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Autore: death sama    28/07/2015    8 recensioni
Satana fiero dei suoi figli li vide librarsi in cielo in cerca della loro compagna per la vita,solo l'ultimo dei sette rimase a terra.(...)Il figlio guardo' il padre per l'ultima volta,i suoi occhi color ambra incontrarono quelli rosso sangue del padre,lo saluto' con il dovuto rispetto,spiego' le maestose ali e si libro' in cielo,diretto non verso il mondo degli Inferi ma bensi' verso quello degli esseri umani.
In fondo la compagna per la vita non doveva per forza essere un demone,poteva essere anche una
ragazza….umana.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Raf, Sulfus | Coppie: Raf/Sulfus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Figli di Satana?-

La ragazza guardo' il demone con curiosita'.Non poteva crederci.Sulfus era uno dei figli di Satana.Il demone piu' potente.Vi fu un tempo in cui Satana era al cospetto di Dio, era l'angelo piu' bello tra tutti ma non gli bastava.Decise cosi' di ribellarsi al volere del Signore Onnipotente andando contro la propria natura e abbracciando il male.In seguito alla sua ribellione  altri angeli, stanchi della loro esistenza nel Paradiso, decisero di seguirlo.

Satana,divenne in poco tempo signore indiscusso di tutti gli altri angeli che tradirono Dio.Il suo regno crebbe a dismisura.Se il Paradiso si trovava nell'alto dei Cieli, il regno del Signore degli Inferi doveva per forza trovarsi sottoterra, come molte leggende umane raccontavano.Nessuno aveva mai visto questi due regni.L'uno opposto dell'altro.Male e Bene.Il bianco ed il nero.Due facce della stessa medaglia.

-Perche' non parli?-

I pensieri della ragazza vennero interotti dalle parole del demone.E ora cosa doveva rispondergli?Di certo era rimasta sconcertata dalle sue parole.Si', era di certo un demone ma non si sarebbe mai aspetta che fosse uno dei figli di Satana.

-Ecco io non saprei cosa dire...-

-Capisco.Hai paura di me adesso che sai chi sono?-

-Sono confusa ma non trovo motivo di temerti,non mi hai mai fatto del male e poi..-

L'abbraccio' di nuovo senza preavviso.Il dolore fu peggiore di prima, quel maledetto sigillo sulla catenina non gli dava pace.Se n'era completamente scordato.Al diavolo il sigillo, la catenina e quello stupido angelo che gliela aveva regalata.Quando si sarebbe presentata l'occasione giusta gliela avrebbe fatta pagare cara.Nessuno doveva scherzare con lui soprattutto se in gioco c'era Raf.

-Sulfus,cosi' ti farai del male da solo e io non voglio che tu soffra inutilmente a causa mia.Non voglio che ti succeda nulla.-

-Ti amo anch'io.-

La strinse piu' forte a se', il dolore stava diventando davvero insopportabile.Scosse elettriche che gli attraversavano tutto il corpo senza dargli tregua.Non avrebbe resistito a lungo ma quel momento per lui era davvero speciale.Ogni compagna si preoccupava per il proprio compagno ,questo era un dato di fatto ,ma lei era davvero unica.Riusciva a sentire il dolore che provava in quel momento.

-Domani mattina andro' in soffitta forse risciro' a trovare il libro della nonnina.Spero esista un sigillo che possa spezzare o almeno indebolire quello della catenina, altrimenti mi tocchera' ragionare con Sealtiel e lui di certo e' un tipo davvero testardo quando ci si mette.-

-Ricordi la promessa che mi hai fatto?-

-Quale delle tante?-

-Quella di restare al mio fianco .-

-Certo.Ma...sei di nuovo geloso?-

-Cerca di comprendere in che situazione mi trovo.Sei la mia compagna e per un demone e' inconcepile che la propria donna si avvicini ad un altro maschio.Di qualunque razza egli sia.Non ha importanza, rimane pur sempre un mio rivale.-

-Sulfus,credevo che tu avresti capito, voglio solo chiedergli di annullare il sigillo non puoi pensare di vietarmi di
incontrarlo.-

