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Autore: _Rael_89    23/01/2009    6 recensioni
Sette coppie, sette situazioni, sette vizi capitali.
Come il peccato si insinua anche nella vita comune...
[Pride - NejiTen]
[Envy - KibaHina]
[Wrath - SuiKarin]
[Sloth - ShikaTema]
[Greed - KakaKure]
[Gluttony - NaruSaku]
[Lust - SasuIno]
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? (E se ...), Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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the
The Sinners


Preferisco un vizio accomodante che una virtù ostinata.
Molière


1. Pride - NejiTen
Passeggiava con le mani dietro la schiena, osservando i giovani ninja colpire l'aria con le mani rigide ed aperte, leggermente coperte da un chakra luminoso, accorgimento di cui solo il Byakugan poteva notarlo. Li squadrò tutti, bimbi dagli occhi bianchi ma prematuri, capelli neri ben curati e sistemati all'indietro, sudore che colava su quelle pelli profumate di latte materno.
-Neji-sensei! Guardi!- lo richiamò lo Hyuuga in fondo alla prima fila, un moccioso che a soli 6 anni pretendeva quasi di maneggiare il pugno gentile della Casata al pari dei suoi cuginetti di 10.
-Sì...- placidamente il Jounin si avvicinò, pronto a correggerlo in ogni minimo dettaglio, per insegnargli che l'umiltà è alla base di ogni comportamento... a dispetto di ogni previsione, il bimbo si esibì in un completo e circolare movimento delle braccia, perfettamente in linea con gli insegnamenti della tecnica, smuovendo l'aria in veloci e poderosi getti che costrinsero gli altri allievi ad allontanarsi per non venirne colpiti.
Neji Hyuuga deglutì a fatica, quasi senza parole, bisbigliando un ben fatto ancora non capacitandosi di come avesse fatto. Lui, il ninja modello della sua Casata, era stato il più giovane ad apprendere quella tecnica; ma aveva 8 anni. Quel moccioso gli aveva soffiato il primato.
Tenten, ancora nella freschezza di giovane sposa, passò per caso davanti al pannello socchiuso della palestra; non potè trattenersi un ironico sorriso mentre si carezzava il ventre, ancora piatto ma contentente un piccolo feto.
-Speriamo che da tuo padre erediti tutto, tranne la sua superbia.-
 
2. Envy - KibaHina
Si sedette all'ombra di quella quercia, emettendo un lungo sospiro; si asciugò il sudore dalla fronte, senza smettere di fissare con insistenza la snella figura della kunoichi della sua squadra: con le mani impastate di sangue e terriccio, la pelle imperlata dalla fatica, la frangia che le infastidiva gli occhi chiari, mostrava una determinazione che avrebbe sorpreso chiunque al solo pensiero di lei, timida e posata come una principessa.
-Hinata-san, non sarebbe ora di riposarsi?- la voce di Shino, accanto al compagno, lo sorprese. -Kurenai-sensei ci ha avvertito di non esagerare.-
La Hyuuga poggiò una mano sul tronco, rovinato dai suoi colpi; si portò una mano sul cuore, come a voler calmare l'affanno del respiro. -Ma... io... voglio migliorare...- parlava a voce flebile.
-Migliorare sì, ma rischiare la salute no.- nonostante il dolore alle gambe, lo shinobi scattò in piedi.
-Kiba-kun.- lo fermò a mezzo cammino, prima che arrivasse da lei. -Io... l'ho promesso a Naruto-kun. Devo migliorare... devo essere alla sua altezza.-
A mezza bocca, il ragazzo cambiò totalmente espressione: i lineamenti del viso si indurirono, così come gli occhi si fecero più selvaggi del solito. Sbattè un pugno sul tronco accanto a lui, con una rabbia inspiegabile che pensava più a sfogarla che a comprenderne la causa.
-Giustamente, Naruto è il migliore no? Giustamente, segui quel che dice lui...- graffiò il legno della quercia, girandosi per andarsene dal campo di allenamento; Akamaru, che fino a poco tempo prima sonnecchiava con gusto, placidamente coccolato dal tepore primaverile, scattò sull'attenti, seguendo il suo padrone fino a casa. Hinata si appoggiò all'albero, con un'aria tra incredula e rammaricata; due secondi dopo, seguì l'esempio del cane, correndogli dietro per farsi spiegare quella reazione e chiarire.
Shino, silenzioso spettatore di quella scena, non ebbe molto da commentare.
-... gelosia o invidia?-

