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Autore: _hell_inside_    28/07/2015    1 recensioni
Nessuno si sceglie la sua storia, la vita che gli tocca vivere, la famiglia in cui nascere. Certamente, qualcosa di gradevole c'è, ma non troppo.
Mi chiamano Syd e nessuno sa nulla di me. Forse nemmeno io mi conosco davvero. Mi hanno detto che sono una delusione, una troia, una ribelle, una delinquente, una pazza... Forse è vero, forse no. Come ho detto nemmeno io so la mia storia. Syd è solo un soprannome, un nome che porta con se un'altra storia, una coperture per nascondere il mio insignificante passato. Ma se non fosse davvero così?
Una ragazza che piomba per caso nelle vite comuni ma allo stesso tempo straordinarie di nove ragazzi... Riuscirà a cambiare qualcosa? Cosa comporterà il suo arrivo?
[Frerard] [Syn&Zacky]
Genere: Fluff, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
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THE GHOST OF YOU
 
 
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<<  FRANK’S POV  >>
 
Mi stacco da un Gerard che mi guarda sbigottito. Dio, che immane cazzata che ho fatto. Sento le lacrime pungermi gli occhi, ma non voglio ritrovarmi a piangere davanti a lui. Non posso. Punto.
-Scusa, Gerard. Sono un coglione.- afferro la mia giacca e corro di sotto, sbattendomi la porta alle spalle. Mi allontano di corsa dal vialetto di casa Way e per una volta ringrazio la pioggia del New Jersey che fa confondere le gocce di pioggia alle mie lacrime. Scemo, scemo, scemo! Anche per frocio doveva prendermi! Sono solo una testa di cazzo e non so cosa mi sia preso, la verità è questa.
Sta diluviando e fa un freddo cane anche se è aprile inoltrato, ma non lo sento nemmeno e mi rifugio in un parco, su una panchina fradicia. Mi raggomitolo su me stesso e piango sempre più forte, ma sono semplicemente distrutto e non potrebbe sfottermene di meno, a parte il fatto che non riuscirò mai più a guardare Gerard negli occhi. Perché? Perché sempre delle persone sbagliate devo innamorarmi io?
 