-Non te lo sto vietando.-

-Invece si, e finiremo di nuovo per litigare e io non voglio.-

-Nemmeno io desidero litigare con te, anzi in questo momento l'unica cosa che mi passa per la mente e' di prenderti e portarti a letto.Appena ti avro' tolto quella maledetta catenina faro' l'amore con te fino a stancarmi, anche se credo che a stancarti per prima sarai tu.-

-Perche' devi sempre parlare di queste cose?E io credevo che la prima cosa che avresti fatto sarebbe stata abbracciarmi...comincio a pensare che ti importi solo del mio corpo.-

-Ti sbagli.E' vero, non nego di desiderarti anche in questo maledettissimo momento ti prenderei qui, in soggiorno, sul pavimento.Il mio desiderio cresce di giorno in giorno e non so davvero per quanto ancora riusciro' a resistere.Dipende in parte anche da te.Il fatto e' che desidero tutto di te.La tua anima, il tuo cuore, la tua mente, il tuo corpo, voglio tutto.Voglio te perche' mi appartieni di diritto e io appartengo a te.-

-Non credevo che...Ti amo.-

-Ripetilo.-

-Ti amo con tutto il mio cuore e spero di riuscire a vedere il colore delle tue ali, non sopporterei che ,un giorno, un'altra potesse vederlo ed io no.-

-Non succedera'.Ti ho amato dal primo giorno e continuero' a farlo per l'eternita', sei e sarai la mia compagna per la vita, l'unica donna con cui voglio condividere la mia esistenza.-

-Credo sia ora di dare da mangiare al volpacchiotto, poi andro' a dormire, sono davvero stanca.-

Il volpacchiotto la segui' fino la cucina e aspetto' impaziente che la ragazza gli desse qualcosa da mangiare.Raf dal canto suo non aveva molta fame ma si sforzo' di mangiare un po' di marmellata e del pane.Sulfus era disteso sul divano ma non la pederva di vista nemmeno per un secondo. Sembrava tutto normale ma lui lo sentiva chiaramente, lo capiva dal suo sguardo che qualcosa non andava.

"Sono sicuro che cio' che la sta preoccupando e' il fatto di non vedere il colore delle mie ali."

-Io vado a dormire Sulfus, ci vediamo domani.-

Quanto avrebbe voluto starle accanto.Rassicurarla che lei era davvero la sua compagna e che non ci sarebbe stata nessun'altra donna.Avrebbe voluto ma non lo fece.La guardo' per qualche secondo che sembro' interminabile e poi sorridendole le auguro' la buona notte.Era meglio per entrambi se lui dormiva in soggiorno sul divano se si fosse avvicinato troppo a lei non solo avrebbe sentito scosse di energia elettrica in tutto il corpo ma avrebbe perso il controllo di se stesso e questo non doveva succedere.Lei sarebbe stata sua un giorno, di questo era sicuro.

Raf entro' nella sua stanza e si mise a leggere un po'.La luce della lampada illuminava una parte della stanza, fuori c'era la luna piena e le stelle risplendevano alte nel cielo.Torno' a concentrarsi sul libro."Cime tempestose" davvero un ottima scelta penso'.Le piaceva molto quel libro,l'aveva amato da sempre anche se triste era uno dei suoi libri preferiti.Lesse una cinquantina di pagine prima di addormentarsi.

                                                                                                   
                                                                                                                      ***
La ragazza si alzo' dal letto ancora assonnata, gli occhi impastati dal sonno e incapaci di aprirsi a causa della luce accecante del sole.Era mattino,quasi le 11 constato' Raf guardando il piccolo orologio-sveglia che aveva messo sopra al comodino.Prese una maglietta e dei pantaloncini puliti e si diresse verso il bagno.Sbadiglio' per un paio di volte prima di arrivarci.Apri' la porta e vi entro'.Decise che si sarebbe fatta una bella doccia.

