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Autore: _Rainy_    21/07/2015    0 recensioni
Era l’anno Beta-072, l’anno nel quale, secondo le stime scientifiche, l’umanità aveva fatto i maggiori passi avanti nel campo della tecnologia, della scienza o della biologia degli ultimi 130 anni.
In un futuro non troppo lontano, i cyborg sono creature disprezzate e oppresse. Solo una leggendaria e misteriosa creatura può riportare un equilibrio in un mondo accecato dall'odio e dall'egoismo; una persona che non esiste più da molto tempo; una persona che saprà unificare la razza umana e la razza cyborg per la costruzione di un mondo migliore.
A due eroi la ricerca di questa creatura, per fermare la guerra che lentamente sta distruggendo il loro mondo.
Un universo iper-tecnologico e un governo giusto da un lato; la brama umana di supremazia dall'altro.
Genere: Fantasy, Romantico, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Anno Beta-072

10. Contratto

 

La creatura che si parava di fronte ad Ax era imponente: alta due metri e simile a un gorilla per la postura, con gli arti meccanici sproporzionati – le braccia era più lunghe delle gambe, tozze e corte - ricoperti di una pellicola ruvida e trasparente dalla vaga sfumatura azzurrina sotto alla quale si vedevano i numerosi ingranaggi grigi e lucenti che lo componevano. La testa era allungata, con grandi occhi interamente neri ai lati del volto, una cresta di peli irti e neri che correva sulla schiena e una bocca piena di denti d’acciaio affilati con una lunga lingua nera che si agitava al suo interno. Degli spessi cavi correvano dalla testa alla schiena.

Ax, che aveva ripreso conoscenza rapidamente, era rimasto immobile al suo posto mentre vedeva il corpo di Lyn cadere a terra, svenuta per il dolore al braccio, e lo Shiriano si era voltato nella sua direzione dopo aver scrutato la cyborg per qualche secondo e averla voltata lentamente a faccia in giù con le sue mani meccaniche dalla forma vagamente umanoide, ma con lunghi artigli.

- Cosa le vuoi fare?! – Chiese subito Ax, agitato.
- Oh, assolutamente nulla. – La voce della creatura era melodiosa, ammaliante e profonda. Parlava direttamente all’anima. – La riporterò fuori dalla Torre e lì la lascerò… Con te.
- Me?
- Si. – Annuì la creatura scrutandolo con i suoi occhi interamente neri e parlando gentilmente e con calma, come se stesse spiegando delle cose semplicissime ad un bambino. – Gli umani non sono i benvenuti qui.
- Ma… - Provò Ax, passando in posizione d’attacco: allargando le gambe per darsi maggiore stabilità e impugnano le sue pistole.
- Niente “ma”. Sia chiaro: non vi farò andare via in queste condizione e la tua amica qui riavrà il suo braccio, ma… Dovete andarvene.
- Chi sei tu? – Chiese sospettoso Ax.
- Poco importa. Quello che conta, ora, è aiutare la tua amica, ma prima di tutto devi addormentarti anche tu, per così dire… - E si lanciò contro la guardia.

Correva proprio come un gigantesco gorilla, aiutandosi con le braccia. Ogni passo della creatura sembrava scuotere l’edificio da cima a fondo.

Ax sospirò brevemente prima di schivare gli attacchi della creatura. Era un essere diverso da qualsiasi avesse mai visto, infinitamente più forte e dotato di un’intelligenza militare fuori dal comune.

