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Autore: Robertina Robi    25/07/2015    0 recensioni
Dal prologo...
Sono una ragazza abbastanza tranquilla.
Ok scherzo! Non sono affatto tranquilla.
Se nessuno mi lascia in pace gli rendo la vita un inferno!
....
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1: Cavolo lo combinata grossa! 



3 settembre 2015.
È quasi finita la vacanza estiva, e io sono agguerrita come sempre.
Continuo a fare danni e mio padre mi continua a dire la stessa cosa di sempre.
Ma questa volta ….
È mattina, io mi sono svegliata presto... saranno le 12 e qualcosa, ok, io mi sveglio sempre a quest’ora e per me è presto, vado sempre a dormire alle 4 di notte.
Vado in cucina e trovo la strega che sta cucinando, una cosa sola sa fare sta donna … cucinare! 
“Buon giorno gioia!” mi dice la strega con un sorriso, che mi da molto fastidio. Io non le rispondo proprio.
Mi prendo la mia tazzina e mi verso il caffè, bevo e me ne ritorno in cameretta a decidermi cosa mettere, dopo pranzo devo
uscire con le mie amiche.
Apro il mio armadio, tra poco scoppia una bomba perché non si capisce niente. Prendo un top verde con bratelline sottili e  minigonna di jeans le indosso.
Vado in bagno, mi sciacquo la faccia mi metto un filo di trucco e alla fine vado per uscire ma mi ferma mio padre.
“Dove vai conciata cosi?” chiede mio padre con le braccia incrociate e con una faccia severa.
“Vado a fare una sfilata …” dico ironica. Dove vuole che vada? “… dai papà, non fare il rompipalle!” dico sbuffando.
“Cosi conciata non vai da nessuna parte! Sei piccola!” Sono piccola? Avete sentito??? Sono piccola? Cacchio ho diciotto anni! “Papà ho diciotto anni e non sono piccola! Cacchio! Lo sai benissimo che mi da fastidio quando mi dici cosi!”
“Tesoro, tuo padre ha ragione.” adesso s’intromette anche la strega? Ma che cavolo volete dalla mia vita? Uffa.
Mi giro e me ne vado prima che mio padre mi dice qualcos’altro.
Scendo giù e mi avvio per andare dalle mie amiche.
Arrivata … sono davanti al nostro bar, dove c’è anche il ragazzo che mi piace si chiama Igor, alto, moro e occhi azzurrissimi. Non sono l’unica che vado dietro a lui purtroppo ci sono anche le mie amiche.
Io entro e ci sono anche loro sedute al secondo tavolino, mi salutano sorridenti.
Le raggiungo. “Ehi ragazze!” le do un bacio a tutte e due e mi siedo.
“Ciao tesoro!” dice la mia amica con i capelli di color rossa rame e gli occhi verdi, si chiama Ambra.
“Ciao cucciola!” dice l’altra mia amica con i capelli biondi e gli occhi marroni. Si chiama Giorgia.
“Come state tesorine?” chiedo io sorridendo.
“Bene, tutto a posto tu?” chiede Ambra.
“Benissimo …” mi giro e vedo Igor che sta guardando dalla nostra direzione, sta sorridendo e anche io sorrido. Mi rigiro verso le mie amiche. “… avete Igor?” loro guardano infondo, c’è lui che parla e ride con il suo amico. “Mamma mia, è proprio figo quel ragazzo!” dice Ambra.
Mi rigiro, lui incrocia il mio sguardo e sorride di nuovo, io non gli tolgo gli occhi dai suoi e sorrido anche io e infine mi rigiro.
Le mie amiche non smettono di guardare e sorridono come delle deficienti.
Ok! Cambiamo discorso.
“Ragazze! Allora? Che si fa oggi?” chiedo io.
“Ah,non so … Shopping?” chiede Giorgia.
“E shopping sia!” dico io sorridendo.
Andiamo a pagare il conto …
“Vera,ci puoi pagare tu? Noi ci andiamo a dare una sistemata!” dice Ambra.
“Va bene!” mi danno i soldi e infine vanno in bagno.
Io aspetto il mio turno per pagare, ci sono ancora due persone.
“Ehi!” mi spavento e poi mi giro e lo vedo. Cacchio da vicino è ancora più carino! “Ci .. cia … ciao!” dico balbettando. Io che balbetto??? Cacchio, allora mi piace davvero il tipo!