Si avvicino' alla doccia ma si allontano' di scatto.Il demone la guardava sorpreso quanto  lei.Raf non aveva parole,si mise a gridare a squarciagola e scappo' in soggiorno.Mai in tutta la sua vita aveva visto...no, no,no  quello era davvero il colmo.Sulfus era davvero...Beh si era davvero molto molto attraente  con i vestiti addosso ,anche se di solito indossava solo i jeans, ma ora lei lo aveva visto...nudo.Doveva ammettere a se stessa che il demone aveva davvero un bel corpo davvero perfetto nei punti giusti.

-Ahhhh ma perche' devono succedere tutte a me?-

-Di cosa ti lamenti adesso Raf?-

Si volto' per vedere da dove provenisse la voce del demone.Si trovava sulle scale, stava scendendo lentamente, aveva indosso solo un asciugamano che gli corpiva il bassoventre.Niente di piu'.L'asciugamano gli arrivava fino alle ginocchia,poteva almeno asciugarsi e mettersi i pantaloni.I capelli erano ancora bagnati, li aveva tirati dietro la nuca.

-N-niente, perche' sei mezzo nudo?Non potevi vestirti?-

-Parli tu che mi sei quasi piombata adosso poco fa, non posso nemmeno fare un bagno in santa pace che arrivi tu.Non
sapevo fossi una di quelle ragazze a cui piace guardare.-

-Senti chi parla tu per primo sei entrato nel bagno senza bussare e mi hai vista nuda.-

-E devo dire che hai davvero un bel corpo, tu invece cosa ne pensi del mio?Deduco tu abbia visto tutto il mio corpo anche il mio...-

Gli mise le mani sulla bocca facendo calare il silenzio nella stanza.Era diventata rossa come un peperone.Dopotutto era un demone per lui discorsi del genere erano normali,ma a lei comunque non piacevano.Si ,non poteva negare il fatto che il suo corpo fosse perfetto ma chissa' cosa avrebbe pensato lui se glielo avesse detto.Non voleva sembrare come una di quelle ragazze facili  che alla prima occasione si abbandonano al piacere del momento.

-Per favore non continuiamo questo discorso altrimenti finiremo nella volgarita'.Non sono quel genere di ragazza che alla prima occasione si butta tra le braccia di un uomo.-

Gli tolse le mani dal volto e lui si ritrovo' a sorridere.Era davvero una ragazza ingenua alle volte.Gli piaceva,amava tutto di lei e sapeva che sotto sotto le sarebbe piaciuto continuare quel discorso anche se non voleva ammetterlo a se stessa.Lui le avrebbe fatto cambiare idea,appena si sarebbe abbandonata a lui, le avrebbe dimostrato che la convivenza sarebbe stata davvero molto molto piacevole.

-Non ho mai pensato che tu fossi una ragazza del genere,secondo so che ti piace quando faccio cosi' e, devo ammetterlo ,mi piace vederti imbarazzata soprattutto quando il tuo volto diventa rosso come un pomodoro.Sei davvero la compagna che ho sempre desiderato e sono sicuro che ...-si fermo' un attimo, avrebbe di nuovo rischiato di farla arrabbiare dicendole che a letto sarebbe stata perfetta.Decise di tenere quel pensiero per se stesso, glielo avrebbe detto un'altra volta.-Niente lasciamo perdere.-

-Alle volte sai essere davvero strano.Comunque vesiti.-

Senza dire nulla si diresse verso le scale,sali' e ando' in bagno.Il volpacchiotto si era svegliato da poco ed era gia' vicino a Raf per farle capire che aveva fame.

-Hai fame?-

"Si mammina."

-Non riesco ancora a capire come sia possibile che io senta i tuoi pensieri.-

-Perche' lui sta parlando con te.-

Si volto' di nuovo e vide il demone davanti a se'.Indossava un altro paio di jeans,neri questa volta,e una t-shirt anch'essa nera.Noto' che i suoi capelli erano asciutti, la cosa la lascio' perplessa, come aveva fatto ad asciugarli in cosi' poco tempo?

