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Autore: Ylenia Lilly    28/07/2015    3 recensioni
"Ad un certo punto mi disse il suo manager dai capelli gialli color maionese《Allora che fai? Dentro o fuori? Dai passa e vai da lui!》così mi avvicinai a lui e l'unica cosa che uscì dalla mia bocca fu《Ciao Loryyy!!》mentre sorridevo e lo abbracciavo poggiando il mio mento sulla sua spalla e lui mi rispose ricambiando il sorriso《Ciao carissima!》. Oddio, voleva forse farmi morire?!"
[Salve a tutti! In questa one-shot voglio raccontarvi la mia esperienza quando ho incontrato Favij ovvero Lorenzo giorno 22 luglio al raduno firmacopie di Catania. ♥
Spero che vi piaccia e buona lettura! :) ]
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Favij
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti.
Mi chiamo Ylenia, ho sedici anni e sono nata e residente a Catania.
La mia vita è sempre stata un alternare di alti e bassi, ho degli amici e una famiglia stupenda e per questo me ne vanto. Mi piace disegnare e ho sempre amato i videogames fin da bambina. Ricordo ancora quando giocavo alla vecchia e fantastica Play Station 1, che ricordi immemorabili.
Ma ho lo strano bisogno di cambiare il mio stile di vita in qualche modo... un modo diverso dal solito. Anzi, dovrei dire che la mia vita è cambiata all'improvviso senza che io chiedessi niente.
Una bella giornata della primavera scorsa, ovvero nel marzo 2014, mi trovavo su YouTube a cercare delle nuove canzoni da ascoltare visto che io amo la musica. A chi non piace?
Quando vedetti la schermata di un video di un ragazzo con una faccia buffa e con una capra al suo fianco.
Il mio impulso mi disse di cliccarci e lo feci, partì il video e spuntò un ragazzo con delle cuffie enormi che diceva《Bella a tutti ragazzi e benvenuti in questo nuovo video! Io sono Favij ed oggi siamo su Goat Simulator!》. La prima cosa che pensai nel vedere quel ragazzo fu "Ma che cazzo di capelli c'ha 'sto tizio!?" nel senso buono, ovviamente. Continuai a guardare quel video per altri due o tre minuti e qualcosa mi disse di iscrivermi al suo canale di 500.560 followers circa per tenermi sempre aggiornata sui suoi altri video. Ammetto che la sua simpatia e il suo buffo e goffo modo di giocare a quel videogioco mi colpì subito, senza un motivo.
Alla fine di ogni suo video diceva sempre chiudendo con un telecomando《Se il video vi è piaciuto lasciate un commento e un mi piace, anche alla pagina di Facebook che come in ogni video lo trovate nella descrizione. Se non siete ancora iscritti iscrivetevi e noi ci rivediamo nel prossimo video. Bella ragazzi!》quindi diventai fan anche della sua pagina su Facebook.
Così i giorni passavano e non mi perdevo mai un suo video quando ne caricava uno su sul canale. I suoi video stavano diventando una dipendenza per me, un po' come la musica.
Ma malgrado lo seguissi già da circa un mese, non sapevo ancora come quel ragazzo si chiamasse in realtà al di fuori di Favij, il suo nome d'arte.
Feci varie ricerche e finalmente trovai il suo vero account ufficiale su Facebook che era seguito da molte persone. Dietro Favij c'era Lorenzo Ostuni, un ragazzo di appena 19 anni, figlio unico e residente a Torino. Com'era strano averlo visto senza cuffie nelle sue foto, e scoprì che aveva anche un orecchino sull'orecchio destro con un brillantino. Fidanzato con Diletta Scaruffi dal maggio 2013, quasi un anno prima. Una bella ragazza magrissima, bionda e dagli occhi verdi come due smeraldi. Ma ella residente a Firenze.
Pensai "Sono un pochino lontani... ma si vede che il loro amore è più forte della distanza".
Così, senza pensarci più di tanto, cliccai "Segui" su entrambi i loro profili.
