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Autore: slanif    22/07/2015    5 recensioni
YeWook
«Quindi è questa?», domandò scettico Ryeowook, guardandosi intorno con l’aria di uno che avrebbe dato di stomaco entro pochi secondi. L’aspetto verdognolo della sua pelle, oltre a destabilizzare il suo sistema nervoso, era anche un chiaro sintomo di quanto quella situazione lo mettesse a disagio. Di quanto quella vista lo mettesse a disagio.
«Non è bellissimo?», domandò Yesung, tutto allegro come suo solito, bellamente ignaro degli istinti omicidi che il suo ragazzo stava riversando su di lui. Se fosse stato una persona normale, sotto lo sguardo inceneritore lanciatogli da Ryeowook, probabilmente sarebbe morto sul colpo.
Ma Yesung non era una persona normale.
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Ryeowook, Yesung
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie '50 Prompt'
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Titolo: Campagna
Autore: slanif
Fandom: Super Junior
Personaggio/Coppia: Ryeowook, Yesung (YeWook)
Prompt: 39
Rating: Verde
Conteggio Parole: 922


 
«Quindi è questa?», domandò scettico Ryeowook, guardandosi intorno con l’aria di uno che avrebbe dato di stomaco entro pochi secondi. L’aspetto verdognolo della sua pelle, oltre a destabilizzare il suo sistema nervoso, era anche un chiaro sintomo di quanto quella situazione lo mettesse a disagio. Di quanto quella vista lo mettesse a disagio.
«Non è bellissimo?», domandò Yesung, tutto allegro come suo solito, bellamente ignaro degli istinti omicidi che il suo ragazzo stava riversando su di lui. Se fosse stato una persona normale, sotto lo sguardo inceneritore lanciatogli da Ryeowook, probabilmente sarebbe morto sul colpo.
Ma Yesung non era una persona normale.
Ryeowook lo fissò come se avesse due teste: «Sei impazzito?», sibilò.
Il maggiore si voltò a guardarlo incuriosito: «Non hai detto che avevi bisogno di rilassarti?»
Il minore sentì la vena sulla tempia pulsare per il nervoso, ma decise di tenere duro: «E questa è la tua idea di relax?», gli domando, con una specie di ringhio.
Yesung sorrise di slancio e allargò le braccia, indicando il Mondo di fronte a sé: «Vuoi mettere tutto questo con la tua vacanza a New York?»
«Sì, effettivamente sì.», gli fece notare Ryeowook, con sguardo serio.
Yesung scosse la testa: «La Grande Mela non è per niente rilassante.»
«Una SPA è rilassante, non… questo!», obiettò il minore, indicando davanti a sé quella visione che gli faceva venire il voltastomaco e un gran nervoso. Altro che relax!
«Volevi andare in una SPA?», domandò sorpreso Yesung, sbarrando i piccoli occhi quanto più poteva.
Ryeowook tenne stretta la borsa nel pugno, facendo violenza su se stesso per non lanciargliela addosso: «Quando ti ho detto che avevo bisogno di una vacanza di puro relax, intendevo una cosa del genere, sì.»
«Ma questo è meglio!», insistette Yesung.
Ryeowook quasi mandò a puttane i suoi propositi mentre l’istinto di ucciderlo prendeva il sopravvento. «Yesung… amore…», tentò di recuperare la calma.
«Sììì?», domandò l’altro, cinguettante.
La vena sulla tempia pulsò più forte, ma il minore chiuse gli occhi e cercò di respirare lentamente: «Passare una settimana in campagna, in una vera e propria fattoria, a spalare merda di mucca per tutto il tempo… secondo te è un’esperienza rilassante?», sibilò, fissando le mucche di fronte a sé che, beffarde, brucavano erba guardandolo in faccia.
Già le odiava.
«Il contatto con la natura è rilassante. La campagna è rilassante.», insistette Yesung.
«Sì, se non si fa niente.», precisò Ryewook.
«Ma io mi annoio!», obiettò il maggiore, con tono lamentoso.
Ryeowook ingoiò la bile e cercò di pensare velocemente a come non commettere un omicidio. Di sicuro, se non altro, aveva posto a sufficienza per nascondere il cadavere.
Quando il suo cervello malefico completò il piano, sorrise peggio di come avrebbe fatto il Demonio. «Yesungino mio…», cinguettò.
«Sììì?», domandò l’altro, abboccando come un allocco.
«Che ne dici se prima di buttarci nella mischia con le mucche, non ci chiudiamo in camera e facciamo un po’ i coniglietti?», domandò Ryeowook, facendoglisi vicino e mordicchiandogli un orecchio.
L’unico istinto in possesso di Yesung – quello sessuale – prese il sopravvento e, caricandosi in spalla un ridacchiante Ryeowook, si barricò in camera e non vi uscirono fino al giorno dopo, alle prime luci dell’alba.
In quella mattina di un’assolata giornata di luglio, in una campagna sperduta chissà dove in Corea Del Sud, Ryeowook sorseggiava il suo the alla cannella seduto all’ombra sotto la veranda, con un abbondante strato di crema a proteggergli la pelle e gli occhiali da sole a proteggergli gli occhi. Le caviglie accavallate, seduto sulla sua sdraio a gambe distese, sembrava non avere un problema al Mondo.
Un po’ meno rilassato era Yesung che, chino con una pala in mano sotto il sole già cocente, stava facendo una gigantesca buca nel terreno del campo mentre mucche curiose e scettiche lo fissavano con biasimo.
«Wookinooo!», lo chiamò Yesung, asciugandosi con un braccio la fronte madida di sudore e macchiandosela così di terra.
«Sì, Yesunghino mio?», domandò Ryeowook, tranquillo e rilassato sotto la sua veranda all’ombra.
«Che ne dici di venirmi ad aiutare?», domandò per la centesima volta il maggiore mentre praticamente si liquefaceva dal caldo.
Ryeowook mosse il dito indice a destra e sinistra, indicando di no. «Ti ricordi ieri sera, Yesunghino mio?», cinguettò, cercando di reprimere il tono trionfante che gli gorgogliava nel petto.
Yesung gemette: «Non è giusto! Mi hai ingannato!», protestò con veemenza.
Ryeowook scosse la testa: «Non ti ho ingannato, Yesunghino mio; sei stato tu a scegliere deliberatamente di permettermi di godermi la vacanza senza fare niente mentre tu farai il lavoro di entrambi!», gli specificò.
«Me lo hai chiesto mentre mi cavalcavi e io non c’ho capito più niente!», gridò indignato Yesung.
Come se di solito capissi qualcosa…, pensò con sarcasmo Ryeowook. «Io ti ho chiesto se lo avresti fatto e tu hai risposto “Oh, sì, Wook, sì, sì, SI’!”! Te lo sei scordato?»
«SEI UN BARO!», urlò l’altro, indignato.
Ryeowook fece spallucce: «Così impari che la prossima volta, quando ti dico che voglio relax, mi porterai in una SPA invece che in campagna
«Ma io pensavo di farti piacere!», protestò il maggiore, offeso.
Ryeowook si abbassò gli occhiali con una mano: «Fammi un favore, Yesung… torna a non pensare!»
Yesung cercò di replicare ma proprio in quel momento una mucca decise di caricarlo e il maggiore cominciò a correre, scappando e urlando, chiedendo l’aiuto di Ryeowook, che non sarebbe mai arrivato.
Risistemandosi gli occhiali sul naso e sdraiandosi un poco di più sulla sdraio, sospirò beato: «Aaahhh! Mi piace proprio la campagna
A Yesung, ne fu sicuro, un po’ meno.
 
 
FINE

   
 
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