“Vera,giusto?”
“S.. sss … si!” rispondo io, balbettando ancora di più.
“Io sono Igor!” pff  …. Già lo sapevo! Sul diario l’anno scorso lo scritto da tutte le parti il tuo nome. Meglio non confessarlo però.
Sorrido solo. “Ti posso chiedere il numero di cellulare?” ok! Vera, connetti il cervelletto … non stai per niente sognando, quindi dì qualcosa! “Ehm …” oh cacchio. “… c … ce … certo!” lui mi porge il cellulare e gli scrivo il mio numero di telefono.
“Ok! Ti faccio lo squillo cosi ci sentiamo!” dice lui sorridendo. 
“D’accordo!” lui sorride e se ne va.
Arriva il mio turno per pagare. 
“Sono 4 euro e 40!” dice la signorina.
Cosa? Cacchio non ho sentito. Prendo i soldi. “Quant’è scusi?”
“Sono 4 euro e 40 signorina!” prendo i miei 5 euro e glieli do.
Mi da il resto e lo scontrino.
Le ragazze escono dal bagno, non le dico niente fino a stasera di Igor.
Andiamo a fare shopping tutto il pomeriggio e infine rientro a casa verso le sette e mezza.
Mio padre ancora non c’è per fortuna e nemmeno la strega. Saranno a lavoro.
Mi butta a peso morto sul divano e guardo il mio cellulare,entro su whatsapp, un nuovo messaggio è Igor. Lo apro.
“Ehi ciao!”  è online.
“Ciao …”  metto la faccina sorridente. “…. come stai?”
Mandato e visualizzato. “Bene, tu? Comunque sei veramente bella. Hai due occhi meravigliosi!”  
Co..co…cosa? sto sognando? Be se è solo un sogno ditemelo.
“Grazie mille!” rispondo.
La porta d’ingresso si apre. Sono arrivati.
“Ciao amore!” dice mio padre.
“Ciao!” dico io presa a messaggiare.
“Ciao tesoro!” dice la strega, io non le rispondo. Tanto è abituata e se ne va in cucina a cucinare.
Dopo cena …
Litigato come tutte le volte con mio padre per colpa di quella strega, mi mette in castigo e quindi non posso uscire stasera, ma io me ne esco di nascosto …
Mezzanotte …
Mio padre e la strega dormono, madonna che vecchioni!
Apro la finestra della mia camera e  scendo giù piano, piano dalle scale.
La mia fortuna che nella mia stanza fuori dalla finestra c’è una scala che porta giù.
Arrivata sotto inizio a correre fino alla macchina di Ambra.
Entro …
“Parti … parti!” dico io.
“Che cosa è successo?” ah, già! È vero. Lei ancora non sa che sono in castigo.
“Mio padre mi ha messo in castigo e sono uscita di nascosto!” Ambra mi guarda sorride e scuote la testa.
“Tu sei matta!”
“No! Io sono un genio!” dico sorridendo e fiera di me stessa.
Andiamo in un locale dove mi ha invitata Igor, le mie amiche appena lo hanno saputo sono rimaste un po’ male ma infondo sono contente.
Arriviamo, e c’è già Igor con i suoi amici, lo guardo e gli vado incontro.
“Ciao!” dico tranquilla.
“Ciao..” lui si avvicina a me e mi sussurra all’orecchio “… stasera sei ancora più bella!”
Io arrossisco … e già! Io che arrossisco, e chi lo avrebbe mai detto. Cacchio che imbarazzo.
Entriamo tutti …
Le mie amiche ballano in pista, io sono con Igor nel divanetto a parlare e ad un certo punto sento una voce molto familiare. “Vera Ferrari …” alzo lo sguardo lo incrocio con quello di mio padre. Porca paletta! Mio padre!!!
“…. che cosa ci fai qui?”  e adesso cosa dico? Oddio, mio padre che mi guarda infuriato, Igor che guarda prima mio padre e poi me. Voglio sprofondare sotto terra cosi non mi vede più nessuno.
“Ehm papà …” mi alzo dal divanetto. “… ecco vedi …” Aspettate … come cavolo fa a sapere che ero qui?
“… io”
“Tu adesso vieni con me e andiamo a casa!” dice mio padre. Cavolo, lo combinata grossa! 
  
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