-Perche' mi guardi cosi?-

-I tuoi capelli?-

-Ah,beh lo sai che controllo il fuoco no?-

-Si ma questo cosa c'entra?-

-Lascia che ti dia una dimostrazione.-

Prese un bicchiere e lo riempi' con dell'acqua.Raf lo guardo' incuriosita.Il volpacchiotto le tocco' la gamba destra e lei capi' che anche lui voleva assistere all'esperiemnto del demone.Sulfus rovescio' l'acqua sul tavolo e aspetto' qualche istante.Raf continuava a guardarlo incuriosita.Lui sorrise e con la mano destra fece un leggero movimento sopra l'acqua.Nel giro di pochi secondi l'acqua evaporo'.

-Non solo puoi far bruciare le cose, sei capace di controllare anche  il calore a tuo piacimento . Impressionante.-

-Mi fa piacere che ti piaccia,vedi in questo modo ogni volta che ti farai la doccia non servira' che ti asciughi, ci saro' sempre io pronto ad aiutarti.-

Aveva di nuovo quel sorriso malizioso dipinto in volto,aveva un potere impressionante su di lei perche' le guance erano di nuovo diventate scarlatte.In quel momento il tempo si fermo'.Cosa le nascondeva ancora Sulfus?C'erano dei lati del suo carattere che non aveva ancora visto?E poi le aveva parlato del suo passato ma sapeva perfettamente che c'era ancora qualcosa di cui non voleva parlarle.Cerco' di rompere quel silenzio imbarazzante.

-Prima hai detto che lui parla con me, tu come lo sai?-

-Perche' e' una creatura degli Inferi.-

-Che cosa?-

Incredibile non solo aveva un demone con cui condivideva la casa, ma anche il dolce volpachiotto era una creatura demoniaca, stentava a crederci.Eppure sembrava una volpe come tutte le altre.

"Ora mi caccerai via?"

-Impossibile,puoi fidarti della mia compagna, non e' di certo come gli altri esseri umani.-

"Ma...lei non e' la mia mamma non capisco perche' mi abbia tenuto con se'.Io sono una volpe-demone, se vedesse il mio
aspetto originale si spaventerebbe e mi farebbe del male."

"Saresti piu' grande di lei, potresti ucciderla con un solo colpo."

"No!Non voglio farle del male, e' sempre buona con me e non mi ha mai trattato male."

-E' ovvio che non le farai del male non ti permetterei di toccarla.-

L'aveva fatto di nuovo.La ragazza ebbe un tuffo al cuore, lui sembro' non accorgersene.Ma ogni volta che parlava di lei in quel modo, Raf sentiva un piacevole calore nel petto.La stava proteggendo, le sue non erano semplici parole buttate al vento sapeva,il suo cuore glielo stava confermando,che lui l'avrebbe protetta da tutto e tutti.Lei...gli apparteneva.

-Sulfus?Voi due state...Ascoltami piccola volpe.Puoi restare qui quanto vuoi a me fa piacere ospitarti.Non ho paura di te e
so di certo che non mi farai del male.-

"Davvero?Non avrai paura di me una volta che saro' cresciuto e ti mostrero' le mie sembianze ?"

-Oh, non ho visto nemmeno quelle di Sulfus ad essere sinceri credimi ho piu' paura di lui che di te piccolo.-

-Tu non devi temermi Raf.Non sarei in grado di ferirti potrei distruggere tutto e tutti ma mai te.-

La fece arrossire di nuovo.Gli sorrise di gioia,la faceva sentire cosi' amata.

-Senti che ne dici di restare qui con noi?In fondo un po' di compagnia non fa male a nessuno non credi?-

"Grazie."

-Non te l'ho chiesto ma hai un nome?-

"Un nome?Beh ecco effettivamente si..."