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<<  GERARD’S POV  >>
 
Lo guardo scendere le scale senza muovere un muscolo. Frank Iero ti ha baciato e non hai mosso un muscolo, coglione di uno. Mi ha semplicemente spiazzato e adesso crederà che io gli sono indifferente. Stupido, stupido, stupido! Vorrei solo rincorrerlo, ma per qualche ragione sto semplicemente in piedi, fronte contro il muro che ho appena finito di prendere a testate, a piangere. Patetico.
Sono così preso dalla mia scenetta da non essermi nemmeno accorto che Mikey è rientrato e che non mi ha mai visto ubriaco o fatto. Figuriamoci, ubriaco, fatto e depresso. E come c’era da aspettarsi, resta sconvolto.
-Cosa significa questo, Gerard?- chiede
-Io…-
-Sei solo un drogato del cazzo, mi fai schifo. Avresti dovuto andartene tu, non papà- qui crollo, non riesco a reggere oltre.
-Fanculo, Mikey! Chiediti perché dei comportamenti delle persone qualche volta, e non sparare sentenze a cazzo, perché mi pare che qui quello che ha tutto sei tu, sei il figlio perfetto, hai tutti gli amici che vuoi e una migliore amica che ti viene dietro da circa quattro anni, mentre io la prima persona che si è interessata a me in diciotto anni me la sono appena fatta scappare! Quindi non sparare giudizi perché non sai una beata minchia di me!- e qui a crollare è lui. Si mette una mano sui capelli, si lascia scivolare a terra e cerca di ingoiare le lacrime, anche se i singhiozzi scuotono il suo corpo magro. E io mi sento dannatamente in colpa. In fondo, quello è mio fratello, e non ha altre colpe se non preoccuparsi per me. Vuole fare il fratello maggiore che io non sono mai riuscito a essere in modo giusto. Dovrei essere io a proteggere lui e non il contrario.
-Sai, Gee?- vuole urlarmi in faccia troppe cose, lo vedo da come stringe i pugni –Eri il mio eroe, il mio esempio. E adesso tutto questo. Mi ero accorto che qualcosa andava storto, ti sentivo piangere la notte, anche se non vuoi fare rumore. Mi fai paura. Mi fanno paura i tuoi demoni, i tuoi incubi. Ecco, l’ho detto. E quando piangi, vorrei solo stringerti e dirti che passerà, perché i tuoi demoni alimentano i miei e io non sono te, non ho la tua stessa forza. Io non posso salvarti, ma se là fuori qualcuno può, fatti aiutare. E poi, ti prego, torna qui e salva me. Perché sei ciò che resta della mia famiglia e non voglio perderti. Non voglio vederti in questo stato. Mi stai uccidendo, Gerard-
Crollo in ginocchio accanto a lui. I singhiozzi scuotono entrambi. Gli afferro una mano e la intreccio alla mia, come facevamo da piccoli, quando Mikey aveva un incubo.
-Mikey… Come hai fatto a restare…?- le parole mi si spezzano in gola
-Perché il problema è che nonostante tutto, nonostante tu sappia che si sta autodistruggendo, tu continui a perdonarlo, a giustificarlo. È tuo fratello. E non puoi smettere di volergli bene- mi abbraccia stretto e entrambi lasciamo libero sfogo alle lacrime.
-Salvati Gee. Fallo per me. Ma poi salva anche me, te ne prego- mormora
-Te lo giuro, Miks- si stacca e si asciuga le lacrime, guardandomi storto
-Qualcuno che può salvarti c’è?-
-Sì. Mikey. Ma è uscito da quella porta circa mezz’ora fa- rispondo imbarazzato.
-Beh, vallo a cercare, no? Poi mi dici chi è, ma adesso vai!- mi tira su quasi di peso e mi indirizza verso la porta. Mi volto a sorridergli e poi corro via. Forse un poco, è stato lui a salvarmi.
 
L’ho cercato per tutta Belleville, dai vari amici, facendo la figura dell’idiota, ancora un po’ mettendomi a chiedere ai passanti. Alla fine, l’ho trovato in un parco.
È diventato buio e è seduto su una panchina, rischiarata da quello che credo sia l’unico lampione nell’arco di un chilometro. Fissa il vuoto. E ancora una volta è bellissimo, anche se il suo viso è più luminoso quando sorride.
-Frankie- mi siedo accanto a lui, che sobbalza al sentire la mia voce.
-Mi hai fatto spaventare, stupido!- ribatte
-Almeno hai sorriso- gli rispondo avvicinandomi ancora di più
Mugugno incomprensibile da parte sua.
-E poi dobbiamo chiarire una cosa- e qui inizia ad andare in panico.
-Gerard io… scusa. Sono solo uno stupido e io non so che mi sia preso, Ok?-
-Ma mi stavi aspettando-
-Sì, ma non ti avrei aspettato per sempre*-
-Allora, sistemiamo questa faccenda-
Lo afferro per la vita e lo avvicino a me, facendo scontrare i nostri bacini. Gli alzo il mento con due dita e lo bacio. Il bacio che sognavo di dare da anni.
-Ti amo, Frankie-
-Ti amo anche io Gee-
 
 
*: ripreso bellamente dal primo verso di The Ghosts of you

NOTE AUTORE: allora, potete uccidermi dato che per un capitolo (pure corto) vi ho fatto aspettare 2 MESI!  Ma sembrava che si fossero coalizzati contro di me. AnyIero, Mikey finalmente si mette in mostra come personaggio (allelujua) e poi CE L'HO FATTA A INSERIRE LA FRERARD! Troppo dolci non trovate?
Ringrazio come al solito quelle due anime pie di I hate myself e Jo. E ricordo a chi legge nell'ombra (esistete?) che non sono allergica alle recensioni. Ci vediamo presto
.
St. Jimmy's Hell
   
 
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