Anime & Manga > Ranma
Segui la storia  |       
Autore: moira78    24/01/2009    7 recensioni
Un'altra storia già pubblicata altrove, di parecchio tempo fa, una sorta di esperimento più che altro. La mia bravissima beta Tiger Eyes crede che abbia ampi margini di miglioramento e non è detto che un giorno la rielabori del tutto, ma intanto ve la propongo così, com'è nata. Fatemi sapere se vi piace^^
Genere: Triste, Drammatico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

TO LEAVE

 

 

“BASTA BASTA BASTAAAA!!!” Gridò tappandosi le orecchie. Mariko abbassò la mano e fermò di nuovo il tempo.

 

Ranma ansimava, fuori controllo, il cuore che credeva ancora di avere gli galoppava nelle tempie “Io…perché non me ne sono accorto prima? Era così evidente. Eppure era tutto così normale, tutto…come sempre…”

”…a parte qualche incongruenza…”

Ranma la guardò stranito “Incon…gruenza?”

 

Mariko additò l’orologio alle sue spalle “Il tempo. Sono due mesi che sei morto Ranma, per questo lei ha portato via le tue cose. Soffre molto come vedi”

”Lo vedo, lo vedo, ma perché a me pare che siano passati sì e no due giorni? E perchè non sospettavo nulla della mia…della mia…”

“Un giorno nel tuo stato è come un mese nel mondo dei vivi. E’una delle prime cose che ho imparato. Anch’io all’inizio non capivo, come te. Vedevo mia madre piangere, tormentarsi, e solo molto dopo mi sono resa conto del perché. Questo accade quando si muore all’improvviso, in maniera violenta. Tu sei rotolato per quella rupe per decine di metri e ti sei spezzato l’osso del collo. Vedevi intorno a te solo quello che il tuo cuore desiderava vedere; per questo ti sembrava tutto normale”

Istintivamente Ranma si portò una mano al collo “Come è potuto accadere?”

La bambina alzò le spalle “Era buio, pioveva…accade anche ai migliori artisti marziali, sai?”

 

Ranma sedette con la testa fra le braccia. Ne aveva passate tante nella sua vita, ma ritrovarsi all’altro mondo così all’improvviso, bè…non se l’aspettava proprio. Come poteva lasciare sola Akane? Che ne sarebbe stato di lei?

”Non temere” Gli lesse nel pensiero Mariko. “Continuerà, ma prima devi fare un’ultima cosa per lei, poi potremo andare tutti e due”

 

Il ragazzo col codino, ancora sotto schok la fissò “Andare…dove?”

Lei aprì le braccia in un gesto esasperato “Santo Cielo Ranma, ti facevo più sveglio! Quando uno muore va in Paradiso,  nell’Aldilà, da un’altra parte insomma!”

”Ma io non posso lasciare il mio mondo, qui ho…tutto ciò che voglio” Concluse deglutendo lievemente.

 

Mariko sorrise “Oh, tu non sai come sia. E’così bello, c’è tanta…pace…e sole…”

”IO NON LA VOGLIO LA PACE MALEDIZIONE!!!” Mariko sussultò “IO VOGLIO IL MIO MONDO CAOTICO, INCASINATO, PIENO DI GUAI, RIVOGLIO I MIEI NEMICI E I MIEI AMICI, RIVOGLIO…voglio stare con Akane…” Mormorò prima di scoppiare in singhiozzi.

 

Mariko tacque per un po’, poi gli si accostò “Non sono io che decido Ranma Saotome. Io sono qui solo per caso. Non volevo staccarmi dal mio mondo come te, poi oggi pomeriggio ho fatto ciò che dovevo fare, e ora posso andare tranquilla. Qui ho finito.”

”E cos’è che avresti fatto” Mormorò lui con sospetto.

 

“Ho detto addio alla mamma. E ora siamo in pace entrambe. Adesso tocca a te…ma puoi salutare una sola persona, la più importante. Avanti, credo che tocchi ad Akane”

Ranma si alzò, asciugandosi le lacrime che sentiva sulle guance che immaginava ancora di avere. Si accostò al letto, non sapendo cosa dire o cosa fare. Mariko lo intuì, e gli consigliò di seguire il suo cuore.

