Salgo il ripido sentiero che conduce alla grotta del drago, il mio fedele segugio Diptacus scodinzola dietro di me mentre annota tutto ciò che dico. Ci stiamo imbarcando in un'avventura ricca di pericoli, emozioni, ma soprattutto ricca di risposte. Ormai il sentiero prosegue in piano sino all'entrata dell'antro della bestia. Il terreno intorno è disseminato di cumuli marroni dall'odore pungente: mi avvicino ad uno di essi e lo punzecchio con un bastoncino, incitando Diptacus a riportare nel suo block notes ogni reazione della misteriosa creatura marrone. Mentre analizzo il comportamento delle numerose mosche radunate intorno ai cumuli gelatinosi, la terra viene scossa da un tremore, poi da un altro, e ancora, fino a che non sono costretto a distogliere l'attenzione dalle interessanti creature puzzolenti per ammirare la mastodontica bestia che mi fronteggia. Una sola zampa sarebbe capace di sradicare un albero centenario, un morso potrebbe tagliare in due un bue adulto e un colpo di coda sarebbe in grado di arare un campo di diverse decine di metri. Il rosso acceso delle squame dell'essere mi abbaglia, gli artigli lucenti paiono diamanti purissimi.

Di seguito Diptacus riporta l'intero dialogo:

Drago – Perché stavi punzecchiando la mia cacca?

Intervistatore – La sua... Oh, vuole dire che questi non sono esseri fatati dalle proprietà risanatrici?

–Ti sei fermato alla bancarella lungo il sentiero, vero? Quella con esposta ogni varietà di funghi ed erbe esistente su questo Paese?

–Si, perché?

–Tanto per sapere. Ora togliti dalle palle, voglio tornare a scolpire la parete.

–Aspetti! Signor Drago, la prego, aspetti! Io sono qui per lei, sa, volevo farle delle domande!

–Ancora con questa storia delle domande?! Sono già venuti almeno altri cinque idioti a chiedermi un intervista, e a tutti ho dato risposte esaurienti e veritiere. Ormai tutto il Paese sa che mi piace il gelato alla fragola e non quello alla milza.

–Oh, ma ancora non ha risposto alle domande della favolosa e mirabolante rivista ''Magia!''! Le assicuro che nessun altro le avrà già posto le domande che desidero porgerle io, né nessuno sarà già stato cortese quanto me!

–Primo, per quale diavolo di motivo mi stai dando del lei; secondo, no grazie, oggi sono occupato.

–La pregolapregolaprego! Solo due domandine e avrà la sua intervista pubblicata nella più famosa rivista del Paese! Ah, e ho portato un omaggio! Diptacus, chiama lo gnu!

–ORA SI RAGIONA!

–Ehm, signor Drago, lo gnu era un cantastorie. Raccontava anche delle belle storie.
…
Salute. Pulisce lei l'erba, o la gradisce di questa tonalità rosso sangue?

–Si, meglio, molto meglio. Cosa dicevi? Ah, l'erba? Nah, lascia lì i resti di budella, ho amici a casa per cena e uno di loro gradisce gli avanzi. Quello invece puliscilo. Il vomito non fa bene all'appetito.

–Si, certo, mi scusi, mi scusi, certo, sono solo un po' debole di stomaco. Diptacus pulirà tutto quando ce ne andiamo. Vero, Diptacus? Ahia! Ohi! Basta! È la mia gamba quella, mollala! Va bene, va bene, pulisco io. Dove ero rimasto... Ah si, signor Drago, accetta quindi di rispondere a qualche domanda?

–Mah, lo gnu era buono... Sì, risponderò a qualche domanda, basta che sparisci prima delle otto. A meno che tu non abbia voglia di diventare la portata principale.

–Oh, no, non si preoccupi. Wow, è una bella grotta la sua! Cosa rappresenta quella statua? E quel dipinto sul muro, non mi dica che è un Zan Dragh! È rarissimo, vero? Ooh, ma quella gemma è belliss...

–SFIORA QUELLA GEMMA E SEI UN UOMO MORTO!

–Mi scusimiscusimiscusi! ...Ooh, e questo botton- BOOOOM!

–Coglione.

–Sto bene, sto bene, non si preoccupi. Coff... Dunque, partiamo con la domanda che assilla da secoli le generazioni di giornalisti: è vero che lei rapisce principesse?

–No. Io non rapisco le principesse, sono le principesse che vengono da me.

–...eh?

–A quanto mi raccontano le signorine mentre aspettano il loro principe azzurro, pare che l'unico modo per trovare un fidanzato di questi tempi sia quello di farsi rapire da un drago, così che un aitante e coraggioso eroe si metta in viaggio per salvare la pulzella in pericolo e sposarla subito dopo. Molte decidono di non aspettare che il drago le prenda e vanno direttamente dal drago, anche se alla fine raccontano sempre di come il drago malvagio e crudele le abbia costrette a ballare e a cantare alla sua corte. In realtà le signorine si divertono a disegnare sui muri.

–Oh. Ma questo va contro ogni tradizione!

–Non hai ancora sentito la parte sui principi che si fiondano nella mia grotta implorandomi di rapire le loro principesse e di non lasciarle mai andare.

–Ma è assurdo! Perché mai un principe vorrebbe che la sua sposa finisse nelle mani di un drago?

–Bah, la metà di loro è al settimo anno, gli altri sono esauriti già al primo.

–Oh. Oh. Un attimo, devo riprendermi... Diptacus! Hai annotato tutto? Bravo cane. Ahia, ok, bravo scrivano! A-ehm, signor Drago, si prepari per la prossima domanda...

–NON MI DARE DEL LEI!