EASY LOVER

Jack amava Alex con tutto se stesso ed è risaputo che quando si ama una persona si detesta vederla soffrire. Lui, un mese prima, lo aveva avvertito su quella ragazza. Lisa, ecco come si chiamava, la sua amante facile. Glielo aveva detto che si stava lasciando manipolare troppo da lei, che si sarebbe ritrovato in ginocchio ancora prima di rendersene conto anche lui stesso. Ma Alex era testardo e non voleva dargli ascolto, così purtroppo era costretto a guardare il suo migliore amico avviarsi al patibolo. Più volte avevano litigato pesantemente per colpa di quella ragazza e tutto solo perché Jack cercava di dimostrargli ciò che era veramente. Una volta, mentre erano a casa del più grande, Alex era addirittura arrivato a dire che fosse la ragazza che aveva sempre sognato di avere al suo fianco e che se le cose si fossero messe male avrebbe cercato di cambiarle e magari avrebbe cercato di far cambiare anche lei. Ma Jack, Jack sapeva che avrebbe dovuto lasciarla e dimenticarla perché avrebbe giocato con lui, lo avrebbe illuso dicendogli che era l'unico per lei fino a quando non avrebbe trovato un'altra preda, alche lo avrebbe mollato. Ed infatti eccolo lì, ora, il suo migliore amico sbronzo e in lacrime nella sua cucina. Si avvicinò a lui, gli tolse l'ennesima lattina di birra e lo abbracciò. Alex non faceva altro che urlare dei “perché” e cose come “dove ho sbagliato? Le davo sempre tutto, non le facevo mancare nulla”. Jack avrebbe tanto voluto rispondergli che non aveva sbagliato nulla, che lui era un fidanzato perfetto che aveva solo beccato la ragazza sbagliata, ma si limitò a stringerlo forte a sé e a cercare di calmare i suoi singhiozzi. Dopo un'ora, un po' per la sbronza e un po' per la stanchezza dovuta al pianto, Alex si addormentò mentre era ancora tra le sue braccia. Jack lo prese in braccio, lo distese sul divano cercando di non svegliarlo e lo coprì con una coperta. Gli spostò una ciocca di capelli che gli era ricaduta sugli occhi e approfittando della vicinanza dei loro volti lo baciò dolcemente e delicatamente. Si chiese come potessero le persone ferire un angelo come lui e decise che non importava se il suo amico non ricambiasse i suoi sentimenti, si sarebbe sempre occupato di lui. Sarebbe stato al suo fianco in qualsiasi momento, lo avrebbe aiutato a rialzarsi dopo ogni caduta perché in fondo lo amava ed era anche il suo fottuto migliore amico e sarebbe morto per lui*.

*ho deciso di citare la frase che disse Gerard perché credo che se Jack e Alex fossero stati lì in quel momento, Jack avrebbe fatto esattamente come Frank

Angolo autrice

Hola bella gente, come state? Dunque, è la prima volta che scrivo una Jalex ma è da un po' che avevo voglia di scrivere qualcosa su questi due. La storia è tratta dall'omonima canzone di Philip Bailey feat Phil Collins ed è una canzone che amo fin da quando sono piccola. Dovreste vedere come ci scateniamo in macchina io e mio fratello quando durante un viaggio parte dalla riproduzione casuale dell'mp3 di papà. Nel caso non la conosceste vi consiglio di ascoltarla, non ve ne pentirete. Anyway, di solito sono logorroica ma quando si tratta di scrivere non so mai cosa dire so... spero vi sia piaciuta. Nel caso non fosse così, ci ho provato!

Buona giornata a tutti