Scoprì un'altra cosa comune in qualsiasi personaggio popolare/famoso: gli haters (quelli che "odiano"). Quasi ovunque sotto i suoi video leggevo "Raccomandato di merda", "Venduto", "Ti compri gli iscritti e le visualizzazioni", "Sei famoso solo grazie alle sponsorizzazioni della Luca Casadei" e tanti altri commenti negativi. Addirittura minacce di morte o offese rivolte alla sua famiglia. Ma davvero esiste così tanta cattiveria al mondo? Non so, eppure io mi iscrissi al suo canale senza che nessuno mi dicesse niente e di lui non ne avevo mai sentito parlare prima di allora. Ed io caratterialmente, se una persona non mi piace o non mi piace ciò che fa non vado a criticarlo o ad insultarlo. Che senso ha dare una visualizzazione e un commento per una persona che non ti piace sotto i suoi video? Semplicemente non la seguire e fatti gli affari tuoi, in questo modo gli dai solo più popolarità. La stupidità di certa gente non ha limiti. Io comunque ignorando questi individui, continuavo a seguirlo perché mi faceva divertire e ridere sempre anche quando ero giù di morale.
Intanto i giorni passarono sempre più in fretta e arrivò l'estate mentre io continuavo ad affezionarmi ancor di più a Lorenzo e al suo canale.
Ogni sera: letto, aria condizionata e video su YouTube di Favij. Totale relax e risate. Questa routine continuava ogni giorno.
Emozionato, Lorenzo arrivò sul canale ad un milione di iscritti verso la metà di agosto ad ormai fine estate. Un grandissimo traguardo che non si sarebbe mai aspettato. Che gioia che provai per lui, "Se li merita", pensai.
Col passare di altri giorni mi accorsi che lui aveva organizzato raduni in vari posti d'Italia e vedevo molte foto di bambini, ragazzi e ragazze insieme a lui. Prima non ci facevo caso, ma adesso essendomene affezionata e ormai sua iscritta fidata, anch'io ebbi il desiderio di incontrarlo di persona. Ma sapevo che ciò era impossibile che accadesse visto che Lorenzo faceva raduni in tutti i posti come Bari, Milano, Napoli, Torino e altre città tranne che in Sicilia e i miei genitori non mi avrebbero di certo pagato il viaggio per incontrarlo in un'altra città visto che mio padre in quel periodo era disoccupato (oggi grazie a Dio ha di nuovo il lavoro), e anche se non lo fosse stato non mi ci avrebbero mandato comunque, di sicuro.
Mi rassegnai, non l'avrei mai incontrato in vita mia. Ero più che sicura. Così per consolarmi mi mettevo a guardare i suoi video vecchi e nuovi in modo tale che non ci pensavo più e mi distraevo.
Nel corso dei mesi conobbi alcune persone che ebbero l'opportunità di conoscere Lorenzo dal vivo, quindi niente da fare. Il mio chiodo fisso era sempre lì. Anch'io come loro volevo incontrarlo al di fuori di quel fottuto schermo ma alla fine mi bastava incoraggiarmi con i loro "Vedrai che un giorno lo abbraccierai anche tu, fidati e credi in te stessa". Passai quei mesi in questa maniera.
Passò l'autunno ed io compì diciassette anni, la stessa età in cui Lorenzo cominciò a far ufficialmente lo youtuber.
Arrivò l'inverno e arrivò anche l'anno nuovo: il 2015. Un anno pieno di speranze, nuove persone, nuove esperienze, e tanto altro ma soprattutto un anno pieno di desideri, uno tra questi era ancora quello di incontrare Lorenzo di persona, che cresceva ogni giorno sempre di più.
Il mese dopo a febbraio, scoprì con sorpresa che Lorenzo e Diletta si lasciarono. Ci restai molto male, stavano così bene insieme. Non sapevo il motivo per cui si fossero lasciati e non volevo saperlo, ma di sicuro pensai che si lasciarono perché forse Lorenzo non aveva più tempo da dedicare a Diletta ma bensì al suo canale, ma anche ella negli ultimi mesi era diventata gelosissima nei suoi confronti per via di tutto ciò. Come biasimarla, anch'io se fossi stata in lei avrei reagito nello stesso modo. Dopotutto non è bello sentir dire "Ti amo" da tante fans al tuo ragazzo quando si incontravano ai raduni. Immagino che sia stato difficile da sopportare. Purtroppo la popolarità fa fare anche questo. Io non mi permetterei mai, neanche da single. Per me il "Ti amo" è una frase troppo importante che non bisogna dirla così alla cavolo. Sarò all'antica, ma io sono fatta così.