3. Wrath - SuiKarin
Non aveva esattamente capito che cosa l'avesse provocata: se quel commento poco carino alla sua ossessione per Sasuke, o quella bugia sul suo fisico per nulla ingrassato, o quella parodia malriuscita ma passata per buona della sua vocetta stridula... però era chiaro che qualcosa l'avesse turbata.
Perchè Karin si toccò come al suo solito gli occhiali, mettendoseli a posto; accompagnò tutto da una serie di insulti gridati ad un volume pericoloso per l'inquinamento acustico, mangiandosi le parole e sproloquiando su cose che non afferrò esattamente.
Ma l'uomo è una creatura stupida: e Suigetsu peggiorò soltanto le cose.
-Ecco, lo vedi? E' esattamente quel che dicevo prima: non sai fare altro che strillare ed arrabbiarti.-
Quasi non fece in tempo a finire la frase; Karin partì con un calcio diretto sulla sua guancia sinistra ma, poco prima di toccare la sua epidermide, il ninja utilizzò la sua natura liquida per salvare la faccia da un doloroso gonfiore.
-Accidenti!- battè un piede a terra.
-Frena i tuoi accessi d'ira.- la derise lo shinobi, riacquistando parte della sua fisionomia solida.
-Tu non capisci proprio, eh?!- si risistemò gli occhiali, quasi senza fiato.-Non ti sei mai chiesto perchè io passi più tempo con te che con Sasuke-kun?-
-Eh?- assunse un tono mellifluo.
Si portò una mano a sistemarsi la chioma di fuoco. -E sarei ossessionata... baka.-
Girò sui tacchi, allontanandosi; Suigetsu sbattè le palpebre, sentendo che forse qualcosa gli era sfuggito.

4. Sloth - ShikaTema
Si diffuse nella stanza un vago sentore di sabbia bruciata. Il pomeriggio era l'ora più insopportabile, a detta sua, per soggiornare in un villaggio nel bel mezzo del deserto.
-Che ne dici se andiamo da mio fratello?- si inumidì le labbra sottili, mentre giocherellava con la chioma scura libera dal solito laccio. -Sulla terrazza del Kazekage arriva sempre un bel venticello fresco...-
-Ed incrociare i suoi sguardi gelosi della tua purezza?- morse la sigaretta quasi al culmine.
Dalle persiane semichiuse non passava quasi un filo di sole; ma l'umidità si intrufolava comunque, esperta nello sgusciare in ogni angolo di Sunakagure.
-E allora, andiamo a mangiare qualcosa di fresco! Tipo...-
-Ma perchè, starcene qui a riposare non ti va bene?-
-Parli come se fare l'amore sia un compito gravoso, Shika.-
-... però è stancante per come lo facciamo noi, Tem.-
Assottigliò gli occhi da gatta.
-Accidioso.- decretò, severa.
Lo shinobi straniero si sfilò la sigaretta dalle labbra, emettendo un lungo sospiro.
Possibile che il solo desiderio di restare con la testa appoggiata al suo grembo, in un angolo di mondo dove fossero completamente soli, dovesse essere presa per forza come pigrizia?!