-Fermo.Lascia che sia lei a decidere se indovinera' il tuo nome potrai restare.-

-Sulfus!Ho detto che puo, restare non puoi fargli questo non indovinero' mai il suo nome!Ci sono migliaia e migliaia di
demoni, ognuno con un nome proprio, e' da matti credere che io sia capace di indovinare il suo.-

-Se sei la mia compagna ce a puoi fare ne sono certo.E' indiscutibile il fatto che tu sia legata alla vita della natura e alle sue creature.Fin da piccola hai avuto il dono di vedere e sentire tutto cio' che ti circondava, ora ti chiedo solo di fare un piccolo sforzo, credimi non e' difficile.Chiudi gli occhi e concentrati il nome ti apparira' da solo.-

La sua famiglia era legata alla vita e alla natura che la circondava.La nonnina le diceva sempre di avere infinito rispetto per la natura e le creature che la popolavano.Aveva seguito la nonnina tantissime volte mentre si recava  nel bosco alla ricerca di erbe per le sue ricette, chiedeva in aniticipo perdono al bosco poche' lo privava delle sue piante.Quel bosco era abitato da tantissime creature terrestri demoniache e angeliche.E tutte quante, dalla prima all'ultima, avevano rispetto per la vecchia signora.

La nonnina aveva deciso di ritirarsi in montagna dopo la morte prematura del marito ,e da quel momento non aveva piu' fatto ritorno in citta'.La natura non si era mai scagliata contro di lei ,la pioggia non l'aveva mai bagnata,il vento non aveva mai distrutto l'abitazione in cui dimorava.La natura e tutti i suoi abitanti le erano sempre cari e per lei erano come una seconda famiglia.

La nonnina voleva che la nipote apprendesse tutto cio' che aveva appreso lei nel corso degli anni.La ragazza avrebbe dovuto rispettare la natura e tutte le sue creature senza nessuna eccezione.Raf cerco' di concentrarsi di piu'.Libero' la mente da ogni pensiero, come le aveva insegnato la nonna.Chiuse gli occhi e poi nella sua testa senti' una voce.Era strana come se fosse composta da piu' voci e tutte parlavano all'unisolo.Impiego'qualche secondo per capire quale ascoltare.

Apri' gli occhi e pronuncio' il nome che secondo lei apparteneva alla piccola creaturina che si trovava di fronte a lei.

-Lempo.-

"Hai indovinato."

-Davvero?Sulfus ce l'ho fatta hai visto?-

Si volto' verso di lui tutta allegra e felice, lui le sorrise.Era davvero fiero di lei, aveva impiegato pochissimo tempo eppure
c'era riuscita.Sembrava davvero felicissima.Senti' un improvviso calore nel petto.Non aveva dubbi, il loro legame si stava rafforzando di giorno in giorno.L'uno sentiva i sentimenti e gli stati d'animo dell'altra.

-Si,sei stata davvero brava.La sua stirpe viene anche chiamata Hiisi.Anche se a dire la verita' e' un termine generico con cui venivano indicati degli esseri maligni legati alle forze della natura.Percio' ogni creautra demoniaca di quella stirpe e' in grado di comunicare con la natura e trarre da essa forza ed energia.-

"Siamo sempre stati oggetto di disprezzo da parte degli esseri umani, ma non tutti gli spiritelli Hiisi sono maligni.E' vero, in certe occasioni lo siamo ma solo se dobbiamo difenderci oppure se qualcuno viola il nostro territorio.Siamo molto legati alla madre terra ecco perche' Satana ci ha concesso di vivere qui sulla Terra."

-Possono sembrare malvagi e pericolosi ma negli Inferi sono visti come delle creature innocue,percio' come ti ha detto Lempo,Satana ha preferito lasciarli qui sulla Terra.Pochi di loro riescono a maturare appieno i loro poteri assopiti, quelli che ci riescono possono fare ritorno negli Inferi.Anche se nel corso dei secoli, da quel che mi e' stato detto, sono tornati si e' no cinque di loro.-

-Si imparano sempre nuove cose con voi due, comunque Lempo benvenuto.-

Il piccolo volpachiotto le salto' in grembo e lei lo abbraccio' teneramente, era davvero impensabile che fosse una volpe-demone, pero' ne era certa, pian piano ci avrebbe fatto l'abitudine.Sulfus non la perse d'occhio nemmeno per un secondo.Era davvero bella.La sua compagna.Pochi centrimetri di distanza li separavo eppure non poteva toccarla altrimenti il sigillo gli avrebbe causato dolore.Eppure anche se l'avesse fatto, anche se il sigillo non ci fosse stato non avrebbe comunque potuto toccarla come voleva lui.