Poco a poco sentivo parlare sempre di più di Favij a chiunque io conoscessi. Amici, compagni di scuola, cugini, conoscenti, in TV, alla radio, ovunque. Solo allora mi resi davvero conto che era diventato una "star".
Poco tempo dopo Lorenzo annunciò sul suo canale tre bellissime novità: il suo album di figurine firmato Panini, il suo libro "Sotto Le Cuffie" firmato Mondadori ed infine un film made in internet al 100% di nome "Game Therapy" che avrebbe cominciato a breve a recitare in Italia, in America e in Marocco insieme a Leonardo Decarli, Federico Clapis e Zoda. Anche a loro li seguivo ormai da tempo, tranne l'ultimo che non sapevo chi fosse. Il 22 ottobre appena uscirà questo film al cinema lo andrò sicuramente a vedere.
Basta, ero diventata ormai una fan sfegatata di Favij. Volevo l'album ma purtroppo non ci arrivai a comprarlo, pazienza. Volevo anche il libro ma la mia paghetta mi serviva per altro.
Passò un anno che lo seguivo sul canale e ormai avevo totalmente perso le speranze di poterlo incontrare. Speranza e buona volontà a livello zero totale.
Finì la primavera e cominciò l'estate, di nuovo. Wow, era già passato più di un anno? Come passa veloce il tempo.
Primo giorno di luglio. Una giornata monotona come tante altre, o almeno credevo che lo fosse stata... 
Mi svegliai e feci colazione, accesi il cellulare, aprì Facebook e vidi la notifica di una mia cugina (anch'essa fan di Favij) che mi aveva menzionato in un commento in un video di Lorenzo che aveva pubblicato nella sua pagina il giorno prima.
Appena sveglia non notai subito la scritta che c'era sulla descrizione "FAVIJ IN SICILIA!?" quindi guardai quel video senza le minime aspettative.
Cliccai il pulsante play e partì il video con lui e il suo tenero cagnolino che gli leccava il braccio 《Bella a tutti ragazzi! (...) Volevo dirvi che giorno 22 luglio sarò a Catania e giorno 23 a Palermo...》, "Oddio aspettate, fermi tutti. Che cos'è che ha detto!?!" pensai spalancando gli occhi e incomiciai ad urlare super felice per tutta la casa con ancora il cellulare in mano《Non ci credooo!》 mentre mia madre mi prese sicuramente per pazza guardandomi.
Controllai il calendario e prendendo una penna mi segnai giorno 22 luglio di mercoledì, mancavano soltanto 21 giorni.
Chiamai mia cugina e ci raccontammo tutto per telefono, eravamo felici come una pasqua.
Annunciai subito tutto sulle mie pagine dedicate a Lorenzo che gestivo insieme ad altri amministratori con enfasi. Lo dissi a tutti, amici, parenti, compagni e persino a mia nonna (LoL).
"Cazzo, si! Finalmente potrò incontrare il mio idolo dopo così tanto tempo che lo desideravo!" fu il mio pensiero durante quei giorni che non vedevo l'ora che passassero in fretta.
Mia madre per farmi contenta mi regalò il libro di Lorenzo che comprò alla libreria Feltrinelli. Felicità alle stelle. Senza di quello non potevo presentarmi al raduno per farmelo autografare, e di conseguenza non lo potevo abbracciare e fare una foto con lui visto che si trattava di un firmacopie.
In ogni caso, prima o poi lo avrei comprato lo stesso perché avevo troppa curiosità di leggerlo.
Avevo finito di leggere il libro in solo un'ora e mezza in quello stesso giorno che mia madre me lo aveva comprato, senza alcun minimo sforzo. Leggendolo avevo scoperlo lati di Lorenzo che non sapevo e che nei suoi video non aveva mai detto.
Il giorno del raduno si avvicinava ed io ero sempre più entusiasta e ansiosa.
"Come dovrò comportarmi? Che cosa gli devo dire? Che cosa devo fare? E se rimango con il fiato sospeso come una deficiente o peggio ancora se mi sento male e gli svengo davanti?!" mille domande frugavano della mia mente. "Probabilmente mi sto facendo tutti questi problemi e lo vedrò soltanto di lontano sul palco senza poterlo abbracciare..." subito dopo pensavo con tutto il mio pessimismo.