5. Greed - KakaKure
L'ultima volta che aveva avuto qualcosa da raccontare alla sua logorroica migliore amica era stato tanto tempo fa. Troppo.
In realtà, non aveva mai pensato che Kakashi fosse un uomo così casalingo; gli piacevano le cenette che cucinava lei, semplici e poco variegate; gli piaceva la tranquillità di una casa, silenziosa; e, cosa più importante, adorava passare la serata con le gambe sotto la coperta termica a leggere l'ultimo capolavoro di Jiraiya-sama per l'ennesima volta.
La donna sbuffò, scrollandosi la chioma eburnea. Gli passò davanti con la cesta piena di vestiti freschi di pulito, alzando un sopracciglio: lo aveva beccato di nuovo.
Non l'avrebbe mai detto, ma Kakashi era un uomo che amava raccogliere i soldi; passava qualche pomeriggio a contare quelli che aveva messo da parte, con una strana luce nell'unico occhio visibile, un piacere sospetto che le aveva fatto trarre una unica e plausibile conclusione: avarizia.
Rinunciò per l'ennesima volta a chiedergli di portarla fuori a cena, pensando che avrebbe affrontato l'argomento quella sera durante il pasto, per non innervosirlo interrompendo il conteggio...
-Kurenai!!-
Sussultò, nel sentire quel grido. Si girò, trovandosi in pochi secondi tra le sue braccia, la cesta dei vestiti a terra, volando a mezz'aria in quel salottino. Si staccò velocemente, sconvolta dalla stranissima reazione del marito.
-... kami, che ti prende?!- sgranò gli occhi sangugni.
-Sono arrivato alla giusta cifra.- le prese le mani, con una viva commozione nella voce. -Finalmente... tra la casa e la vita familiare, ho dovuto risparmiare faticosamente... ma...-
-Kakashi, per cosa hai risparmiato?-
-... per l'ultimo capolavoro di Jiraiya-sama.- lo disse come se fosse stato scontato fin dall'inzio. -Anzi, sarà meglio che mi affretti per andare in libreria!-
Si precipitò all'ingresso, non dimenticando di prendere i soldi, allacciandosi le scarpe alla meglio, con le mani che gli tremavano di felicità. Lanciò un bacio alla moglie. -Tornerò per cena!-
Kurenai lo osservò allibita, senza sapere che dire, allontanarsi di tutta fretta, con uno sorriso ebete ben intuibile da sotto la maschera. Si appoggiò al muro.
Non avaro, ma prodigo.

6. Gluttony - NaruSaku
Si toccò i capelli rosei, augurandosi che non si impregnassero dell'odore di fritto e di sakè, timbro distintivo dell'Ichiraku.
Il compagno sembrò non curarsi più di averla accanto non appena gli comparve sotto il naso una tazzona fumante di ramen; divise le bacchette e, quindi ben armato, passò alla solita operazione di risucchiare spaghetti e brodo in fretta e furia, come se dovesse sbrigarsi per non vedersi portato via il suo piatto.
Sakura ordinò solo un bicchiere d'acqua, accennando qualche parola al suo indirizzo con chiara intenzione di fargli accorgere del suo stato d'animo; inutile.
-La tua golosità non ha limiti, Naruto.- commentò, allontanandosi leggermente per evitare uno schizzo di brodo.
-Quando si tratta di ramen...- boffonchiò, con la bocca mezza piena. -E' la mia ossessione.-
La kunoichi scattò in piedi, battendo i pugni sul tavolo. -... cosa?!- assottigliò gli occhi di menta. -Credevo di essere io la tua ossessione!-
Alzò gli occhi dal piatto, fissandola sorpreso. Solo guardandola in faccia poteva accorgersi di quella rughetta che si era formata vicino alle labbra, piccolo dettaglio che solo lui poteva notare. Sakura Haruno era abituata ad essere il centro del suo mondo: e non si sarebbe fatta spodestare da due spaghetti in brodo.
-O, entro due secondi, esci con me e te ne vieni via, o puoi finirti il tuo ramen senza di me.- a passi svelti, si avvicinò all'uscita. -Ah, Naruto... se vieni subito, mi fermerò volentieri a casa tua per la notte.- scandì bene le parole. prima di sparire dietro le tendine.
Il biondino sembrava allibito, girò solo gli occhi verso il cibo: era ancora a metà, succulento, lo invitava a proseguire, a riempirsi lo stomaco finchè non fosse stato sazio e soddisfatto. Ma, dall'altra parte, c'era Sakura, la sua Sakura, che aveva strappato una promessa di piegare la serata in maniera decisamente più interessante...
Mezzo minuto dopo, il padrone dell'Ichiraku pensò di essere di fronte ad un miracolo: mai Naruto Uzumaki aveva lasciato un solo spaghetto nel piatto, figuriamoci non mangiare metà porzione di ramen, pagando con uno dei rari buoni pasto che scovava in giro.
-Quella ragazza gli ha dato alla testa.- concluse, con un pizzico di offesa per aver rifiutato uno dei suoi manicaretti.