- Cosa sei tu? – Chiese Ax correndo lontano dalla creatura, sapendo di non avere speranze di batterla.
- Io? – La creatura si fermò un attimo, evidentemente sorpresa, poi spiegò pazientemente. – Io sono uno Shiriano. O almeno quello che ne rimaneva.
- C-Cosa? – Ax era rimasto stupito: lui era lo Shiriano? Quella creatura?! Molte volte erano stati proiettati in televisione e mai gli era parso di vederne uno anche solo somigliante all’essere che aveva di fronte.
- Sorpreso? Be’, diciamo che noi Shiriani possediamo diverse forme corporee e possono cambiare indipendentemente da noi a seconda delle nostre emozioni o desideri più reconditi. Quella che tu hai davanti agli occhi, però, è la mia forma base, neutra da qualsiasi emozione, momentaneamente cancellate per lasciare spazio alla tecnica militare.
- Perché “quello che ne rimaneva”? – Indagò Ax.
- Te l’ho detto: la mia forma base non prova emozioni ed è così da tanto tempo ormai. – Lo Shiriano si immobilizzò e sembrò distratto, come se stesse fissando l’infinito e non Ax. Il suo sguardo vagò sul ragazzo senza fermarsi ed egli ebbe la conferma che non stava fissando lui, ma che era perso nei suoi ricordi. – Troppe cose orribili hanno visto questi occhi, troppo dolore ha provato il mio vecchio cuore e pian piano la mia forma base ha sostituito le altre che ormai non uso da tantissimo tempo… Gli umani, stolti e ignoranti, hanno sterminato il mio popolo e… - Improvvisamente si riscosse e fissò Ax tristemente. – Mi dispiace, ma devo chiederti di farti tramortire per poi farti scortare fuori da qui.
- No. – Ax era deciso a non mollare: un’ultima occhiata a Lyn, stesa per terra e grondante di sangue, e passò all’attacco avendo bene in mente le parole dello Shiriano, che l’avevano definitivamente convinto a non mollare proprio in quel momento.

Schivò gli attacchi della creatura, saltò e parò e atterrò sulla schiena dello Shiriano che, colto alla sprovvista, ondeggiò pericolosamente cercando di disarcionarlo. Dalla schiena della creatura spuntarono degli aghi affilatissimi che lacerarono la carne di Ax e lo fecero cadere mentre urlava di dolore. Il ragazzo urlò per le ferite, per la rabbia e con quell’urlo animalesco si inginocchiò, non potendo alzarsi per il troppo dolore alle gambe, e sparò con precisione ai cavi sulla schiena dello Shiriano, svuotandogli il caricatore addosso.

Aveva mirato non ai cavi in sé, che immaginava fossero resistenti ai colpi di pistola, ma alle giunture tra il corpo e i fili elettrici, che dopo un intero caricatore di proiettili cedettero e saltarono.

Lo Shiriano inarcò immediatamente la schiena verso il cielo per poi cadere a terra rovinosamente mentre i suoi occhi da neri diventavano azzurri.

- Parte Autonoma disattivata. – Recitò una vocetta metallica che veniva indubbiamente dallo Shiriano, ma che non ricordava affatto quella con cui si era espresso fino ad allora.
- Ehm… - Ax indugiò, ansimante. Sapeva che gli Shiriani avevano questa particolarità: la loro parte autonoma poteva essere disattivata trasformandoli in esseri sottoposti alla volontà di qualcun altro. – Io mi chiamo Ax e sto cercando Thora, la Mezzosangue. Il suo ritorno potrebbe fermare la guerra, senza dubbio. Inoltre speravo potessi indicarmi dove si trova oggi una persona che non vedo da troppo tempo… - Concluse amaramente.
- Porre una domanda. – Incitò la voce metallica.
- Prima guariscici, per favore. – Chiese gentilmente Ax.
- Richiesta accordata. – Tranquillamente lo Shiriano prese per un braccio sia Ax sia Lyn e dalle sue mani si irradiò una luce azzurra che percorse i loro corpi soffermandosi sulle ferite.

Un calore riscaldò dall’interno i due ragazzi e Lyn si risvegliò dal suo coma, socchiudendo gli occhi e trasalendo immediatamente per la vicinanza dello Shiriano, cercando subito di liberarsi.

- No, Lyn. – Ax si sentiva lontano dal suo corpo, come se fluttuasse mentre lo Shiriano leniva le sue ferite. – Va tutto bene. Ora è dipendente da me.
- Hai disattivato la sua parte autonoma?! – Articolò con fatica Lyn, la bocca impastata.
- Si. Ho intenzione di riattivarla più tardi, ma prima dobbiamo farci dare le risposte necessarie.
- Ax. – Lo ammonì Lyn fissandolo negli occhi. – Non avresti dovuto farlo. Gli Shiriani sono creature sensibili e anche se ora non è autonomo non vuol dire che ci aiuterà. Non ha il controllo dei suoi movimenti, ma della propria mente si e potrebbe comunque darci delle informazioni errate. Devi liberarlo.