Arrivò il tanto atteso giorno 22 luglio ed ero super ansiosa. La notte non ero riuscita a dormire come si deve per via dell'ansia ma anche per la felicità.
La mattina arrivai al centro commerciale Katané insieme a mia cugina (quella che mi ha fatto vedere il video) e girammo un po' in giro per i negozi. Erano le 11 e mezza circa e già c'era un po' di gente seduta lì dove si teneva l'evento con tanto di palcoscenico, casse per il microfono e la musica, tendoni e manifesti.
Ci siamo, ormai manca poco. Non stavo più nella pelle.
Aspettammo che si fece l'ora e intanto quel luogo continuava a riepirsi di gente sempre di più.
C'era caldo e cominciai a sudare un po'. L'aria condizionata era accesa ma con tutte quelle persone non faceva nulla.
Quelle ore sembravano non passare mai ma finalmente verso le tre e mezza ecco Lorenzo che salì sul palcoscenico.
Urla. Le mie orecchie in quel momento chiesero pietà.
Io non urlai perché non mi usciva neanche la voce talmente mi stavo sciogliendo dal caldo come un ghiacciolo sudato.
Dalle casse dello stereo non si sentiva niente di ciò che lui diceva al microfono, c'era troppa confusione.
Presi il cellulare e cominciai a filmare per un po' di minuti finchè dovetti uscire da quella folla perché stavo per svenire, mi mancava l'aria.
Andai in un bar lì vicino in compagnia di mia cugina e mi comprai un gelato perché ancora non avevo neanche pranzato e mi bevetti l'acqua, tantissima acqua per dissetarmi.
Mi ripresi e cominciai a sentirmi meglio così io e mia cugina tornammo indietro a fare la fila per il firmacopie.
Beh, insomma... più che fila quella sembrava più un gregge di pecore impazzite, ma lasciamo stare.
Mi trovavo vicino alle transenne e si stava letteralmente morendo di caldo. Eravamo tutti appiccicati come delle formiche, uno sopra l'altro. Ero arrivata al punto di mollare tutto e tornare indietro ma poi pensai "Ma perché? Ormai che sono arrivata fin qui e Lorenzo è a pochi passi da me non posso gettare la spugna proprio adesso..." così appena pensai ciò, accadde una cosa che non mi sarei mai aspettata in vita mia, un colpo di fortuna pazzesco (ed è raro che io abbia fortuna nella mia vita): trovai un piccolo passaggio e uno dello staff mi gridò poggiando la sua mano sulle mie spalle《Vai vai passa!!》così passai subito insieme a mia cugina immediatamente senza pensarci due volte.
Arrivammo davanti ad un'altra transenna e aspettavamo il nostro turno. Ecco che un altro dello staff ci fa passare.
Eccolo lì. Davanti a me. Cominciarono a tremarmi le gambe, il mio cuore batteva a mille. Mi asciugai il sudore con un fazzolettino che presi dal mio zaino e mi sciolsi i capelli perché erano tutti scompigliati e disordinati. Proprio in quel momento Lorenzo mentre firmava i libri di altre persone ed io mi scioglievo i capelli mi guardò per un nano secondo. Oddio, che vergogna che provai in quel momento.
Ad un certo punto mi disse il suo manager dai capelli gialli color maionese《Allora che fai? Dentro o fuori? Dai passa e vai da lui!》così mi avvicinai a lui e l'unica cosa che uscì dalla mia bocca fu《Ciao Loryyy!!》mentre sorridevo e lo abbracciavo poggiando il mio mento sulla sua spalla e lui mi rispose ricambiando il sorriso《Ciao carissima!》. Oddio, voleva forse farmi morire?! Che profumo buonissimo che aveva, faceva un odore che in quel momento mi fece impazzire e che mi restò impresso ancora tutt'oggi.
Com'era alto. Se io sono un metro e settanta, lui quant'è? A stento gli arrivavo sopra il collo. E poi le mie amiche mi dicono che io sono una gigante (ma quando mai?! o.o).