Aveva deciso di rispettare la sua decisione.Lei si sarebbe concessa a lui solo nel momento in cui avrebbe visto il colore delle sue ali.Poteva durare qualche giorno, qualche settimana o peggio qualche mese.Lui poteva aspettarla in eterno lei pero' no.Con il passare degli anni gli esseri umani invecchiano e muoiono, e per lui una vita senza Raf era inconcepibile, avrebbe preferito morire.

-Sulfus?Va tutto bene?-

-Tranquilla.-

Qualcuno busso' alla porta, Raf ando' ad aprire e a sua grande sorpresa si ritrovo' davanti la ragazza del giorno prima.Alta, snella e con dei lunghi capelli marroni.Era davvero incantevole e anche lei era una demone.

-Raf,ti va di parlare un po'?-

-Urie',ti stavo aspettando pensavo non venissi.-

-Beh ecco ho avuto dei contrattempi.Ma ora sono qui.-

Raf la fece entrare.Sulfus rimase immobile.Quella di fronte a lui era la compagna per la vita di suo fratello Azazel.La conosceva solo perche' di lei si parlava molto,era nota per la sua intelligenza e la sua abilita' nello sciogliere ogni tipo di formula magica o sigillo, anche se preferiva scomporre le sostanze con cui venivano composti i sigilli piu' pericolosi.La conosceva anche perche' era stata l'unica a saper annullare tutti i veleni che Azazel aveva creato nel corso dei secoli,trovando per ognuno di essi un antidoto.

Forse lei conosceva anche la formula per spezzare un sigillo angelico, magari glielo avrebbe chiesto piu' tardi,per il momento decise di lasciarle parlare da sole.Non che l'idea gli piacesse, anzi avrebbe preferito rimanere al fianco della ragazza ma Urie' lo guardo' e sorridendo gli disse che Azazel lo stava aspettando.Voleva parlargli.Brutto segno, Sulfus non aveva davvero la ben che minima voglia di incontrare il fratello.

-Ci vediamo piu' tardi Sulfus.-

-D'accordo.-

-Allora sono sicura che avrai tante domande da farmi sono tutt'orecchi.-

Usci' di casa e si fermo' per un attimo.Tutto era silenzioso attorno a lui,ma poi senti' un rumore.Non si scompose, sapeva benissimo che si trattava di uno dei serpenti di Azazel.Il serpente lo raggiunse strisciando velocemente verso di lui e si fermo' guardandolo negli occhi.Il demone sospiro'.

-Mio fratello e' davvero uno stupido.Avanti portami da lui,sono davvero curioso di sapere cosa vuole dirmi.-








Angolo dell'autrice :3


Ciauuuuuuu.Mio Dio sono tornata....xD

Allora avrei da dire tantissime cose ma,ehhh blocco dello scrittore.In effetti avrei preferito terminare Eternity ma purtroppo non sono soddisfatta dei capitoli che aveva scritto percio' li pubblichero' un altro giorno(data sconosciuta).Intato sono tornata alla carica con "The Demon and The Girl" spero vi faccia piacere ;)

Il prossimo aggiornamento non so quando sara'...vorrei saperlo ma purtroppo non lo so...chiedo perdono.Spero che il capitolo vi sia piaciuto,lasciate una recensione e ditemi cosa ne pensate(avrei voluto scriverlo in un altro modo ma ho approfondito la questione di Lempo e quindi vi tocchera' aspettare ancora un pochino per vedere gli sviluppi della storia...)

Bhe credo di aver detto tutto...vi ringrazio di cuore della pazienza che avete con me,se io fossi il lettore di una storia del genere e dovrei aspettare mesi e mesi per gli aggiornamenti(In questo caso un anno per questa storia xD)diventerei matta.Vi invidio,siete davvero pazienti con me :) ve ne sono grata ;)

Questo capitolo lo dedico a tutte/i voi che mi seguite nonostante tutto  u.u Ma lo dedico specialmente a Himeyasha 95 :) So che hai recensito uno dei capitoli della mia ficcy su Tokyo Mew Mew.Non so quando la continuero',per ora mi dedico a quelle su Angels' friends :)
  
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