Lo Shiriano li lasciò andare con mal grazia  e si concentrò su Lyn facendo materializzare nel vuoto il suo braccio staccato e reinserendoglielo nell’articolazione della spalla senza battere ciglio, mentre la cyborg lo guardava, incredula.

- Ax… - Lei si voltò a fissarlo, gli occhi lucidi. - … Grazie.
- Ehm… Figurati… - Sussurrò lui, impacciato, poi si rivolse alla creatura. – Sei libero o torna autonomo o… Ehm… Non sei più sotto il mio controllo o roba del genere: hai capito insomma!

Lo Shiriano si riscosse in pochi secondi, i suoi occhi tornarono neri e ruggì di fastidio:
- Voi due, piccole canaglie! Vi ho detto che non siete i benvenuti e…
- Per favore. – Sussurrò Lyn implorandolo.
- Umm… - Lo Shiriano si concentrò sulla cyborg. – Ci siamo già incontrati io e te, dico bene?
- S-Si. Molti anni fa. – Ammise Lyn a testa bassa.
- Mi ricordo di te. – Lo Shiriano sorrise brevemente, poi tornò a concentrarsi su Ax. – Un combattimento breve, ma intenso, ragazzo mio. Hai detto che vuoi trovare Thora e un’altra persona, dico bene? Facciamo così: io ti darò le informazioni che cerchi, ma in cambio ho bisogno di qualcosa… Accetti?

Ax scambiò una veloce occhiata con Lyn, che annuì, sapendo quanto gli Shiriani adorassero stipulare dei patti o sottoscrivere dei contratti, e quindi fece segno che si, accettava.

Lo Shiriano si leccò brevemente le labbra e ghignò:
- Molto bene. Chi stai cercando? Il cyborg che uccise tuo padre? La causa di tutti i tuoi guai?

Ax trasalì. Sapeva che la conoscenza degli Shiriani era sconfinata, ma non immaginava fino a quel punto:
- Si. – Sussurrò.
- Come immaginavo… Dunque, mi spiace deluderti, ma è già rinchiuso in un carcere di massima sicurezza e verrà condannato a morte tra qualche mese per crimini di guerra, genocidio ecc. Dubito che avrai occasione di vendicarti di lui.

Ax crollò a terra.

L’obiettivo di tutti quegli anni, la ricerca ossessiva di informazioni e la determinazione a trovare quell’odiosa creatura erano stati vani. Tutto era stato inutile. La sua paura di trovarlo già morto o destinato a essere ucciso si era avverata e ogni sua speranza di vendicare la sua famiglia si era svanita. A meno che non riuscisse ad ucciderlo prima che venisse giustiziato.

- Che carcere?
- St. Hill. Sui Monti del Nord. – Rispose lo Shiriano, totalmente indifferente al turbine di emozioni che stava attraversando il giovane.

Lyn corse vicino ad Ax, si inginocchiò accanto a lui e gli mise un braccio intorno alle spalle:
- Ax, cosa vuoi fare? Penserai mica di andare fino là? Pensa a che priorità abbiamo, ti prego..
- Tu non capisci! – Rispose, frustrato, Ax. – Sono anni che io aspetto di scoprire dove si trova quel maledetto e ora scopro di avere una sola occasione per ucciderlo prima che qualcun altro mi tolga questo diritto! Non capisci… - Sussultò, tremando.
- Ti prego, devi lasciarlo andare… Abbiamo qualcosa di più importante di cui occuparci.
- Lo capisco. – Annuì Ax. – Ma non mi compete più. Non riuscirò ad ucciderlo, è ovvio ormai, quindi la mia vita non ha più senso.
- Si! Devi trovare Torah, non ricordi? – Lo implorò Lyn.
- No. Tu la troverai. – Sussurrò Ax. – Sei libera. Vai e vivi la tua vita. – Dichiarò infine.
- Abbiamo fatto un patto e non è così che lo infrangerai! – Ribattè rabbiosamente Lyn a voce più alta, scrollandolo per le spalle e afferrandolo per il colletto fino a fissarlo a pochi centimetri dalla sua faccia. – Hai capito?! Dobbiamo portare a termine questo compito insieme e solo allora io sarò libera. C’è il tuo onore in ballo. Come vuoi essere ricordato?! Come il capitano delle guardie che dopo aver versato qualche lacrimuccia perché non può soddisfare i suoi istinti omicidi libera la sua prigioniera e affoga la sua disperazione nell’alcol fino alla morte?! Eh?!

