa va storta deve andare storta fino in fondo, non c'è proprio verso!

''Cosa vuoi, Endo-San?'' Mi giro per guardarlo in faccia, non ho perso la mia determinazione nell'affrontarlo, con la coda dell'occhio riesco a vedere, ora alla mia destra, che Hiro mi ha riconosciuta, ma il mio attuale obbiettivo è di non farmi mettere i piedi in testa da questo individuo davanti a me.

'' Ti ho detto che non è un problema se mi chiami Anzai-Kun'' Dice lui ridacchiando '' Come, per esempio, fai qui!'' Dice tirando fuori dalla borsa scolastica un foglio di carta color rosa chiarissimo, mi fa vedere la parte scritta, come potrei non riconoscere un pezzo di carta che ha segnato così tanto la mia vita ''Sai, ieri stavo ripulendo la soffitta e l'ho trovata...'' Ogni volta che ne ho l'occasione, guardo verso Hiro, so che le cose andranno a finire in una brutta figura, e io non voglio che lui sia lì per assistere. Ma questa è l'unica volta in cui rimpiango la sua presenza persistente, noto anche che i suoi amici sono già andati via, sono rimasti solo lui e Misako, la quale mi sta guardando un po' preoccupata: penso che tra ieri e oggi abbia capito la situazione, non è che volessi tenerle nascosto ciò che è successo in passato, proprio perché è un avvenimento appartenente al passato '' Era nella scatola della carta da utilizzare per le brutte copie o per i disegni …'' Continua, quindi sarebbe stato quello il destino della mia lettera ''Ma pensavo che ti avrebbe fatto piacere averla!'' Dice porgendomi il foglio, io lo prendo e leggo velocemente alcune righe, quanto ero stupida a quei tempi per scrivere cose del genere a una persona del genere, gli occhi mi si appannano. Quanto potevano essere stato superficiale per ignorare dei sentimenti? Perché ciò che c'è scritto su quel maledetto pezzo di carta sono sentimenti, non li ha semplicemente ignorati, se n'è pure approfittato per trovare uno svago, ovvero prendermi in giro. Io non trovo una logica secondo la quale dovrebbe prendermi in giro solo perché gli avevo dato una lettera dove mi confessavo. La mia frangetta copre i miei occhi pieni di lacrime, ma non può nascondere il fatto che sto piangendo, se le lacrime cominciano a cadere, sollevo leggermente la testa, è ancora lì, nessuno si è mosso, sento dei passi però.

'' Hotaru, tutto a posto?'' Mi chiede Misako preoccupata. Io annuisco, ho un groppo in gola che non sono sicura di riuscire a sciogliere in pochi tentativi di parlare. Sospiro un paio di volte.

'' Non c'era proprio bisogno che me la ritornassi!'' Dico io a voce abbastanza alta, la figura è fatta, mi sono dimostrata solo che debole ai suoi occhi, speravo che non dovesse vedere la parte di me terribilmente sensibile '' Per me questo pezzo di carta vale meno di zero lo sai?'' Dico alzando la lettera '' Quindi non mi potrebbe fregare di meno della sua sorte!'' Dico appallottolandolo e buttandoglielo contro mirando alla faccia, non mi rendo conto nemmeno se l'ho colpito o no, torno a guardare il pavimento '' E tanto per la cronaca'' Cerco di concludere serrando i pugni '' Tu non mi piaci più ormai da due anni! Come cavolo hai potuto anche solo pensare che mi potessi piacere dopo quello che hai fatto dei miei sentimenti!?'' Lo guardo dritto negli occhi, le lacrime non si fermano, mi aveva rovinato le medie e ora mi ha rovinato le superiori, lo sto uccidendo con lo sguardo. Non sento un risposta quindi mi sbrigo a filarmela, non voglio rimanere ancora a lungo lì. Mi incammino verso il cancello, ormai gli unici studenti rimasti siamo io, Misako, Azai e Hiro. Non corro, ma cammino piuttosto velocemente.

'' Hotaru!'' Mi dice la rappresentante raggiungendomi ''Non hai motivo di essere triste lo sai?'' Dice, a quelle parole mi blocco proprio a metà fra il cortile della scuola.

'' La mia sorellina ha ragione!'' Dice quel ragazzo che ora è alla mia destra, arruffandomi i capelli.

'' Hiro-Senpai?'' Dico stranita guardandolo con le lacrime ancora agli occhi.

''Si, insomma …'' Fa Misako '' L'hai visto? Non sapeva cosa dire!'' Quello che sta dicendo è vero.

'' Non credeva che io potessi dirgli una cosa del genere … '' Penso ad alta voce. La ragazza alla mia sinistra fa cenno di si.

'' E di certo ora non ti scoccerà più!'' Dice lei.

'' Però io ho pianto, sono stata debole … '' Ritorno alla mia solita negatività, mettendo in primo piano sempre e solo il lato peggiore.

'' Hai solo dimostrato di essere seria!'' Dice Hiro, io comincio a piangere ancora di più ma non sono più lacrime di tristezza o di dolore, pura commozione, cosa che non mi era mai capitata nella realtà. Certo, avevo pianto per alcuni anime o per alcune canzoni, ma mai per parole di qualcuno, parole dirette a me. '' H-Ho detto qualcosa di sbagliato??'' Chiede Hiro preoccupato. Misako scuote la testa.

Io faccio respiro profondo e poi mi giro per guardarli in faccia entrambi, sorrido e faccio un inchino, poi con un tono ancora u po' mozzato da quel groppo in gola di poco fa, dico ''Vi ringrazio di cuore entrambi, Misako-San, Hiro-Senpai...'' Poi continuo guardandoli ancora in faccia '' Se non fosse stato per voi, non mi sarei resa conto dei lati positivi di ciò che è appena avvenuto, ma solo di quelli negativi, grazie infinite!'' Concludo.

'' Dai! È stato un piacere!'' Dice Misako '' Siamo amiche, no? E poi la faccia di Endo è stata epica, è un peccato che tu te la sia persa …'' Ride un po'.

'' Essere un senpai per i proprio kohai vuol dire anche questo!'' Sorride Hiro, Fra lui e Anzai c'è una differenza abissale, che non potrà mai essere colmata. Al secondo non è mai passato neanche per l'anticamera del cervello di provare a essere gentile con me, neanche dopo essere venuto a conoscenza dei miei sentimenti per lui. Chissà quale sarà la reazione di Hiro, quando saprà quello che provo, ma cosa un po' più fondamentale. Sarò davvero mai in grado di dirglielo!?

 

 

 

 

Angolo dell'autrice

 

Lo so … Ho aspettato proprio l'ultimo momento per scrivere il capitolo e me ne stavo pure dimenticando! Quindi scusate se la fic è buttata un po' alla buona, io ho cercato di scriverla al meglio, spero comunque che vi sia piaciuta, chiedo ancora scusa per il ritardo... Ma durante la mia settimana di assenza sono riuscita ad avere molta ispirazione per i prossimi capitoli quindi che con quelli io possa rimediare a questo, ma spero comunque che possa essere stato di vostro gradimento

 

   
 
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