Sembrava un po' confuso e spaesato... aveva una faccia del tipo "voglio la mamma", probabilmente per tutta quella confusione o altro, povero ragazzo. In fondo lui in realtà al di fuori delle videocamere è un ragazzo timidissimo, come me. Su YouTube non ci faceva caso a farsi guardare da quasi due milioni di persone ma quando faceva i raduni si vergognava in una maniera assurda. Un po' lo posso comprendere.
Mi firmò il libro e facemmo la foto di gruppo insieme a mia cugina e ad un altro gruppetto di ragazzi. Io ero capitata vicino a lui, nella foto ero venuta molto rossa a causa di tre motivi: per abbronzatura (visto che due giorni prima ero andata al mare), per il caldo che c'era lì dentro e per l'emozione.
Mi rispresi il libro che era poggiato sul tavolino ed era arrivato il momento di andare così io lo abbracciai per una seconda volta e lui mi strinse poggiandomi la mano sul fianco, accogliendo il mio abbraccio.
Non arrivai nemmeno in tempo di dirgli di farmi vedere il tatuaggio che aveva sul braccio, parlarci un po' e dargli anche una fanart che avevo fatto per lui che ci fecero subito uscire.
Una volta uscita fuori insieme sempre a mia cugina ero ancora perplessa con una faccia strana. Dovevo ancora realizzare quello che era successo. Ma veramente lo avevo abbracciato?Così, senza volerlo, dai miei occhi caddero delle lacrime di gioia. Non volevo piangere, non ne avevo alcuna intenzione di farlo, ma non riuscì a trattenere tutta quell'emozione. Dopo tutto avevo appena incontrato il mio idolo, quindi non penso di essere stata l'unica a piangere. Bevetti dell'acqua e mi calmai e continuavo a ripetere a mia cugina "Oddio... non ci posso credere" singhiozzando, e lei mi diceva "Tranquilla, è tutto a posto".
Poco dopo chiamai mia madre col cellulare di mia cugina per dirle che ce l'avevo fatta. Le altre lacrime. Mi tranquillizzò, mi disse che stava passando a prenderci con la macchina insieme a mio padre e poi chiudemmo la chiamata.
Dopo circa cinque minuti all'improvviso vidi Lorenzo uscire dalla porta e correre giù per le scale insieme alla sicurezza per poi scomparire. Tutti quanti quelli che eravamo già fuori provammo ad inseguirlo ma niente, si era come volatilizzato nel nulla.
Tornando a casa e accendendo la connessione Wi-Fi (quel giorno non avevo internet dal cellulare perché mi era scaduta la promozione), vidi che Lorenzo sulla sua pagina aveva scritto un post in cui diceva di esser dovuto scappare via perché qualcuno aveva buttavo giù le transenne. Seppi anche che una signora gli diede un ceffone a lui perché sua figlia si era sentita male e fu portata in ospedale (probabilmente per il caldo e la confusione). Ma il povero Lorenzo che cosa c'entra con tutto questo!? Non è di certo colpa sua se la sicurezza lo ha fatto scappare via e c'era stata una brutta mal organizzazione da parte del centro commerciale e il suo staff.
Lorenzo promise di tornare a Catania prestissimo per chi non ha avuto l'opportunità di farsi una foto con lui. Dev'essere stato brutto per gli altri vedere il proprio idolo andare via senza poterlo nemmeno abbracciare.
Mi considero di essere stata molto fortunata, perché su 3.500 persone che erano lì soltanto 300 tra cui io e mia cugina riuscimmo ad incontrarlo da vicino. Tutt'oggi che ho quasi 18 anni non riesco ancora a crederci di averlo abbracciato ma anch'io posso dire che finalmente ce l'ho fatta dopo tanto tempo che lo volevo. Dopo tutto quel sudore, quella stanchezza, quel desiderio... ce l'ho fatta e n'è valsa davvero la pena.
Ho sempre stimato Lorenzo come persona, forse perché è un mio coetaneo, non saprei. È davvero un ragazzo fantastico e l'ho capito quando l'ho abbracciato. Quel giorno sicuramente non me lo dimenticherò mai più in vita mia, uno dei giorni più belli che ho vissuto.
Spero di incontrarlo di nuovo e che ritorni a Catania il più presto possibile. 
Se voi non l'avete ancora incontrato non temete, abbiate fiducia in voi stessi come ho fatto io e vedrete che il vostro sogno un giorno si avverrerà.

Grazie di tutto Lorenzo.
   
 
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