Scritta durante l'event Drabble MidWeek del 22-24 luglio 2015 organizzato dal gruppo We are out for prompt.

Il prompt era: un giorno d'inverno





 

Un giorno
d'inverno

Dimitri la incontra in un giorno d'inverno. È appena entrato a servizio presso la famiglia reale senza grandi prospettive, visto che è uno sguattero proveniente dai bassifondi. Si aspettava al massimo di poter intravedere lo zar mentre spazzava il pavimento del suo stanzino da bagno. E ora invece eccolo lì, Dimitri: tremante di freddo per via degli stracci sottili che lo coprono, un vassoio in equilibrio precario sulla mano, la schiena dritta perché la cuoca gli ha promesso scudisciate per cena, se le farà fare brutta figura con i signori.

Non si era certo immaginato di trovare lo zar seduto sul tappeto, intento a giocare con i suoi figli; ha dei disegni tra le mani, lo zar, (disegni che Dimitri giudica velocemente pessimi – sembrano ritrarre un maiale seduto su uno sgabello) e i figli sono accanto a lui, schiamazzanti. La bambina con i capelli rossi che ricadono in morbidi riccioli sul suo viso è la più bella; la sua risata quando batte le mani è uno scampanellio, gli occhi sono pietre preziose (non che Dimitri abbia mai visto pietre preziose, ma è così che si immagina siano). Dimitri trema più forte, ora, forse perché è un inverno davvero freddissimo e la neve fiocca feroce – ma la stanza è ben riscaldata da un enorme fuoco che scoppietta nel camino, protetta dalla tormenta.

Il ragazzino scuote la testa; si schiarisce la gola per attirare l'attenzione del sovrano, gli allunga goffamente il vassoio con il tè e fa retro front impegnandosi testardamente per non guardare la bambina con i capelli rossi – Anastasia.

Non potrà neanche mai avvicinarsi a lei, perché le principesse, si sa, non hanno niente a che fare con gli sguatteri, quindi tanto vale che se la dimentichi. Dimitri prosegue per la sua strada, il cuore che gli batte un po' più forte, ingenuamente.