Fanfic su artisti musicali > Michael Jackson
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Autore: PaisleyPark00    27/07/2015    1 recensioni
‘’Ti ama , non lasciarlo scappare. Cedi alla felicità concedendo la tua vita a quell'uomo , saprà farne buon uso. Potrà portare la tua mente dove nessun sogno di bambina ti ha mai condotto , resterai in quello stato per molto se tu vorrai. Incontrerai draghi , streghe e fantasmi che disturberanno il tuo sonno pacifico e il tuo sogno di favola ma cosa importa se davanti all'ostacolo hai un angelo accanto ? Ma non essere egoista , la felicità non è solo essere amati ma anche amare : ricordati di quell'angelo , egli non è indistruttibile , è un umano . E’ solo , cerca l amore proprio come te e se ne scorge anche solo un barlume sa come ricambiare con il suo affetto più profondo . Insieme , con l’appoggio reciproco , nessuno potrà mai impedirvi di raggiungere i vostri scopi , la vostra felicità . Combatti per averlo con te , copriti le orecchie dal canto delle sirene che ti persuaderanno a lasciare ogni speranza , sii forte … alla fine di tutto non te ne pentirai ma vorresti che il nastro si riavvolgesse e potessi rifare tutto quanto da capo ‘’
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Tatiana Thumbtzen, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Non-con, Tematiche delicate
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Rientrò nel backstage in quel momento dopo essersi esibita sul palco,  la sua parte era conclusa .
A malapena le sue gambe reggevano il peso del corpo , dell’ emozione di quell’ istante condiviso davanti a migliaia di persone che urlavano , scattavano fotografie e piangevano in preda a crisi isteriche. Scattò immediatamente verso il camerino mentre il cuore batteva a mille : una reazione che mai si sarebbe aspettata in pochi attimi , se non secondi di fronte a lui . Gli sguardi nel backstage erano puntati tutti nella sua direzione con espressione incredula e stupefatta. Nulla di tutto quello è stato programmato e questo non faceva altro che alimentare la stupefazione e soprattutto nessuno dei presenti si sarebbe mai immaginato che un gesto così spontaneo e istintivo si fosse verificato davanti ad un pubblico così vasto .  
Nel camerino poté rilasciare l emozione , scaricare la tensione accumulata in quel breve tragitto. La sua mente ripercorreva gli attimi appena vissuti : ogni fotogramma , ogni sguardo , sorriso o passo si susseguivano nei minimi dettagli. Appoggiò le mani sul viso , come se avesse commesso uno dei suoi più gravi errori ; sapeva a cosa andava incontro , sapeva che la sua carriera sarebbe stata messa in pericolo e in molti l avevano già avvertita di questo .
I sensi di colpa e il rimorso la trascinarono  nel giro di pochi istanti nella disperazione , nel tentativo di porre rimedio al suo sbaglio.
Persa nella riflessione , lasciò sfiorare le sue mani sulle labbra .Quel piccolo gesto cambiò ogni suo pensiero: la sensazione avuta prima la fece sentire di nuovo felice , portava nella sua vita una nuova ventata di calore e amore. Prima di entrare sul palco si rivolsero un occhiata complice , un sorriso rassicurante mentre in scena la voglia di cedere all’impulso del suo cuore affermava un sentimento inespresso , segreto. 
L’istinto l ‘avrebbe guidata ancora una volta verso la strada più giusta per lei , gli avrebbe ripetuto milioni di volte che l emozione provata pochi istanti fa era solo e puro amore al contrario della ragione che la persuadeva in direzione opposta cercando di staccarla dai sentimenti e scappare via da quella condizione assurda. Le due parti combattevano fra loro per avere la meglio creando intorno un polverone che alimentava solamente la tristezza e l’indecisione . Una lacrima sfuggi dal suo controllo racchiudendo tutta l emozione di amare e l’amarezza di non poter cedere al sentimento. Fantasticava , sognava ad occhi aperti quel contatto , cercava di riviverlo pregando con tutta se stessa che non fosse finzione , che di li a poco non si sarebbe dovuta svegliare .

‘’Ma che ti prende eh !?’’
La porta del camerino sbatte violentemente . Sobbalzò dalla sedia riportandola a confrontarsi con la realtà. Si girò con uno scatto ma nemmeno il tempo di accorgersi chi era e il suo braccio fu strattonato costringendola ad alzarsi dalla sedia .
‘’Ti avevo di non farlo ! Sei licenziata non voglio più vederti con lui , hai rovinato la sua immagine ! ‘’
Frank DiLeo . Sputava tutto il suo odio davanti la sua faccia impetrita , incredula a quelle parole . Sarebbe stato lì per ore ad insultarla , a rinfacciargli il suo errore asserendo che lei aveva rovinato tutto per ricerca di fama e gossip. Cercava di divincolarsi da quella morsa che attanagliava il suo braccio .
La sua espressione di disprezzo continuava a gravare su di lei alla quale rispose con tutta l esasperazione e il fiato che aveva :
‘’Non l’ho rovinato io ! Sei te che rovini la sua vita ! ‘’
‘’Il mio compito è proteggerlo e  non farsi ingannare da una come te !’’
‘’Il tuo compito è solo quello di farlo rimanere solo’’
Frank allentò la stretta sul suo braccio all’ascoltare simili accuse che lo vedevano colpevole di essere accecato dall’avidità e dalla cupidigia di denaro . I due stettero in silenzio per qualche istante fissandosi , ripetendosi nella mente le parole che si erano urlati contro in cerca di altro che potesse ferire e scoraggiare l’altro a continuare quel conflitto.
Si passo la mano sulla fronte sospirando, cercando con lo sguardo nel camerino . La situazione era insostenibile per entrambi ma tra era una guerra persa in partenza : Frank avrebbe prevalso in ogni caso , era lui il capo , il manager che gestiva il lavoro di ogni persona assunta compresa lei . Poteva decidere in qualsiasi istante di sbarazzarsene e gli avvertimenti erano stati più che chiari nei suoi confronti .

‘’Non mi importa cosa pensi , in ogni modo le cose fossero andate tu prendi la tua roba e sparisci . Parla pure con la stampa , guadagna pure i tuoi soldi da questa storia , inventane anche di nuove ma da oggi non lo vedrai mai più . ‘’

Un ultimo sguardo altezzoso , consapevole di aver piegato per l ‘ennesima volta chiunque si fosse contrapposto ai suoi piani e ai suoi voleri . Il potere nelle mani di quell’uomo lo aveva reso schiavo , lo faceva credere di possedere chiunque , di poterlo comandare e raggirare con la sola parola ; quel potere prevalse al dolore e all’amore di lei . L’aveva schiacciata , resa una nullità incapace di reagire e fermare quella pazzia.

‘’Adesso cosa farò ? “
 
  
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