Lyn non sapeva perché stava dicendo tutto ciò: in fondo sarebbe stata liberata e avrebbe potuto dimenticare tutto quanto era successo, ma sentiva che era la cosa giusta da fare e forse, inconsciamente, non poteva permettersi di lasciar sprofondare quel ragazzo, il suo compagno di viaggio e oramai quasi amico.

Lo Shiriano scoppiò a ridere fragorosamente interrompendo la scena:
- Molto commovente. Avete altre domande?

Lyn squadrò Ax con due occhi di giacchio e sibilò:
- Io non ho altre domande, Ax?

Attimi di silenzio pervasero la stanza fino a quando il ragazzo alzò la testa di scatto e fissò lo Shiriano negli occhi:
- Dove si trova Thora? – Poi si rivolse a Lyn. – Hai ragione. Non posso mancare alla mia promessa perché ho giurato che il nostro accordo non sarebbe stato infranto da niente se non dall’adempimento dei nostri obiettivi e non è per colpa di quel miserabile che lo infrangerò. No, quel cyborg bastardo non riuscirà, di nuovo, a distruggere quello in cui credo e al momento credo in Thora.

Lyn esultò interiormente e un sorriso ebete le si dipinse in faccia.

- Bene bene… - Lo Shiriano ridacchiò. – Io non so dove si trovi Thora, ma so dove potrete scoprirlo: nella Quinta Zona, al Database della Vita.

Lyn e Ax sussultarono perché sapevano entrambi perfettamente cosa fosse la Quinta Zona: il loro mondo era stato sconvolto dalle guerre nucleari e per ciò la morfologia del terreno era cambiata. Il nuovo governo aveva diviso la Terra in quattro pricipali aree a seconda del clima che li si trovava e poi erano stati ridisegnati i confini degli stati e create nuove città e comunità. Le quattro zone, i moderni Continenti, erano congiunte in un’area neutrale, governata dalle più alte cariche politiche, sociali e religiose del mondo e protetta da un esercito internazionale; l’accesso a quell’area era strettamente vietato ai civili perché conteneva informazioni delicate sul genere umano e il Database della Vita, in cui erano schedati tutti gli esseri umani, le macchine e le creature animali esistenti sulla terra, nessuno escluso. Recentemente, però, l’area era stata presa d’assalto dai cyborg ribelli che ne avevano fatto la loro roccaforte, pur mantenendo il funzione il Database.

Logicamente le informazioni su Thora non potevano che essere lì.

- Non fate quelle facce! – Ridacchiò perfidamente lo Shiriano.

Lyn non si spiegava questo comportamento: quando era andata a trovarlo si ricordava una creatura bonacciona e gentile, chiacchierona e paziente che si divertiva a scherzare con gli umani e a condividere le sue immense conoscenze.

L’essere che aveva davanti aveva qualcosa di diverso, di strano e di malvagio.

- Veniamo a noi, però, dunque… Cosa potrei chiedervi in cambio di queste preziosissime informazioni e ovviamente della vostra incolumità? Umm… Ah! – Un lampo di perfidia gli illuminò il volto.

Fece qualche passo verso i due ragazzi e fissò Lyn in volto:
- Mia cara, sei un cyborg molto interessante e penso tu lo sappia, dico bene? Quindi in cambio di queste informazioni così delicate, be’… - Si girò improvvisamente verso Ax sorridendo, falsamente amabile. - … Mi sembra onesto chiedere qualcosa di pari valore, quindi il mio prezzo per le informazioni che vi ho dato è… La cyborg, qui, Lyn-7.

 

 

- CIAMBELLANGOLO -
Yep, sono tornata :3
Ecco qui un nuovo capitolo in cui finalmente conosciamo il tanto sospirato Shiriano, che però ha qualcosa di strano, nevvero? *faccina ammiccante*
Niente, spero vi piaccia :3
_Rainy_
PS: http://raggywords.blogspot.it

   
 
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