7. Lust - SasuIno
L'indice andò ad accarezzarle la linea della schiena, regalandole qualche brivido di piacere; si intrulofò sotto il top, mentre la kunoichi slacciava bottone per bottone con fare lento e solenne, accrescendo in lui la voglia e la violenza; ed infatti non resse più, scostandole le mani bruscamente e terminando lui l'operazione, facendole saltare via i bottoni che aveva strappato, non slacciato; si ritrovò di fronte al petto nudo e sodo, mentre lei graffiava sulla sua pelle nel difficile tentativo di spogliarlo del kimono bianco, al buio del sotterraneo.
Certo che Orochimaru avrebbe potuto scegliere un luogo più comodo per nascondersi, pensarono quasi in contemporanea.
La scomodità di quel letto scavato nella pietra, però, non placò affatto la loro crescente voglia dell'altro.
-Dillo, Sasuke-kun.- sospirarono le labbra carnose, osservando il viso di madreperla male illuminato da una candela. -Dillo che, se avessi assaggiato il mio corpo prima, saresti tornato a Konohagure già da un bel pezzo.-
I polpastrelli del ragazzo premevano con forza sulla liscia pelle della patner, fermandosi con il fiatone. -Ti piacerebbe che lo dicessi.-
Era pur sempre un gioco di ruoli, tra servo e padrone: chi si sarebbe piegato per primo, avrebbe perso.
-E allora, prova a staccarti da me.- lo stuzzicò lei, accompagnando le sue mani sul bottone che teneva chiusa la gonna violacea.
Quel rito sacro si compì ancora una volta, in un antro sconosciuto alla pioggia che cadeva ed al resto del mondo; non c'era accordo tra loro, come se fossero compagni di vita o solo compagni di letto. Sarebbe stato inutile farlo: l'orgoglio non avrebbe mai permesso di dire la debole verità.
Il ragazzo sospirò con un grido trattenuto il suo nome, Ino, riempiendolo del vero significato originario. Lussuria.

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Ok, andiamo con ordine.
Probabilmente questa sarà la mia ultima storia: anche se non ne sono ancora del tutto certa, come dice la saggia Bambi "l'ispirazione ti viene quando meno te lo aspetti" ...quindi, prendetela con le pinze quando dico che sarà l'ultima. Diciamo che, se mi tornerà qualche ideuzza buona, la metterò in pratica: altrimenti nada.
Ma voglio ringraziare di cuore tutti coloro che mi hanno seguita fino alla fine... il loro contributo e sostegno è stato importantissimo per me (_ _) Spero di aver fatto emozionare qualcuno almeno una volta.
Ed ora, la storia: forse l'idea dei sette vizi capitali non sarà originale, ma non ho mai letto una storia simile su una di queste coppie, almeno mi sembra... comunque sia, io le ho riunite tutte assieme. Inizialmente volevo fare una storia che racchiudesse solo le mie coppie preferite, cioè NaruSaku-SasuIno-ShikaTema-KibaHina-KakaKure; ma così non arrivavo a sette, quindi ho aggiunto SuiKarin e NejiTen, che mi piacciono comunque sia ma non rientrano tra i primi posti. Ho un pò "forzato" la mano su alcune coppie per abbinarle ai vari peccati, e spero che mi perdonerete questo. Vi informo che ho seguito l'ordine del Purgatorio Dantesco.
Ultima cosa: ogni storia vale a se stessa. Benchè siano la riunione dei sette vizi capitali, il succo di ogni coppia è nella piccola shot dedicatale; questo per dirvi che so benissimo che è difficile trovare qualcuno che condivida tutti e sette questi pairings, quindi avete il mio permesso di saltare la shot con la coppia che non vi piace, non mi offendo nè vi perdete il gusto della storia in generale.
Le dediche: a Mimi la NejiTen, a Kaho ed Hilly la SuiKarin, a Hikari ed Ele la NaruSaku, a Bambi e Dreaming Ferret la ShikaTema, a me stessa la SasuIno.
Beh... siamo al momento dei saluti.
Non posso non ringraziare di nuovo chi leggerà questa raccolta di shots e chi la commenterà, sperando che siate numerosi.
Ricordate che la fine di un capitolo è l'inizio di un altro... questo per dirvi che ancora mi troverete nel fandom. Non cantate vittoria così presto, eh! xD
Con l'augurio di continuare a sognare.
La vostra Rael

  
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