“Perché fai questo per me?” Lei alzò le spalle “ Perché quando ti ho toccato, ho sentito che eri come me; non solo perché eri uno spirito, ma anche per l’amore che celavi dentro, e che non eri riuscito ancora a dare del tutto”
”Tu non hai amato tua madre?”
”Certo testone, ma hai idea di quanto ancora avrei potuto amare, lei e anche altri se solo…”
Ranma annuì.

“Dai Ranma, presto finchè è notte. All’alba verranno a prenderci”

Lui avrebbe voluto chiederle CHI sarebbe venuto, ma rinunciò. Ora aveva Akane a cui pensare.

 

Mariko mosse impercettibilmente la mano, mentre Ranma posava le sue labbra immaginarie su quelle di Akane. E lo vide. Vide il bagliore della consapevolezza nei suoi occhi, mentre il tempo tornava a scorrere. Gli sorrise, quel sorriso dolce che gli faceva sciogliere il cuore.

“Ranma…” Mormorò come in sogno.

“Ciao Akane”

“Perché…perché hai dovuto morire per riuscire a baciarmi, razza di baka…” Gli disse dolcemente.

Ranma le carezzò la guancia, e lei parve sentire il calore della sua mano “Perché sono un idiota, ecco perché”

“No, Ranma…tu…sei…eri…” Gli occhi le si colmarono di lacrime, mentre lui le posava il dito sulle labbra.

“Akane, non ho molto tempo, perciò ascoltami” Lei mosse la testa in giù, una volta “Continua a vivere Akane. Vivi per me e per te. Porta avanti la palestra, e fatti onore. Fallo, ti prego”
”Ma come farò senza di te?! Che ne sarà di me se tu…se tu…” Mormorò tra le lacrime che le inondavano le guance.

“Io sarò sempre con te Akane. E ti amerò sempre” Lei sorrise, stentata “Anche per questo dovevi aspettare…di morire?”
Lui scosse la testa “Lo sai…sono sempre stato un idiota, e quando ti aveva accanto non sapevo quanto valevi per me. Ora lo so, e ti giuro che non me ne pentirò mai abbastanza”
Lei scosse la testa “No Ranma, tu mi hai dato tanto e non lo sai. Anche io dovrei pentirmi di non averti mai dato molte possibilità, ti pare? Ma ormai…”

 

“Ranma – la voce di Mariko lo riportò alla realtà – è quasi ora”

 

Lui si chinò di nuovo su di lei “Akane, me lo prometti? Prometti che andrai avanti? Anche se fosse…con Ryoga?”

Lei lo guardò, stupita “Ryoga è un caro amico e basta. Il vero amore…sei stato sempre….e sarai sempre…tu…Ranma”

Lui sorrise tanto dolcemente, da farla piangere ancora di più “Avevo bisogno di sentirtelo dire. Addio Akane”

Lei si morse il labbro per non scoppiare in singhiozzi, e anzi, provò a sorridere “Addio Ranma” Bisbigliò.

 

Mentre la sua immagine svaniva lo udì distintamente dirle che gli dispiaceva di non avere mai fatto in tempo a dimostrarle quanto era importante per lui, quanto avrebbe voluto vivere più a lungo per avere un futuro al suo fianco. Poi il sole filtrò attraverso di lui, e così come era arrivato, scomparve, e ad Akane parve di vederlo mano nella mano con una graziosa bambina vestita d’argento.

Poi tutto finì.

 

I sogni si dissolsero, le speranze morirono, le parole mai dette rimasero pensieri, e il futuro una volta così chiaro si oscurò.

 

Ora c’era solo lei, con il ricordo di un ragazzo che aveva amato un tempo, da cui aveva imparato molto, e che sarebbe rimasto nel suo cuore per il resto dei suoi giorni.

 

 

 

 

Ispirata (si capisce chiaramente direi^^) a tre dei miei film preferiti: Ghost, The Others e The sixth sense, nonchè ad una delle mie fanfic preferite, Waiting for you.

 

 

 

   
 
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Ranma / Vai alla pagina dell'autore: moira78